Una salutare pedicure

di
genere
sentimentali

Ciao, sono Giuseppe appassionato di corsa podistica. mi alleno circa 4 volte a settimana e alla domenica amo fare qualche garetta amatoriale vicino alla mia città. Questo sport mi dà un piacevolissimo benessere psico fisico ma anche qualche guaio fisico tipo dolori lombari e qualche problema muscolare nonchè delle fastidiosissime vesciche ai piedi.Un giorno mentre correvo nel mio solito percorso ho incrociato una mia vecchia compagna di scuola media che era intenta a fare una camminata scopo dimagrimento visto era un pochino in sovrappeso.dopo un fugace saluto mi venne in mente della sua professione di pedicure. dopo mezzora l'ha incrociai nuovamente e decisi di fermarmi ponendogli la mia problematica del piede e se lei poteva fare qualcosa; gentilissima mi suggerì di andare come potevo nel suo studio che era in zona. Siccome non ne potevo più del fastidio del piede gli chiesi se da lì a poco potevo andarci, e lei annuì tempo di farsi una doccia.
Erano passate un paio di ore quando mi presentai nel suo studio bello lavato, suonai il campanello, Michela apri la porta in accappatoio, mi face stendere nel lettino mettendo il piede sollevato in modo da mostrare le varie ferite. Mentre lei toccava e vedere come era ridotto parlavamo di varie cose. nel mentre il contatto manuale mi stava provocando qualche brivido di piacere. mi stava dicendo che suo marito era spesso fuori casa per lavoro i i suoi 2 figli ormai erano grandicelli e uscivano la mattina e tornavano la sera e che il suo lavoro gli piaceva tanto anche se scherzando mi diceva che toccare i piedi della gente non era proprio il massimo, a questa affermazione replicai da maniaco dicendole che aveva anche la possibilità di toccare altro. Dovetti andare al bagno con il suo aiuto visto il parziale medicamento al piede, mi accompagnò fino al water sostenendomi per un braccio quando stette per allontanarsi l' afferrai per il cappuccio del accappatoio provocandole il parziale cedimento di tutto l'ambaradam, rimase quasi nuda. La situazione che si scaturì era tale da crearsi una vera e propria porcata. mi sedetti sulla tavoletta del water col piede poggiato per terra con lei che nel frattempo si tolse completamente l'accappatoio, si avvicinò chinandosi per terra cercandomi avidamente il mio cazzo dapprima leccandolo per poi farlo sparire nella sua gola.
Si alzò solo per baciarmi, e si rimise subito a sbocchinarmi. Quando stavo per venire la troia si rialzò mettendosi sopra di me mettendosi a cavalcare facendomi schizzare da lì a poco nella sua fica. Pian pianino tornammo come reduci da una guerra nel lettino finendo la medicazione. Mi raccomandò per qualche ora di non sforzare il piede, e di stare sdraiato. Arrivammo alla sera che scopammo fino allo sfinimento.
Si quella raccontata è stata una giornata che dal punto di vista calorico è stata delle più dispendiose.
scritto il
2016-05-30
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