Mia cuguna
di
vincenzo
genere
incesti
Era un sabato pomeriggio, solitario in casa, immerso nello studio, un compito da preparare per il lunedi, la scuola al termine, era meglio impegnarsi. Le mie uniche distrazioni, il pallone, i giornaletti e le videocassette porno degli amici.
Sento suonare il campanello della porta, era la cugina di papà; stranamente rientrava sola dopo esser uscita con tutta la mia famiglia e la sua per una passeggiata per il centro città.
30anni, sposata con una figlia, nel fiore degli anni, aveva già ispirato le mie fantasie sessuali in più di un'occasione.
Entrò dalla porta, lamentandosi di un forte mal di testa, scambiò a mala pena due parole con me, chiedendo il permesso di potersi stendere sul letto della mia cameretta.
Tornai a studiare, ma dopo un po, la mia curiosità di maschietto alle prime armi fu più forte della mia imbarazzante timidezza dimostrata fino a quel momento con le ragazze; e decisi di accostarmi alla porta della camera cche era rimasta socchiusa.
La stanza era semibuia, ma era ben visibile l'immagine più erotica che i miei occhi avevano visto fino a quel momento, un corpo disteso sul letto, seminudo in mutandine e reggiseno vista la giornata quasi estiva.
Iniziò a battermi forte il cuore, e sentìì una poderosa erezione tra le mie gambe, fu un attimo, e la mia mano agitava velocemente il mio pisello incredulo davanti a tale vista.
Improvvisamente dalla camera sentii la sua voce " Ehi che fai lì dietro alla porta, entra se hai bisogno".
Mi prese un colpo, restai pietrificato, mi salì un'ondata di calore dovuta alla vergogna, preso dal panico tirai dentro il mio arnese dentro ai boxer, e senza darmi il tempo di riallacciarmi i pantaloni entrai nella stanza.
Ero imbarazzatissimo, la cugina di papà mi guardava con aria disinvolta, chiedendomi di avvicinarmi e cosa stessi facendo dietro alla porta. Non riuscii ad ammettere alcuna parola, nè per spiegarmi, nè per scusarmi, del resto la situazione era più che evidente, tanto che il suo sguardo si soffermò divertito sulla patta dei pantaloni ancora aperta. Mi disse di sedermi nel letto accanto al suo, e mi chiese se la trovavo una bella donna. Risposi ovviamente di si, e sentìì nuovamente il mio cazzo irrigidirsi alla vista delle sue forme così vicine a me. Potevo vedere il suo seno, intravedevo i capezzoli rosei, e tra le sue gambe un bel ciuffetto. Mi disse dolcemente che se volevo potevo guardarla e con aria divertita mi consigliò di tirarlo fuori dai pantaloni prima di esplodere.
Lo tirai fuori, e iniziai a farmi una sega, dapprima quasi impacciato timoroso, poi la mia mano prese fiducia e iniziai a farmi la sega più bella della mia vita, con lei lì a due passi che mi osservava con i suoi occhi grandi e neri. Quando si accorse che ero lì per venire, mi chiese di avvicinarmi a lei, appoggiò la sua bocca alla mia cappella chiedendomi di bagnarla tutta. Iniziai a spuzzare fiotti di sperma caldo sul suo viso che cercava di trattenere con la bocca, era talmente tanto che inondai anche il suo seno.
Mi spostai intontito ed incredulo e mi accompagnò in bagno per lavarci.
Iniziò a farmi delle domande, incuriuosita ma anche divertita dalla situazione. Mi chiese se avevo una ragazza e la mia domanda fu ovviamente negativa, se avo già fatto sesso con una ragazza e risposi nuovamente no.
Mi rincuorò esclamando "peggio per loro, sei messo proprio bene, hai proprio un bel cazzo".
Mentre si lavava il mio sperma posato ancora tra il collo e il seno, le passai dietro, non so come perchè, mi venne da strofinarmi sul suo sedere bello sodo e tondo. Fu un attimo e avevo nuovamente il cazzo duro, si girò e mi disse dopo essersi strofinata a modo anche lei "Ehi ragazzino che vuoi fare?".
