La valigia
di
YoungLisa
genere
saffico
Il giorno successivo trascorse tranquillo tra piscina ed una piccola gita in barca. In serata potei rilassarmi ed i miei pensieri andarono inevitabilmente all'incontro con Lin. Avevo capito una cosa; la mia patatina eiaculava in modo esagerato. La fica asiatica non era così; anche se in realtà, non potevo sapere cosa sarebbe successo con la penetrazione. Leggendo altri articoli su Internet avevo scoperto che è una particolarità femminile di cui non c'è da vergognarsi; anzi pare sia una rarità; quindi pensai, molto ricercata. Quella sera restammo sul terrazzo solo io mamma a parlare di vari argomenti della giornata. Giulia non c'era ed era nella sua camera. Alle 11.00 mamma parlava al telefono con papà e dopo averli salutati entrambi presi la scala per andare nella mia stanza. Lin dormiva al piano terra, Mamma al primo piano sul corridoio di destra e la mia camera e quella di Giulia erano sulla sinistra. Entrai in camera aprii la porta finestra che dava sul balcone e mi sdraiai sul letto. Anche la finestra della camera di Giulia era aperta ed i nostri balconi erano adiacenti. La sua camera aveva una particolarità. Dall'angolo esterno del mio balcone, grazie ad un grande specchio presente nella sua camera, potevo vederne tutto l'interno. La curiosità era troppo grande mi alzai e mi misi in posizione. Giulia era in camera, indossava un baby-doll nero. Sistemava il letto ed alcune sue cose. Ad un certo punto, da sopra l'armadio, prende la valigia grande e la posa a terra aperta. Estrae una cosa stranissima; una specie di bacino umano di plastica e lo posa sul letto di fronte allo specchio. Non capisco! Che è quell'arnese? A cosa serve? Frugò ancora nella borsa ed estrasse due cilindri di plastica a forma di fallo uno più grande dell'altro e li posò sul letto. Mio dio! Ma che sta facendo! Chiuse la valigia e la ripose in un angolo ed andò in bagno. Io stetti molto attenta a non essere vista e guardai curioso quello strano aggeggio. Uscita dal bagno prese in mano i falli e scelse quello più grande riponendo sul letto quello piccolo. Lo avvitò alla base dell'oggetto di plastica. Ho capito! E' un oggetto simile ad un bacino maschile a cui è possibile avvitare un fallo. Diventai tutta rossa ed accaldata, non so che fare, non vorrei farmi beccare in flagrante ma non riesco ad andarmene. Giulia si mette in ginocchio sul letto ed inizia a leccare il fallo. Lo stringe avidamente tra le mani lo bagna copiosamente di saliva e cerca di ingoiarlo completamente. Il suo atteggiamento è da vera porca da esperta di sesso, lo succhia tutto toccandosi i seni e la vulva. Quel fallo lo infilava tutto in gola scabrosamente fino ad ingozzarsi mentre fiumi di saliva sgorgavano copiosi dai lati della bocca e lo bagnavano. Quell'enorme pene di gomma era totalmente fradicio e colava saliva come una fontana. Ad un tratto Giulia si alza ed i miei occhi non posso credere a quello che alla scena. Il fallo era enorme con molti dettagli come se fosse un vero sesso maschile. Lungo ma in particolare con un diametro assurdo simile ad un mio polso. Giulia lo fissava dall'alto verso il basso facendo cadere la saliva dalla sua bocca dritta sulla enorme cappella. Ad un certo punto si sfila il baby-doll e libera il suo stupendo seno. Io sono sul balcone con un intimo di cotone bianco a fiorellini colorati. La osservo, non sono molto eccitata perché temo di essere scoperta. Non posso ancora credere ai miei occhi! Non può avere il coraggio di usarlo. E' enorme! Potrebbe sventrarle la patata! Giulia si alza in piedi sul letto mostrando la sua figona pelosa. Ho finalmente capito le differenze. La mia è una patatina leggermente schiusa nella quale a malapena potrebbe entrare il mio piccolo dito mignolo. Lin ha una figa da ragazza, bella stretta ma vogliosa di intrappolarti al suo interno. Quella di Giulia può essere catalogata come un figone. Si! Una figona in calore vogliosa di sesso. Una figona oscena pronta a soddisfarsi con modalità impensabili per una ragazzina adolescente. Una figona da porcona con un clitoride eretto che svetta turgido e voglioso.
