L'imprevedibilità della mia amica
di
inflight66
genere
sentimentali
Conosco Tara da più di quattro anni e la nostra differenza di età, nonchè la nostra curiosità e stima reciproca, ci ha portato a creare pian piano un rapporto di estrema amicizia e confidenze come raramente capita tra un uomo ed una donna. Io la conobbi che era poco più di un'adolescente, mi apparve per caso nella monotonia d'una classica vacanza al mare presso un villaggio vacanze nel sud Italia..l'istantanea che mi porto di quel primo incontro, è quella di un viso roseo e paffuto di fanciulla dai capelli corvini, creatura dalle origini arabe o gitane, dai seni prominenti e dalle labbra rosse e carnose..mi sorrideva ed esprimeva tanta gioia di vivere e di conoscermi in quanto "soggetto" bizzarro e dall'accento continentale.
Entrammo subito in confidenza. Lei lavorava presso la boutique del villaggio e ricordo il pomeriggio in cui, nel caldo rovente di luglio, mia moglie volle che l'accompagnassi per provarsi un vestito..e trovai appunto lei, Tara, questa giovanissima fanciulla che, da sola ed annoiata, passava il tempo all'interno del negozio..nella penombra, aspettando mia moglie che provasse quel vestito in camerino, io, senza farmi accorgere da lei, iniziai discretamente a concentrare le mie attenzioni su quelle enormi mammelle, troppo grosse per poter non passare inosservate sotto la camicetta estiva indossata dalla fanciulla...e di fronte a lei, che affaccendata, si chinava a poggiare o a piegare i vestiti, iniziai a fantasticare, immaginando quanto sarebbe stato bello ed eccitante poter succhiare quei bianchi e gonfi seni e far scivolare il mio cazzo eccitatissimo, duro e virile attraverso quelle carni gonfie di latte per poi poterle venire in bocca e sentirle inghiottire la mia sborra….riuscii a stento a contenere l’erezione ed un po’ mi vergognai per avere nutrito queste fantasie erotiche nei confronti di una ragazzina, ma il sesso ed il piacere che ne concerne non conoscono un’età da calendario e così, rientrato in stanza, approfittando che mia moglie se n’era andata in spiaggia, sotto la doccia mi iniziai a masturbare furiosamente fino a fare esplodere una sborrata liberatoria che non finiva più….adesso desideravo Tara più di ogni cosa !!
Ritornai nella mia città ed iniziammo un meraviglioso e frenetico scambio di mail attraverso le quali lei, che aveva nel frattempo preso confidenza e fiducia in me, iniziò a raccontarmi le sue storie, la noia di vivere in una piccola realtà sociale, la presenza di un compagno che non la comprende e che non si sforza di capire le sue esigenze di adolescente che sta diventando donna, la sua passione e talento naturale per la scrittura, i suoi racconti in cui proietta le sue fantasie e la sua voglia di fuggire da quella realtà che non sopporta ma da cui nello stesso tempo non riesce a fuggire…i suoi amori virtuali vissuti tra le chat di internet e le sue scappatelle reali nascoste alle amiche ma raccontate a me….ed io, nel corso del tempo, ascoltando le sue confidenze ed esprimendo il mio punto di vista nonché raccontandomi anch’io a lei, iniziai a vivere le sue storie ed ad innamorarmi segretamente di lei ed anche se mi sentivo patetico nel portare avanti questo trasporto per una ragazza troppo giovane per me, finii per farglielo capire se non per dichiararglielo apertamente scatenando tutte le volte in lei una chiusura nei miei confronti in quanto non poteva concepire che un adulto quale sono io, nonché anche amico intimo di confidenze, potesse immaginarla diversamente da un amica o addirittura desiderarla.
