Santa o zoccola: la nostra storia vera (seconda parte)
di
maxilario
genere
trio
Non era la prima volta che andavamo in Croazia in camper, ci eravamo stati anni prima con la prole al seguito ed era stato molto stimolante ritrovarci per caso in un camping sperduto dove a fianco di “tessili”, come lo eravamo noi, c’erano nudisti.
Quella volta a fianco del nostro camper, ad una decina di metri di distanza, era parcheggiato un altro mezzo di una coppia di tedeschi attempati che a cena avevamo notato ospitare un ragazzo che poteva essere il loro figlio.
Non c’è voluto molto per capire che era il giocattolo sessuale della signora.
Quella sera eravamo stanchi per il viaggio e dopo aver messo i figli a dormire ci eravamo sdraiati in mansarda quando, poco dopo, dalla finestra abbiamo osservato che fra i tre c’era troppa complicità, il marito lo accudiva con affetto mentre il ragazzo accarezzava e baciava la moglie. Ben presto abbiamo potuto ammirare la signora seduta sul bordo della poltroncina che faceva un pompino al ragazzo mentre il marito sorseggiava una birra.
Per noi è stato un tuffo al cuore in una esplosione di eccitazione che non potevamo liberare in camper. Qualunque movimento avrebbe causato un dondolio e svegliato i figli, così ci siamo alzati lentamente e in mutande ci siamo allontanati di qualche metro nel buio fino ad un cespuglio dove, con un occhio al camper e l’altro ai nostri vicini, abbiamo scopato in piedi.
Era tanta l’eccitazione che sono venuto quasi subito e mia moglie non si è lamentata perché pure lei è riuscita a godere.
Quella notte non è stato semplice dormire, avremmo voluto scopare ancora e avrei voluto dire a mia moglie tante cose come pure lei a me.
La mattina seguente eravamo svegli quando abbiamo visto il ragazzo dei vicini uscire dalla tenda e andare via in bicicletta. Questa situazione è andata avanti per tre giorni successivi e noi ogni sera aspettavamo che i figli andassero a dormire per infrattarci spiando i tedeschi nel loro rito del pompino. Nel farlo ci nascondevamo sempre di meno dai loro sguardi fino ad accorgerci però che anche noi eravamo osservati da tre ragazzi che si segavano.
La cosa stata molto eccitante per entrambi, per me non era la prima volta (vi racconterò in seguito) ma per Daniela è stata una novità e dopo un primo momento di incertezza, di sua iniziativa si è inginocchiata a farmi un pompino in loro favore. È stato fantastico ed ho avuto anche bisogno di scopare subito dopo. Ma forse la nostra disponibilità ha stimolato troppo anche quei ragazzi che il giorno successivo sono diventati molesti fino al punto di imbarazzarci di fronte ai figli e costringerci ad andar via.
Dopo 6 anni siamo quindi tornati in quel campeggio fantastico ma questa volta da soli. Abbiamo scelto una piazzola tranquilla tra la zona nudista e quella “tessile” per non essere troppo condizionati, almeno all’inizio.
Dopo aver sistemato il mezzi ci siamo messi in costume, Daniela finalmente in topless, e siamo andati in spiaggia. Ero monto eccitato ma la situazione sembrava troppo tranquilla, niente di ciò che speravamo di trovare, solo qualche coppia giovane, magari con prole. Verso la metà del pomeriggio arrivano altri due camper italiani che parcheggiano di fianco a noi quasi a ferro di cavallo. Sono due coppie coetanee, Franco e Carla, Giovanni e Paola. Sono molto simpatici e praticamente ci abbordano in senso buono permettendoci di fare rapidamente amicizia.
Verso sera organizzano, come si fa tra camperisti ,una cena all’aperto dove ognuno porta qualcosa e ci invitano a tavola. Non sapevamo che ci sarebbero stati loro amici locali che arrivano verso le 9. Sono 4 ragazzi sui 30 anni che per la loro confidenza e per l’atteggiamento verso le signore fanno scattare tutti i miei campanelli di allarme. Poco dopo mia moglie si è ritrovata quasi come una festeggiata in un gruppo mentre io eccitato e confuso venivo continuamente distratto da qualcuno. Daniela sembrava frastornata e mi guardava con gli occhi lucidi di eccitazione, io non potevo nascondere la mia da sotto i pantaloncini.
