Una per due

di
genere
dominazione

Stai per arrivare da me, a casa mia, è la seconda volta che vieni, anche settiana scorsa hai usato me, la tua Schiava in casa mia nel mio letto, nella mia cucina e nella mia sala.
C'è un motivo per cui stai arrivando da me, ho invitato anche una mia amica, in modo che tu possa sfogarti su due puttane a tua disposizione, completamente sottomesse a te.
Hai anticipato il tuo arrivo, così verso mezzogiorno varchi la soglia di casa. Io come da tuoi ordini, indosso gli stivali, sempre loro quelli di pelle neri, alti sopra il ginocchio, con il tacco a spillo da dodici centimetri. Slip neri e reggiseno nero, è così che mi hai ordinato di presentarmi e io da brava schiava ho eseguito.
Visto che la mia amica dovrebbe arrivare più tardi, per darmi un contentino ti siedi sul divano ordinandomi di inginocchiarmi davanti a te e iniziare a succhiarti il cazzo, giusto per farlo gonfiare e indurirsi un po', quanto basta per scoparmi la figa. Mordicchio un po', lecco le palle, succhio il cazzo per bene, poi sollevi le tue gambe e le apri in modo che io possa arrivare anche a leccarti il culo. Ci spingo anche un po' la lingua a punta dentro e lo bagno con la mia saliva. Mi fai alzare: "Togliiti gli slip" è un ordine quindi li faccio scivolare lungo le gambe fasciate dagli stivali fino a farle arrivare per terra e le scanso con i piedi. Appena sei soddisfatto mi fai mettere a quattro zampe appoggiata al divano e il tuo cazzo arriva inesorabile dentro la mia figa che è già un lago come sempre quando sono al servizio del mio Padrone. Mi sbatti con forza facendomi godere diverse volte prima di sborrare anche tu. Ma era giusto un assaggio piccolo piccolo di quello che mi aspetta. Una volta goduto è ora di pranzare, mi rimetto comoda con dei pantaloncini corti e una canottierina sottile, preparo il pranzo e ci sediamo tutti e due a mangiare.
Non ho ancora notizie della mia amica e iniziano a venirci i dubbi sul suo arrivo o meno, in ogni caso aspettiamo dandoti modo di riposare un pochino.
Mi dai solo la possibilità di succhiarti un po' il cazzo durante l'attesa, giusto per farmelo assaporare e per stuzzicare il mio desiderio, non che ce ne sia bisogno, sono costantemente bagnata quando sono con il Padrone.
Passa il tempo e la minaccia che mi hai fatto la sera prima sembra doversi realizzare, se lei non fosse venuta ti saresti sfogato su di me, dando a me quello che avresti diviso sulle tue due schiave.
Stanchi di attendere e di non ricevere notizie ci spostiamo in camera da letto dove indosso nuovamente i miei stivali. Fa caldo sebbene la casa sia climatizzata e indossare quegli stivali non è facile.
Durante la pausa che abbiamo fatto, visto che ho mangiato, mi sono premurata di fare una bella pulizia del mio culo, in modo che tu lo possa usare senza nessun problema o impiccio, e infatti è a lui che punti immediatamente. Ti prendi solo il tempo di indossare anche tu i tuoi stivali, dopo che io con cura ho pulito e leccato i tuoi piedi, passando per bene la lingua tra le dita e spompinando con attenzione il tuo alluce. Ovviamente ho anche pulito gli stivali prima di infilarteli ai piedi, sono come i miei, uguali e li indossi magnificamente.
una volta pronti mi ritrovo a quattro zampe con le ginocchia a terra e il busto appoggiato al letto. Sono esposta e indifesa e il tuo cazzo entra in modo violento e veloce dentro il mio culo. Noti che è un po' arrossato sarà perchè ho appena fatto la pulizia ma non per questo ti trattieni anzi. Lo senti particolarmente allargato e disponibile all'essere sodomizzato per bene e così spingi e infierisci con violenza. Senza uscire da me mi fai salire sul letto sempre restando in ginocchio, ma per poco, infatti quasi subito mi fai distendere allungando le gambe tenendole chiuse e tu sopra di me, troneggi mentre mi spingi sempre più a fondo il cazzo, lo fai con foga, e con una velocità e profondità che non avevi mai usato su di me. Mi sento immobilizzata, sono solo il tuo oggetto in questo momento, il buco per il tuo cazzo che entra ed esce veloce, forte, per poi rallentare dandomi dei colpi secchi e violenti. Ogni tanto mi schiaffeggi le natiche rendendomele sempre più rosse. Ogni volta le conto, sottomessa impossibilitata anche a muovermi a sottrarmi a quelle penetrazioni così animalesce. Ti parlo a fatica, ma tu vuoi sentire la tua schiava che ti dice che è la tua puttana, la tua vacca, la tua cagna e il tuo oggetto.
