A fil di lametta
di
Natura
genere
poesie
Pelle, dita, carne e piedi,
sono della mia libido gli arredi.
Leggeri come foglie di thè,
si muovono voraci su di te.
Unghie lunghe e rosse, poi,
ti graffiano dove vuoi.
La lametta scivola fredda, senza fretta,
sulla gamba un onda perfetta.
Gira, volteggia nella panna,
taglia, smembra e mi rende cagna.
Si ferma pudica sul mio cuore,
tra cosce rosa di calore.
Il pelo nero li nel mezzo,
assaggia umido il metallo grezzo.
Estirpo, rado, cucio e taglio,
la mia vagina luccica, è un abbaglio.
Sotto i piedi nudi e caldi,
eccitato, mantieni i nervi saldi.
Mi osservi, nero, pensando che,
splende il sole sulle mie nati-che.
Nettare salato mi tradisce,
sulle gambe, gocce di sesso scendono a strisce.
Nelle mie labbra, grandi, tra poco sarai,
cazzo di gomma ti amo, lo sai!
sono della mia libido gli arredi.
Leggeri come foglie di thè,
si muovono voraci su di te.
Unghie lunghe e rosse, poi,
ti graffiano dove vuoi.
La lametta scivola fredda, senza fretta,
sulla gamba un onda perfetta.
Gira, volteggia nella panna,
taglia, smembra e mi rende cagna.
Si ferma pudica sul mio cuore,
tra cosce rosa di calore.
Il pelo nero li nel mezzo,
assaggia umido il metallo grezzo.
Estirpo, rado, cucio e taglio,
la mia vagina luccica, è un abbaglio.
Sotto i piedi nudi e caldi,
eccitato, mantieni i nervi saldi.
Mi osservi, nero, pensando che,
splende il sole sulle mie nati-che.
Nettare salato mi tradisce,
sulle gambe, gocce di sesso scendono a strisce.
Nelle mie labbra, grandi, tra poco sarai,
cazzo di gomma ti amo, lo sai!
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