Ogni estate che scendevo in quel villaggio, c’era sempre Tara che mi aspettava per rivedermi e per passare con me delle giornate al mare o serate in compagnia del suo ragazzo o dei suoi familiari…tanto esplicita ed immediata era nello scrivere le proprie storie, quanto silenziosa, pudica e diffidente nel parlarne a quattr’occhi, tant’è che io avevo iniziato ad immaginarla sdoppiata, la Tara virtuale che parla, comunica ed è a suo agio, la Tara reale timida, chiusa, che realizza quale sia e debba essere l’effettivo rapporto tra un adulto ed una poco più che ventenne.
A Tara piace tanto scopare, ha tanti uomini che la corteggiano su internet e lei non disdegna di essere adulata o di cercarsi, secondo le sue capricciose volontà, qualche bel ragazzotto affamato della sua prorompente sensualità e bellezza per concedersi ogni tanto, all’insaputa del suo ragazzo, ad eccitanti menage sessuali che le piace poi raccontarmi per sommi capi, senza andare nel dettaglio, ma facendomi comprendere tutto tra le righe…ed io la ascolto sempre con maggiore eccitazione, la desidero sempre più e faccio volare la mia immaginazione in prolungate masturbazioni che terminano sempre in copiose sborrate.
Quest’estate finalmente è accaduto quello che non avrei mai immaginato potesse accadere…l’ho rivista più bella che mai, ormai donna, nel suo corpo snello adesso quei suoi seni enormi sembrano essersi ancor più gonfiati ed ogni volta che l’abbraccio o lei si china per mostrare il suo decolletè, me lo sento duro da spaccare i pantaloni…ma ho dovuto sempre reprimere quel folle desiderio per timore che lei potesse accorgersene….tutto questo fino ad un incredibile pomeriggio che adesso vado a raccontare….
Tara quest’anno ha ripreso servizio nella boutique del nostro villaggio e mi ha fatto davvero piacere in quanto in tal modo avevo l’opportunità di incontrarla più facilmente senza dover dare conto a mia moglie…
Mi trovavo in spiaggia, ma il caldo insopportabile mi aveva spinto a cercare refrigerio in una bevanda fresca ed allora mi sono incamminato, in costume, presso il bar della piscina dove…dove trovo lei che aveva preso la mia stessa iniziativa e stava dissetandosi con un’aranciata…ci baciammo ed iniziammo a chiaccherare…”Con tutto questo caldo, come fai a stare in spiaggia ?" mi disse lei.. "Non tira un alito di vento…perché non vieni con me in boutique e stiamo un po’ al fresco dell’aria condizionata ?”…”Ma a quest’ora tu non lavori, mi sbaglio?”…”Si è vero, ma io ne approfitto per fare dei rendiconti di cassa ed alcuni inventari…ma non ho fretta, se vuoi potremmo starcene tranquilli in negozio da me, che dici ?” “Che dico ? Ma certo, Tara, dai, così ci raccontiamo un po’ di cose…”…Ci incamminammo ed io ero eccitatissimo…Tara quel pomeriggio aveva indosso solo una cannottierina rosa che copriva a stento le sue grosse poppe che vibravano ad ogni suo movimento e dei jeans attillati su tacchi altissimi di calzature rosso fuoco che la rendevano altissima e sensuale da morire…dovevo concentrarmi a tutti i costi per non farle capire quanto la desiderassi…non l'avevo mai vista così troia..
