Dopo tanto tempo

di
genere
etero

Non ci vedevamo da settimane ormai. Il desiderio che avevo di lui era cresciuto ogni giorno di più, non riuscivo a resistere oltre, ero impaziente.. volevo il suo corpo sul mio, volevo sentire il suo calore, il suo respiro sulla mia pelle, la sua voce che mi sussurrava alle orecchie.. lo desideravo ardentemente. Per questo, una volta arrivata a casa sua, senza curarmi di salutare i suoi coinquilini, lo trascinai dritto sul letto, lo feci sdraiare e gli chiesi di rimanere fermo, immobile cosi. Improvvisai anche un nodo con la sua cintura, che appena sfilatagli dai jeans usai per tenergli fermi i polsi sopra la sua testa. Volevo farlo godere, ma anche far godere me, e non avevo intenzione di perdere tempo in parole. Mi spogliai davanti a lui, lentamente.. molto lentamente, scoprendo un po' di pelle alla volta.. prima mi tolsi il vestitino che avevo.. poi, girata verso di lui, mi slacciai il reggiseno, per poi voltarmi e togliermi gli slip: li accompagnai fino a terra, in modo da piegarmi a novanta e dargli una bella visuale sul mio culo. Non che avessi bisogno di scuse per farglielo vedere, ma sapevo che lo eccitava.. infatti quando mi voltai per guardarlo il mio sguardo fu colpito subito dal suo bel cazzo in erezione, impossibile da ignorare. Mi misi su di lui, gli sbottonai i pantaloni e li accompagnai insieme alle mutande un po' più giù, il giusto che serviva per afferrare il suo bel cazzo e prendermelo in bocca. Prima di iniziare però gli leccai prima tutta l'asta, molto lentamente, ma con passione.. dalle palle fino alla cappella, e mi soffermai li con la mia lingua, indugiai leggermente.. quel tanto che bastava per far crescere il suo desiderio. Quando capii che non resisteva più lo presi in bocca, cercando di farne entrare il più possibile.. mi toccava la gola con la cappella e questo lo faceva impazzire, consapevole di ciò mi fermai sul più bello.. inappagabile fu il suo sguardo in quel momento. Lo rassicurai che lo avrei fatto godere, ma non cosi presto. E dicendo questo gli misi la mia figa in faccia, e senza dire nulla iniziò a leccarmela, ad affondare la sua lingua dentro di me.. per poi giocare col clitoride e succhiarmelo leggermente, poi riscendeva verso il mio buco e mi penetrava di nuovo, quel poco per inumidire le mie pareti più esterne, e farmi venir voglia di qualcosa che riuscisse invece ad arrivare a quelle più interne. Nel pieno dell'eccitazione gli strinsi le gambe intorno alla sua testa, premendo ancora di più la sua bocca sulle mie "labbra".. venni. Tremai tutta, mi girava la testa.. mi sentivo in estasi. Ma non mi bastava. L'astinenza era stata troppo lunga, ne volevo ancora. Accarezzai il suo cazzo con la mano, e successivamente con la mia figa bagnata, come una sorta di sega.. feci come se volessi farlo entrare, giusto per guardare la sua espressione.. indescrivibile. Adoro giocare con lui in questo modo, ma stavolta ero io che non resistevo più e volevo essere soddisfatta, quindi gli dissi che poteva liberarsi i polsi, e che era libero di farmi ciò che voleva. Non se lo fece ripetere due volte, la cintura cadde a terra e il suo rumore metallico echeggiò in tutta la stanza, un attimo di quiete.. e poi si scatenò la tempesta. Si spogliò in due secondi, il suo petto era rosso, si vedeva che era pieno di desiderio, ardeva.. mi prese, mi spostò a suo piacimento, sentì il calore del suo corpo, era bollente, come una fiamma viva. Mi fece sedere su di lui e iniziò a farmi saltare sul suo cazzo.. ogni colpo faceva vibrare ogni parte di me, urlai senza neanche rendermene conto.. Intanto il suo respiro sul mio orecchio contribuiva a farmi impazzire.. per non parlare dei baci sul mio collo. Poco dopo mi sollevò e mi sbatte col petto sul muro, iniziando a sbattermi forte, e a darmi schiaffi sul culo per averlo fatto attendere tanto.. mi faceva male quasi, ma al contempo godevo tantissimo, e non potevo non volerne ancora. Iniziammo a scopare su ogni millimetro di quella stanza, fermandoci ogni volta sul più bello, per non venire e prolungare il piacere.. Arrivati entrambi al limite lui si sdraiò e mi fece mettere su di lui, le sue mani guidavano i movimenti del mio bacino, che si facevano sempre più veloci, sempre più forti.. fino a farci esplodere. Mentre venivamo insieme, ed il suo liquido caldo mi riempiva, decisi di dargli ancora qualche botta finale.. un piacere assurdo stava riempendo entrambi, un attimo prima di rilassare i nostri corpi soddisfatti e stremati.
scritto il
2016-01-27
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