Mi piace vederla scopata
di
giusco
genere
bisex
Mi piace vederla scopata
Mi chiamo Armando, sono sposato da oltre 35 anni e con 2 figli ormai adulti. Voglio scrivere la mia storia e i miei attuali desideri. Sono almeno 20 anni che desidero vedere la mia metà fare sesso con un altro uomo, possibilmente ben dotato(io non lo sono). Di questo mio desiderio Laura(il suo nome ), ne è al corrente, anche se fino a qualche tempo fa pensava che fossero solo fantasie. Voglio precisare che mia moglie l’ho conosciuta che aveva 20 anni e che non era vergine, ma lei mi piaceva e il resto per me non contava. Prima ancora di sposarci tra i nostri discorsi vennero fuori anche quello su quali fossero stati i nostri rapporti sessuali prima di conoscerci, nel suo racconto seppi quando e con chi perse la verginità, con quanti ragazzi avesse fatto sesso e chi l’ha fatta godere di più. I suoi racconti anziché fammi rabbia e riempirmi di gelosia, stranamente mi eccitavano tantissimo, tant’è che ogni volta che facevamo l’amore , cercavo di riportarla nel suo passato sessuale facendogli ricordare le sue vecchie scopate. La cosa comunque eccitava anche lei ,perchè mentre raccontava si sentiva chiaramente il suo piacere perchè la sua fica inondava umori abbondanti. Tra i suoi ricordi più piacevoli c’era quello con un ragazzo, di cui non era innamorata, ma che diede tutta se stessa perchè lui con molta tenerezza, con la scusa di consolarla da una delusione d’amore, le insegnò diversi modi di dare e ricevere piacere. Lei da brava allieva imparò veramente a fare i pompini a scopare in molte maniere e in quei contesti si fece anche sverginare il culo. Tutte queste cose che lei ha imparato ne ho poi usufruito io, anche se ho trovato tutto “ aperto“. Ancora oggi quando facciamo l’amore ,faccio in modo di riportarla con la mente alle sue lezioni di sesso, ricordandogli che a me piacerebbe che quelle cose le rifacesse e le rifacesse con me presente. la cosa porta tutti e due ad una forte eccitazione e ogni volta immagino le scene da lei vissute, quando succhia il suo cazzo, quando lo cavalca impalandosi con il culo, quando si fa scopare a gambe sul suo collo alternando fica e culo…..,io stento nel trattenendomi a venire subito. Più di una volta, nei momenti più intimi ho creduto che finalmente lei avrebbe acconsentito al mio desiderio, ma il giorno dopo “ a freddo “,le mie speranze svanivano. In questi ultimi anni la mia attenzione sta andando verso quelli del mio stesso sesso, non che mi senta gay, ma ho il desiderio di provare cosa prova una donna nel fare sesso con un cazzo. Quando mi sono deciso di fare questo passo l’ho fatto anche con la speranza che se andasse in porto, forse avrei potuto coinvolgere anche Laura. In parte la cosa riuscì a metà, ebbene sì, contattai per mail una persona coetanea che avrebbe potuto realizzare i miei desideri e quando arrivò il giorno dell’appuntamento, ambedue constatammo che la cosa si poteva fare. Il giorno stesso dell’incontro mi invitò a casa sua e dopo aver parlato del più e del meno ,lui mi disse se in quell’occasione potevamo fare qualcosa. Io impacciato perché comunque non lo avevo mai fatto, timidamente dissi di provare. Lui ( Arturo) in tuta da ginnastica si sedette sul divano e tirò giù i pantaloni ,io guardai lì e anche se ancora in stato di “ riposo “,mise in mostra un attrezzo già interessante. A quel punto mi invitò a toccarglielo e così cominciò il mio rapporto con persone del mio stesso sesso. In quel momento il mio unico desiderio era quello di toccarglielo e farglielo indurire, la cosa non si fece attendere perché il