Hai guardato l'orologio e ti sei reso conto che mi hai sodomizzata ininterrottamente per quaranta minuti, forse di più. Credo di non aver mai subito una cosa del genere per tutto questo tempo, mi sento sfatta, svuotata, con la figa che non sa più trattenere gli umori che colano lasiando delle pozze sul letto.
Ti fermi soddisfatto del risultato ottenuto mentre guardi il mio culo spanato. "Hai i tuoi venti minuti". Storco appena il naso:" Ma non dovevano essere trenta?" "Erano trenta se eravate in due".
La volta precedente che sei venuto da me ho avuto parecchio tempo a disposizione, e ci sono state cose che ti sono piaciute molto, quindi non avendo troppo tempo decido di sfruttarlo facendoti quello che tu preferisci. Mi metto comoda sul letto, prendo una piccola sciarpa rossa e ti bendo gli occhi, recupero la corda e la lego alla base del tuo cazzo con un paio di giri, stringendola per bene. Tu indossi sempre gli stivali, tieni il cazzo in mano continuando a segarlo anche mentre ti faccio inginocchiare davanti a me per farti leccare i miei stivali. Sono distesa e muovo appena i piedi in modo da agevolare la tua lingua che sbava sulla pelle dei miei stivali. Finita la pulizia infilo nella tua schiena i miei tacchi, quanto basta per lasciarti un leggero segno sulla pelle. Ti faccio alzare e adesso ho il tuo cazzo proprio davanti a me, è ancora legato quindi inizio a succhiarlo con forza e ogni tanto tiro i due lembi della corda in modo da dare uno strattone forte alla base delle tue palle. Lo faccio per diverse volte passando dal succhiare il tuo cazzo alle tue palle, solo quando sono soddisfatta ti faccio voltare in modo da darmi le spalle, ti ordino di piegare il busto in avanti in modo da mettere il tuo culo davanti al mio viso. Ti apro le natiche per bene, mentre tu reggi la corda con la mia lingua che riprende a passare avida sul tuo ano. Lo lecco, lo pulisco, ci infilo la lingua dentro bagnandolo per bene. Mi eccita vedere quanto la cosa ti piaccia e ecciti anche te, e solo dopo parecchio mi alzo in piedi recuperando la corda e inizio a portarti in giro per la casa, usando la corda attorno al tuo cazzo come guizaglio tirandolo di tanto in tanto. Sei ancora bendato quindi titubi un pochino, almeno fino a quando ti faccio fermare e riprende a succhiarti ancora una volta il cazzo, lo faccio inginocchiandomi io di fronte a te "Prendi la corda, ogni volta che tocco il tuo culo devi dare uno strattone" E' un ordine mentre ancora le labbra e la lingua riprendono il loro percorso su tutta la lunghezza del tuo pene, sulle palle che risucchio nella bocca. Una mano è in mezzo alle tue gambe, e il dito va proprio sul tuo ano ancora bagnato dalla mia saliva. Ci gioco, spingendo il polpastrello appena appena dentro, ogni tanto ti do qualche schiaffo, e tu da bravo schiavo esegui tirando con forza la corda.
