Lucia

di
genere
saffico

L’avevo trattata male sverginandole l’ano ed inondandola di pioggia dorata. Le avevo schizzato in faccia tutto il mio piacere. Poi, l’avevo abbandonata nella doccia affascinata ed attratta dalla ragazzina dai capelli rossi. Lucia era giustamente, arrabbiata. Un giorno, nei pressi della palestra, si avvicinò e mi fece una scenata! Sei una stronza! Mi hai usata! Ora non mi caghi più! Sei una stronza! Ma sai che ti dico! Peggio per te! Io mi scopo tutti i giorni! E tu non sei invitata! Non riuscii a replicare; aveva ragione.
Lucia era uscita da quella esperienza incazzata, ma estremamente vogliosa di sesso. Giornalmente voleva godere, ma non intendeva violare la sua patatina. Nei pomeriggi, oppure in serata, guardava filmati lesbici e si divertiva a scoparsi il sederino con le sue sottili dita. Un giorno navigando in Internet per acquistare cosmetici incappò in un sito web che vendeva, tra l’altro, vitamine e massaggiatori. Tra i vari banner gli proposero dei massaggiatori intimi. Lucia, dopo averne accuratamente analizzato le caratteristiche, decise di acquistarne uno con due lunghe estremità massaggianti. Il giorno che arrivò a casa lo aprì e dopo averlo scrutato attentamente si accorse che quell'oggetto inanimato le aveva fatto bagnare le mutandine bianche di cotone. Si spogliò tutta nuda, adagiando il suo magro e giovane corpo sul letto. Iniziò a toccarsi il piccolo seno strizzando i capezzoli. Era sdraiata sul letto, inarcava la schiena ed allargava le gambe il più possibile per sentire la patatina schiudersi e bagnarsi. Passò la mano un paio di volte sul suo sesso ed alcune vampate di piacere la investirono. Impugnò il massaggiatore ed iniziò cautamente ad appoggiarlo prima sulla patatina e poi sui capezzoli e l’ano. La dolce vibrazione la eccitava tantissimo. Ansimava con le lunghe ed affusolate gambe oscenamente spalancate. La sua fighettina era bagnava e desiderava essere completamente sfondata con forza; ma Lucia non intendeva violare la sua verginità. Iniziò a dedicarsi all’ano. Un’estremità del vibratore stimolava la patatina, l’altra estremità si faceva largo nel suo giovane culetto. La punta entrava lentamente e vibrava. Il suo piccolo ano si dilatava come una piccola fica vogliosa ed il vibratore entrava ed usciva facilmente provocandole un piacere che si diffondeva fino alla patatina. Quel pomeriggio venne dedicato solo agli orgasmi ed in serata si addormentò subito dopo cena. Nei giorni successivi l’ano di Elisa venne costantemente masturbato e con il passare degli orgasmi si dilatava sempre di più e con maggiore facilità. Guardandosi allo specchio ed aprendo le piccole natiche si vedeva l’ano spalancarsi; era in grado di inghiottire facilmente tre dita. Nei mesi successivi, la attenzioni di Lucia si spostarono verso sex toys di dimensioni più generose. Era diventata una vera adolescente rotta in culo.
scritto il
2017-03-27
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