Una lezione speciale di anatomia femminile (sogno)
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prime esperienze
Una lezione speciale di anatomia femminile (sogno)
La professoressa Marinoni, dopo aver spiegato l’apparato genitale maschile, entrò in aula nella nostra quinta due giorni successivi dicendo che l’argomento avrebbe riguardato l’apparato genitale femminile.
“Come la scorsa lezione, ragazzi – precisò – ci sarà una parte teorica e una laboratoriale”.
I maschi della classe cominciarono subito ad emozionarsi e ad interessarsi molto, facendo delle risatine di intesa.
Ci comunicò la pagina del manuale, poi, utilizzando il testo e molte immagini proiettate, la professoressa ha spiegato tutte le parti dell’apparato femminile e la loro funzionalità; ha parlato di mestruazioni e di come avvenga la fecondazione nell'utero.
Arrivato il momento laboratoriale, la Marinoni estrasse 3 di noi ragazze, due erano diciottenni, una di 19 anni: Elisa, Chiara e Sara. Tutte tre, ovviamente maggiorenni, acconsentirono, sapendo già di cosa si trattava, dopo il laboratorio svolto dai maschi qualche lezione prima. La docente chiese loro di spogliarsi: pochi istanti e le tre ragazze tennero la maglia, ma erano completamente nude dal ventre in giù.
I ragazzi erano eccitatissimi: io li spiavo con la coda dell’occhio.
La Marinoni cominciò a mostrare le tre vagine delle ragazze: Elisa era un po’ pelosetta, Sara pochissimo, mentre Chiara per niente. La Marinoni spiegò che alcune ragazze si depilano del tutto, per motivi igienici e Chiara annuì.
La professoressa, indossati dei guanti, cominciò ad indicare, toccandole, le grandi e le piccole labbra delle tre ragazze.
Invitò le ragazze ad aprire leggermente la vagina per mostrarne l’interno; spiegava che c’è un piccolo “bottone”, una zona molto sensibile nelle donne, chiamato clitoride:
“Ecco, in Chiara si vede bene”. Lo toccò e Chiara ebbe come un sussulto.
“Questo, ragazzi e ragazze, è il Punto G femminile, uno dei punti più sensibili, che generano piacere nella donna”.
Lo toccò di nuovo leggermente e Chiara ebbe un’espressione molto esplicita, strinse i denti, con un piccolo sospiro. Commentando: “Ohh, prof.!”
“Forse Chiara non lo ha mai stimolato e toccato, infatti vedete che la reazione è istantanea”. Nel frattempo, il guanto della prof. Si stava leggermente bagnando:
“Ragazzi, ecco quando le ragazze si eccitano producono un liquido lubrificante, che serve a rende re più facile il rapporto sessuale e la penetrazione del pene”.
“Infatti, il pene entra proprio qui” e intanto con un dito era entrata nella vagina di Sara che trasalì con un piccolo gemito.
“Se io continuassi, dopo un periodo variabile da donna a donna, Sara arriverebbe all’orgasmo”.
Intanto anche Sara si stava leggermente bagnando, come prontamente osservò la Marinoni.
“Se volete fare una prova dimostrativa, ragazze, così i vostri compagni capiscono ancora meglio …”
Tutte e tre acconsentirono: si sedettero su tre seggiolini e cominciarono a stimolare le grandi e piccole labbra con le dita. Si sentivano i loro respiri, ansimavano.
La prima fu Elisa che in effetti scorreva molto veloce con due dita: “Prof. Ci sono !”
“Lasciati andare, Elisa!!” - le disse la Marinoni.
Due piccole grida e Elisa raggiunse l’orgasmo emettendo un po’ di liquido trasparente.
Sara e Chiara continuavano a fare su e giù con le dita, dentro e fuori dalla vagina. Chiara si bagnava molto, ma sembrava ancora lontana dall’orgasmo, quando Sara fece un grido: “Sììììììì” e fece una spruzzatina di liquido che bagnò il pavimento.
I maschi rimasero davvero sbalorditi e la Marinoni precisò che la fuoriuscita di liquido può avvenire anche in modo abbastanza energico come era appena accaduto.
Il più maturo dei maschi, il ripetente, commentò: “Eh, sì, diciamo che Sara ha squirtato” … e sorrise beffardo, come uno che queste cose le conosceva già.
Gli altri, molto meno esperti, non fecero commenti: guardavano estasiati, con eccitazione evidente. Due miei compagni, per qualche istante, si sfiorarono anche leggermente i jeans.
E’ ovvio che tutti erano in tiro !! E come avrebbero potuto non esserlo, davanti a tre compagne che si masturbavano ?
Poco dopo anche Chiara cominciò a dimenarsi sulla sedia: capimmo che il piacere era vicino.
Per ultima, gemette forte e con un grido strozzato raggiunse l’orgasmo, bagnandosi tutta. Rimase ferma immobile qualche istante con gli occhi chiusi, poi tolse la mano dalla vagina e essendo depilata il liquido era molto visibile.
Le tre ragazze, un po’ imbarazzate, chiesero alla professoressa di potersi vestire e sistemare in bagno.
Una volta uscite, la professoressa disse ai maschi che avevano appena visto tre esempi di orgasmo femminile e li invitò a toccare il liquido con le dita per sentirne la consistenza e la viscosità.
Certo erano molto eccitati: non potei evitare di vedere che i loro jeans erano ben gonfi sul davanti, quando si alzarono dai banchi e andarono verso la professoressa. Lo avevano proprio duro !
Toccarono un po’ con le dita la sostanza trasparente e un po’ la annusarono.
Dopo un po’ suonò la campana e i maschi si precipitarono nei bagni maschili …
Anche questa lezione è stata solo un … sogno, è ovvio. Ma anche questa sarebbe stata una lezione super!
