Donne
di
Greta 11
genere
saffico
Sono sposata da diversi anni, figli grandi e usciti di casa. Ho 48 anni, ben portati. Sono una signora vivace e pimpante.
Mio marito è spesso fuori per lavoro, il rapporto funziona bene. Non nascondo di averlo tradito in più occasioni, perchè lasciare lì del buono.... ma non è mai stata una questione d'amore. Il sesso mi piace, il cazzo mi piace.
Non mi ritengo una facile, non l'ho mai fatto col primo che capitava. E non l'ho tradito così spesso.
E' capitato.
Poi un giorno, ti rendi conto che per quanto ti sembra di avere fatto esperienze, e credi di conoscerti, capita che fai incontri diversi.
Ero in piscina con delle amiche, a prendere il sole, fare il bagno e chiacchierare. Era una piacevole compagnia di amiche. Tutte più o meno coetanee. Con qualcuna amica da una vita, altre conosciute da poco, amiche di amiche.
Non so cosa sia stato, mentre bevevo una bibita ho colto lo sguardo di Silvia. Uno sguardo intenso, vibrante.Come dire, mi sembrava mi stesse guardando come di solito mi guardano gli uomini.
Le feci un sorriso, un pò imbarazzata. Vedevo i suoi occhi soffermarsi sul turgore del mio seno, fino a scendere al pube, su una pancia ancora piatta.
Feci finta di nulla, poi nulla di che? Probabilmente era una mia fantasia malata.
Silvia la conoscevo da poco; ci siamo viste tre o quattro volte ma non abbiamo mai avuto modo si parlare solo fra noi.
Mi giro sulla pancia, e slaccio il reggiseno per non trovarmi il segno del costume sulla schiena. E' così rilassante.
Ad un tratto sento una voce vicino all'orecchio che mi sussurra "Dormi? Lo sai che ti scoperei qui, a forza di ammirare il culo da urlo che hai?"
Mi giro aprendo gli occhi e trovo il viso di Silvia vicino al mio.
"Silvia, cosa dici? Sei matta?"
"No tesoro, mi piacciono le donne e tu sei una bella donna. e siamo sole per un pò. Sono andate tutte al bar a prendere un gelato"
La guardo, mi sento un pò stupida, non so che dire
"Cosa dici - continua - ti potrebbe piacere un piccolo orgasmo di benvenuto"
Mi scappa da ridere "dai, cosa dici"
Lei si siede sul lettini, mettendosi in maniera che chi dovesse entrare non capirebbe cosa accade, mentre repentinamente infila un dito sotto gli slip, passando in mezzo alle coscie e infilandomelo dritto in figa.
"cosa fai sei pazza?"
Non so che fare. Mi muovo, se c'è qualcuno si accorge di cosa sta succedendo. Sto ferma, lei pensa che ci sto.
"Stai ferma, non fare nulla e goditela" il suo dito continua a sfregare la mia pelle. Il mio corpo reagisce istintivamente, sento che mi sto bagnando.
"apri un po le cosce, riesco a lavorarti meglio"
Divarico leggermente, lei inserisce anche l'altro dito. Mi scappa un gemito. In breve vengo sulle sue dita.
Lei aspetta l'ultimo sussulto, poi si passa le dita fra le labbra, leccando i miei umori.
"Buona, hai davvero una gran buona figa. Te la mangerò tutta tesoro"
Non riesco a rispondere, ma non avrei saputo che dire. Ritorna il branco. Ridono scherzano e ci coinvolgono con le loro battute.
Partecipo alla conversazione, ma solo con mezza testa. Con l'altra ascolto il corpo che si sta rilassando dopo l'orgasmo, i miei occhi incrociano più volte quelli di Silvia. Io imbarazzata, lei sfrontata mi sorride e fa l'occhiolino.
Davanti a tutte mi chiede il numero di telefono, perchè sono così simpatica, lasciami un recapito. Non posso non darglielo, sembrerei una stronza davanti alle altre.
Lei sembra completamente a suo agio.
Non chiedetemi come, ha brigato e fatto, che per rientrare a casa mi sono trovata in auto con lei. Bene, siamo adulte, meglio chiarire la situazione.
