Una rivelazione inaspettata
di
giusco
genere
tradimenti
Mi chiamo Giancarlo ,sono felicemente sposato da 30 anni con Antonella,abbiamo 1 figlio ormai adulto che lavora a Milano,con lui ci sentiamo spesso, ma ci vediamo 2- 3 volte l’anno .Quando conobbi mia moglie ,fu amore a prima vista.Ci fidanzammo quasi subito ,così in breve tempo ,una domenica mi invitò a conoscere i suoi.Quando arrivai i genitori mi accolsero molto cordialmente,ci presentammo e conobbi anche gli altri componenti della famiglia.Aveva una sorella di 23 anni di nome Adriana,sposata con Davide ,di 25 anni e che vivevano ancora nella stessa casa,perché nella loro c’erano ancora lavori da fare, e infine un fratello più piccolo di 13 anni.Dopo due anni ci sposammo anche noi e andammo a vivere in una casa tutta nostra,i nostri rapporti sessuali erano abbastanza frequenti e Antonella a letto era una cosa fantastica e la nostra vita coniugale l’abbiamo vissuta quasi sempre con tranquillità e serenità.Dopo tanti anni venni a sapere da mio cognato,una cosa che mai avrei sospettato.Infatti poco tempo fa,dopo una cena a casa dei miei cognati ,mentre le due sorelle erano in cucina io e Davide ci sedemmo sul divano e tra una chiacchiera e l’altra, e tra un “goccetto” ed un altro,arrivammo a parlare di sesso e delle nostre fantasie erotiche,fino a che,sicuramente per i “goccetti” di troppo , Davide ,dando un’occhiata verso la cucina,mi disse: - Se sei disposto ad ascoltarmi ,ti vorrei raccontare delle cose che mi sono successe da quando frequento la loro famiglia . Le risposi: -ok ti ascolto e lui continuando il discorso disse : - quando mi fidanzai con Adriana, Antonella ,tua moglie,aveva 15 anni,era già una piccola donna ,con le cose al posto giusto ,ma già abbastanza maliziosa.Le piacevo e non perdeva occasione per stuzzicarmi.La cosa a quel tempo era delicata e non potevo stare con due piedi in una staffa,perciò cercai di evitare ogni sua provocazione per non creare una situazione troppo imbarazzante per tutti.Fino al giorno che, la tua futura moglie, mi chiese di accompagnarla in una zona non servita dai mezzi pubblici per fare una commissione che gli aveva chiesto nostra suocera. Così l’accompagnai ,una volta arrivati a destinazione mi chiese di aspettare e mi assicurò che avrebbe fatto subito.Infatti dopo 5 minuti era di nuovo da me, appena salì in macchina mi chiese, se prima di riportarla a casa, la portavo a fare un giretto.Per fartela breve mi fece svoltare in un luogo appartato,mi buttò le braccia al collo e mi baciò,subito dopo mi trovai la sua mano sopra i pantaloni e mi toccava il cazzo,io non feci niente per evitarlo,lei mi disse che non voleva rubarmi alla sorella,ma voleva soltanto fare l’amore con me.Devi capire che quella mano cominciava a piacermi e così mi sbottonai i pantaloni e glielo feci prendere in mano,si capiva che lei non era esperta,non sapeva come continuare,così presi la sua mano e la accompagnai facendomi fare una sega .Antonella sembrava eccitata e mentre eseguiva ciò che gli dicevo, mi disse che era la prima volta che toccava un cazzo ,che era vergine e che avrebbe voluto che fossi io il primo. Continuando la sua confessione Davide mi disse : - Io solo al pensiero di scoparla ,gli venni quasi subito in mano.Poi gli chiesi scusa per l’inconveniente,ma ancora eccitato per la situazione che si era creata,gli promisi che alla prossima occasione avrei soddisfatto la sua voglia.Quel giorno finì così,ma gli feci capire che presto lo avremmo fatto.Gli dissi che la prima volta avrebbe dovuto essere per lei una cosa importante e perciò dovevamo farlo con calma e con la massima tranquillità .Antonella capì cosa intendevo e l’occasione la creai solo 2 giorni