Il demone che vive in mio padre.
di
Concita
genere
incesti
Dopo quella sera mio padre rimase con il suo atteggiamento come se nulla fosse successo. Sembrava davvero come se me lo fossi semplicemente sognata. Fu incredibile come il mattino dopo mi guardava negli occhi e mentre mi versava i cereali nel latte, mi agurava buon giorno come nulla fosse. Rimase con lo stesso atteggiamento anche i giorni dopo, tanto che pensai che era un modo per avere un profilo basso data la situazione...per non dare nell'occhio a mia madre insomma, io lo trovai oppurtuno e pensai che era meglio cosi. le settimane passarono e non successe nulla. la sera andava a letto presto assieme a mia madre e la mattina usciva presto. Io comincia a sentire rimorso,li vedevo assieme e pensavo ...sono i miei genitori... e io per una mia depravazione potevo distrugerli... sinceramente non li volevo cosi male. Comincia a pensare di essere solo una perversa che per sfamare la sua ossessione era capece di sacrificare tutto. Passai un periodo dvvero buio dove il lexodam divento il mio migliore amico. I miei nenche se ne accorgevano che stavo strafatta... troppo. impegnati nelle loro vite. Passó un mesetto e mi venne a trovare una mia cara amica Miriam,mi butto giu dal letto e uscimmo con il mio cane. Io ero uno zombi, andammo al parco vicino casa e mi convinse a andare con lei il giorno dopo. Disse che era una serata con i suoi amici di università. Facevano uno festa per uno di loro. Io in me pensai "che palleee" ma volevo troppo bene a Miriam per dargli sola ,e lei ci teneva che andassi. In piu era troppo che non uscivo. Il giorno dopo mi venne a prendere Miriam, io ero vestita a punk a bestia andammo alla festa ,e dopo esseri ambientata passai una piacevollissima serata che mi sollevo il morale, conobbi bella gente ,gente intetessante, che cominciai subito dopo a frequentare. Erano diversi da i miei amici soliti. Tra di loro c'era Marco studiava medicina con voti da borsa di studio ,bel ragazzo con tutto che era un "secchione" non aveva per nulla l'aspetto. Io ormai avevo messo una croce su Samuel dopo il party a casa mia. E Marco mi piaceva molto e anche lui provava la stessa cosa ...quindi uscimmo insieme. Perdemmo la testa l'uno per l'altro subito ,fu bellissimo. Ero innamorata persa stavo sempre con lui ,a casa dei miei o tornavo tardi o non ci tornavo propio. Stavo bene! non mi ero mai sentita cosi felice. Lui a letto dava tutto se stesso, aveva un bel corpo un gran culo e 2 occhi verdi che mi rapivano. Una sera pensai che forse ero guarita ...non sfamando la mia pervesione lei era morta. Il cazzo di mio padre mi era scomparso finalmente dalla testa. Pensai anche di trasferirmi da Marco che stava in affitto con altre persone, ma il letto singolo e la mancanza di spazio mi fece desistere. C'erano pero periodi dove lui doveva preparare gli esami e io lo lasciavo tranquillo, tranne qualche breve sortita dove arrivavo gli succhiavo il cazzo e me ne andavo via. In quei periodi passavo piu tempo a casa e mia madre si era accorta che ero innamorata. cominció a chiedere di lui. Anche mio padre sembrava felice per me. E mi fece promettere di portalo a casa qualche volta. Una di quelle sere ci mettemmo a parlare propio di lui sul divano quando mamma disse:"ok vado a fare i piatti...lo volete il caffe?" Rispondemno entrambi di e si e io rimasi con mio padre sul divano, lui sorridendo disse:lo ami propio tanto questo Marco vero?? Io mi limtai a sorridere poi disse:ci sembra lontano miglia che sei cotta! Io lo guardai e il suo sguardo era cambiato e disse:brava brava e mi accarezzo la guancia e quando si cimincio a sentire il rumore dei piatti in cucina, lui si sbottono i pantaloni, lo caccio fuori e comincio a masturbarsi il suo enorme cazzo propio davanti a me... Io ero basita! Poi spinse la mia testa tra le sue gambe... io cercai di dire qualcosa ma lui mi zittiva riempiendomi la bocca con la sua capella, quando vide che non mi calmavo mi mise un cuscino in testa per attutire i rumori, attreverso il cuscino mi teneva ferma la testa e mi scopava la bocca ,io nei momenti in cui la mia bocca era sgombera gli dicevo a bassa voce: "non voglio!!! guarda che ora grido! Guarda che chiamo mamma,non ci riesco!"...ma lui se ne fregava anzi mi mise una mano da dietro nel piagiama e con un dito mi penetro il culo. Il suo dito sembrava un cazzo per come era doppio mi faceva male. Dopo un po io mi arresi pensavo che in fondo me l'avevo cercata,e anche la mia fica mi persuadeva a non opporre piu resistenza. ma continuavo a non capire perché in quel momento?perché propio ora, con mia madre in cucina che poteva sentirci o addirittura vederci? Forse erano propio queste situizioni ad eccitarlo e a far uscire il demone che viveva in lui, e in parte io provavo le stesse cose. Continuo a spingere la mia testa sul suo cazzo e io comincia a capire come fargli un bocchino senza soffocare,me lo misi in bocca e con la mano lo facevo una sega,lui continuava a spiengere il suo ditone sempre piu profondamente nel mio culetto, a volte lo guardavo in volto ma lui non se ne accorgeva ,il suo sguardo era rivolto verso la porta per capire mia mamma che facesse. Gli colava la mia saliva lungo l'asta fino alle grosse palle, io avevo senzazioni contrastanti ero eccitata ma allo stesso tempo pensavo a Marco che non meritava tutto questo,e di quanto lo amassi. Gli facevo capire che quello che stava succendendo non era di mio gradimento,ma la mia fica mi controdiceva. Mentre ero affogata nei pensieri e dal mostro che avevo in bocca lui di scatto si sposto tolse il suo dito dal mio culo e si copri il suo enorme affare prima con una coperta ,e subito dopo con il cuscino,dopo qualche secondo vidi mi madre entrare con un vassoio in mano escamando "ecco il caffè!"vidi che lui con molta disinvoltura da sotto il cuscino si rimise l'affare nei pantaloni mentre mia madre zuccherava il caffè lo guardavo mettetsi il dito che prima era nel mio culetto in bocca. Avevo sentimenti contrastanti in me ,rabbia e sconforto nei riguardi di mio padre tristezza nei confronti di mia madre ma sopratutto delusione in me stessa. Mi alzai senza dire nulla con lo sguardo nel vuoto andai verso la mia stanza,senti mi madre dire"sara il caffè!"io risposi a voce bassa "no grazie..sono stanca ho bisogno di stendermi"e mi chiusi nella mia stanza ...CONTINUA
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