L'eredità

di
genere
incesti

Avevo sedici anni quanto una notte, alzandomi al buio per andare in bagno, passai davanti alla camera dei miei genitori. La porta era semi aperta, le abat jour accese.
Sentivo respirate forte, dei gemiti. Pensando che qualcuno stesse male mi avvicinai. Provai un profondo imbarazzo nel vedere i corpi nudi dei miei genitori avvinghiati.
Stavano facendo l'amore. Mio padre stava succhiando il seno della mamma, mentre vidi il suo cazzo entrare e uscire da lei.
Non avevo mai visto un cazzo dal vero. Le foto, internet, ma mai dal vivo.
Baciando il mio fidanzatino ci siamo lasciati prendere un pò di più, ma ci siamo accarezzati sempre sopra i vestiti.
Non pensavo fossero così grandi. A mamma sembrava piacesse parecchio.
Quella scena mi eccitò molto. Non ne parlai con nessuno, ma da quella sera incominciai a masturbarmi.
Non avevo nessuna esperienza, mi limitavo a sfregare le dita contro il clitoride, mentre ripensavo a loro due a letto. Riuscivo a darmi piacere in pochi minuti, e cominciai a farlo più volte al giorno. Ero in piena tempesta ormonale.
Ammetto che fantasticavo molto e spesso su mamma e papà, e il cazzo. Iniziai a stare in casa più silenziosamente e a spiare mia madre.
Era una bella donna, un grande seno con i capezzoli scuro e grossi, vita sottile e un sedere tondo, con qualche chilo in più. Evidentemente a papà piaceva ancora molto.
Un pomeriggio vennero a casa nostra il nonno e il bisnonno (per parte di madre) Il nonno era un uomo molto in gamba, sui 60 anni. Un pò pesante, non alto, con mani callose tipiche del contadino quale lui era. Suo padre era un omino più alto e magro magro, aveva 76 anni. Aveva messo incinta la sua prima ragazzina e l'aveva sposata. Era vedovo da tanti anni.
Li salutai affettuosamente, erano molto carini con me. Mi hanno sempre coperta di regali.La mamma preparava il caffè, e si misero a conversare.
Fecero diversi apprezzamenti su quanto ero cresciuta, che stavo diventando proprio una bella ragazza, chissà quanti corteggiatori avevo, e via dicendo.
Ad un certo punto inventai una scusa per uscire, ma in realtà rientrai dal retro.
Volevo origliare i loro discorsi.
Mi nascosi dietro la porta, dallo spiraglio avevo una buona visuale e li sentivo bene.
Il nonno stava chiedendo se mi aveva mai parlato(ma non so di cosa) e cosa voleva fare. Lei sorrise dolcemente. "Vorrei fosse lei a chiederlo. Anzi a pretenderlo.Allora le passerò l'eredità. La preparerò e avrà quello che ho io"
Ero francamente interdetta. Di cosa stavano parlando? Quale eredità?
Il bisnonno le chiese di dargli un bacio.
Non potevo credere ai miei occhi. Lei lo baciò, si, ma in bocca e con la lingua. Lui la stava palpando tutta e iniziava a spogliarla aiutata dal figlio.
Avevo la bocca secca, era una scena inaspettata e assurda. E io mi stavo bagnando.
Non respiravo nemmeno per non farmi sentire.
Oh cazzo, non era possibile.
In breve erano nudi tutti e tre.
Mio nonno fece distendere sul tavolo da cucina mia madre (sua figlia) e mentre la baciava e le impastava il seno, il nonno si chinò a leccarla in mezzo alle gambe.
Mamma sembrava in estasi, oscenamente aperta e offerta ai loro sguardi e alle loro voglie
(papà, nonno, sono ancora una volta qui a ricevervi. Dopo vent'anni non sono ancora sazia di voi. Siete l'amore della mia vita. E in virtù di questo amore, se Giada, mia figlia vi reclamerà, lascerò a lei l'uso dei vostri scettri"
Pensavo fosse totalmente fuori di testa. Cosa stava farneticando?
Poi vidi i loro membri. Quello di mio padre mi era sembrato grande, quello del bisnonno era sicuramente più grosso, quello del nonno era davvero per me impensabile.
Il bisnonno entrò in sua nipote, strappandole un gemito, lei aveva già iniziato a lavorare con la bocca l'arnese del padre. Così, sul tavolo da cucina. Assurdo
