Marina, la regina delle sabbie cap III
di
INOF
genere
feticismo
IL giorno dopo si organizzò una spedizione per riprendere la tanto bramata fenice d’oro, e marina partì con altri 6 uomini alla ricerca della grotta di cryptim, ritenuta ormai una leggenda. Il ponte elevatoio, gigantesco agli occhi della popolazione, si aprì lasciando passare marina e i suoi cavalieri. La città venne percorsa velocemente e alla fine anche l’immenso cancello di ferro si aprì, lasciando andare i cavalieri nel deserto, alla ricerca della grotta. La notte calò quando ancora marina non aveva trovato nulla. Marina ordinò di montare le tende, accendere il fuoco e cucinare la carne. Nel frattempo si spogliò lasciando i suoi indumenti dentro la sua tenda personale e uscendo al chiaro di luna completamente nuda. Le sue tette erano sode e rigogliose, le sue chiappe ebaniche e rotonde, così perfette che un pallone al confronto sembrava ovale. Raggiungendo con passo felpato i 6 uomini marina cominciò a ballare davanti al fuoco, davanti a 12 occhi che già stavano facendo l’amore con lei. Ma Marina era malvagia, perfida e crudele. Avrebbe permesso ad un solo uomo di possederla brutalmente per tutta la notte.
La bava cadeva al suolo alla vista dei piedi ebanici della lro regina o dei polpacci color caramello che Marina esibiva in tutta la sua carica sessuale. Le chiappe avevano vita propria; ballando le agitava e le muoveva in modo così seducente da provocare gesti di violenza dei soldati, che non potendo alleviare i loro stimoli masturbandosi, oer ordine di marina, compievano su loro stessi. Le gambe, le braccia i cazzi colavano di sangue per lo sfogo corporale. Le chiappe di Marina avevano una rotondezza perfetta, mai nessuna creatura era sta cosi sensuale, forse solo sua madre Indira. Una Dea, ecco cos’era Marina quella notte in mezzo ai suoi sudditi, una vera e propria Dea. In un momento le chiappe sono in faccia ad uno dei 6 soldati, che ne approfitta leccando l’ano e la vagina di Marina.
“oh si mostrami cio che sai fare, baby” disse Marina gridando e venendo
“non togliere il viso, bevi il mio squirt, non provare ad togliere la bocca”
“oooh grazie signora” ansimò il soldato, lo squirt partì, investendo la faccia e la bocca del soldato che contento e soddisfatto bevve l’essenza del piacere di marina.
“dammi il pisello, che ti faccio una sega col culo, e voi schifosi porci guardate tutti” disse ansiosa marina
Marina prese il cazzo del soldato e lo posiziono all’interno delle sue chiappe caramellose, bloccando grazie alla loro rotondezza il pene scapellato.
Il soldato ansimava di piacere e mentre ancora si leccava i baffi per assaporare l’essenza di marina, già il suo pene era stato preso dalle chiappe della regina, che ballando e Twerkando, cercava di simulare una sega. Dopo 5 minuti di sbattimento con la sega col culo, il soldato cominciò a fremere così tanto che cominciò a mozzicare il suo stesso braccio tant’è che marina si girò e fece
“forza, sbattimelo nel culo” “che?” replicò il soldato
“dai, forza, picchiamelo nell’ano…datti una mossa che sto in calore”
“mia regina, ma lei non permette mai di fa…” il soldato venne interrotto brutalmente da marina che prese il pene del soldato e lo ficcò con tutta la forza nell’ano.
“aaaaaaarhg” il soldato gridò in preda al dolore della capella sbattuta contro l’ano stretto di Marina, la pelle del pene si strappò a causa della troppa forza e cominciò paingere, soffrendo e godendo allo stesos tempo.
“ora muggisci, forza, muggisci” fece marina, “dai cazzo, muggisci”
“muuuuuuuuuu muuuuaaaaa”
“bravo cosi, più forte, picchiamelo piu forte, ah ah aaaaah, bravo, bravo, picchiamelooo aaaaaaaah” marina urlava
CONTINUA...
La bava cadeva al suolo alla vista dei piedi ebanici della lro regina o dei polpacci color caramello che Marina esibiva in tutta la sua carica sessuale. Le chiappe avevano vita propria; ballando le agitava e le muoveva in modo così seducente da provocare gesti di violenza dei soldati, che non potendo alleviare i loro stimoli masturbandosi, oer ordine di marina, compievano su loro stessi. Le gambe, le braccia i cazzi colavano di sangue per lo sfogo corporale. Le chiappe di Marina avevano una rotondezza perfetta, mai nessuna creatura era sta cosi sensuale, forse solo sua madre Indira. Una Dea, ecco cos’era Marina quella notte in mezzo ai suoi sudditi, una vera e propria Dea. In un momento le chiappe sono in faccia ad uno dei 6 soldati, che ne approfitta leccando l’ano e la vagina di Marina.
“oh si mostrami cio che sai fare, baby” disse Marina gridando e venendo
“non togliere il viso, bevi il mio squirt, non provare ad togliere la bocca”
“oooh grazie signora” ansimò il soldato, lo squirt partì, investendo la faccia e la bocca del soldato che contento e soddisfatto bevve l’essenza del piacere di marina.
“dammi il pisello, che ti faccio una sega col culo, e voi schifosi porci guardate tutti” disse ansiosa marina
Marina prese il cazzo del soldato e lo posiziono all’interno delle sue chiappe caramellose, bloccando grazie alla loro rotondezza il pene scapellato.
Il soldato ansimava di piacere e mentre ancora si leccava i baffi per assaporare l’essenza di marina, già il suo pene era stato preso dalle chiappe della regina, che ballando e Twerkando, cercava di simulare una sega. Dopo 5 minuti di sbattimento con la sega col culo, il soldato cominciò a fremere così tanto che cominciò a mozzicare il suo stesso braccio tant’è che marina si girò e fece
“forza, sbattimelo nel culo” “che?” replicò il soldato
“dai, forza, picchiamelo nell’ano…datti una mossa che sto in calore”
“mia regina, ma lei non permette mai di fa…” il soldato venne interrotto brutalmente da marina che prese il pene del soldato e lo ficcò con tutta la forza nell’ano.
“aaaaaaarhg” il soldato gridò in preda al dolore della capella sbattuta contro l’ano stretto di Marina, la pelle del pene si strappò a causa della troppa forza e cominciò paingere, soffrendo e godendo allo stesos tempo.
“ora muggisci, forza, muggisci” fece marina, “dai cazzo, muggisci”
“muuuuuuuuuu muuuuaaaaa”
“bravo cosi, più forte, picchiamelo piu forte, ah ah aaaaah, bravo, bravo, picchiamelooo aaaaaaaah” marina urlava
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