suo cazzo si addrizzò quasi subito. La mia mano cominciò a smaneggiarlo ,mi resi conto quanto fosse più grande del mio e che mi piaceva avere tra le mani quel cazzo così consistente. Nella mia mente già immaginavo come mi sarebbe piaciuto che in quel momento ,con me ci fosse anche Laura e che mi aiutava a farli quel dolce massaggio e magari anche a succhiarglielo, anche se credo che la sua bocca avrebbe fatto fatica a riceverlo. Ad un certo punto ,mentre vagavo con la mente, mi sentii una mano sulla testa, era quella di Arturo che mi attirava verso il suo cazzo, tornai nella realtà e mi resi conto che non avrei potuto fare a meno di prenderglielo in bocca, anche perché lo volevo. Cominciai a leccargli il cazzo dalla punta , come faceva Laura con me, poi lo leccai per tutta la sua lunghezza (circa 20cm)fino alle palle, poi tornai su e (con fatica)cominciai a succhiarlo facendolo entrare piano piano dentro la mia bocca, la cosa mi eccitava e mi piaceva. Feci questo su e giù per un bel po’,poi mi volli superare e cercai di farlo entrare tutto, fino in fondo, la cosa non riuscì perché quando arrivava con la punta alla gola ,mi venivano le forze di stomaco. Era la prima volta che facevo un pompino e mi sorpresi di quello che ero riuscito a fare, con la bocca non arrivai fino a farlo venire, ma gli chiesi se lo potevo farlo facendogli una sega, perché avevo desiderio di vederlo schizzare, Arturo acconsentì e andammo in bagno, dove glielo ripresi in bocca per bagnarlo e poi cominciai a fargli la sega, quando venne fu una cosa bellissima, dal suo cazzo uscirono con forza 5 o 6 fiotti di sperma, che lui ,per non sporcare le maioliche del bagno, fece fatica ad indirizzarli dentro la tazza. Ad oggi, quella fu la prima e unica volta che lo vidi schizzare. Dopo aver concluso questa mia prima esperienza ,abbiamo preso un caffè e dato che cominciava farsi tardi, ci salutammo e ci ripromettemmo di vederci ancora. Mentre tornavo a casa, nella mia mente ritornavano le immagini di quel bel cazzo che avevo toccato, succhiato e fatto schizzare e pensando chissà se la cosa sarebbe piaciuta anche a mia moglie. Da quel giorno la speranza di far scopare mia moglie da un altro si è fatta sempre più forte ,avevo trovato anche il cazzo ( Arturo era ed è tuttora disponibile)che poteva fargli cambiare opinione e anche se scopiamo più raramente, ogni volta provo (senza speranza )a convincerla. Con Arturo, la seconda volta che ci siamo visti, sempre a casa sua, siamo andati oltre, dopo avergli fatto la sega e poi il pompino, gli chiesi se gli andava di incularmi. Premetto che il mio culo non era vergine perchè avevo “giocato” più volte con oggetti vari, vibratori e falli di gomma di dimensioni interessanti. Ad Arturo lo avevo messo al corrente che il mio culo era già stato allargato , ma gli confermai non da un cazzo vero .Quella sarebbe stata la prima volta con un cazzo vero nel culo e che mi sarebbe piaciuto fare questa esperienza. Lui non se lo è fatto ripetere, ha accettato subito, gli ho detto che lo avremmo fatto con il preservativo, che io preventivamente avevo portato con me ,lo estrassi dalla bustina e con tutte e due le mani glielo feci scivolare lungo il cazzo ricoprendo poco più di mezza asta(il preservativo non era lungo abbastanza).Queste manovre hanno distratto un po’ il suo attrezzo, ma con un po’ di bocca è tornato “arzillo”. Insieme al profilattico mi portai anche un flaconcino di olio lubrificante che spalmai sia sul suo cazzo che all’ingresso del mio culo, fatto questo mi fece appoggiare le mani sul tavolino e mi piegai in avanti per mettermi in posizione