Entrammo nel negozio ed un piacevole fresco ci avvolse immediato nel silenzio del locale insonorizzato…Dopo averlo chiuso a chiave, Tara mi disse”Tu stai un attimo qui che io mi cambio la maglietta perché sto sudando tanto”..Io la ascoltai perplesso e mi chiesi dove si andasse a cambiare…entrò dentro al camerino ed apparentemente si dimenticò di sistemare bene la tendina di modo che io potessi sbirciare all’interno mentre lei si spogliava…tra me e me mi dicevo..”Ma che cazzo fa? Se n’è accorta o lo fa apposta per provocarmi ?”…fuori nella piscina non c’era nessuno, solo qualche mamma e dei bambini chiassosi ed io ero solo con lei, all’interno di quel piccolo esercizio commerciale, mentre lei si spogliava…proprio lì, nel luogo in cui la conobbi ed iniziai a desiderarla…non potevo crederci…vinsi la mia inibizione e misi gli occhi su di lei…si era tolta la camicetta e la vidi di schiena mentre si slacciava il reggiseno..”Ma che sta facendo ??”..seppur lei mi mostrasse la schiena, riuscii ad intravedere per un attimo il contorno dei suoi seni che scendevano lungo il suo profilo ed in quel momento non potei più controllare la mia erezione che rischiava di uscire fuori dal costume…
Rivestitasi di una magliettina blu notte, lei uscì dal camerino con le sue mammelle libere di ciondolare dentro al suo decolletè perché prive del reggiseno che le conteneva…lei si accorse del mio imbarazzo..”Scusa, spero di non essere volgare, ma non ho indossato il reggiseno perché ho il ciclo, mi si sono gonfiate di una misura e sudando, se le comprimessi con il reggiseno, mi si arrossirebbe la pelle..” “Ma no, figurati, che dici…anche se..anche se, devo dirti la verità, non ho potuto fare a meno di spiarti mentre ti cambiavi..” e dicendo questo lei mi sorrise un po’ imbarazzata ed il suo sguardo cadde sul mio costume che non poteva più nascondere il ferro infuocato che avevo tra le gambe..”Ma Enricooooo” Strillò….”Che t’è venuto fuori ? Mamma mia quanto è grosso !!” E ci mettemmo a ridere entrambi tra l’imbarazzo e l’eccitazione della situazione che si stava per creare…”Tara, come faccio a sopportare impassibilmente la vista della generosità delle tue forme ?”…e lei, gratificata..”Ma dai, sembra che non hai mai visto una donna”..”Come te, no” risposi….lei si avvicinò a me, alla mia bocca e mi disse..”Hai voglia di baciarmi? Fallo adesso, subito!”..non me lo lasciai ripetere due volte ed eravamo entrambi abbracciati con le labbra avviluppate come ventose e le nostre lingue che cercavano il proprio desiderio..lei si strinse a me, me lo fece appoggiare sul suo ventre e poi andò con la mano sopra la cappella a tastarlo con vigoria mentre io intanto le avevo infilato le mani sotto la camicetta ed iniziavo a palpare ed a strizzare quelle enormi masse di carne, solleticandole con i pollici i capezzoli che subito si inturgidirono al contatto…lei d’un tratto scansò le mie mani e si tolse la maglietta, portandomi con le mani il capezzolo di un seno alla mia bocca..”Da quanto desideravi farlo, eh, porcone ?”…io non risposi perché non potevo parlare con quel seno enorme che quasi mi soffocava appiccicato alla mia bocca…mentre io lo succhiavo con frenesia, alternandomi con l’altro seno e deglutendo quasi ad affogarmi, lei intanto era entrata con la mano dentro al mio costume..”Enrico..ma sei un brodo..sei tutto bagnato…cazzo com’e’ duroooo”…ed io..”Succhiamelo, ti prego, liberami da quattro anni di desiderio accumulato, svuotamelo perché non ne posso più….”