Ero come trasformato, un coraggio da leoni mi era venuto fuori, spinto dalla visione di quel corpo di donna davanti a me tutto per me. Le abbassai le mutandine, le feci allargare le gambe e inizia a leccarla.
Non lo avevo mai fatto prima, il sapore, il profumo della sua pelle mi eccitavano talmente tanto che iniziai a leccare e succhiare le sue labbra, mentre lei socchiudendo gli occhi si slacciò il reggiseno.
Ci ritrovammo in un attimo nuovamente in camera sul letto, la feci sdraiare per continuare ciò che avevo iniziato, continuai a leccarla e intrufolai le mie dita nella sua vagina completamente bagnata, mentre lei si stringeva i seni gemendo. Ad un certo punto mi chiese di infilarlo, di farglielo sentire. Mi feci spazio tra le sue gambe, e in un attimo fui dentro, la sentivo completamente bagnata, un calore immenso mi avvolgeva e iniziai a spingere il mio cazzo sempre più duro. Leccavo i suoi capezzoli turgidi, stringevo le sue tette, mentre la sua lingua percorreva il mio collo. Sentivo il mio cazzo pulsare, con una mano mi accarezzava le palle rendendole ancora più dure. Mi chiese di farla salire sopra, voleva scoparmi, voleva essere lei a gestire il gioco, la feci girare sopra di me in modo da affondare il mio cazzo sempre più grosso e duro nella sua fica bollente. Mi calvacava pensando di fiaccarmi ed invece io con il mio vigore la sostenevo per le chiappe sbattendolo in fondo fino alle palle. Ad un certo punto mentre mi supplicava di morderle i capezzoli e di leccarle le tette esclamò un infinito urlo di piacere "ohh siii vengooo". Non ne potevo più , dovevo esplodere, me lo prese in mano, lo avvicinò alla sua bocca, e in un attimo un violento schizzo la centrò in piena bocca, presa alla sprovvista direzionò il getto continuo sulle tette sulla pancia, ne aveva ovunque. Ci fu il tempo giusto per lavarci e rivestirci, che si aprì la porta di casa..... PS questo racconto rispecchia molto i ricordi di me e mia cugina, anche se non e davvero capitato questo; avrei voluto che fosse davvero andato cosi...Spero sia piaciuto. grazie
Sento suonare il campanello della porta, era la cugina di papà; stranamente rientrava sola dopo esser uscita con tutta la mia famiglia e la sua per una passeggiata per il centro città.
30anni, sposata con una figlia, nel fiore degli anni, aveva già ispirato le mie fantasie sessuali in più di un'occasione.
Entrò dalla porta, lamentandosi di un forte mal di testa, scambiò a mala pena due parole con me, chiedendo il permesso di potersi stendere sul letto della mia cameretta.
Tornai a studiare, ma dopo un po, la mia curiosità di maschietto alle prime armi fu più forte della mia imbarazzante timidezza dimostrata fino a quel momento con le ragazze; e decisi di accostarmi alla porta della camera cche era rimasta socchiusa.
La stanza era semibuia, ma era ben visibile l'immagine più erotica che i miei occhi avevano visto fino a quel momento, un corpo disteso sul letto, seminudo in mutandine e reggiseno vista la giornata quasi estiva.
Iniziò a battermi forte il cuore, e sentìì una poderosa erezione tra le mie gambe, fu un attimo, e la mia mano agitava velocemente il mio pisello incredulo davanti a tale vista.
Improvvisamente dalla camera sentii la sua voce " Ehi che fai lì dietro alla porta, entra se hai bisogno".
Mi prese un colpo, restai pietrificato, mi salì un'ondata di calore dovuta alla vergogna, preso dal panico tirai dentro il mio arnese dentro ai boxer, e senza darmi il tempo di riallacciarmi i pantaloni entrai nella stanza.