La professoressa Marinoni, dopo aver spiegato l’apparato genitale maschile, entrò in aula nella nostra quinta due giorni successivi dicendo che l’argomento avrebbe riguardato l’apparato genitale femminile.
“Come la scorsa lezione, ragazzi – precisò – ci sarà una parte teorica e una laboratoriale”.
I maschi della classe cominciarono subito ad emozionarsi e ad interessarsi molto, facendo delle risatine di intesa.
Ci comunicò la pagina del manuale, poi, utilizzando il testo e molte immagini proiettate, la professoressa ha spiegato tutte le parti dell’apparato femminile e la loro funzionalità; ha parlato di mestruazioni e di come avvenga la fecondazione nell'utero.
Arrivato il momento laboratoriale, la Marinoni estrasse 3 di noi ragazze, due erano diciottenni, una di 19 anni: Elisa, Chiara e Sara. Tutte tre, ovviamente maggiorenni, acconsentirono, sapendo già di cosa si trattava, dopo il laboratorio svolto dai maschi qualche lezione prima. La docente chiese loro di spogliarsi: pochi istanti e le tre ragazze tennero la maglia, ma erano completamente nude dal ventre in giù.
I ragazzi erano eccitatissimi: io li spiavo con la coda dell’occhio.
La Marinoni cominciò a mostrare le tre vagine delle ragazze: Elisa era un po’ pelosetta, Sara pochissimo, mentre Chiara per niente. La Marinoni spiegò che alcune ragazze si depilano del tutto, per motivi igienici e Chiara annuì.
La professoressa, indossati dei guanti, cominciò ad indicare, toccandole, le grandi e le piccole labbra delle tre ragazze.
Invitò le ragazze ad aprire leggermente la vagina per mostrarne l’interno; spiegava che c’è un piccolo “bottone”, una zona molto sensibile nelle donne, chiamato clitoride:
“Ecco, in Chiara si vede bene”. Lo toccò e Chiara ebbe come un sussulto.
“Questo, ragazzi e ragazze, è il Punto G femminile, uno dei punti più sensibili, che generano piacere nella donna”.
Lo toccò di nuovo leggermente e Chiara ebbe un’espressione molto esplicita, strinse i denti, con un piccolo sospiro. Commentando: “Ohh, prof.!”
“Forse Chiara non lo ha mai stimolato e toccato, infatti vedete che la reazione è istantanea”. Nel frattempo, il guanto della prof. Si stava leggermente bagnando:
“Ragazzi, ecco quando le ragazze si eccitano producono un liquido lubrificante, che serve a rende re più facile il rapporto sessuale e la penetrazione del pene”.
“Infatti, il pene entra proprio qui” e intanto con un dito era entrata nella vagina di Sara che trasalì con un piccolo gemito.
“Se io continuassi, dopo un periodo variabile da donna a donna, Sara arriverebbe all’orgasmo”.
Intanto anche Sara si stava leggermente bagnando, come prontamente osservò la Marinoni.
“Se volete fare una prova dimostrativa, ragazze, così i vostri compagni capiscono ancora meglio …”
Tutte e tre acconsentirono: si sedettero su tre seggiolini e cominciarono a stimolare le grandi e piccole labbra con le dita. Si sentivano i loro respiri, ansimavano.
La prima fu Elisa che in effetti scorreva molto veloce con due dita: “Prof. Ci sono !”
“Lasciati andare, Elisa!!” - le disse la Marinoni.
Due piccole grida e Elisa raggiunse l’orgasmo emettendo un po’ di liquido trasparente.
Sara e Chiara continuavano a fare su e giù con le dita, dentro e fuori dalla vagina. Chiara si bagnava molto, ma sembrava ancora lontana dall’orgasmo, quando Sara fece un grido: “Sììììììì” e fece una spruzzatina di liquido che bagnò il pavimento.
I maschi rimasero davvero sbalorditi e la Marinoni precisò che la fuoriuscita di liquido può avvenire anche in modo abbastanza energico come era appena accaduto.
Il più maturo dei maschi, il ripetente, commentò: “Eh, sì, diciamo che Sara ha squirtato” … e sorrise beffardo, come uno che queste cose le conosceva già.
Gli altri, molto meno esperti, non fecero commenti: guardavano estasiati, con eccitazione evidente. Due miei compagni, per qualche istante, si sfiorarono anche leggermente i jeans.
E’ ovvio che tutti erano in tiro !! E come avrebbero potuto non esserlo, davanti a tre compagne che si masturbavano ?
Poco dopo anche Chiara cominciò a dimenarsi sulla sedia: capimmo che il piacere era vicino.
Per ultima, gemette forte e con un grido strozzato raggiunse l’orgasmo, bagnandosi tutta. Rimase ferma immobile qualche istante con gli occhi chiusi, poi tolse la mano dalla vagina e essendo depilata il liquido era molto visibile.
Le tre ragazze, un po’ imbarazzate, chiesero alla professoressa di potersi vestire e sistemare in bagno.
Una volta uscite, la professoressa disse ai maschi che avevano appena visto tre esempi di orgasmo femminile e li invitò a toccare il liquido con le dita per sentirne la consistenza e la viscosità.
Certo erano molto eccitati: non potei evitare di vedere che i loro jeans erano ben gonfi sul davanti, quando si alzarono dai banchi e andarono verso la professoressa. Lo avevano proprio duro !
Toccarono un po’ con le dita la sostanza trasparente e un po’ la annusarono.
Dopo un po’ suonò la campana e i maschi si precipitarono nei bagni maschili …
Anche questa lezione è stata solo un … sogno, è ovvio. Ma anche questa sarebbe stata una lezione super!
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