..Tara iniziò a masturbarmi, mentre io non mi staccavo dai suoi capezzoli e dalle sue labbra che sembrava le si fossero gonfiate come i seni e le andavano a fuoco…poi, con dolcezza e femminilità, si scostò per un attimo dalla mia bocca, inizio ad abbassarsi per inginocchiarsi di fronte a me..”Adesso ti faccio impazzire”…mi disse..e subito mi abbassò il costume che fece resistenza in quanto il mio cazzo, per duro e gonfio che era, si era incastrato sull’elastico e non scendeva…nel divincolarmi dal costume, una goccia le schizzo sul viso, ma non ci fece caso, tanto era la sua voglia e l’eccitazione di infilarselo in bocca…in quel mentre io urlai di piacere…e lei mi disse di fare piano perché qualcuno poteva sentirci e venire a curiosare…Tara iniziò il suo frenetico su e giù lungo il mio cazzo, per soffermarsi ogni tanto a lavorarmelo con la lingua, fino alle palle..e lo faceva con un trasporto, una passione ed una leggerezza tale che capivo quanto lei fosse una regina nel dominare così un maschio e quanto fosse donna nel darsi così senza inibizioni o tabù…io intanto continuavo a tormentarle le mammelle ed a stento cercavo con la mente di non pensare a quanto stesse accadendo per evitare di venire troppo in fretta…ma la libidinosa tortura cui ero sottoposto, non mi dava più tregua e sentivo che stava per venire il momento di esplodere..”Ti voglio scopare” le dissi..ti prego, fammi succhiare la tua fregna, fammela vedere, voglio entrarti dentro”…ma lei non sentiva più, era in uno stato di frenesia sessuale e non voleva più staccarsi dal mio cazzo…lo succhiava con forza e me lo spremeva con le mani..”Sborra Enrico, dai, sborra, era questo che volevi no ? Era questo che desideravi da una vita ? E adesso dai, sono qui per te, sborrami pure dove vuoi!”…”Amore mio, quanto mi stai facendo godere io…oddio..non ce la faccio più Tara!!!”…lei sentì che stavo per venire e si rimise a capo in giù a succhiare con forza..”Sborra,sborraaaa…dai…dai…”…”Si..si…sto venendo…Tara, ti sto sborrando in bocca…siiiii”…in quell’istante lei si ritrasse per un attimo indietro dopo aver sentito in gola il mio primo fiotto, mi prese in mano il cazzo e se lo diresse sulle labbra e sulle guance dove la iniziai ad innaffiare copiosamente con fiotti incessanti…lei era in estasi e se lo portò tra i seni e lo compresse sui capezzoli per fare uscire e raccogliere le ultime goccie…io ero sfinito, la aiutai a rialzarsi e ci baciammo abbracciati ancora per un pò,ed io la continuavo a leccare sulle sue labbra bagnate di me, entrambi eccitati ma appagati ….non ricordo cosa le dissi perché ero in uno stato di eccitazione e confusione totale…le presi dei fazzolettini con cui la aiutai a pulirsi il viso e le labbra dal mio sperma, ci ricomponemmo in silenzio, ci guardammo quasi increduli ed un po’ imbarazzati ed io la lasciai li, laddove un tempo iniziò il mio desiderio per lei e dove adesso quel desiderio si era finalmente realizzato.
Entrammo subito in confidenza. Lei lavorava presso la boutique del villaggio e ricordo il pomeriggio in cui, nel caldo rovente di luglio, mia moglie volle che l'accompagnassi per provarsi un vestito..e trovai appunto lei, Tara, questa giovanissima fanciulla che, da sola ed annoiata, passava il tempo all'interno del negozio..nella penombra, aspettando mia moglie che provasse quel vestito in camerino, io, senza farmi accorgere da lei, iniziai discretamente a concentrare le mie attenzioni su quelle enormi mammelle, troppo grosse per poter non passare inosservate sotto la camicetta estiva indossata dalla fanciulla...e di fronte a lei, che affaccendata, si chinava a poggiare o a piegare i vestiti, iniziai a fantasticare, immaginando quanto sarebbe stato bello ed eccitante poter succhiare quei bianchi e gonfi seni e far scivolare il mio cazzo eccitatissimo, duro e virile attraverso quelle carni gonfie di latte per poi poterle venire in bocca e sentirle inghiottire la mia sborra….riuscii a stento a contenere l’erezione ed un po’ mi vergognai per avere nutrito queste fantasie erotiche nei confronti di una ragazzina, ma il sesso ed il piacere che ne concerne non conoscono un’età da calendario e così, rientrato in stanza, approfittando che mia moglie se n’era andata in spiaggia, sotto la doccia mi iniziai a masturbare furiosamente fino a fare esplodere una sborrata liberatoria che non finiva più….adesso desideravo Tara più di ogni cosa !!