Lei gioca con me come il gatto col topo.
Mentre guida la sua mano mi sfiora ora il seno, ora il ginocchio.
"guarda Silvia, vorrei chiarire. mi imbarazza questa situazione"
Lei sorride, stringe gli occhi mentre accosta l'auto. Siamo in una strada fuori mano, zona industriale.
Si volta verso di me "cosa c'è da chiarire? Ti ho fatta godere. Io lo volevo, tu hai goduto. Cosa c'è da chiarire?"
"ecco, è solo che... non so. io non l'ho mai fatto.. sono imbarazzata ecco tutto"
"Aspetta" mi dice
Si allunga verso di me e mi bacia in bocca. La sua lingua entra nella mia bocca e la esplora. io rimango come fulminata. La sua mano mi massaggia un seno, stuzzicando il capezzolo sopra i vestiti.
Inizio a rispondere al suo bacio, che diventa appassionato.
"Un bacio è un bacio, un ditalino e un ditalino: Perchè sei imbarazzata? Perchè sono una donna? Quante volte lo hai fatto con un uomo? Puoi dire che hai goduto meno?"
La sua mano scende e di nuovo si insinua fra le mie coscie. Con il medio gioca con il mio clitoride. Le gambe mi si aprono naturalmente. Per la seconda volta in poco tempo mi riporta all'orgasmo.
Si stacca dal bacio
"vedi? tu hai voglia di godere e io sono qui che ho voglia di farti godere. Vieni a casa mia?"
Non c'è nessuno da me che mi aspetta. "Sì portami da te"
Guida in silenzio. In testa mi si attanagliano mille pensieri.
Le dico che ho cambiato idea. No, che figura. Accidenti.
Saliamo da lei, che apre la porta. Dentro di nuovo mi bacia. Cadaimo sul tappeto del salotto. La sua bocca è vorace, le sue mani sono tentacoli. Il mio corpo si sta offrendo a lei.
In breve siamo nude. Io così femminile, lei più asciutta, ma bella.
Mi sta leccando. E' il capolavore delle leccate di figa. Mentre lecca gioca con le dita dentro me. Non si accontenta di farmi godere.
A un orgasmo ne fa seguire un altro e un altro.
Sono sfinita. Stesa a terra, a gambe larghe, a metà fra l'offrirmi e l'abbandono.
Silvia si alza ed armeggia alle mie spalle. Non ho nemmeno la forza di girare la testa per guardarla.
Quando torna da me ha un enorme cazzo legato sui fianchi.
"ora ti scopo"
Guardo per un momento quell'enormità che ha appeso davanti a sè.
Mai visto niente di quelle dimensioni.
Appoggia la punta. Non potrà mai entrare. Dà piccoli colpi. piano piano. Poi si appoggia e rotea. Piano, leggera.
Sento come se la figa si aprisse, e quel palo, lentamente inizia a percorrermi.
Lento, piano, la carne si apre davanti al suo percorso.
Siamo tutte e due col fiato corto, gocce di sudore sul labbro.
Mi guarda negli occhi "Mia! Ora godi tesoro, prenditi tutto il piacere che vuoi"
Lei non ha nessuna fretta, rimane ferma, dentro di me.
E' il mio corpo che fa. Sento il piacere montarmi dentro, sento che dove poco prima sembrasse carne tagliata, inizia ad adattarsi e inumidirsi.
Il calore sale, sento un fiume in piena dentro me ed un orgasmo fortissimo mi scuote. Vengo urlando il suo nome.
Lei inizia a pomparmi. Piano,forte, piano.
Passo da un orgasmo all'altro, davvero, incontenibile.
"Si, si , continua ti prego..ti prego"
Continua a lungo, come mai con un uomo è potuto succedere.
Si slaccia il palo, lasciandomelo dentro.
Posiziona la sua figa sopra la mia bocca.
Mai visto una figa così da vicino, mai leccata. E ora su sua richiesta me ne sto riempendo la bocca.
suoi umori colano, è vicina all'orgasmo. Viene.
