Quella storia (ancora)
di
milli8
genere
etero
Ancora noi, era passato un anno, forse di più. Non mi importava più capire, prendevo le sensazioni come erano, e mi piaceva, a volte ero io a sfidarlo, a cercare la sua violenta ed oscura reazione, perché mi piaceva.
Quel giorno decidiamo di andare a Torino, di girare per i sexy shop della città, decidiamo di ubriacarci di alcool, e di noi. Entriamo nei negozi,compra spasmodicamente tutte le cazzate che gli capitano a tiro... Un frustino, un vibratore doppio, un pene di quelli che si gonfiano, e ancora un vibratore con uno stimolatore del clitoride .... Insomma torniamo indietro con un notevole bottino.
Siamo in macchina ubriachi fumiamo e ridiamo alterati dall' alcool e dall' eccitazione. Non vedo l' ora di essere a casa sua, entrare nella parte, mi eccita sapere di farlo eccitare e recitare la mia parte nella nostra notte..
Arriviamo, entriamo in casa, ed io vado in camera mi spoglio spengo le luci e accendo solo un paio di candele ai piedi del letto.Arriva lui, e svuota i sacchetti sul letto,lo bacio accarezzo il suo petto e gli chiedo di legarmi , lui non aspettava altro e lo fa, mi immobilizza a gambe aperte al letto, mi lubrifica e quasi vengo a contatto con la sua mano unta di olio profumato.. Gli chiedo di farmi godere gli dico" aprimi.. Sfondami" so che a lui piace che io usi quel linguaggio e a me eccita saperlo... Mi accontenta subito e infila quel grosso cazzo nero in mezzo alle mie gambe, inizio ad ansimare forse anche più sguaiatamente del dovuto, ma lo vedevo cosi carico e volevo esagerare per lui.
Assecondo i suoi movimenti e poi inizia a gonfiarlo dentro di me, mi sento riempire, tirare ed intanto prende l'altro e lo appoggia sul clitoride, non passa un secondo e vengo perdendo ogni controllo.. Lui si eccita nel vedermi così e mi slega di fretta ,gli chiedo perché e lui mi sussurra appena" tieni il cazzo dentro.." Allora trattengo il vibratore con la mano, e lui mi volta a faccia in giù sul letto, capisco cosa vuole e cerco di divincolarmi, la mia voce si fa seria, non sto più recitando non sono più eccitata.. Ma lui si.
Mi blocca le mani sulla schiena e me le tiene con la mano, con l'altra prende l'olio lo versa sul mio fondoschiena senza ritegno e lo butta in terra, io cerco di spostarmi, ed ho quel grosso ed ormai fastidioso pene gonfiato a forza dentro di me, lo prego di smettere, di non farlo ma lui non mi sente nemmeno, si appoggia per un secondo e poi mi penetra con forza in un solo colpo.
Quasi svengo per il dolore, gli occhi sbarrati, urlo, lui lascia i miei polsi per tapparmi la bocca, e mi scopa mi sembra un tempo infinito,viene dentro di me e sembra lava incandescente. Non appena si sposta mi libero Dell infernale attrezzo che stazionava dentro di me e di lui e scappo in bagno.
Mi siedo sul bidet riesco a malapena a sfiorarmi dietro, sono gonfia e qualche goccia di sangue colora la ceramica.. Il trucco di é sciolto e sono li sofferente sotto il getto d acqua gelata. Lui entra e mi guarda, ed io scoppio a piangere, aveva di nuovo vinto lui era riuscito a farmi male non solo fisicamente, ma mi aveva di nuovo sottomessa a lui ed io questo ancora non lo capivo, lo vivevo in modo confuso.
Si avvicina e chiude l'acqua mi prende il viso tra le mani e mi bacia, " va' meglio" mi chiede.. Annuisco anche se non é cosi.. Mi prende per mano, mi solleva "vieni, andiamo in cucina a fumarci una sigaretta" dice. Lo seguo in cucina sembra un altro mi abbraccia, mi dice che mi ama io lo guardo e non parlo mi sento una " bambina" davanti a lui.. Poi torniamo a letto, sembra un campo di battaglia, lui toglie tutto io mi sdraio e lui vicino a me, mi abbraccia, io me ne sto li indolenzita a farmi coccolare dall uomo che mi ha fatto male... E quello che non capisco é perché mi piace cosi tanto e perché con lui io mi senta così al sicuro... Mi addormento con intorno le sue braccia.