Ritornai nella mia città ed iniziammo un meraviglioso e frenetico scambio di mail attraverso le quali lei, che aveva nel frattempo preso confidenza e fiducia in me, iniziò a raccontarmi le sue storie, la noia di vivere in una piccola realtà sociale, la presenza di un compagno che non la comprende e che non si sforza di capire le sue esigenze di adolescente che sta diventando donna, la sua passione e talento naturale per la scrittura, i suoi racconti in cui proietta le sue fantasie e la sua voglia di fuggire da quella realtà che non sopporta ma da cui nello stesso tempo non riesce a fuggire…i suoi amori virtuali vissuti tra le chat di internet e le sue scappatelle reali nascoste alle amiche ma raccontate a me….ed io, nel corso del tempo, ascoltando le sue confidenze ed esprimendo il mio punto di vista nonché raccontandomi anch’io a lei, iniziai a vivere le sue storie ed ad innamorarmi segretamente di lei ed anche se mi sentivo patetico nel portare avanti questo trasporto per una ragazza troppo giovane per me, finii per farglielo capire se non per dichiararglielo apertamente scatenando tutte le volte in lei una chiusura nei miei confronti in quanto non poteva concepire che un adulto quale sono io, nonché anche amico intimo di confidenze, potesse immaginarla diversamente da un amica o addirittura desiderarla.
Ogni estate che scendevo in quel villaggio, c’era sempre Tara che mi aspettava per rivedermi e per passare con me delle giornate al mare o serate in compagnia del suo ragazzo o dei suoi familiari…tanto esplicita ed immediata era nello scrivere le proprie storie, quanto silenziosa, pudica e diffidente nel parlarne a quattr’occhi, tant’è che io avevo iniziato ad immaginarla sdoppiata, la Tara virtuale che parla, comunica ed è a suo agio, la Tara reale timida, chiusa, che realizza quale sia e debba essere l’effettivo rapporto tra un adulto ed una poco più che ventenne.
A Tara piace tanto scopare, ha tanti uomini che la corteggiano su internet e lei non disdegna di essere adulata o di cercarsi, secondo le sue capricciose volontà, qualche bel ragazzotto affamato della sua prorompente sensualità e bellezza per concedersi ogni tanto, all’insaputa del suo ragazzo, ad eccitanti menage sessuali che le piace poi raccontarmi per sommi capi, senza andare nel dettaglio, ma facendomi comprendere tutto tra le righe…ed io la ascolto sempre con maggiore eccitazione, la desidero sempre più e faccio volare la mia immaginazione in prolungate masturbazioni che terminano sempre in copiose sborrate.
Quest’estate finalmente è accaduto quello che non avrei mai immaginato potesse accadere…l’ho rivista più bella che mai, ormai donna, nel suo corpo snello adesso quei suoi seni enormi sembrano essersi ancor più gonfiati ed ogni volta che l’abbraccio o lei si china per mostrare il suo decolletè, me lo sento duro da spaccare i pantaloni…ma ho dovuto sempre reprimere quel folle desiderio per timore che lei potesse accorgersene….tutto questo fino ad un incredibile pomeriggio che adesso vado a raccontare….
Tara quest’anno ha ripreso servizio nella boutique del nostro villaggio e mi ha fatto davvero piacere in quanto in tal modo avevo l’opportunità di incontrarla più facilmente senza dover dare conto a mia moglie…
Mi trovavo in spiaggia, ma il caldo insopportabile mi aveva spinto a cercare refrigerio in una bevanda fresca ed allora mi sono incamminato, in costume, presso il bar della piscina dove…dove trovo lei che aveva preso la mia stessa iniziativa e stava dissetandosi con un’aranciata…ci baciammo ed iniziammo a chiaccherare…”Con tutto questo caldo, come fai a stare in spiaggia ?" mi disse lei.. "Non tira un alito di vento…perché non vieni con me in boutique e stiamo un po’ al fresco dell’aria condizionata ?”…”Ma a quest’ora tu non lavori, mi sbaglio?”…”Si è vero, ma io ne approfitto per fare dei rendiconti di cassa ed alcuni inventari…ma non ho fretta, se vuoi potremmo starcene tranquilli in negozio da me, che dici ?” “Che dico ? Ma certo, Tara, dai, così ci raccontiamo un po’ di cose…”…Ci incamminammo ed io ero eccitatissimo…Tara quel pomeriggio aveva indosso solo una cannottierina rosa che copriva a stento le sue grosse poppe che vibravano ad ogni suo movimento e dei jeans attillati su tacchi altissimi di calzature rosso fuoco che la rendevano altissima e sensuale da morire…dovevo concentrarmi a tutti i costi per non farle capire quanto la desiderassi…non l'avevo mai vista così troia..