di riceverlo, prima gli raccomandai di entrare piano piano e di farlo gradualmente e solo dopo avrebbe potuto entrare più a fondo e più forte .Gli davo queste indicazioni perché sapevo ,che con l’esperienza casalinga con i falli e gli oggetti vari per non sentire troppo dolore all’inizio, dovevo fare così . Così cominciò la mia prima volta con un cazzo vero nel culo, puntò la sua cappella al mio buco, io con una mano appoggiata al tavolino e l’altra tenevo aperte le natiche aspettavo il momento che cominciava a spingere. Il momento non si fece attendere perché cominciò subito a farsi strada, cominciai a sentire un po’ di dolore e gli ricordai che all’inizio doveva fare piano, così si fermò un po’ e poi ricominciò, ne entrò un altro po’ ,gli richiesi di rifermarsi e di aspettare che il mio buco si adattasse al diametro che si stava aprendo, fece così per altre due volte fino a che non mi entrò dentro fino in fondo. In quel momento comunque mi faceva male, non avevo mai provato una cosa che arrivasse dentro così profondamente ,dissi ad Arturo di stare fermo per un po’ ,aspettando che mi passasse il dolore, anche se non forte, ma mi faceva male. Non passò un minuto che il dolore cominciò ad affievolirsi , dissi ad Arturo di cominciare a muoversi e così cominciai a sentire il suo cazzo tutto dentro me che delicatamente sembrava uscisse, ma poi rientrava, continuò così per poco, perché il su e giù cominciò ad aumentare di ritmo e a me dava un piacere indescrivibile. Inizialmente mi inculò con delicatezza, ma dopo nell’aumentare la velocità, aumentò anche la penetrazione, lo sentii fin dentro la pancia, poi sentii il suo cazzo che usciva e nuovamente si faceva strada dentro di me. Dopo un po’ di colpi così frenetici dissi ad Arturo di fermarsi un attimo perché mi bruciava il buco e che avrei voluto rimettere del lubrificante. Così feci ,però questa manovra fece ammosciare un po’ il cazzo di Arturo, così prima di ricominciare, con la mano glielo feci rindurire. Mi rimisi in posizione inclinata e lui me lo riaffondò fino in fondo, invidiai la sua resistenza perché mi inculò e mi tené aperto il culo per un bel po’.Non venne mentre mi inculò perché voleva che lo spompinassi ancora, così si sedette sul divano e io tolto il preservativo(che era anche un po’ sporco)cominciai a succhiarglielo, ad un certo punto si mise in piedi e io ancora inginocchiato glielo ripresi in bocca, Arturo con le mani sulla mia testa dettava il ritmo e nello stesso tempo mi chiese se poteva venirmi in bocca, io, prima titubante per la sua richiesta, ma poi eccitato dal pompino ,le feci un cenno di consenso. Mi scopò in bocca per un bel po’,la mia bocca cominciava a fare fatica a rimanere aperta e speravo che finisse quanto prima .Appena mi resi conto che stava venendo, mi preparai a ricevere la sua sborra, cercando di immaginare che effetto e che sapore poteva avere. Arturo arrivato al culmine mugolò, si fermò, io con le mie mani gli afferrai le natiche e lui mi scaricò la sua sborra in bocca, in quel momento percepii gli schizzi che arrivavano dentro la mia bocca e subito dopo sentii il suo sapore, un sapore leggermente salato non disgustoso, ma non me la sono sentita, come da suo desiderio, di ingoiarlo. Dopo la seconda volta ci sono stati altri incontri con Arturo e ancora oggi continuano. Il desiderio di vedere mia moglie Laura scopata da un altro, magari da mio amico Arturo è tuttora in me ,la fica piace sia a me che ad Arturo, ma oggi che ancora non riesco a realizzare quel desiderio, il cazzo che vorrei prendesse mia moglie ,al momento ,con piacere lo prendo io.
