Sorelle alla riscossa
di
feticista94
genere
feticismo
Domenica 11 ottobre io e la mia famiglia andiamo a casa di zia Elena (la sorella di mia mamma, Orietta) perchè era la festa del paese e quindi ci siamo radunati per festeggiare. Arriviamo a casa sua per le 11, saluti, preparativi per il pranzo, grande abbuffata fino alle 16/16:15. Dopo di che mio zio, mio papà e i miei cugini vanno in paese a fare un giro, io sto con le donne in casa.
Premessa: durante il pranzo e appena siamo arrivati ho sempre cercato con lo sguardo i piedini della zia e anche di mamma..quanto mi eccitano...
Mentre zia lavava i piatti e mamma asciugava, zia domanda a mamma:"ma al porcellino le fai ancora le seghe con i piedi?", mamma mi guarda e mi sorride e risponde:"si, e devi vedere come gode, il porcellino..". Al che zia ribatte:"sisi lo, ha provato anche i miei di piedi" e mamma:"ah si?! non me l'ha detto.." e poi rivolta a me:"e quali preferisci? i miei o i suoi?". Io, stra maledettamente eccitato rispondo:"quelli di entrambe, anche se quelli di zia non è che me li ricordo bene.." e zia, maliziosamente:"come non te li ricordi? non ti ricordi questi bellissimi piedini?" io:"e purtroppo no.." zia:"adesso ti sistemo io..", mi prende per il braccio e mi trascina in camera da letto e, rivolta a mamma dice:"vieni anche tu..che lo sistemiamo per bene il porcone..".
Andiamo in camera da letto e zia dice:"dai maiale, spogliati" e mi spogliai. Il fatto che mi insultasse, mi eccitava ulteriormente.. Zia poi aggiunse, riferito a mia mamma:"adesso facciamo così: il porco comincia a leccarci i piedi e cose così, poi una di noi lo sega con i piedi e l'altra glieli mette in faccia e infine lo seghiamo contemporaneamente, ok?" e mamma:"mi piace la tua mente perversa, brava sorellona..". Zia Elena dice:"aspettate un attimo, vado a mettermi i tacchi perchè voglio lascargli il segno, a quel maledetto feticista che dice di non ricordarsi i miei piedi..vediamo se così se li ricorda..". "Va bene" fu la risposta mia e di mamma Orietta. Quandò ritornò zia mamma disse:"dai feticista maiale, leccaci le scarpe"
Zia si era messa un bel paio di décolleté nere in vernice tacco 12 senza calze; mamma indossava degli stivali in cuoio neri tacco 10 con i collant.
Iniziai a leccare in lungo e in largo le décolleté nere di zia Elena, tacco compreso; poi fu la volta degli stivali di mamma. "oh che figlio malato che ho..glielo dico sempre, ma lui se ne fotte e continua a giocare con i miei piedi e le mie scarpe. E' talmente malato che una notte è venuto a leccarmi i piedi, poi ci ha infilato il cazzo e si è segato da solo e dove mi è venuto? sulle piante e mi ha sporcato pure tutte le lenzuola.." zia ascoltava e dice:"che schifoso ahaha..ma anche adesso, guardalo come ci lecca le scarpe..muore dalla voglia di avere due piedi sul cazzo e di schizzarci sopra..hai ragione sorellina, è proprio malato.." e io leccavo sempre più.
Zia:"dai toglici le scarpe e leccaci i piedi ora". Iniziai a togliere le décolleté di zia e di conseguenza leccai e baciai i suoi piedini; mamma intanto mi stuzzicava il cazzo con la punta dei suoi stivali. Zia:"mmm bello però..non me lo ricordavo così..è bravo il porcellino a leccare..sisi leccalo tutto..bravo cosiii..siii..succhiami le dita sii..aaa pure il tallone aaa..siii porco, leccameli tutti..sii vai con le piante aaaa.." e mamma:"si vede che sei poco abituata Elena..se te li leccasse tutti i giorni ci faresti l'abitudine e quindi non lo inciti più come stai facendo tu adesso, fa tutto da solo..vero il mio schiavetto leccapiedi?". Mi staccai dai piedini di zia e tolsi gli stivali a mamma che mi dice:"si non leccarmeli a me che ho le calze..piuttosto sdraiati qui sul letto che adesso tocca noi.."
