Una serata diversa 3
di
Greta 11
genere
saffico
Iniziai a frequentare piuttosto regolarmente Piera. Spesse volte era sola, con i suoi giocattoli, altre volte c'era il suo compagno.
Vedevo anche Silvia un paio di volte la settimana, per cui devo dire che era iniziato un periodo molto intenso e soddisfacente per me, riguardo il sesso.
Un paio di volte lo facemmo insieme tutte e tre, e trovai molto molto gratificante essere il centro dell'attenzione di entrambe. Fra l'altro mostrarono un'intesa inaspettata ma spettacolare.
Non sono una ninfomane, ma davvero, più scopi e più scoperesti. E' incredibile come sia bello farsi avvolgere dal sesso.
A Piera piaceva fare foto, spinte, porno non importa. So che è pericoloso, ma mi ha sempre fatta camuffare con parrucche e maschere.
E ho scoperto il lato esibizionista di me.
Bastava che mi cominciasse a dire "su troietta, fammi vedere quanto sei zoccola", che non riuscivo a rifiutarmi.
Le foto le riservava per quando c'era il suo compagno. Lui insisteva che doveva utilizzarmi meglio, ero sufficientemente porca e col fisico adatto al loro pubblico. Lei lo faceva tacere.
Poi Silvia si innamorò. finalmente e perdutamente. Fui felice per lei, ma capivo che era presa da altro e passava sempre meno tempo con me.
Piera prese in pugno la situazione "Piccolina, dobbiamo trovare una soluzioe per la tua soddisfazione"
Risi, le risposi che non era un dramma. Silvia meritava di essere felice, mi sarei fatta qualche ditalino in più.
Mi propose di mettermi alla prova, su quanto potevo essere porca e vedere quale era il mio limite.
Le chiesi cosa intendeva. Lei mi disse di rispondere sì o no. Mi aveva incuriosita, risposi sì.
Mi diede appuntamento in un motel. Mi aspettava in camera. Facemmo l'amore, o forse facemmo sesso. Lei era molto brava con lo strap on e mi possedeva sempre sia davanti che dietro. Le piaceva usare misure belle piene, e nel tempo mi ero adattata a godere con le dilatazioni che mi proponeva.
Furono due ore intense, di piacere puro. Quando si aprì la porta della stanza ed entrarono sette sconosciuti ed il suo compagno. Capii che avevano assistito al nostro incontro. Erano vestiti, ma tutti col cazzo in mano, che riresero a smanettarsi appena concluso l'applauso.
Piera si alzò ed andò verso di loro, abbracciò e baciò il proprio compagno e lo spinse verso me.
In verità non riuscivo a profferire parola e non riuscivo a reagire.
Lui venne verso di me, mi fece stendere, mi spalancò le gambe e iniziò a scoparmi.
Gli altri uomini si erano messi in circolo attorno a noi, guardando.
Sentii la voce di Piera "Signori vi presento la nostra deliziosa cagnetta. Avete potuto vedere come si lascia possedere e come gode. In questo momento si sta godendo mio marito, e so che lui sta per godere dentro quella fighetta bollente. Avete pagato per assistere. Ora uno di voi, se lo desidera, verrà premiato. E non appena mio marito avrà goduto potrà spingerle il proprio cazzo nel culo e riempirle lo sfintere"
Sentivo loro grugnire in senso di approvazione. Poi un applauso. Piera aveva designato il vincitore.
Era l'uomo più brutto del mondo, quando mi si avvicinò mi resi conto che non era nemmeno un amante del sapone. Tuttavia aveva un cazzo di buone dimensioni, scuro, quasi nodoso. Vedendo il suo cazzo capii perchè Piera lo aveva scelto: somigliava al suo sexy toy preferito, quello su cui le piaceva vedermi impalare.
Lui si avvicinò e mi prese da dietro. Lo sentii entrare, non mi fece male, ero ancora aperta dai giochi fatti poco prima con Piera.
Godette in breve tempo, anch'io ebbi un orgasmo. Poi tutto finì.
Gli uomini uscirono e rimasi sola con Piera.
Mi abbracciò. Mi baciò. "Com'è andata? Ti è piaciuto o sei arrabbiata con me?"
Non sapevo cosa dire. Avevo visto passarsi dei soldi. Mi aveva venduta come una puttana. Mi sentivo umiliata e mortificata.
Glielo dissi.
Per tutta risposta lei si piegò su di me e iniziò a leccarmi. Mi leccava e mi scopava con le dita, lappando via lo sperma del suo compagno.
Continuò fino a farmi provare più orgasmi. Poi si stese accanto a me, abbracciandomi "tesoro - mi diceva fra un bacio e l'altro - tu mi piaci da morire, per questo voglio realizzare le mie fantasie più porche, sperando siano le tue. Adoro sentirti mia, e pensare di poterti usare per fare la troia in giro. Ma io voglio te. Se non ti va non accadrà più. Però devi essere sincera. Dimmi che non ti è piaciuto e non accadrà più"
.... non le ho ancora risposto
Vedevo anche Silvia un paio di volte la settimana, per cui devo dire che era iniziato un periodo molto intenso e soddisfacente per me, riguardo il sesso.
