Due culi soddisfatti
di
GiusyP.
genere
dominazione
Come al solito sono arrivata presto, ma tu non ti sei fatto aspettare stranamente. Sono salita trovando la porta di casa tua che mi aspettava aperta, sono entrata e mi sono spostata direttamente in camera tua dove mi stavi già aspettando. Ti sei avvicinato iniziando a slacciare i bottoncini del mio maglione, io decisamente più sbrigativa l'ho sfilato dalla testa. Mi sono girata e mi hai slacciato il reggiseno, oggi avevo un semi boostier con una marea di gancetti, quando li hai visti mi sei sembrato quasi spaventato ma anche qui non hai avuto nessun problema ad aprirli tutti. Mi hai sfilato il reggiseno e mi hai fatto inginocchiare davanti a te, è il momento di succhiare il tuo cazzo. Non me lo faccio ripetere sicuramente, lo lecco un paio di volte sulla cappella poi lo avvolgo tra le labbra e lo spompino quanto basta per farlo diventare duro pronto per essere usato, una volta soddisfatto mi fai alzare e spinta contro il muro. Oggi portavo una gonna lunga di lana color panna, e sotto degli stivali di velluto lunghi al ginocchio con il tacco a spillo. Mi hai ordinato di spogliarmi, ho solo fatto scivolare la gonna e gli slip per terra allontanandoli poi con un piede restando così solo con gli stivali addosso.
Lo so che sono stata io a chiederti di non trattenerti, forse non ero pronta, comunque mi sono piegata in avanti con il busto, ho cercato un appiglio da qualche parte sulla parete e il tuo cazzo è entrato violento nel mio ano. Mi hai sodomizzata con forza, direi quasi con violenza, spingendo così tanto da farmi perdere l'equilibrio diverse volte. Ogni volta che il tuo bacino colpiva il mio si sentiva un rumore forte come di uno schiaffo da tanta forza ci hai messo. Poi sono arrivati anche i veri e proprio schiaffi, anche questi oggi non erano delicati, sono stati forti, tanto da lasciarmi i sengi sulla pelle, con la mia è anche facile perchè sono bianca latte, ho quasi lo stampo delle tue dita sulle natiche. Il tuo cazzo è entrato e uscito dal mio culo ripetutamente e senza nessuna fatica, mi hai sodomizzata veloce e forte, lento con penetrazioni singole violente, lo hai fatto in ogni modo, una volta quasi soddisfatto sei uscito da me spostandomi verso il centro della stanza. Mi hai fatto indossare gli altri stivali, ovviamente prima ho dovuto pulirli leccandoli per bene sia fuori che dentro, sempre i soliti quelli di pelle nera lunghi fin sopra il ginocchio e con il tacco a spillo da dodici centimetri, poi in ginocchio davanti a te tra le tue gambe ti ho leccato i pieid per bene, pulito anche i tuoi stivali e te li ho infilati ai piedi. Ho cercato di stare più tempo possibile attaccata con la bocca al tuo cazzo, mi hai quasi dovuta staccare con forza. Hai preso la corda e mi hai legato le caviglie, ho cercato di tenerle appena appena allargate giusto per avere un pochino di movimento e non rischiare di cadere a terra anche se tu hai legato ben forte la corda. Mi sono spostata appena appoggiandomi alla scrivania, non è stato facile muovermi con le caviglie legate così strette, comunque mi sono appoggiata con il busto e tu nuovamente sei entrato con prepotenza nel mio culo riprendendo a scoparmi con forza. Ti sei sfogato anche con il mio seno, oltre a schiaffeggiare le mie natiche hai deciso che anche il seno meritava una punizione.
Sto sentendo dolore ovunque, e chiaramente sto anche godendo moltissimo, lo dimosttra il lago di umori che esce dalla mia figa.
Mi trascini verso il letto ordinandomi di appoggiarmi con il busto sul materasso, eseguo da brava schiava. Ho chiaramente le gambe strette perchè le caviglie sono ancora legate, sento il tuo cazzo che vaga alla ricerca del mi culo che trova poco dopo scivolandoci dentro fluido. Resti quasi stupito e : "Non ti vergogni a essere così troia da avere il culo così slabbrato?", in realtà no, infatti anche se a fatica riesco a risponderti: "E' come lo vuoi tu Padrone". Il mio culo è stato allenato per il tuo piacere, e non ti dimentichi di ricordarmelo mentre continui a scoparmi, passi sal culo alla figa e viceversa. Mi hai scopata tenendomi le braccia dietro la schiena, spingendomi il viso nel materasso e piano piano io scivolavo con le gambe incassando a fatica le tue penetrazioni. Ti sei seduto sul bordo del letto mettendomi sopra di te, mi sono impalata sul tuo cazzo che mi ha allargato ancora una volta il culo e ti ho cavalcato con le pochissime forze che mi erano rimaste.