Mi sdraiai sul letto e mamma disse:"allora, visto che io sego tutti i giorni, tu Elena lo seghi e io mi tolgo le calze e glielo do da mangiare" "perfetto", rispose zia che, rivolta a me disse:"vediamo se adesso ti ricordi dei miei piedi..."
TO BE CONTINUED..
Premessa: durante il pranzo e appena siamo arrivati ho sempre cercato con lo sguardo i piedini della zia e anche di mamma..quanto mi eccitano...
Mentre zia lavava i piatti e mamma asciugava, zia domanda a mamma:"ma al porcellino le fai ancora le seghe con i piedi?", mamma mi guarda e mi sorride e risponde:"si, e devi vedere come gode, il porcellino..". Al che zia ribatte:"sisi lo, ha provato anche i miei di piedi" e mamma:"ah si?! non me l'ha detto.." e poi rivolta a me:"e quali preferisci? i miei o i suoi?". Io, stra maledettamente eccitato rispondo:"quelli di entrambe, anche se quelli di zia non è che me li ricordo bene.." e zia, maliziosamente:"come non te li ricordi? non ti ricordi questi bellissimi piedini?" io:"e purtroppo no.." zia:"adesso ti sistemo io..", mi prende per il braccio e mi trascina in camera da letto e, rivolta a mamma dice:"vieni anche tu..che lo sistemiamo per bene il porcone..".
Andiamo in camera da letto e zia dice:"dai maiale, spogliati" e mi spogliai. Il fatto che mi insultasse, mi eccitava ulteriormente.. Zia poi aggiunse, riferito a mia mamma:"adesso facciamo così: il porco comincia a leccarci i piedi e cose così, poi una di noi lo sega con i piedi e l'altra glieli mette in faccia e infine lo seghiamo contemporaneamente, ok?" e mamma:"mi piace la tua mente perversa, brava sorellona..". Zia Elena dice:"aspettate un attimo, vado a mettermi i tacchi perchè voglio lascargli il segno, a quel maledetto feticista che dice di non ricordarsi i miei piedi..vediamo se così se li ricorda..". "Va bene" fu la risposta mia e di mamma Orietta. Quandò ritornò zia mamma disse:"dai feticista maiale, leccaci le scarpe"
Zia si era messa un bel paio di décolleté nere in vernice tacco 12 senza calze; mamma indossava degli stivali in cuoio neri tacco 10 con i collant.
Iniziai a leccare in lungo e in largo le décolleté nere di zia Elena, tacco compreso; poi fu la volta degli stivali di mamma. "oh che figlio malato che ho..glielo dico sempre, ma lui se ne fotte e continua a giocare con i miei piedi e le mie scarpe. E' talmente malato che una notte è venuto a leccarmi i piedi, poi ci ha infilato il cazzo e si è segato da solo e dove mi è venuto? sulle piante e mi ha sporcato pure tutte le lenzuola.." zia ascoltava e dice:"che schifoso ahaha..ma anche adesso, guardalo come ci lecca le scarpe..muore dalla voglia di avere due piedi sul cazzo e di schizzarci sopra..hai ragione sorellina, è proprio malato.." e io leccavo sempre più.
Zia:"dai toglici le scarpe e leccaci i piedi ora". Iniziai a togliere le décolleté di zia e di conseguenza leccai e baciai i suoi piedini; mamma intanto mi stuzzicava il cazzo con la punta dei suoi stivali. Zia:"mmm bello però..non me lo ricordavo così..è bravo il porcellino a leccare..sisi leccalo tutto..bravo cosiii..siii..succhiami le dita sii..aaa pure il tallone aaa..siii porco, leccameli tutti..sii vai con le piante aaaa.." e mamma:"si vede che sei poco abituata Elena..se te li leccasse tutti i giorni ci faresti l'abitudine e quindi non lo inciti più come stai facendo tu adesso, fa tutto da solo..vero il mio schiavetto leccapiedi?". Mi staccai dai piedini di zia e tolsi gli stivali a mamma che mi dice:"si non leccarmeli a me che ho le calze..piuttosto sdraiati qui sul letto che adesso tocca noi.."
Mi sdraiai sul letto e mamma disse:"allora, visto che io sego tutti i giorni, tu Elena lo seghi e io mi tolgo le calze e glielo do da mangiare" "perfetto", rispose zia che, rivolta a me disse:"vediamo se adesso ti ricordi dei miei piedi..."
TO BE CONTINUED..
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