Credo che non sia finita qui
Mio marito è spesso fuori per lavoro, il rapporto funziona bene. Non nascondo di averlo tradito in più occasioni, perchè lasciare lì del buono.... ma non è mai stata una questione d'amore. Il sesso mi piace, il cazzo mi piace.
Non mi ritengo una facile, non l'ho mai fatto col primo che capitava. E non l'ho tradito così spesso.
E' capitato.
Poi un giorno, ti rendi conto che per quanto ti sembra di avere fatto esperienze, e credi di conoscerti, capita che fai incontri diversi.
Ero in piscina con delle amiche, a prendere il sole, fare il bagno e chiacchierare. Era una piacevole compagnia di amiche. Tutte più o meno coetanee. Con qualcuna amica da una vita, altre conosciute da poco, amiche di amiche.
Non so cosa sia stato, mentre bevevo una bibita ho colto lo sguardo di Silvia. Uno sguardo intenso, vibrante.Come dire, mi sembrava mi stesse guardando come di solito mi guardano gli uomini.
Le feci un sorriso, un pò imbarazzata. Vedevo i suoi occhi soffermarsi sul turgore del mio seno, fino a scendere al pube, su una pancia ancora piatta.
Feci finta di nulla, poi nulla di che? Probabilmente era una mia fantasia malata.
Silvia la conoscevo da poco; ci siamo viste tre o quattro volte ma non abbiamo mai avuto modo si parlare solo fra noi.
Mi giro sulla pancia, e slaccio il reggiseno per non trovarmi il segno del costume sulla schiena. E' così rilassante.
Ad un tratto sento una voce vicino all'orecchio che mi sussurra "Dormi? Lo sai che ti scoperei qui, a forza di ammirare il culo da urlo che hai?"
Mi giro aprendo gli occhi e trovo il viso di Silvia vicino al mio.
"Silvia, cosa dici? Sei matta?"
"No tesoro, mi piacciono le donne e tu sei una bella donna. e siamo sole per un pò. Sono andate tutte al bar a prendere un gelato"
La guardo, mi sento un pò stupida, non so che dire
"Cosa dici - continua - ti potrebbe piacere un piccolo orgasmo di benvenuto"
Mi scappa da ridere "dai, cosa dici"
Lei si siede sul lettini, mettendosi in maniera che chi dovesse entrare non capirebbe cosa accade, mentre repentinamente infila un dito sotto gli slip, passando in mezzo alle coscie e infilandomelo dritto in figa.
"cosa fai sei pazza?"
Non so che fare. Mi muovo, se c'è qualcuno si accorge di cosa sta succedendo. Sto ferma, lei pensa che ci sto.
"Stai ferma, non fare nulla e goditela" il suo dito continua a sfregare la mia pelle. Il mio corpo reagisce istintivamente, sento che mi sto bagnando.
"apri un po le cosce, riesco a lavorarti meglio"
Divarico leggermente, lei inserisce anche l'altro dito. Mi scappa un gemito. In breve vengo sulle sue dita.
Lei aspetta l'ultimo sussulto, poi si passa le dita fra le labbra, leccando i miei umori.
"Buona, hai davvero una gran buona figa. Te la mangerò tutta tesoro"
Non riesco a rispondere, ma non avrei saputo che dire. Ritorna il branco. Ridono scherzano e ci coinvolgono con le loro battute.
Partecipo alla conversazione, ma solo con mezza testa. Con l'altra ascolto il corpo che si sta rilassando dopo l'orgasmo, i miei occhi incrociano più volte quelli di Silvia. Io imbarazzata, lei sfrontata mi sorride e fa l'occhiolino.
Davanti a tutte mi chiede il numero di telefono, perchè sono così simpatica, lasciami un recapito. Non posso non darglielo, sembrerei una stronza davanti alle altre.
Lei sembra completamente a suo agio.
Non chiedetemi come, ha brigato e fatto, che per rientrare a casa mi sono trovata in auto con lei. Bene, siamo adulte, meglio chiarire la situazione.
Lei gioca con me come il gatto col topo.