Entrammo nel negozio ed un piacevole fresco ci avvolse immediato nel silenzio del locale insonorizzato…Dopo averlo chiuso a chiave, Tara mi disse”Tu stai un attimo qui che io mi cambio la maglietta perché sto sudando tanto”..Io la ascoltai perplesso e mi chiesi dove si andasse a cambiare…entrò dentro al camerino ed apparentemente si dimenticò di sistemare bene la tendina di modo che io potessi sbirciare all’interno mentre lei si spogliava…tra me e me mi dicevo..”Ma che cazzo fa? Se n’è accorta o lo fa apposta per provocarmi ?”…fuori nella piscina non c’era nessuno, solo qualche mamma e dei bambini chiassosi ed io ero solo con lei, all’interno di quel piccolo esercizio commerciale, mentre lei si spogliava…proprio lì, nel luogo in cui la conobbi ed iniziai a desiderarla…non potevo crederci…vinsi la mia inibizione e misi gli occhi su di lei…si era tolta la camicetta e la vidi di schiena mentre si slacciava il reggiseno..”Ma che sta facendo ??”..seppur lei mi mostrasse la schiena, riuscii ad intravedere per un attimo il contorno dei suoi seni che scendevano lungo il suo profilo ed in quel momento non potei più controllare la mia erezione che rischiava di uscire fuori dal costume…
Rivestitasi di una magliettina blu notte, lei uscì dal camerino con le sue mammelle libere di ciondolare dentro al suo decolletè perché prive del reggiseno che le conteneva…lei si accorse del mio imbarazzo..”Scusa, spero di non essere volgare, ma non ho indossato il reggiseno perché ho il ciclo, mi si sono gonfiate di una misura e sudando, se le comprimessi con il reggiseno, mi si arrossirebbe la pelle..” “Ma no, figurati, che dici…anche se..anche se, devo dirti la verità, non ho potuto fare a meno di spiarti mentre ti cambiavi..” e dicendo questo lei mi sorrise un po’ imbarazzata ed il suo sguardo cadde sul mio costume che non poteva più nascondere il ferro infuocato che avevo tra le gambe..”Ma Enricooooo” Strillò….”Che t’è venuto fuori ? Mamma mia quanto è grosso !!” E ci mettemmo a ridere entrambi tra l’imbarazzo e l’eccitazione della situazione che si stava per creare…”Tara, come faccio a sopportare impassibilmente la vista della generosità delle tue forme ?”…e lei, gratificata..”Ma dai, sembra che non hai mai visto una donna”..”Come te, no” risposi….lei si avvicinò a me, alla mia bocca e mi disse..”Hai voglia di baciarmi? Fallo adesso, subito!”..non me lo lasciai ripetere due volte ed eravamo entrambi abbracciati con le labbra avviluppate come ventose e le nostre lingue che cercavano il proprio desiderio..lei si strinse a me, me lo fece appoggiare sul suo ventre e poi andò con la mano sopra la cappella a tastarlo con vigoria mentre io intanto le avevo infilato le mani sotto la camicetta ed iniziavo a palpare ed a strizzare quelle enormi masse di carne, solleticandole con i pollici i capezzoli che subito si inturgidirono al contatto…lei d’un tratto scansò le mie mani e si tolse la maglietta, portandomi con le mani il capezzolo di un seno alla mia bocca..”Da quanto desideravi farlo, eh, porcone ?”