Santa o zoccola, io e Daniela 3
di
maxilario
genere
trio
La prima nottata l’ho passata quasi insonne tra il turbamento dato dal pensiero di avere tendenze omosessuali - visto che mi eccitava enormemente il sapore della figa di Daniela impregnata di sborra di Mark – e il fatto nei letti in coda si sobbalza quando qualcuno si muove e si dondola quando sul lettone scopano – e loro due avevano scopato in piena notte.
Così arriva la mattina, alle 9 mi alzo per fare il caffè, lo metto nelle tazzine e lo porto a letto dei due amanti ancora assonnati sperando di poter avvicinare Daniela e fare l’amore.
Mark ancora dorme e Daniela apre gli occhi e mi guarda con uno sguardo languido e distrutto dalle fatiche, mi avvicina e mi bacia ringraziandomi per la nottata trascorsa. Poi prende a sorseggiare il caffè e si rimette a dormire.
A quel punto invece di tornarmene a dormire, anche perché non ci sarei riuscito, mi sono vestito e sono uscito per farmi un giretto per il campeggio e poi per il vialone della zona commerciale pieno di vetrine.
Dopo un’oretta sono tornato alla piazzola del camper di fianco alla quale ho trovo un altro camperista sulla sessantina che, insieme alla moglie, stava livellando il mezzo con le zeppe.
Dal mio camper in quel momento provenivano rumori inequivocabili tanto che il nuovo vicino, non sapendo che la cosa mi potesse riguardare direttamente, si è messo a fare qualche battutina dicendo che quei rumori andavano avanti da almeno un quarto d’ora.
A quel punto mi sono sentito morire, un conto “giocare” in modo riservato come avevamo fatto fino ad allora – o come avevamo fatto in Croazia tra coppie di amici consenzienti – un conto rendere pubblico il nostro gioco.
Comunque non potevo restare li a far nulla, ho aperto la porta e sono salito sul camper evitando per vergogna lo sguardo del vicino.
Appena entrato in camper Daniela, che era sopra Mark, si è fermata dicendomi: era ora, ti aspettavo e mi era venuta voglia di nuovo, non so cosa mi stia succedendo, ho la fica in fiamme ma non vorrei smettere. Vieni che ora sono tutta per te.
A quel punto mi spoglio velocemente e salto nel letto mentre Mark va in bagno a lavarsi.
Daniela è caldissima, appena la sfioro reagisce con un gemito e mentre mi dice quanto mi ama mi mangia letteralmente a morsi. Poi si mette di schiena e allarga le gambe, io mi metto in mezzo e inizio a scoparla. Entra senza neanche il bisogno di indirizzarlo. Mentre la bacio le infilo la lingua in fondo alla gola muovendola avanti e indietro come a scoparla con un secondo cazzo. Lei la succhia e la mordicchia e ogni tanto ricambia con la sua, io faccio altrettanto a ruoli invertiti.
Poco dopo vengo nella sua fica già piena di amore e in assoluta beatitudine mi godo Daniela mi accarezza e mi bacia dolcemente.
Appena riprendo coscienza sento Mark che fuori dal camper parla e ride con il nostro vicino. Mi si gela il sangue.
Così arriva la mattina, alle 9 mi alzo per fare il caffè, lo metto nelle tazzine e lo porto a letto dei due amanti ancora assonnati sperando di poter avvicinare Daniela e fare l’amore.
Mark ancora dorme e Daniela apre gli occhi e mi guarda con uno sguardo languido e distrutto dalle fatiche, mi avvicina e mi bacia ringraziandomi per la nottata trascorsa. Poi prende a sorseggiare il caffè e si rimette a dormire.
A quel punto invece di tornarmene a dormire, anche perché non ci sarei riuscito, mi sono vestito e sono uscito per farmi un giretto per il campeggio e poi per il vialone della zona commerciale pieno di vetrine.
Dopo un’oretta sono tornato alla piazzola del camper di fianco alla quale ho trovo un altro camperista sulla sessantina che, insieme alla moglie, stava livellando il mezzo con le zeppe.
Dal mio camper in quel momento provenivano rumori inequivocabili tanto che il nuovo vicino, non sapendo che la cosa mi potesse riguardare direttamente, si è messo a fare qualche battutina dicendo che quei rumori andavano avanti da almeno un quarto d’ora.
A quel punto mi sono sentito morire, un conto “giocare” in modo riservato come avevamo fatto fino ad allora – o come avevamo fatto in Croazia tra coppie di amici consenzienti – un conto rendere pubblico il nostro gioco.
Comunque non potevo restare li a far nulla, ho aperto la porta e sono salito sul camper evitando per vergogna lo sguardo del vicino.
Appena entrato in camper Daniela, che era sopra Mark, si è fermata dicendomi: era ora, ti aspettavo e mi era venuta voglia di nuovo, non so cosa mi stia succedendo, ho la fica in fiamme ma non vorrei smettere. Vieni che ora sono tutta per te.
A quel punto mi spoglio velocemente e salto nel letto mentre Mark va in bagno a lavarsi.
Daniela è caldissima, appena la sfioro reagisce con un gemito e mentre mi dice quanto mi ama mi mangia letteralmente a morsi. Poi si mette di schiena e allarga le gambe, io mi metto in mezzo e inizio a scoparla. Entra senza neanche il bisogno di indirizzarlo. Mentre la bacio le infilo la lingua in fondo alla gola muovendola avanti e indietro come a scoparla con un secondo cazzo. Lei la succhia e la mordicchia e ogni tanto ricambia con la sua, io faccio altrettanto a ruoli invertiti.
Poco dopo vengo nella sua fica già piena di amore e in assoluta beatitudine mi godo Daniela mi accarezza e mi bacia dolcemente.
Appena riprendo coscienza sento Mark che fuori dal camper parla e ride con il nostro vicino. Mi si gela il sangue.
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