Mentre guida la sua mano mi sfiora ora il seno, ora il ginocchio.
"guarda Silvia, vorrei chiarire. mi imbarazza questa situazione"
Lei sorride, stringe gli occhi mentre accosta l'auto. Siamo in una strada fuori mano, zona industriale.
Si volta verso di me "cosa c'è da chiarire? Ti ho fatta godere. Io lo volevo, tu hai goduto. Cosa c'è da chiarire?"
"ecco, è solo che... non so. io non l'ho mai fatto.. sono imbarazzata ecco tutto"
"Aspetta" mi dice
Si allunga verso di me e mi bacia in bocca. La sua lingua entra nella mia bocca e la esplora. io rimango come fulminata. La sua mano mi massaggia un seno, stuzzicando il capezzolo sopra i vestiti.
Inizio a rispondere al suo bacio, che diventa appassionato.
"Un bacio è un bacio, un ditalino e un ditalino: Perchè sei imbarazzata? Perchè sono una donna? Quante volte lo hai fatto con un uomo? Puoi dire che hai goduto meno?"
La sua mano scende e di nuovo si insinua fra le mie coscie. Con il medio gioca con il mio clitoride. Le gambe mi si aprono naturalmente. Per la seconda volta in poco tempo mi riporta all'orgasmo.
Si stacca dal bacio
"vedi? tu hai voglia di godere e io sono qui che ho voglia di farti godere. Vieni a casa mia?"
Non c'è nessuno da me che mi aspetta. "Sì portami da te"
Guida in silenzio. In testa mi si attanagliano mille pensieri.
Le dico che ho cambiato idea. No, che figura. Accidenti.
Saliamo da lei, che apre la porta. Dentro di nuovo mi bacia. Cadaimo sul tappeto del salotto. La sua bocca è vorace, le sue mani sono tentacoli. Il mio corpo si sta offrendo a lei.
In breve siamo nude. Io così femminile, lei più asciutta, ma bella.
Mi sta leccando. E' il capolavore delle leccate di figa. Mentre lecca gioca con le dita dentro me. Non si accontenta di farmi godere.
A un orgasmo ne fa seguire un altro e un altro.
Sono sfinita. Stesa a terra, a gambe larghe, a metà fra l'offrirmi e l'abbandono.
Silvia si alza ed armeggia alle mie spalle. Non ho nemmeno la forza di girare la testa per guardarla.
Quando torna da me ha un enorme cazzo legato sui fianchi.
"ora ti scopo"
Guardo per un momento quell'enormità che ha appeso davanti a sè.
Mai visto niente di quelle dimensioni.
Appoggia la punta. Non potrà mai entrare. Dà piccoli colpi. piano piano. Poi si appoggia e rotea. Piano, leggera.
Sento come se la figa si aprisse, e quel palo, lentamente inizia a percorrermi.
Lento, piano, la carne si apre davanti al suo percorso.
Siamo tutte e due col fiato corto, gocce di sudore sul labbro.
Mi guarda negli occhi "Mia! Ora godi tesoro, prenditi tutto il piacere che vuoi"
Lei non ha nessuna fretta, rimane ferma, dentro di me.
E' il mio corpo che fa. Sento il piacere montarmi dentro, sento che dove poco prima sembrasse carne tagliata, inizia ad adattarsi e inumidirsi.
Il calore sale, sento un fiume in piena dentro me ed un orgasmo fortissimo mi scuote. Vengo urlando il suo nome.
Lei inizia a pomparmi. Piano,forte, piano.
Passo da un orgasmo all'altro, davvero, incontenibile.
"Si, si , continua ti prego..ti prego"
Continua a lungo, come mai con un uomo è potuto succedere.
Si slaccia il palo, lasciandomelo dentro.
Posiziona la sua figa sopra la mia bocca.
Mai visto una figa così da vicino, mai leccata. E ora su sua richiesta me ne sto riempendo la bocca.
suoi umori colano, è vicina all'orgasmo. Viene.
Credo che non sia finita qui
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Tentazioni capitolo 2racconto sucessivo
L'eredità
Commenti dei lettori al racconto erotico