Andarono avanti un pezzo, a entrare e uscire da lei alternandosi, poi si sentì il rumore della porta di ingresso che si apriva e vidi arrivare mio padre.
Pensai che sarebbe successo un casino.
Ero eccitatissima e spaventatissima.
"Oh, Mario! Sandro ben arrivati. Vi state divertendo? Che bella scena da vedere al mio rientro dal lavoro"
Lo salutarono senza interrompere la loro attività mentre mamma gli disse di avvicinarsi che avrebbe svuotato i coglioni anche a lui.
Vidi mamma succhiare il suo cazzo e la sborra che gli inondava la faccia.
Mario e Sandro le vennero entrambi nella figa.
Si spostarono tutti in camera da letto e tutti leccarono la mamma, fino all'orgasmo. Papa e il nonno erano di nuovo duri.
La presero entrambi riempendole figa e culo.
Non ce la facevo più.
Corsi in camera mia e mi sparai il ditalino più veloce della storia. poi di nuovo e di nuovo. Ho creduto che mi sarei finita a forza di farlo.
Mai visto niente di più ripugnante e di più bello.
Feci una doccia per riprendermi.
Quando uscii c'era mamma seduta sul mio letto. Mi sorrideva.
Mi fece segno di sedermi accanto a lei. "Hai visto tutto, vero?"
"Si mamma.....io, mi dispiace..."
"No tesoro, non dispiacerti. Prima o poi avrei dovuto parlartene; io li amo tutti e tre. Li adoro. Con loro ho provato il massimo piacere, il massimo amore. Cerca di non giudicare. Fai la tua vita. Se quando sarai più grande lo vorrai, ti regalerò il mio tesoro"
Mi abbracciò e mi baciò sui capelli.
Non ne parlammo più. Spesso facevo in modo di continuare a spiarla, era come vedere un film porno ma cento, mille volte meglio.
Nel frattempo mi fidanzai. Ero molto innamorata di Massimo. Ammetto che si impegnava nel fare l'amore, e con lui godevo. Ma non sono mi andata nemmeno vicino a godere come quando mi trovai a spiare la mamma.
Avevo 18 anni, stavamo preparando il matrimonio, ma in fondo a me c'era un forte dubbio. Mi decisi e ne parlai con mamma. Mi disse che non ero obbligata a sposarmi. "Ma io lo amo" le dissi.
Allora posso provare a renderti più facile la decisione.
Organizzò una festa di addio al celibato.
Mi fece fare una doccia, poi mi depilò il pube, totalmente. Mi fece indossare autoreggenti, tacchi a spillo e copricapezzoli. Mi truccò pesantemente il viso.
Quando mi specchiai sembravo davvero una zoccola.
Mi prese per mano e mi accompagnò in salotto.
C'era papà, nonno e il bisnonno. Nudi, che si stavano smenando il cazzo.Si alzarono per accogliermi, mi baciarono sulla bocca tutti e tre. Ero in soggezione. Ma volevo andare avanti.
Stavo per tradire il mio futuro marito la sera prima delle nozze. Ma non volevo fermarmi.
Mamma mi riprese la mano e mi condusse nella sua camera, sul suo letto, dove mi fece distendere. Si sedette dalla parte dei cuscini, vicino a dove avevo appoggiato la testa e mi accarezzava i capelli
"brava bambina, questo è il mio regalo per te. Tienilo caro."
Mi aprii alla bocca di papa sulla mia fighetta. Mi leccava e titillava il clitoride. Venni quasi immediatamente, allagandomi.
Si spostò e fece posto al bisnonno. Che mi penetrò con maestria. Pensavo che sarei potuta morire con tutta quella carne dentro. Ma non sentivo male, era solo piacere. Con la sua esperienza mi portò a godere più volte, senza mai venire.
Poi fu la volta del nonno e del babbo.
Non mi era mai mai mai successo di godere così.
I loro cazzi riempivano totalmente la mia figa, ne esplodeva, incontenibile.
Mi vennero tutti e tre in bocca. Non avevo mai fatto un ingoio a Massimo. La loro sborra la bevvi tutta.
Mamma mi aiutò a ripulirmi. Mi abbracciò.
Ora sei nostra. Ti renderemo felice, credimi.
Il giorno dopo in chiesa ero bellissima. Splendevo.
E dopo avere fatto l'amore con Massimo, nella nostra prima notte di nozze, quando si addormentò mi alzai da letto. E mi infilai nella camera d'albergo accanto, dove i miei tesori mi stavano aspettando.....

scritto il
2015-09-15
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