Abbiamo cenato tra battute sempre più esplicite e racconti di avventure, poi qualche ballo e ad un certo punto Carla e Paola hanno salutato i rispettivi mariti e sono entrate nei camper insieme ai ragazzi. Paola ne aveva uno per mano. Mentre i mariti chiacchieravano con me come se nulla fosse, mia moglie, che non sapeva se allontanare le mani di quel ragazzo che ci provava in ogni modo, mi guardava come a chiedermi come comportarsi.
Ad un certo punto Franco mi dice: “perché non la lasci divertire” e così faccio cenno a Daniela presa per mano da Mark si avvia verso il nostro camper mandandomi un bacio.
Non so come facessero i miei nuovi amici a stare li tranquilli, io sentivo il bisogno di farmi almeno una sega ma di certo non potevo andare dietro una fratta e non sapevo se entrare in camper.
Controllavo l’antenna del baracchino che si muoveva prima disordinatamente per iniziare poco dopo a dondolare ritmicamente. A quel punto era chiaro che Daniela stava scopando.
Abbiamo aspettato almeno un apio di ore perché iniziassero ad uscire una alla volta le nostre signore e alla fine, dopo un grappino in compagnia ci siamo salutati e ritirati ognuno nel proprio camper.
Daniela non volava raccontarmi cosa aveva fatto, era molto imbarazzata ma chiaramente eccitata perché era fradicia e le grandi labbra erano gonfie come mai visto prima. Io avevo il cazzo che mi scoppiava e appena ho iniziato a baciarla non mi ha dato il tempo di andare a sdraiarci. Una scopata fantastica tra gli umori di una fica rilassata di una moglie che aveva sulla pelle e sulla bocca un odore di maschio che mi aveva causato una eccitazione violenta.
Poi mi ha spiegato che avevano scopato con il preservativo ma gli aveva fatto un pompino e gli era venuto sul seno e in faccia.
Siamo stati una settimana e la cosa si è ripetuta tutte le sere successive più o meno nello stesso modo. L’ultima sera sono riuscito a partecipare anche io per realizzare la nostra antica fantasia, ma questo lo racconto la prossima volta.
Quella volta a fianco del nostro camper, ad una decina di metri di distanza, era parcheggiato un altro mezzo di una coppia di tedeschi attempati che a cena avevamo notato ospitare un ragazzo che poteva essere il loro figlio.
Non c’è voluto molto per capire che era il giocattolo sessuale della signora.
Quella sera eravamo stanchi per il viaggio e dopo aver messo i figli a dormire ci eravamo sdraiati in mansarda quando, poco dopo, dalla finestra abbiamo osservato che fra i tre c’era troppa complicità, il marito lo accudiva con affetto mentre il ragazzo accarezzava e baciava la moglie. Ben presto abbiamo potuto ammirare la signora seduta sul bordo della poltroncina che faceva un pompino al ragazzo mentre il marito sorseggiava una birra.
Per noi è stato un tuffo al cuore in una esplosione di eccitazione che non potevamo liberare in camper. Qualunque movimento avrebbe causato un dondolio e svegliato i figli, così ci siamo alzati lentamente e in mutande ci siamo allontanati di qualche metro nel buio fino ad un cespuglio dove, con un occhio al camper e l’altro ai nostri vicini, abbiamo scopato in piedi.
Era tanta l’eccitazione che sono venuto quasi subito e mia moglie non si è lamentata perché pure lei è riuscita a godere.
Quella notte non è stato semplice dormire, avremmo voluto scopare ancora e avrei voluto dire a mia moglie tante cose come pure lei a me.
La mattina seguente eravamo svegli quando abbiamo visto il ragazzo dei vicini uscire dalla tenda e andare via in bicicletta. Questa situazione è andata avanti per tre giorni successivi e noi ogni sera aspettavamo che i figli andassero a dormire per infrattarci spiando i tedeschi nel loro rito del pompino. Nel farlo ci nascondevamo sempre di meno dai loro sguardi fino ad accorgerci però che anche noi eravamo osservati da tre ragazzi che si segavano.