Le due mani sapienti di Giulia la spalancavano oscenamente e la bagnano facendo sporgere il clitoride più lungo di un centimetro. Si succhiava quattro dita la bagnava ripetutamente penetrandosi voracemente con tre di esse. Vedevo una caverna spalancata, plasmabile a dismisura. Il mio corpo era tutto caldo e dei fremiti lo percorrevano completamente. Ma lo sconcerto della scena non mi permette di eccitarmi completamente. Giulia in piedi sul letto gambe e figa spalancare lasciava cadere saliva sul fallo e nel frattempo si bagna ripetutamente la vagina. Il suo viso è completamente catturato dal momento concentrata sulla sua oscena intimità. Ad un tratto si abbassa ed avvicina l'enorme cappella alla caverna nera. Un colpo secco e scopare dentro di lei. Mio dio! Vedo tutto nitidamente, la fica si spalanca, si squarcia per assorbire la cappella. Il clitoride spunta eretto come un mignolo e lei si aiuta con le mani per allargarla e ricevere all'interno tutto quell'arnese. Giulia ha la bocca spalancata, trattiene il respiro e gli occhi fuori dalle orbite. Si lecca copiosamente la mano e lubrifica la parte di fallo libero. Non posso credere che una vagina possa ospitare un membro di quelle dimensioni. Almeno la mia non potrà mai farlo considerando che a stento si apre. Giulia si lascia andare lentamente e resta impalata a bocca spalancata. Con le mani allarga la fica e stuzzica il clitoride che sembra prossimo a scoppiare. Dopo pochi secondi inizia a muoversi prima lentamente poi il ritmo aumenta. E' una danza tribale in cui Giulia completamente estasiata ansima e muove il capo avanti, indietro, a destra ed a sinistra. Cerco di osservare la sua figona spalancata ma anche in questo caso non vedo fiumi di umori. Si vede il fallo lucido ricoperto di una sottile liquido schiumoso, un misto di saliva ed umori, che compare e scompare completamente nel suo sesso squarciato. Quella danza con il fallo in corpo è eccitante e le mie tettine sono dritte e dure, guardo le mutandine e sono completamente fradice, sembra che mi son fatta la pipì addosso. Me le tocco annuso la mano ma non è pipì, è il mio nettare di piacere. Giulia cavalca il fallo palpeggiandosi il seno. Sembra in estasi mentre sta liberando tutta la sua voglia sesso. Ad un certo punto il ritmo della danza si fa più intenso ed anche il respiro più affannoso. Giulia è in preda al piacere ansima si dimena gode smodatamente mentre quell'enorme arnese le sfonda la figona fino allo stomaco. Io sono fradicia, mi tocco le mutandine ma sono talmente inzuppate che non riesco a sentire bene la patatina che rilascia umori a catinelle. Alzo lo sguardo e Giulia scoppia in un orgasmo liberatorio che la squassa completamente. Giace priva di forze riversa in avanti con il fallo che ancora le apre completamente la figa come una mela. Sono spaventata la fisso e non so cosa fare. Dopo circa un minuto si solleva e guardandosi tra le gambe si alza sfilando lentamente il fallo dalle gambe. Si siede sul letto alza la testa e mi sembra che nostri sguardi si incrocino. La cosa mi spaventa e scappo in camera. Ho la patatina fradicia ma il pensiero di essere stata vista è troppo grande e non riesco a godere.
Le due mani sapienti di Giulia la spalancavano oscenamente e la bagnano facendo sporgere il clitoride più lungo di un centimetro. Si succhiava quattro dita la bagnava ripetutamente penetrandosi voracemente con tre di esse. Vedevo una caverna spalancata, plasmabile a dismisura. Il mio corpo era tutto caldo e dei fremiti lo percorrevano completamente. Ma lo sconcerto della scena non mi permette di eccitarmi completamente. Giulia in piedi sul letto gambe e figa spalancare lasciava cadere saliva sul fallo e nel frattempo si bagna ripetutamente la vagina. Il suo viso è completamente catturato dal momento concentrata sulla sua oscena intimità. Ad un tratto si abbassa ed avvicina l'enorme cappella alla caverna nera. Un colpo secco e scopare dentro di lei. Mio dio! Vedo tutto nitidamente, la fica si spalanca, si squarcia per assorbire la cappella. Il clitoride spunta eretto come un mignolo e lei si aiuta con le mani per allargarla e ricevere all'interno tutto quell'arnese. Giulia ha la bocca spalancata, trattiene il respiro e gli occhi fuori dalle orbite. Si lecca copiosamente la mano e lubrifica la parte di fallo libero. Non posso credere che una vagina possa ospitare un membro di quelle dimensioni. Almeno la mia non potrà mai farlo considerando che a stento si apre. Giulia si lascia andare lentamente e resta impalata a bocca spalancata. Con le mani allarga la fica e stuzzica il clitoride che sembra prossimo a scoppiare. Dopo pochi secondi inizia a muoversi prima lentamente poi il ritmo aumenta. E' una danza tribale in cui Giulia completamente estasiata ansima e muove il capo avanti, indietro, a destra ed a sinistra. Cerco di osservare la sua figona spalancata ma anche in questo caso non vedo fiumi di umori. Si vede il fallo lucido ricoperto di una sottile liquido schiumoso, un misto di saliva ed umori, che compare e scompare completamente nel suo sesso squarciato. Quella danza con il fallo in corpo è eccitante e le mie tettine sono dritte e dure, guardo le mutandine e sono completamente fradice, sembra che mi son fatta la pipì addosso. Me le tocco annuso la mano ma non è pipì, è il mio nettare di piacere. Giulia cavalca il fallo palpeggiandosi il seno. Sembra in estasi mentre sta liberando tutta la sua voglia sesso. Ad un certo punto il ritmo della danza si fa più intenso ed anche il respiro più affannoso. Giulia è in preda al piacere ansima si dimena gode smodatamente mentre quell'enorme arnese le sfonda la figona fino allo stomaco. Io sono fradicia, mi tocco le mutandine ma sono talmente inzuppate che non riesco a sentire bene la patatina che rilascia umori a catinelle. Alzo lo sguardo e Giulia scoppia in un orgasmo liberatorio che la squassa completamente. Giace priva di forze riversa in avanti con il fallo che ancora le apre completamente la figa come una mela. Sono spaventata la fisso e non so cosa fare. Dopo circa un minuto si solleva e guardandosi tra le gambe si alza sfilando lentamente il fallo dalle gambe. Si siede sul letto alza la testa e mi sembra che nostri sguardi si incrocino. La cosa mi spaventa e scappo in camera. Ho la patatina fradicia ma il pensiero di essere stata vista è troppo grande e non riesco a godere.
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