Nessuna parola, solo piacere
di
A90
genere
etero
Sono distesa su un fianco con i pantaloni scesi a mettere a disposizione il mio sesso a un uomo vestito di tutto punto.
Apre la zip dei suoi pantaloni e tenendosi l'uccello in mano si distende accanto a me.
Porgo le mie natiche inarcando maggiormente la schiena e la cappella del suo cazzo trova subito l'ingresso della mia figa bagnata.
Fa entrare con calma tutta l'asta togliendomi il respiro e poi inizia a muoversi con più scioltezza dentro di me.
Con una mano spingo il finestrino, con l'altra il sedile anteriore al mio e lui così può sbattermi con forza senza farmi cadere.
Mi piace che siamo semi vestiti...a offrirci solo schietto piacere...senza scambio di parole o tenerezze.
Non so il suo nome e non mi interessa. So solo che mi sta sbattendo per bene.
Rallenta il suo movimento e mi accorgo di come le pareti della mia figa siano strette ad avvolgere la sua gonfia mazza. La estrae e gioca a infilarne solo qualche centimetro.
Il mio corpo inizia a tremare, sento un formicolio crescente alle piccole labbra. Sentirlo entrare è un piacere e sentirlo uscire è una piacevole tortura.
Vorrei essere sbattuta ma mi rendo conto che quella lentezza mi sta infuocando. I respiri si fanno sempre più corti e le cosce tremano sul serio!
I suoi movimenti sono piccolissimi, la sensazione è fantastica, prendo fiato e durante la mia apnea squirto.
Le cosce sono bagnate, probabilmente anche i nostri pantaloni ma non ci interessa.
Lui mi gira a pecorina e mi fa sentire come sa andare fino in fondo alla mia figa ancora vogliosa. Si aggrappa ai miei fianchi e mi sbatte con violenza quasi a farmi male. Sbatto la testa al finestrino per la foga dei movimenti ma nulla potrebbe fermarlo...e mi eccita ancora di più.
Vuole sbattermi e sborrare nella mia figa e io non desidero altro.
Assesta colpi veloci, mi fa urlare e sento finalmente un suo urlo di piacere.
L'ennesima scossa di questo autobus, o forse una scossa nelle mie parti intime, mi desta. Sono accaldata e scombussolata. Mi guardo intorno e capisco che sono riuscita a fare un sogno erotico anche in questa scomoda situazione di viaggio.
Apre la zip dei suoi pantaloni e tenendosi l'uccello in mano si distende accanto a me.
Porgo le mie natiche inarcando maggiormente la schiena e la cappella del suo cazzo trova subito l'ingresso della mia figa bagnata.
Fa entrare con calma tutta l'asta togliendomi il respiro e poi inizia a muoversi con più scioltezza dentro di me.
Con una mano spingo il finestrino, con l'altra il sedile anteriore al mio e lui così può sbattermi con forza senza farmi cadere.
Mi piace che siamo semi vestiti...a offrirci solo schietto piacere...senza scambio di parole o tenerezze.
Non so il suo nome e non mi interessa. So solo che mi sta sbattendo per bene.
Rallenta il suo movimento e mi accorgo di come le pareti della mia figa siano strette ad avvolgere la sua gonfia mazza. La estrae e gioca a infilarne solo qualche centimetro.
Il mio corpo inizia a tremare, sento un formicolio crescente alle piccole labbra. Sentirlo entrare è un piacere e sentirlo uscire è una piacevole tortura.
Vorrei essere sbattuta ma mi rendo conto che quella lentezza mi sta infuocando. I respiri si fanno sempre più corti e le cosce tremano sul serio!
I suoi movimenti sono piccolissimi, la sensazione è fantastica, prendo fiato e durante la mia apnea squirto.
Le cosce sono bagnate, probabilmente anche i nostri pantaloni ma non ci interessa.
Lui mi gira a pecorina e mi fa sentire come sa andare fino in fondo alla mia figa ancora vogliosa. Si aggrappa ai miei fianchi e mi sbatte con violenza quasi a farmi male. Sbatto la testa al finestrino per la foga dei movimenti ma nulla potrebbe fermarlo...e mi eccita ancora di più.
Vuole sbattermi e sborrare nella mia figa e io non desidero altro.
Assesta colpi veloci, mi fa urlare e sento finalmente un suo urlo di piacere.
L'ennesima scossa di questo autobus, o forse una scossa nelle mie parti intime, mi desta. Sono accaldata e scombussolata. Mi guardo intorno e capisco che sono riuscita a fare un sogno erotico anche in questa scomoda situazione di viaggio.
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