Ero imbarazzatissimo, la cugina di papà mi guardava con aria disinvolta, chiedendomi di avvicinarmi e cosa stessi facendo dietro alla porta. Non riuscii ad ammettere alcuna parola, nè per spiegarmi, nè per scusarmi, del resto la situazione era più che evidente, tanto che il suo sguardo si soffermò divertito sulla patta dei pantaloni ancora aperta. Mi disse di sedermi nel letto accanto al suo, e mi chiese se la trovavo una bella donna. Risposi ovviamente di si, e sentìì nuovamente il mio cazzo irrigidirsi alla vista delle sue forme così vicine a me. Potevo vedere il suo seno, intravedevo i capezzoli rosei, e tra le sue gambe un bel ciuffetto. Mi disse dolcemente che se volevo potevo guardarla e con aria divertita mi consigliò di tirarlo fuori dai pantaloni prima di esplodere.
Lo tirai fuori, e iniziai a farmi una sega, dapprima quasi impacciato timoroso, poi la mia mano prese fiducia e iniziai a farmi la sega più bella della mia vita, con lei lì a due passi che mi osservava con i suoi occhi grandi e neri. Quando si accorse che ero lì per venire, mi chiese di avvicinarmi a lei, appoggiò la sua bocca alla mia cappella chiedendomi di bagnarla tutta. Iniziai a spuzzare fiotti di sperma caldo sul suo viso che cercava di trattenere con la bocca, era talmente tanto che inondai anche il suo seno.
Mi spostai intontito ed incredulo e mi accompagnò in bagno per lavarci.
Iniziò a farmi delle domande, incuriuosita ma anche divertita dalla situazione. Mi chiese se avevo una ragazza e la mia domanda fu ovviamente negativa, se avo già fatto sesso con una ragazza e risposi nuovamente no.
Mi rincuorò esclamando "peggio per loro, sei messo proprio bene, hai proprio un bel cazzo".
Mentre si lavava il mio sperma posato ancora tra il collo e il seno, le passai dietro, non so come perchè, mi venne da strofinarmi sul suo sedere bello sodo e tondo. Fu un attimo e avevo nuovamente il cazzo duro, si girò e mi disse dopo essersi strofinata a modo anche lei "Ehi ragazzino che vuoi fare?".
Ero come trasformato, un coraggio da leoni mi era venuto fuori, spinto dalla visione di quel corpo di donna davanti a me tutto per me. Le abbassai le mutandine, le feci allargare le gambe e inizia a leccarla.
Non lo avevo mai fatto prima, il sapore, il profumo della sua pelle mi eccitavano talmente tanto che iniziai a leccare e succhiare le sue labbra, mentre lei socchiudendo gli occhi si slacciò il reggiseno.
Ci ritrovammo in un attimo nuovamente in camera sul letto, la feci sdraiare per continuare ciò che avevo iniziato, continuai a leccarla e intrufolai le mie dita nella sua vagina completamente bagnata, mentre lei si stringeva i seni gemendo. Ad un certo punto mi chiese di infilarlo, di farglielo sentire. Mi feci spazio tra le sue gambe, e in un attimo fui dentro, la sentivo completamente bagnata, un calore immenso mi avvolgeva e iniziai a spingere il mio cazzo sempre più duro. Leccavo i suoi capezzoli turgidi, stringevo le sue tette, mentre la sua lingua percorreva il mio collo. Sentivo il mio cazzo pulsare, con una mano mi accarezzava le palle rendendole ancora più dure. Mi chiese di farla salire sopra, voleva scoparmi, voleva essere lei a gestire il gioco, la feci girare sopra di me in modo da affondare il mio cazzo sempre più grosso e duro nella sua fica bollente. Mi calvacava pensando di fiaccarmi ed invece io con il mio vigore la sostenevo per le chiappe sbattendolo in fondo fino alle palle. Ad un certo punto mentre mi supplicava di morderle i capezzoli e di leccarle le tette esclamò un infinito urlo di piacere "ohh siii vengooo". Non ne potevo più , dovevo esplodere, me lo prese in mano, lo avvicinò alla sua bocca, e in un attimo un violento schizzo la centrò in piena bocca, presa alla sprovvista direzionò il getto continuo sulle tette sulla pancia, ne aveva ovunque. Ci fu il tempo giusto per lavarci e rivestirci, che si aprì la porta di casa..... PS questo racconto rispecchia molto i ricordi di me e mia cugina, anche se non e davvero capitato questo; avrei voluto che fosse davvero andato cosi...Spero sia piaciuto. grazie
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