…io non risposi perché non potevo parlare con quel seno enorme che quasi mi soffocava appiccicato alla mia bocca…mentre io lo succhiavo con frenesia, alternandomi con l’altro seno e deglutendo quasi ad affogarmi, lei intanto era entrata con la mano dentro al mio costume..”Enrico..ma sei un brodo..sei tutto bagnato…cazzo com’e’ duroooo”…ed io..”Succhiamelo, ti prego, liberami da quattro anni di desiderio accumulato, svuotamelo perché non ne posso più….”..Tara iniziò a masturbarmi, mentre io non mi staccavo dai suoi capezzoli e dalle sue labbra che sembrava le si fossero gonfiate come i seni e le andavano a fuoco…poi, con dolcezza e femminilità, si scostò per un attimo dalla mia bocca, inizio ad abbassarsi per inginocchiarsi di fronte a me..”Adesso ti faccio impazzire”…mi disse..e subito mi abbassò il costume che fece resistenza in quanto il mio cazzo, per duro e gonfio che era, si era incastrato sull’elastico e non scendeva…nel divincolarmi dal costume, una goccia le schizzo sul viso, ma non ci fece caso, tanto era la sua voglia e l’eccitazione di infilarselo in bocca…in quel mentre io urlai di piacere…e lei mi disse di fare piano perché qualcuno poteva sentirci e venire a curiosare…Tara iniziò il suo frenetico su e giù lungo il mio cazzo, per soffermarsi ogni tanto a lavorarmelo con la lingua, fino alle palle..e lo faceva con un trasporto, una passione ed una leggerezza tale che capivo quanto lei fosse una regina nel dominare così un maschio e quanto fosse donna nel darsi così senza inibizioni o tabù…io intanto continuavo a tormentarle le mammelle ed a stento cercavo con la mente di non pensare a quanto stesse accadendo per evitare di venire troppo in fretta…ma la libidinosa tortura cui ero sottoposto, non mi dava più tregua e sentivo che stava per venire il momento di esplodere..”Ti voglio scopare” le dissi..ti prego, fammi succhiare la tua fregna, fammela vedere, voglio entrarti dentro”…ma lei non sentiva più, era in uno stato di frenesia sessuale e non voleva più staccarsi dal mio cazzo…lo succhiava con forza e me lo spremeva con le mani..”Sborra Enrico, dai, sborra, era questo che volevi no ? Era questo che desideravi da una vita ? E adesso dai, sono qui per te, sborrami pure dove vuoi!”…”Amore mio, quanto mi stai facendo godere io…oddio..non ce la faccio più Tara!!!”…lei sentì che stavo per venire e si rimise a capo in giù a succhiare con forza..”Sborra,sborraaaa…dai…dai…”…”Si..si…sto venendo…Tara, ti sto sborrando in bocca…siiiii”…in quell’istante lei si ritrasse per un attimo indietro dopo aver sentito in gola il mio primo fiotto, mi prese in mano il cazzo e se lo diresse sulle labbra e sulle guance dove la iniziai ad innaffiare copiosamente con fiotti incessanti…lei era in estasi e se lo portò tra i seni e lo compresse sui capezzoli per fare uscire e raccogliere le ultime goccie…io ero sfinito, la aiutai a rialzarsi e ci baciammo abbracciati ancora per un pò,ed io la continuavo a leccare sulle sue labbra bagnate di me, entrambi eccitati ma appagati ….non ricordo cosa le dissi perché ero in uno stato di eccitazione e confusione totale…le presi dei fazzolettini con cui la aiutai a pulirsi il viso e le labbra dal mio sperma, ci ricomponemmo in silenzio, ci guardammo quasi increduli ed un po’ imbarazzati ed io la lasciai li, laddove un tempo iniziò il mio desiderio per lei e dove adesso quel desiderio si era finalmente realizzato.
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