Un paio di volte lo facemmo insieme tutte e tre, e trovai molto molto gratificante essere il centro dell'attenzione di entrambe. Fra l'altro mostrarono un'intesa inaspettata ma spettacolare.
Non sono una ninfomane, ma davvero, più scopi e più scoperesti. E' incredibile come sia bello farsi avvolgere dal sesso.
A Piera piaceva fare foto, spinte, porno non importa. So che è pericoloso, ma mi ha sempre fatta camuffare con parrucche e maschere.
E ho scoperto il lato esibizionista di me.
Bastava che mi cominciasse a dire "su troietta, fammi vedere quanto sei zoccola", che non riuscivo a rifiutarmi.
Le foto le riservava per quando c'era il suo compagno. Lui insisteva che doveva utilizzarmi meglio, ero sufficientemente porca e col fisico adatto al loro pubblico. Lei lo faceva tacere.
Poi Silvia si innamorò. finalmente e perdutamente. Fui felice per lei, ma capivo che era presa da altro e passava sempre meno tempo con me.
Piera prese in pugno la situazione "Piccolina, dobbiamo trovare una soluzioe per la tua soddisfazione"
Risi, le risposi che non era un dramma. Silvia meritava di essere felice, mi sarei fatta qualche ditalino in più.
Mi propose di mettermi alla prova, su quanto potevo essere porca e vedere quale era il mio limite.
Le chiesi cosa intendeva. Lei mi disse di rispondere sì o no. Mi aveva incuriosita, risposi sì.
Mi diede appuntamento in un motel. Mi aspettava in camera. Facemmo l'amore, o forse facemmo sesso. Lei era molto brava con lo strap on e mi possedeva sempre sia davanti che dietro. Le piaceva usare misure belle piene, e nel tempo mi ero adattata a godere con le dilatazioni che mi proponeva.
Furono due ore intense, di piacere puro. Quando si aprì la porta della stanza ed entrarono sette sconosciuti ed il suo compagno. Capii che avevano assistito al nostro incontro. Erano vestiti, ma tutti col cazzo in mano, che riresero a smanettarsi appena concluso l'applauso.
Piera si alzò ed andò verso di loro, abbracciò e baciò il proprio compagno e lo spinse verso me.
In verità non riuscivo a profferire parola e non riuscivo a reagire.
Lui venne verso di me, mi fece stendere, mi spalancò le gambe e iniziò a scoparmi.
Gli altri uomini si erano messi in circolo attorno a noi, guardando.
Sentii la voce di Piera "Signori vi presento la nostra deliziosa cagnetta. Avete potuto vedere come si lascia possedere e come gode. In questo momento si sta godendo mio marito, e so che lui sta per godere dentro quella fighetta bollente. Avete pagato per assistere. Ora uno di voi, se lo desidera, verrà premiato. E non appena mio marito avrà goduto potrà spingerle il proprio cazzo nel culo e riempirle lo sfintere"
Sentivo loro grugnire in senso di approvazione. Poi un applauso. Piera aveva designato il vincitore.
Era l'uomo più brutto del mondo, quando mi si avvicinò mi resi conto che non era nemmeno un amante del sapone. Tuttavia aveva un cazzo di buone dimensioni, scuro, quasi nodoso. Vedendo il suo cazzo capii perchè Piera lo aveva scelto: somigliava al suo sexy toy preferito, quello su cui le piaceva vedermi impalare.
Lui si avvicinò e mi prese da dietro. Lo sentii entrare, non mi fece male, ero ancora aperta dai giochi fatti poco prima con Piera.
Godette in breve tempo, anch'io ebbi un orgasmo. Poi tutto finì.
Gli uomini uscirono e rimasi sola con Piera.
Mi abbracciò. Mi baciò. "Com'è andata? Ti è piaciuto o sei arrabbiata con me?"
Non sapevo cosa dire. Avevo visto passarsi dei soldi. Mi aveva venduta come una puttana. Mi sentivo umiliata e mortificata.
Glielo dissi.
Per tutta risposta lei si piegò su di me e iniziò a leccarmi. Mi leccava e mi scopava con le dita, lappando via lo sperma del suo compagno.
Continuò fino a farmi provare più orgasmi. Poi si stese accanto a me, abbracciandomi "tesoro - mi diceva fra un bacio e l'altro - tu mi piaci da morire, per questo voglio realizzare le mie fantasie più porche, sperando siano le tue. Adoro sentirti mia, e pensare di poterti usare per fare la troia in giro. Ma io voglio te. Se non ti va non accadrà più. Però devi essere sincera. Dimmi che non ti è piaciuto e non accadrà più"
.... non le ho ancora risposto
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