Into you
di
Gianluca711
genere
gay
8 agosto 2015:
mi ritrovai li, dove ci eravamo lasciati, carlo mi prese il braccio e mi portò dentro la sua tenda. Un' estate afosa, non che le altre non le fossero state, li dentro faceva troppo caldo, lui mi guardava come se stesse guardando un gelato, mi baciò violentemente, affondava la lingua come un animale, si slacciò i pantaloni e si calò le mutande, me lo fece succhiare il suo cazzo era enorme, troppo enorme, la cappela era una favola, avevo bisogno dell' aiuto delle dita per farlo entrare in gola, gli massaggiavo le palle come se non ci fosse un domani e lui gemeva. Ci alzammo, entrammo in un capannone li vicino, eravamo metà nudi, ancora pomeriggio, il tramonto si sarebbe avvicinato, carlo prese la videocamera e riprese tutto l' atto orale, era tutto dentro di me, lui mi chiamava puttana, zoccola,, bocchinara e io gli dicevo che volevo meno conversazione e più sesso, un ragazzo li vicino stava tagliando l' erba, mi vide fare bocchini e se lo toccò, che guardone schifoso, si avvicinò, continuava a toccarselo quel porco e alla fine entrò, si denudò ed ebbi due cazzi da succhiare, erano dentro di me. Carlo mi afferrò per il culo e mi mise a novanta, la sua posizione preferita, quell' altro me lo sbatteva in faccia, e che sberla ragazzi!!!!!! Finimmo il tutto con sborrate sulla mia pancia, carlo mi spalmò la sua sborra in tutto il mio corpo, alla crema protettiva solare nivea gli faceva un baffo, cosi vellutata, untosa, mi svegliai, solo un sogno, cazzo carlo era di tenda vicino a me e trombava con la sua ragazza, beh sempre meglio di niente, avevo trombato con lui in un sogno, oh carlo, john, io lo chiamavo in quel modo e solo io lo chiamavo cosi, quanto volevo qualcuno che mi amasse e mi scopasse come un animale, da li a poco avrei vissuto il mio vero sogno, il sogno americano
Ringrazio di nuovo tutti quelli che hanno perso del tempo nel leggere le mie dieci puntate del racconto: convitto maschile, questo racconto è la prefazione di un racconto che si dividerà in molte puntate ed ogni puntata avrà un titolo, non voglio imporre nulla ma ogni puntata dovrà avere 1000 lette, sennò non pubblico nulla, faccio questi racconti per le persone e voglio un riscontro, negativo o positivo che sia, faccio questi racconti perchè la gente possa leggerli e se vedo che non c' è riscontro è inutile continuare, comincerò a scrivere la prima puntata e come già detto, ogni 1000 letture comincerò a scriverne un' altra, enjoy ;D
mi ritrovai li, dove ci eravamo lasciati, carlo mi prese il braccio e mi portò dentro la sua tenda. Un' estate afosa, non che le altre non le fossero state, li dentro faceva troppo caldo, lui mi guardava come se stesse guardando un gelato, mi baciò violentemente, affondava la lingua come un animale, si slacciò i pantaloni e si calò le mutande, me lo fece succhiare il suo cazzo era enorme, troppo enorme, la cappela era una favola, avevo bisogno dell' aiuto delle dita per farlo entrare in gola, gli massaggiavo le palle come se non ci fosse un domani e lui gemeva. Ci alzammo, entrammo in un capannone li vicino, eravamo metà nudi, ancora pomeriggio, il tramonto si sarebbe avvicinato, carlo prese la videocamera e riprese tutto l' atto orale, era tutto dentro di me, lui mi chiamava puttana, zoccola,, bocchinara e io gli dicevo che volevo meno conversazione e più sesso, un ragazzo li vicino stava tagliando l' erba, mi vide fare bocchini e se lo toccò, che guardone schifoso, si avvicinò, continuava a toccarselo quel porco e alla fine entrò, si denudò ed ebbi due cazzi da succhiare, erano dentro di me. Carlo mi afferrò per il culo e mi mise a novanta, la sua posizione preferita, quell' altro me lo sbatteva in faccia, e che sberla ragazzi!!!!!! Finimmo il tutto con sborrate sulla mia pancia, carlo mi spalmò la sua sborra in tutto il mio corpo, alla crema protettiva solare nivea gli faceva un baffo, cosi vellutata, untosa, mi svegliai, solo un sogno, cazzo carlo era di tenda vicino a me e trombava con la sua ragazza, beh sempre meglio di niente, avevo trombato con lui in un sogno, oh carlo, john, io lo chiamavo in quel modo e solo io lo chiamavo cosi, quanto volevo qualcuno che mi amasse e mi scopasse come un animale, da li a poco avrei vissuto il mio vero sogno, il sogno americano
Ringrazio di nuovo tutti quelli che hanno perso del tempo nel leggere le mie dieci puntate del racconto: convitto maschile, questo racconto è la prefazione di un racconto che si dividerà in molte puntate ed ogni puntata avrà un titolo, non voglio imporre nulla ma ogni puntata dovrà avere 1000 lette, sennò non pubblico nulla, faccio questi racconti per le persone e voglio un riscontro, negativo o positivo che sia, faccio questi racconti perchè la gente possa leggerli e se vedo che non c' è riscontro è inutile continuare, comincerò a scrivere la prima puntata e come già detto, ogni 1000 letture comincerò a scriverne un' altra, enjoy ;D
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