Mi chiamo Armando, sono sposato da oltre 35 anni e con 2 figli ormai adulti. Voglio scrivere la mia storia e i miei attuali desideri. Sono almeno 20 anni che desidero vedere la mia metà fare sesso con un altro uomo, possibilmente ben dotato(io non lo sono). Di questo mio desiderio Laura(il suo nome ), ne è al corrente, anche se fino a qualche tempo fa pensava che fossero solo fantasie. Voglio precisare che mia moglie l’ho conosciuta che aveva 20 anni e che non era vergine, ma lei mi piaceva e il resto per me non contava. Prima ancora di sposarci tra i nostri discorsi vennero fuori anche quello su quali fossero stati i nostri rapporti sessuali prima di conoscerci, nel suo racconto seppi quando e con chi perse la verginità, con quanti ragazzi avesse fatto sesso e chi l’ha fatta godere di più. I suoi racconti anziché fammi rabbia e riempirmi di gelosia, stranamente mi eccitavano tantissimo, tant’è che ogni volta che facevamo l’amore , cercavo di riportarla nel suo passato sessuale facendogli ricordare le sue vecchie scopate. La cosa comunque eccitava anche lei ,perchè mentre raccontava si sentiva chiaramente il suo piacere perchè la sua fica inondava umori abbondanti. Tra i suoi ricordi più piacevoli c’era quello con un ragazzo, di cui non era innamorata, ma che diede tutta se stessa perchè lui con molta tenerezza, con la scusa di consolarla da una delusione d’amore, le insegnò diversi modi di dare e ricevere piacere. Lei da brava allieva imparò veramente a fare i pompini a scopare in molte maniere e in quei contesti si fece anche sverginare il culo. Tutte queste cose che lei ha imparato ne ho poi usufruito io, anche se ho trovato tutto “ aperto“. Ancora oggi quando facciamo l’amore ,faccio in modo di riportarla con la mente alle sue lezioni di sesso, ricordandogli che a me piacerebbe che quelle cose le rifacesse e le rifacesse con me presente. la cosa porta tutti e due ad una forte eccitazione e ogni volta immagino le scene da lei vissute, quando succhia il suo cazzo, quando lo cavalca impalandosi con il culo, quando si fa scopare a gambe sul suo collo alternando fica e culo…..,io stento nel trattenendomi a venire subito. Più di una volta, nei momenti più intimi ho creduto che finalmente lei avrebbe acconsentito al mio desiderio, ma il giorno dopo “ a freddo “,le mie speranze svanivano. In questi ultimi anni la mia attenzione sta andando verso quelli del mio stesso sesso, non che mi senta gay, ma ho il desiderio di provare cosa prova una donna nel fare sesso con un cazzo. Quando mi sono deciso di fare questo passo l’ho fatto anche con la speranza che se andasse in porto, forse avrei potuto coinvolgere anche Laura. In parte la cosa riuscì a metà, ebbene sì, contattai per mail una persona coetanea che avrebbe potuto realizzare i miei desideri e quando arrivò il giorno dell’appuntamento, ambedue constatammo che la cosa si poteva fare. Il giorno stesso dell’incontro mi invitò a casa sua e dopo aver parlato del più e del meno ,lui mi disse se in quell’occasione potevamo fare qualcosa. Io impacciato perché comunque non lo avevo mai fatto, timidamente dissi di provare. Lui ( Arturo) in tuta da ginnastica si sedette sul divano e tirò giù i pantaloni ,io guardai lì e anche se ancora in stato di “ riposo “,mise in mostra un attrezzo già interessante. A quel punto mi invitò a toccarglielo e così cominciò il mio rapporto con persone del mio stesso sesso. In quel momento il mio unico desiderio era quello di toccarglielo e farglielo indurire, la cosa non si fece attendere perché il suo cazzo si addrizzò quasi subito. La mia mano cominciò a smaneggiarlo ,mi resi conto quanto fosse più grande del mio e che mi piaceva avere tra le mani quel cazzo così consistente. Nella mia mente già immaginavo come mi sarebbe piaciuto che in quel momento ,con me ci fosse anche Laura e che mi aiutava a farli quel dolce massaggio e magari anche a succhiarglielo, anche se credo che la sua bocca avrebbe fatto fatica a riceverlo. Ad un certo punto ,mentre vagavo con la mente, mi sentii una mano sulla testa, era quella di Arturo che mi attirava verso il suo cazzo, tornai nella realtà e mi resi conto che non avrei potuto fare a meno di prenderglielo in bocca, anche perché lo volevo. Cominciai a leccargli il cazzo dalla punta , come faceva Laura con me, poi lo leccai per tutta la sua lunghezza (circa 20cm)fino alle palle, poi tornai su e (con fatica)cominciai a succhiarlo facendolo entrare piano piano dentro la mia bocca, la cosa mi eccitava e mi piaceva. Feci questo su e giù per un bel po’,poi mi volli superare e cercai di farlo entrare tutto, fino in fondo, la cosa non riuscì perché quando arrivava con la punta alla gola ,mi venivano le forze di stomaco. Era la prima volta che facevo un pompino e mi sorpresi di quello che ero riuscito a fare, con la bocca non arrivai fino a farlo venire, ma gli chiesi se lo potevo farlo facendogli una sega, perché avevo desiderio di vederlo schizzare, Arturo acconsentì e andammo in bagno, dove glielo ripresi in bocca per bagnarlo e poi cominciai a fargli la sega, quando venne fu una cosa bellissima, dal suo cazzo uscirono con forza 5 o 6 fiotti di sperma, che lui ,per non sporcare le maioliche del bagno, fece fatica ad indirizzarli dentro la tazza. Ad oggi, quella fu la prima e unica volta che lo vidi schizzare. Dopo aver concluso questa mia prima esperienza ,abbiamo preso un caffè e dato che cominciava farsi tardi, ci salutammo e ci ripromettemmo di vederci ancora. Mentre tornavo a casa, nella mia mente ritornavano le immagini di quel bel cazzo che avevo toccato, succhiato e fatto schizzare e pensando chissà se la cosa sarebbe piaciuta anche a mia moglie. Da quel giorno la speranza di far scopare mia moglie da un altro si è fatta sempre più forte ,avevo trovato anche il cazzo ( Arturo era ed è tuttora disponibile)che poteva fargli cambiare opinione e anche se scopiamo più raramente, ogni volta provo (senza speranza )a convincerla. Con Arturo, la seconda volta che ci siamo visti, sempre a casa sua, siamo andati oltre, dopo avergli fatto la sega e poi il pompino, gli chiesi se gli andava di incularmi. Premetto che il mio culo non era vergine perchè avevo “giocato” più volte con oggetti vari, vibratori e falli di gomma di dimensioni interessanti. Ad Arturo lo avevo messo al corrente che il mio culo era già stato allargato , ma gli confermai non da un cazzo vero .Quella sarebbe stata la prima volta con un cazzo vero nel culo e che mi sarebbe piaciuto fare questa esperienza. Lui non se lo è fatto ripetere, ha accettato subito, gli ho detto che lo avremmo fatto con il preservativo, che io preventivamente avevo portato con me ,lo estrassi dalla bustina e con tutte e due le mani glielo feci scivolare lungo il cazzo ricoprendo poco più di mezza asta(il preservativo non era lungo abbastanza).Queste manovre hanno distratto un po’ il suo attrezzo, ma con un po’ di bocca è tornato “arzillo”. Insieme al profilattico mi portai anche un flaconcino di olio lubrificante che spalmai sia sul suo cazzo che all’ingresso del mio culo, fatto questo mi fece appoggiare le mani sul tavolino e mi piegai in avanti per mettermi in posizione di riceverlo, prima gli raccomandai di entrare piano