Mi hai slegato le caviglie liberandomi per farmi mettere per terra in ginocchio, come il tuo cane, è così che mi vuoi, ancora una volta ho sentito il cazzo violentare il mio culo e la mia figa, hai anche preso uno dei miei birilli per farmi una doppia penetrazione, sono troppo bagnata, sembra che tutto scivoli troppo , ma non riesco proprio a non godere quando vengo usata dal mio Padrone.
Non hai nessuna intenzione di fermarti anche se vedi che sono decisamente stremata infatti ogni tanto cerco quasi di sfuggirti, e mi punisci schiaffeggiandomi, perchè prima bisogna soddisfare il Padrone così lascio semplicemente che continui ad affondare il tuo cazzo dove preferisci dentro di me, tanto ogni mio buco è solo tuo ed esiste per darti piacere. Mi scopi prendendo i tacchi dei miei stivali tenendoli saldi, mi fai rigirare con la schiena appoggiata a terra, mi sollevi le gambe spalancandomele per tornare ad affondare il tuo cazzo, poi me le fai stringere attorno alla tua vita, e nuovamente riprendi a torturarmi i seni li prendi a schiaffi facendomi contare, tiri i capezzoli, così forte da farmi quasi piangere, fanno male anche adesso, dopo ore, li sento bruciare e tirare. Esci da me lasciandomi del tutto priva di forze e senza fiato infatti resto per terra spiaggiata qualche istante. Sembri particolarmente soddisfatto e vai a sederti sul letto: "Fammi rilassare"
Il tuo è un ordine e io non ho nessun problema ad eseguire, in ginocchio tra le tue gambe inizio a leccare per bene il cazzo, passando alle palle, dedicandoci molto tempo ed attenzione, risucchiandole tra le labbra, giocandoci con la lingua, sollevi le gambe scoprendo il tuo ano lo so cosa vuoi , ti è piaciuto molto l'ultima volta. Irrigidisco la lingua la passo sul tuo ano lo bagno, lo accarezzo con tutta la lingua, lo faccio tenedotelo anche aperto per bene con le mani. Tu con gli occhi chiusi ti stai continuando a masturbare il cazzo mentre la mia lingua lavora tutto il tuo culo e le tue palle. Ti metti per terra sdraiato, hai voglia di leccarmi gli stivali, restando io in piedi, sollevo un piede alla volta e porto i miei tacchi alla tua bocca facendoteli spompinare. Quando torno a sedermi tra le tue gambe schiaccio le tue palle sotto il mio piede, le premo struscio la suola per bene segandoti il cazzo con i tacchi. Non so per quanto tempo ti sei rilassato con le mie attenzioni e le mie cure ma decisamente tanto tempo. Ho solo un desiderio e me lo esaudisci permettendomi di mettermi a cavalcioni su di te e impalarmi sul tuo cazzo, per poco, ma avevo voglia di sentirmi ancora piena di te.
"Voglio venierti in bocca, mi hai fatto venire voglia di venirti in bocca"
Io chiaramente devo solo obbedire, sono solo la tua schiava, sono fatta per il tuo piacere, per soddisfare ogni tuo desiderio, e così ancora una volta in ginocchio davanti a te spalanco la bocca lasciando che il tuo cazzo entri indirizzato dalla tua mano e prendo tutta la tua sborra.
Sono stanca, molto, spero che almeno questa volta tu non ti sia dovuto trattenere, mi hai anche fatto notare che di sicuro nessuno mi ha mai scopato il culo forte come hai fatto tu oggi. No effettivamente non è mai successo, ma nessuno mi ha mai usata come fai tu, io non sono mai stata di nessuno, solo tua.
Lo so che sono stata io a chiederti di non trattenerti, forse non ero pronta, comunque mi sono piegata in avanti con il busto, ho cercato un appiglio da qualche parte sulla parete e il tuo cazzo è entrato violento nel mio ano. Mi hai sodomizzata con forza, direi quasi con violenza, spingendo così tanto da farmi perdere l'equilibrio diverse volte. Ogni volta che il tuo bacino colpiva il mio si sentiva un rumore forte come di uno schiaffo da tanta forza ci hai messo. Poi sono arrivati anche i veri e proprio schiaffi, anche questi oggi non erano delicati, sono stati forti, tanto da lasciarmi i sengi sulla pelle, con la mia è anche facile perchè sono bianca latte, ho quasi lo stampo delle tue dita sulle natiche. Il tuo cazzo è entrato e uscito dal mio culo ripetutamente e senza nessuna fatica, mi hai sodomizzata veloce e forte, lento con penetrazioni singole violente, lo hai fatto in ogni modo, una volta quasi soddisfatto sei uscito da me spostandomi verso il centro della stanza. Mi hai fatto indossare gli altri stivali, ovviamente prima ho dovuto pulirli leccandoli per bene sia fuori che dentro, sempre i soliti quelli di pelle nera lunghi fin sopra il ginocchio e con il tacco a spillo da dodici centimetri, poi in ginocchio davanti a te tra le tue gambe ti ho leccato i pieid per bene, pulito anche i tuoi stivali e te li ho infilati ai piedi. Ho cercato di stare più tempo possibile attaccata con la bocca al tuo cazzo, mi hai quasi dovuta staccare con forza. Hai preso la corda e mi hai legato le caviglie, ho cercato di tenerle appena appena allargate giusto per avere un pochino di movimento e non rischiare di cadere a terra anche se tu hai legato ben forte la corda. Mi sono spostata appena appoggiandomi alla scrivania, non è stato facile muovermi con le caviglie legate così strette, comunque mi sono appoggiata con il busto e tu nuovamente sei entrato con prepotenza nel mio culo riprendendo a scoparmi con forza. Ti sei sfogato anche con il mio seno, oltre a schiaffeggiare le mie natiche hai deciso che anche il seno meritava una punizione.
