Il bagno del bar. pt2
di
La rossa
genere
tradimenti
Uscita dalla cabina del bagno, trovo lui, il mio ex. Mi lavo le mani, e intanto lui mi fissa, sento uno scatto. Non capisco che rumore sia ma non mi ci soffermo troppo. Mi saluta, e io ricambio. Faccio per uscire ma lui si trova davanti la porta e nonostante le mie evidenti intenzioni di andarmene non si sposta. Resta li a fissarmi. Mi spoglia con gli occhi. Penso di aver sognato per anni una situazione del genere. Ad un certo punto mi viene incontro, senza pensarci indietreggio e cado rovinosamente. Nel cadere mi giro di lato, per non colpire la terra con la schiena. Così facendo ho lasciato però il mio culo in bella vista. Invece di aiutarmi ad alzarmi si abbassa anche lui, mi toglie le scarpe e poi le calze. Non ho parole, non so che fare, sono pietrificata alla sua mercè. Mi dice che spera che non mi faccia illusioni, ha solo voglia di scoparmi. Un po' delusa inizio però a pregustare gli orgasmi che sicuramente mi saprà regalare.. Intanto continua ad avvicinarsi, e continuo ad indietreggiare, finché non trovo il muro, a quel punto mi blocca poggiando le sue mani sul muro dietro la mia testa.. mi sento in trappola ma mi piace, mi sento già bollente, già bagnata.. questo ragazzo ha un potere assurdo su di me. Inizia a baciarmi, e così facendo mi fa perdere ogni briciolo di ragione che avevo ancora, non ragiono più. Le nostre lingue si avvolgono a vicenda, le sue labbra bollenti mandano a fuoco le mie.. vorrei spogliarmi subito e donargli il mio corpo, ma preferisco lasciarlo fare. Dopo poco inizia a baciarmi il collo, lo fa con intensità, mi vuole marchiare, vuole farmi sentire sua in tutto e per tutto e lo amo per questo. Con una mano mi abbassa la scollatura, e inizia a toccarmi il seno, poco dopo mi alza il vestito, lasciandomi solo con l'intimo. Mentre inizia a leccarmi i capezzoli, con la mano scende fino alla mia figa, bagnatissima. Mi sposta di lato il perizoma in pizzo, cosi da riuscire ad affondare le sue dita dentro di me. Sento i miei umori che colano giù fino al culo, mi sento eccitatissima, le sue dita riescono a trovare in poco tempo il punto della mia figa che mi fa godere di più.. ci gioca, affonda le sue dita, prima forte, poi più piano.. impazzisco. Capendo cosa sta avvenendo mi mette una mano sulla bocca per non farmi urlare, e vengo. Non so come ma finito l'orgasmo, una volta ripresa dall'estasi, mi ritrovo anche senza intimo, completamente nuda davanti a lui, che invece è ancora vestito. Mi chiede di alzarmi, e mi porge la mano. Mi fa sedere sul lavandino, lui caccia fuori il cazzo e lo fa strusciare sulla mia figa, ma mi oppongo, nonostante il desiderio a mille. Voglio toccare il suo corpo, sentire il suo calore, la sua pelle sulla mia. Lo prego di spogliarsi. Evidentemente mi ha visto parecchio disperata, perché col suo solito sorriso da stronzo mi dice che lo farà solo se riesco a farlo eccitare abbastanza. Il suo cazzo è già su e già bello duro, ma lui vuole che lo faccia esplodere dalla voglia di scoparmi. Accetto la sfida e inizio a leccarglielo con tutto l'impegno del mondo, aiutandomi con le tette, so che impazzisce così. Gli succhio le palle, poi lo lecco fino alla cappella e poi me lo spingo tutto in gola, piano, poi leggermente veloce.. ma non troppo, non voglio soddisfare la voglia che ha di me, voglio che aumenti. E di fatto dopo poco cede, e con la mano spinge la mia testa sul suo cazzo, dandomi il ritmo, sempre più forte, fino in gola, fino quasi a soffocarmi. Appena lo sento pulsare però mi allontano, non voglio che venga, i patti erano chiari. Mi guarda stupito, si lascia spogliare, ma sembra arrabbiato. Senza troppe cerimonie infatti mi mette a novanta e inizia a scoparmi forte. Godo da morire, ma dopo poco lo sento già al limite, si stacca, mi fa girare e sedere a terra, e mi viene sulle tette. Dice che è una punizione per averlo lasciato a metà, e mi chiede di pulirmi prima di continuare. Lo faccio con l'acqua del rubinetto, mentre con la coda dell'occhio osservo il suo meraviglioso cazzo che ritorna ad essere duro mentre osserva le mie tette bagnate, e le mie mani che le toccano per pulirle bene. Non mi da il tempo di asciugarmi che mi fa risedere sul lavandino, si abbassa e inizia a leccarmi la figa, prima il clitoride, poi letteralmente affonda la sua lingua in me, impazzisco sempre più, tanto che gli chiedo esplicitamente di scoparmi, che non resisto più, lo voglio dentro di me. Non se lo fa ripetere due volte: prende il suo cazzo e me lo ficca fino in fondo, io avvolgo la sua vita con le mie gambe, le braccia poggiate sul lavabo e la testa all'indietro, godo un sacco, e non trattengo i gemiti. Tra le altre cose ricordo bene che quella posizione lo fa eccitare un casino, perché così può guardare per bene il movimento delle mie tette mentre mi sbatte, e può compiacersi dei miei capezzoli duri. Dopo un po' mi aiuta a scendere dal lavandino e mi fa rimettere a 90, con le mani appoggiate al muro, in questo modo mentre mi scopa riesce a toccarmi le tette e ha anche una bella visuale sul mio fondoschiena. Ad ogni colpo affonda sempre più forte il suo cazzo dentro me, ormai sto urlando, non riesco a trattenermi. Per farmi smettere inizia a sculacciarmi il culo, ma fatto da lui anche questo mi da piacere, mi fa eccitare ancora di più. Mi sento al limite, ma voglio venire con lui, quindi cerco di resistere. Mi prende in braccio in un modo un po' particolare: mi fa mettere le gambe sul suo petto e sulle sue spalle, mi tiene su con le sue mani che mi tengono per il culo e mi spinge con la schiena contro il muro. Stranamente è una posizione abbastanza stabile.. senza contare che in questo modo la mia figa era apertissima, pronta ad accoglierlo. Non passa un attimo che ricomincia subito a sbattermi, entrando dentro me in un modo assurdo, mi sembrava quasi di sentirlo nello stomaco. Dopo qualche minuto mi chiede se può venire dentro, gli dico di si, prendo la pillola. Ed ecco che riempie la mia figa di tutto il suo liquido, con un ultimo potentissimo colpo. Senza uscire da me scivoliamo verso il basso lungo il muro, e mi fa appoggiare il culo sulle sue ginocchia, piegate a terra. Lo prego di restare così, mi libera solo le gambe che abbasso, finalmente, per avvolgergli di nuovo la vita, mentre con le braccia gli cingo il collo. Lui poggia le sue mani sui miei fianchi e la testa sulle mie tette. Restiamo lì per un po', per riprenderci e continuare a godere dei nostri calori reciproci, in silenzio.
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