piano e di farlo gradualmente e solo dopo avrebbe potuto entrare più a fondo e più forte .Gli davo queste indicazioni perché sapevo ,che con l’esperienza casalinga con i falli e gli oggetti vari per non sentire troppo dolore all’inizio, dovevo fare così . Così cominciò la mia prima volta con un cazzo vero nel culo, puntò la sua cappella al mio buco, io con una mano appoggiata al tavolino e l’altra tenevo aperte le natiche aspettavo il momento che cominciava a spingere. Il momento non si fece attendere perché cominciò subito a farsi strada, cominciai a sentire un po’ di dolore e gli ricordai che all’inizio doveva fare piano, così si fermò un po’ e poi ricominciò, ne entrò un altro po’ ,gli richiesi di rifermarsi e di aspettare che il mio buco si adattasse al diametro che si stava aprendo, fece così per altre due volte fino a che non mi entrò dentro fino in fondo. In quel momento comunque mi faceva male, non avevo mai provato una cosa che arrivasse dentro così profondamente ,dissi ad Arturo di stare fermo per un po’ ,aspettando che mi passasse il dolore, anche se non forte, ma mi faceva male. Non passò un minuto che il dolore cominciò ad affievolirsi , dissi ad Arturo di cominciare a muoversi e così cominciai a sentire il suo cazzo tutto dentro me che delicatamente sembrava uscisse, ma poi rientrava, continuò così per poco, perché il su e giù cominciò ad aumentare di ritmo e a me dava un piacere indescrivibile. Inizialmente mi inculò con delicatezza, ma dopo nell’aumentare la velocità, aumentò anche la penetrazione, lo sentii fin dentro la pancia, poi sentii il suo cazzo che usciva e nuovamente si faceva strada dentro di me. Dopo un po’ di colpi così frenetici dissi ad Arturo di fermarsi un attimo perché mi bruciava il buco e che avrei voluto rimettere del lubrificante. Così feci ,però questa manovra fece ammosciare un po’ il cazzo di Arturo, così prima di ricominciare, con la mano glielo feci rindurire. Mi rimisi in posizione inclinata e lui me lo riaffondò fino in fondo, invidiai la sua resistenza perché mi inculò e mi tené aperto il culo per un bel po’.Non venne mentre mi inculò perché voleva che lo spompinassi ancora, così si sedette sul divano e io tolto il preservativo(che era anche un po’ sporco)cominciai a succhiarglielo, ad un certo punto si mise in piedi e io ancora inginocchiato glielo ripresi in bocca, Arturo con le mani sulla mia testa dettava il ritmo e nello stesso tempo mi chiese se poteva venirmi in bocca, io, prima titubante per la sua richiesta, ma poi eccitato dal pompino ,le feci un cenno di consenso. Mi scopò in bocca per un bel po’,la mia bocca cominciava a fare fatica a rimanere aperta e speravo che finisse quanto prima .Appena mi resi conto che stava venendo, mi preparai a ricevere la sua sborra, cercando di immaginare che effetto e che sapore poteva avere. Arturo arrivato al culmine mugolò, si fermò, io con le mie mani gli afferrai le natiche e lui mi scaricò la sua sborra in bocca, in quel momento percepii gli schizzi che arrivavano dentro la mia bocca e subito dopo sentii il suo sapore, un sapore leggermente salato non disgustoso, ma non me la sono sentita, come da suo desiderio, di ingoiarlo. Dopo la seconda volta ci sono stati altri incontri con Arturo e ancora oggi continuano. Il desiderio di vedere mia moglie Laura scopata da un altro, magari da mio amico Arturo è tuttora in me ,la fica piace sia a me che ad Arturo, ma oggi che ancora non riesco a realizzare quel desiderio, il cazzo che vorrei prendesse mia moglie ,al momento ,con piacere lo prendo io.
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