La regina dei clisteri. Parte II. Spruzzami

di
genere
feticismo

Volevo continuare il racconto della mia iniziazione, della scoperta della mia natura perversa che mi ha portato ad essere conosciuta come la “Regina dei clisteri”.
Dopo il mio primo assaggio non cercai più di rivivere quell’emozione, quel nuovo sapore perverso che mai così tanto mi aveva eccitato. Probabilmente ne ero spaventata, era ancora preda dei tabù della società, della religione e dalla famiglia.
Naturalmente ero sempre una appassionata del cazzo e continuavo a prenderne in continuazione da chiunque mi piacesse ma non mi spingevo mai oltre qualche orgia, qualche inculata o qualche leccata di culo data e ricevuta.

Il secondo incontro che fu fondamentale nella mia crescita e che mi fece prendere sempre più consapevolezza dei mie gusti, avvenne con un uomo che avevo conosciuto in chat. Questo porcone aveva cominciato a mandarmi le foto del suo cazzo bello grosso ed io naturalmente gli rispondevo a tono mandandogli le foto della mia fichetta aperta.
A forza di stuzzicarci in questo modo e dopo che lui si fu fatto un paio di seghe in video-chat e io un paio di sditalinate, ci venne voglia di vederci dal vivo.

Mi portò a cena fuori, passammo una serata piacevolissima e finalmente lo invitai a salire a casa mia per fotterlo, finalmente.
Lui mi disse che aveva dei gusti sessuali particolare e che gli avrebbe fatto molto piacere legarmi. Io ero entusiasta della cosa dato che adoravo essere legate e scopata di violenza, andai a prendere delle corde e mi sdraia sul letto a pancia in su. L’uomo mi legò i polsi alla spalliera del letto e le caviglie all’altra estremità, con le gambe belle larghe nella posizione dell’angelo di neve. Un angelo troia.

L’uomo si spogliò, aveva già il cazzo durissimo, si avvicinò al letto e io, già bagnata, dissi fra me e me -Bene, adesso si scopa- ma l’uomo invece di ficcarmelo dentro, salì in piedi sul letto, si girò dandomi la schiena e si accovacciò puntando il suo culo peloso verso la mia pancia liscia e bianca.

Indovinate un po’...mi cagò addosso. Fece colare una diarrea a spruzzo sul mio ventre liquida e puzzolente. Io sentivo addosso questo liquido caldo e nauseabondo e mentre sentivo i conati salirmi verso la gola sentivo contemporaneamente il piacere scendere dalla mia pancia verso la fica che era sempre più bagnata. Cominciarono a tremarmi tutti i muscoli finchè venni e urlai, provando un orgasmo inimmaginabile, mai provato prima.

L’uomo si chiamava Paolo, era un mezzo maniaco che era solito rimorchiare ragazze in chat, legarle e cagare loro addosso per poi scappare lasciandole legate al letto con la merda ancora fumante sule loro pancie. Paolo, come era solito quindi, già stava per prendere e scappare ma, quando si accorse che io stavo godendo e addirittura avendo un orgasmo, fece una faccia sbalordita, si inginocchiò accanto a letto e si mise a piangere dicendomi: -Io ti amo!

Fu così che ebbe luogo il mio secondo assaggio ed iniziò la mia relazione d’amore con Paolo, uno degli uomini della mia vita.
Con lui esplorai fino il fondo il piacere del sesso e della perversione e arrivammo a godere come in pochi hanno fatto ma di questo ve ne parlerò nella prossima parte. La strada per diventare la “Regina” è ancora lunga (…continua)
scritto il
2015-10-15
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