La cosa stata molto eccitante per entrambi, per me non era la prima volta (vi racconterò in seguito) ma per Daniela è stata una novità e dopo un primo momento di incertezza, di sua iniziativa si è inginocchiata a farmi un pompino in loro favore. È stato fantastico ed ho avuto anche bisogno di scopare subito dopo. Ma forse la nostra disponibilità ha stimolato troppo anche quei ragazzi che il giorno successivo sono diventati molesti fino al punto di imbarazzarci di fronte ai figli e costringerci ad andar via.
Dopo 6 anni siamo quindi tornati in quel campeggio fantastico ma questa volta da soli. Abbiamo scelto una piazzola tranquilla tra la zona nudista e quella “tessile” per non essere troppo condizionati, almeno all’inizio.
Dopo aver sistemato il mezzi ci siamo messi in costume, Daniela finalmente in topless, e siamo andati in spiaggia. Ero monto eccitato ma la situazione sembrava troppo tranquilla, niente di ciò che speravamo di trovare, solo qualche coppia giovane, magari con prole. Verso la metà del pomeriggio arrivano altri due camper italiani che parcheggiano di fianco a noi quasi a ferro di cavallo. Sono due coppie coetanee, Franco e Carla, Giovanni e Paola. Sono molto simpatici e praticamente ci abbordano in senso buono permettendoci di fare rapidamente amicizia.
Verso sera organizzano, come si fa tra camperisti ,una cena all’aperto dove ognuno porta qualcosa e ci invitano a tavola. Non sapevamo che ci sarebbero stati loro amici locali che arrivano verso le 9. Sono 4 ragazzi sui 30 anni che per la loro confidenza e per l’atteggiamento verso le signore fanno scattare tutti i miei campanelli di allarme. Poco dopo mia moglie si è ritrovata quasi come una festeggiata in un gruppo mentre io eccitato e confuso venivo continuamente distratto da qualcuno. Daniela sembrava frastornata e mi guardava con gli occhi lucidi di eccitazione, io non potevo nascondere la mia da sotto i pantaloncini.
Abbiamo cenato tra battute sempre più esplicite e racconti di avventure, poi qualche ballo e ad un certo punto Carla e Paola hanno salutato i rispettivi mariti e sono entrate nei camper insieme ai ragazzi. Paola ne aveva uno per mano. Mentre i mariti chiacchieravano con me come se nulla fosse, mia moglie, che non sapeva se allontanare le mani di quel ragazzo che ci provava in ogni modo, mi guardava come a chiedermi come comportarsi.
Ad un certo punto Franco mi dice: “perché non la lasci divertire” e così faccio cenno a Daniela presa per mano da Mark si avvia verso il nostro camper mandandomi un bacio.
Non so come facessero i miei nuovi amici a stare li tranquilli, io sentivo il bisogno di farmi almeno una sega ma di certo non potevo andare dietro una fratta e non sapevo se entrare in camper.
Controllavo l’antenna del baracchino che si muoveva prima disordinatamente per iniziare poco dopo a dondolare ritmicamente. A quel punto era chiaro che Daniela stava scopando.
Abbiamo aspettato almeno un apio di ore perché iniziassero ad uscire una alla volta le nostre signore e alla fine, dopo un grappino in compagnia ci siamo salutati e ritirati ognuno nel proprio camper.
Daniela non volava raccontarmi cosa aveva fatto, era molto imbarazzata ma chiaramente eccitata perché era fradicia e le grandi labbra erano gonfie come mai visto prima. Io avevo il cazzo che mi scoppiava e appena ho iniziato a baciarla non mi ha dato il tempo di andare a sdraiarci. Una scopata fantastica tra gli umori di una fica rilassata di una moglie che aveva sulla pelle e sulla bocca un odore di maschio che mi aveva causato una eccitazione violenta.
Poi mi ha spiegato che avevano scopato con il preservativo ma gli aveva fatto un pompino e gli era venuto sul seno e in faccia.
Siamo stati una settimana e la cosa si è ripetuta tutte le sere successive più o meno nello stesso modo. L’ultima sera sono riuscito a partecipare anche io per realizzare la nostra antica fantasia, ma questo lo racconto la prossima volta.
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