Quel giorno decidiamo di andare a Torino, di girare per i sexy shop della città, decidiamo di ubriacarci di alcool, e di noi. Entriamo nei negozi,compra spasmodicamente tutte le cazzate che gli capitano a tiro... Un frustino, un vibratore doppio, un pene di quelli che si gonfiano, e ancora un vibratore con uno stimolatore del clitoride .... Insomma torniamo indietro con un notevole bottino.
Siamo in macchina ubriachi fumiamo e ridiamo alterati dall' alcool e dall' eccitazione. Non vedo l' ora di essere a casa sua, entrare nella parte, mi eccita sapere di farlo eccitare e recitare la mia parte nella nostra notte..
Arriviamo, entriamo in casa, ed io vado in camera mi spoglio spengo le luci e accendo solo un paio di candele ai piedi del letto.Arriva lui, e svuota i sacchetti sul letto,lo bacio accarezzo il suo petto e gli chiedo di legarmi , lui non aspettava altro e lo fa, mi immobilizza a gambe aperte al letto, mi lubrifica e quasi vengo a contatto con la sua mano unta di olio profumato.. Gli chiedo di farmi godere gli dico" aprimi.. Sfondami" so che a lui piace che io usi quel linguaggio e a me eccita saperlo... Mi accontenta subito e infila quel grosso cazzo nero in mezzo alle mie gambe, inizio ad ansimare forse anche più sguaiatamente del dovuto, ma lo vedevo cosi carico e volevo esagerare per lui.
Assecondo i suoi movimenti e poi inizia a gonfiarlo dentro di me, mi sento riempire, tirare ed intanto prende l'altro e lo appoggia sul clitoride, non passa un secondo e vengo perdendo ogni controllo.. Lui si eccita nel vedermi così e mi slega di fretta ,gli chiedo perché e lui mi sussurra appena" tieni il cazzo dentro.." Allora trattengo il vibratore con la mano, e lui mi volta a faccia in giù sul letto, capisco cosa vuole e cerco di divincolarmi, la mia voce si fa seria, non sto più recitando non sono più eccitata.. Ma lui si.
Mi blocca le mani sulla schiena e me le tiene con la mano, con l'altra prende l'olio lo versa sul mio fondoschiena senza ritegno e lo butta in terra, io cerco di spostarmi, ed ho quel grosso ed ormai fastidioso pene gonfiato a forza dentro di me, lo prego di smettere, di non farlo ma lui non mi sente nemmeno, si appoggia per un secondo e poi mi penetra con forza in un solo colpo.
Quasi svengo per il dolore, gli occhi sbarrati, urlo, lui lascia i miei polsi per tapparmi la bocca, e mi scopa mi sembra un tempo infinito,viene dentro di me e sembra lava incandescente. Non appena si sposta mi libero Dell infernale attrezzo che stazionava dentro di me e di lui e scappo in bagno.
Mi siedo sul bidet riesco a malapena a sfiorarmi dietro, sono gonfia e qualche goccia di sangue colora la ceramica.. Il trucco di é sciolto e sono li sofferente sotto il getto d acqua gelata. Lui entra e mi guarda, ed io scoppio a piangere, aveva di nuovo vinto lui era riuscito a farmi male non solo fisicamente, ma mi aveva di nuovo sottomessa a lui ed io questo ancora non lo capivo, lo vivevo in modo confuso.
Si avvicina e chiude l'acqua mi prende il viso tra le mani e mi bacia, " va' meglio" mi chiede.. Annuisco anche se non é cosi.. Mi prende per mano, mi solleva "vieni, andiamo in cucina a fumarci una sigaretta" dice. Lo seguo in cucina sembra un altro mi abbraccia, mi dice che mi ama io lo guardo e non parlo mi sento una " bambina" davanti a lui.. Poi torniamo a letto, sembra un campo di battaglia, lui toglie tutto io mi sdraio e lui vicino a me, mi abbraccia, io me ne sto li indolenzita a farmi coccolare dall uomo che mi ha fatto male... E quello che non capisco é perché mi piace cosi tanto e perché con lui io mi senta così al sicuro... Mi addormento con intorno le sue braccia.
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