Il mio tempo sta quasi finendo, torniamo in camera e io mi rimetto seduta sul bordo del letto e tu di nuovo in ginocchio ai miei piedi. Avvicino i miei seni alla tua bocca, prima uno poi l'altro in modo che tu possa mangiarli, leccarli e anche morderli a quanto pare. Tolgo la benda dai tuoi occhi e mi alzo, ho dimenticato di prendere una cosa. Recupero uno dei miei birilli, quello grando che uso per la figa quando sono senza il tuo cazzo. Te lo spingo in bocca e te lo faccio succhiare, il tuo cellulare inizia a suonare, a quanto pare il mio tempo è scaduto. Mi guardi un po' e alla fine mi concedi altro tempo, o almeno questo era quello che pensavo io. Mi distendo sul letto, allargo le gambe e ti ordino di infilarmi il birillo nella figa così da scoparmi. Naturalmente esegui e io sento esplodere il piacere e gli schizzi dei miei orgasmi continui e ripetuti che mi stai dando. Vedi quanto la cosa mi sta piacendo e non riesci a trattenerti, riprendi il comando della situazione, adesso sei di nuovo tu il Padrone. Ti sposti e ti metti sopra di me, esattamente nella posiziome 69 lasciandomi sotto e con il cazzo finto dentro la figa. Il tuo cazzo nella mia bocca e mi ordini di leccare la cappella e segartelo mentre tu mi sfondi la figa con tutta la tua forza. Non respiro, faccio fatica a trattenere le urla, sento i brividi che attraversano tutto il ventre, ho la figa in fiamme. Stordita mi fai alzare continuando a tenermi il mio birillo dentro la figa, mentre tu ti siedi sul letto. "Scopati" Lo so che è un ordine ma ho le gambe che mi tremano, lo faccio, eseguo, sono la tua schiava, anche se ho molte difficoltà. Sfinita sto per ricadere sul letto quando mi imponi di mettermi sulle tue ginocchia, Lo faccio restando comunque un po' a quattro zampe per non pesarti addosso, anche per via del caldo. Così in questa posizione quasi infantile mi sculacci con violenza, lo fai usando il mio frustino, mi dai doppia razione di frustate e sento il culo che va a fuoco. Alla fine mi costringi a stendermi del tutto allungando per bene le gambe, mi ordini anche di guardarmi nello specchio che ho posizionato davanti al letto, ovviamente eseguo, mi piace vedere come mi usi bene. Credo che sia arrivato il momento del secondo round, infatti hai intenzione di sodomizzare ancora il mio culo. Lo vuoi fare perchè è la punizione per il non essersi presentata la mia amica, è la sua razione di sodomizzazione che adesso spetta a me prendere. Stai ancora con il mio birillo li vicino a te, ho voglia di sentirmi completamente riempita, così il cazzo finto finisce ancora spinto dentro la mia figa, io a quattro zampe sul letto, e il tuo cazzo duro e gonfio dentro il mio culo. Grido perchè è da un po' che non mi sottoponi a una doppia penetrazione e due perchè i due cazzi sono di notevoli dimensioni. Mi scopi senza nessuna pietà non ci pensi proprio, cerco anche di sfuggire alle tue pentrazioni violente e godo, godo davvero tanto, tanto da non respirare. Mi viene difficile anche capire quello che sta accadendo faccio fatica a rendermi conto dove sono, sento solo il mio culo sfondato e la mia fica completamente spanata che continuano a subire i tuoi colpi secchi, veloci, violenti e decisi. Alla fine stremata riesco a svincolarmi appena, non ho nemmeno idea di quante volte ho goduto e ho schizzato. Prendo un attimo respiro ma dura poco perchè ancora una volta mi ritrovo distesa a pancia in giù sul letto, il tuo cazzo dentro il mio culo ormai del tutto sfondato e subisco. Ogni tanto ti sdrai su di me facendomi sentire tutto il peso del tuo corpo, per poi tornare con il busto sollevato. Questa volta hai voluto anche di più, hai voluto che mi impalassi anche io da sola sul tuo cazzo, ovviamente prendendolo sempre nel culo, così tu seduto sul bordo del letto e io seduta sul tuo cazzo, mi hai anche sollevato le gambe iniziando a spingermi tu il pene sempre più a fondo, per poi tornare nella posizione originaria. Ancora una volta hai deciso di usarmi per lunghissimo tempo, penso altri quaranta minuti di cazzo ininterrotti nel mio culo. Lo sentivi talmente tanto aperto che ogni tanto pensavi di essere nella mia figa, e invece no Padrone, questo è il risultato del tuo sbattermi con violenza. Alla fine hai deciso di venire sborrandomi sugli stivali, le volte precedenti ho accolto la tua sborra nella bocca, adesso hai inondato la pelle nera dei miei stivali. Mi rialzo per andare a sistemarmi: "Ti sei alzata, allora potevo fare ancora più forte" Sollevo un sopracciglio leggermente contrariata, penso che non sia normale quello a cui mi hai sottoposto, e si non mi aspettavo tutta questa resistenza da parte tua, ma anche io ne ho un po', incasso bene il cazzo del mio Padrone. "Forse sono stato un po' animale oggi". Solo forse? Non che mi sia dispiaciuto, anzi è terribilmente appagante e se anche adesso mi sento completamente rotta, quasi incapace di sedermi per il dolore al mio culo, non potrei esser epiù felice di così Padrone, per averti servito al meglio subendo quello che avrebbero dovuto prendere due schiave e non solo una.
scritto il
2022-07-03
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