Red hair

di
genere
saffico

L’allenamento di palla canestro era finito e tutta al squadra stremata si recò negli spogliatoi. Quel giorno era particolarmente caldo e tutte eravamo sudate fradice ed assetate. Dopo la solita routine delle tattiche, molte di noi si spogliarono ed entrarono nella doccia. Quando entrai era molto affollata, mi diressi nell’ultima postazione libera nell’angolo alla mia destra. Mentre mi lavavo vedevo i corpi nudi di molte mie compagne. Tutti magri, sportivi ed esili. Erano tutte bellissime con piccoli seni e patatine violate solo dalla giovane e rada peluria. Ero stanca, ma quel giorno ero particolarmente vogliosa e la vista di quei corpi mi eccitava. Mi girai, appoggiai la schiena al muro e mi godetti lo spettacolo altamente erotico. Le ragazze schiamazzavano tra il vapore e lavavano i loro stupendi corpi con assoluta ingenuità.
Mi sentivo bagnata e per più di una volta passai la mano destra tra le gambe per sentire la mia fica pulsare. Ad un certo punto entrò Lucia; guardò nella doccia e poi si diresse verso di me. Ciao! Possiamo condividere la doccia? E’ tutto occupato! Le risposi: certo! Fai pure! Iniziò ad insaponarsi, ma io rimasi appoggiata nella stessa posizione a gustarmi lo spettacolo delle compagne di scuadra. Lucia non mi interessava molto, era molto bella. A dire il vero non era proprio il mio tipo, ero maggiormente affascinata da tutti quei corpi nudi sotto la doccia. Con il passare dei minuti le ragazze lasciarono la doccia e rimasi, casualmente, sola con Lucia. Iniziò a guadarmi, ed a lavarsi in modo provocate. Si passava la spugna sul corpo inarcando la schiena e mettendo in evidenza il sederino. Era vogliosa, ed io ero eccitata, ma quel modo di provocarmi non mi piaceva. Mi avvicinai decisa. Lucia si allontanò di un passo, serrando gambe e corpo su se stessa. Si accorse che i miei intenti non erano di sottostare alle sue provocazioni. Ero a pochi centimetri da lei e la guardavo fissa negli occhi. Le sue mani coprivano il seno e la patanina serrata ermeticamente dalle gambe. Quando abbassò lo sguardo le misi la mano nel sederino ed iniziai a strofinarla vorticosamente. Lucia si piegò in avanti e con la mano sinistra cercò di divincolarsi liberando il piccolo seno. Con la mia seconda mano le afferrai un capezzolo, che era duro come l’acciaio, e lo strizzai violentemente. Lucia spalancò la bocca e per difendersi tolse la mano dalla patatina. Non le lascia tregua, la girai con forza con il viso verso la parete della doccia, le appoggiai un amano sulla schiena ed in pochi secondi ero dietro al suo corpo a novanta gradi. Iniziai a sfregarle vorticosamente la mano sulla patatina e su fino all’ano. Lucia ansimava e faceva finta di volersi divincolare. Dopo una belle serie di sfregate la sua patatina era schiusa e bagnata ma le mie attenzioni erano altre. Le puntai il pollice al piccolo ano. Lucia inarcò la schiena la iniziò ad ansimare. Noooo! Nooo! Li noooo! Non vogliooo! Lo tradussi come un si! Iniziai a pingere. Era stretto ma non vi era nessuna resistenza muscolare. Entrò facilmente la punta del dito quindi decisi di spingere tutto il pollice nel sederino inviolato mentre con il resto delle dita sfregavo la patatina. La schiena di Lucia era inarcata e dalla sua bocca uscivano dei mugolii smorzati. Iniziai a scoparle il sederino con il pollice e quando l’ano diventò dilatato, lo estrassi, e la violai prima con due e poi con tre dita. Lucia con la bocca spalancata ansimava cercando di smorzare i sospiri di piacere ed implorandomi di smettere: Bastaaa! Ti pregooo! Così nooo! Mi rompi il sedere! Le dita scivolavano agili all’interno del suo culetto; era aperto, ed ora nel suo ano poteva accedere anche un bel sex toy. La scopavo in modo forsennato quando ad un tratto un orgasmo la prese improvvisamente facendole perdere le forze. Si accasciò nella doccia ai miei piedi. Avvicinai la mia fica al suo viso; Lucia mi guardò, ed io le scaricai sul viso uno spruzzo copioso di pioggia dorata. Chiese gli occhi e rimase seduta a terra inerte a farsi cospargere di pipi. Mi avvicinai ulteriormente, spalancai la fica davanti al suo viso ed iniziai a masturbarmi freneticamente. Lucia fissava la mia fica ed in pochi minuti godetti schizzandole copiosamente sul volto. Appena dopo l’orgasmo mi sentii osservata; mi girai verso destra e vidi il corpo nudo di una ragazza. Era una ragazzina della categoria inferiore alla nostra. Capelli rossi, pelle di porcellana, magra alta e nuda con un seno appena accennato ed un minuscolo ciuffetto di peli bossi sul pube. Era stupenda! Ci guardava con gli occhi sbarrati. Quando vide che la stavo osservando si girò imbarazzata ed usci velocemente dalla doccia. Mentre Lucia era ancora a terra feci capolino dalla porta per vederla meglio. Vidi la sue snelle gambine bianche che si muovevano velocemente facendo ancheggiare uno stupendo sederino tonico e bianco. Indossò velocemente una tuta, raccolse la borsa ed usci dallo spogliatoio.
scritto il
2017-03-27
9 . 2 K
visite
1
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La metamorfosi

racconto sucessivo

Lucia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.