dopo.Capisci,non volevo perdere l’occasione prima che ci ripensasse.Decisi di farlo nella casa che io e tua cognata stavamo preparando ancora prima di sposarci,io a tempo perso ci lavoravo per ultimarla.Così per mettere in pratica,con tutta tranquillità, la prima volta di mia cognata, quel sabato con la scusa che mi doveva portare un attrezzo di lavoro che avevo lasciato( appositamente) in casa loro,venne a trovarmi. In quella casa i lavori ancora erano in alto mare,ma una stanza era pavimentata e c’era solo un lettino e un comodino che usavo qualche volta per dormirci le notti tra il sabato e la domenica. Appena arrivata mi mise le braccia al collo,mi baciò e mi disse timidamente che era pronta e non vedeva l’ora di cominciare. Davide smise un attimo il suo racconto, poi mi guardò e vedendo che lo stavo ascoltando tranquillamente continuò : -cominciai a toccarle da sopra le mutandine la sua fichetta e poi piano piano intrufolai le dita e cominciai a infilarne una delicatamente,poco dopo la sua fessura cominciò a bagnarsi e,lei con la mano mi toccava il cazzo,lo tirai fuori e cominciò a farmi una sega,mentre facevamo questo ci spingemmo verso la stanza con il letto ,la feci distendere,le sfilai le mutandine,le chiesi di allargare le gambe ,con la saliva bagnai la sua fica e il mio cazzo,le salii sopra e comiciai la fase di penetrazione. Per un momento Davide si fermò con il suo racconto e volle sapere se poteva continuare o se la cosa mi stava facendo incazzare.Quel racconto,dopotutto stava sverginando la mia futura sposa,stranamente mi eccitava.Io ,forse anche per l’effetto dei “goccetti “,le dissi di continuare e così descrivendo quel momento continuò : - quando scopai per la prima volta con Adriana,anche se era vergine feci molto presto a penetrarla,invece con la ” tua” Antonella feci fatica ,vedevo in lei smorfie di dolore e mi dispiaceva, ma ormai ero a quel punto e quel desiderio era diventato anche il mio.Dissi ad Antonella di rilassarsi e di mordere un fazzoletto per soffocare il dolore “momentaneo” che avrebbe potuto avere ,così comincia a spngerlo piano e a più riprese,ma alla fine mi decisi a forzare l’ostacolo che impediva quella penetrazione.Quando si aprì la strada, la tua Antonella fece un piccolo grido di dolore,ma poi si rilassò e così cominciai dolcemente a scoparla.Mentre il mio cazzo la scopava, lei accompagnava i miei movimenti con il bacino ,le chiesi come stava e dopo avermi fatto un cenno che era tutto ok,le sue mani mi attirarono a se,la sua fica si apriva sempre di più e il mio cazzo, sporco di sangue, continuava ad entrare ed uscire. Antonella cominciò a gemere,mi disse di continuare e di aumentare il ritmo,io stavo godendo della sua verginità violata e non volevo venire subito.Così mi fermai un po’, lasciando il mio cazzo dentro di lei,poi ricominciai il movimento fino a che mi resi conto in ritardo non di esserle venuto dentro.Fortuna volle che non rimase incinta. Finito il suo racconto io gli chiesi: - l’hai scopata altre volte poi? Mi rispose : a dirti la verità si,non ti incazzare ma abbiamo continuato,non spesso,ma per altri 2 anni, le ultime le abbiamo fatte anche quando era fidanzata con te ,fino a che non vi siete sposati . Dopo queste ultime rivelazioni,non sapevo se andare da mia moglie e dirgli davanti alla sorella quanto era puttana o incazzarmi con mio cognato dicendogli quanto era stato bastardo.Invece non feci altro che ringraziare Davide per la sua sincerità,e come se avessi voluto festeggiare le sue “ malefatte” ,ci facemmo un altro goccetto.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Weekend con mio cognato 2racconto sucessivo
La mia tendenza già nella pubertà
Commenti dei lettori al racconto erotico