Sto sentendo dolore ovunque, e chiaramente sto anche godendo moltissimo, lo dimosttra il lago di umori che esce dalla mia figa.
Mi trascini verso il letto ordinandomi di appoggiarmi con il busto sul materasso, eseguo da brava schiava. Ho chiaramente le gambe strette perchè le caviglie sono ancora legate, sento il tuo cazzo che vaga alla ricerca del mi culo che trova poco dopo scivolandoci dentro fluido. Resti quasi stupito e : "Non ti vergogni a essere così troia da avere il culo così slabbrato?", in realtà no, infatti anche se a fatica riesco a risponderti: "E' come lo vuoi tu Padrone". Il mio culo è stato allenato per il tuo piacere, e non ti dimentichi di ricordarmelo mentre continui a scoparmi, passi sal culo alla figa e viceversa. Mi hai scopata tenendomi le braccia dietro la schiena, spingendomi il viso nel materasso e piano piano io scivolavo con le gambe incassando a fatica le tue penetrazioni. Ti sei seduto sul bordo del letto mettendomi sopra di te, mi sono impalata sul tuo cazzo che mi ha allargato ancora una volta il culo e ti ho cavalcato con le pochissime forze che mi erano rimaste.
Mi hai slegato le caviglie liberandomi per farmi mettere per terra in ginocchio, come il tuo cane, è così che mi vuoi, ancora una volta ho sentito il cazzo violentare il mio culo e la mia figa, hai anche preso uno dei miei birilli per farmi una doppia penetrazione, sono troppo bagnata, sembra che tutto scivoli troppo , ma non riesco proprio a non godere quando vengo usata dal mio Padrone.
Non hai nessuna intenzione di fermarti anche se vedi che sono decisamente stremata infatti ogni tanto cerco quasi di sfuggirti, e mi punisci schiaffeggiandomi, perchè prima bisogna soddisfare il Padrone così lascio semplicemente che continui ad affondare il tuo cazzo dove preferisci dentro di me, tanto ogni mio buco è solo tuo ed esiste per darti piacere. Mi scopi prendendo i tacchi dei miei stivali tenendoli saldi, mi fai rigirare con la schiena appoggiata a terra, mi sollevi le gambe spalancandomele per tornare ad affondare il tuo cazzo, poi me le fai stringere attorno alla tua vita, e nuovamente riprendi a torturarmi i seni li prendi a schiaffi facendomi contare, tiri i capezzoli, così forte da farmi quasi piangere, fanno male anche adesso, dopo ore, li sento bruciare e tirare. Esci da me lasciandomi del tutto priva di forze e senza fiato infatti resto per terra spiaggiata qualche istante. Sembri particolarmente soddisfatto e vai a sederti sul letto: "Fammi rilassare"
Il tuo è un ordine e io non ho nessun problema ad eseguire, in ginocchio tra le tue gambe inizio a leccare per bene il cazzo, passando alle palle, dedicandoci molto tempo ed attenzione, risucchiandole tra le labbra, giocandoci con la lingua, sollevi le gambe scoprendo il tuo ano lo so cosa vuoi , ti è piaciuto molto l'ultima volta. Irrigidisco la lingua la passo sul tuo ano lo bagno, lo accarezzo con tutta la lingua, lo faccio tenedotelo anche aperto per bene con le mani. Tu con gli occhi chiusi ti stai continuando a masturbare il cazzo mentre la mia lingua lavora tutto il tuo culo e le tue palle. Ti metti per terra sdraiato, hai voglia di leccarmi gli stivali, restando io in piedi, sollevo un piede alla volta e porto i miei tacchi alla tua bocca facendoteli spompinare. Quando torno a sedermi tra le tue gambe schiaccio le tue palle sotto il mio piede, le premo struscio la suola per bene segandoti il cazzo con i tacchi. Non so per quanto tempo ti sei rilassato con le mie attenzioni e le mie cure ma decisamente tanto tempo. Ho solo un desiderio e me lo esaudisci permettendomi di mettermi a cavalcioni su di te e impalarmi sul tuo cazzo, per poco, ma avevo voglia di sentirmi ancora piena di te.
"Voglio venierti in bocca, mi hai fatto venire voglia di venirti in bocca"
Io chiaramente devo solo obbedire, sono solo la tua schiava, sono fatta per il tuo piacere, per soddisfare ogni tuo desiderio, e così ancora una volta in ginocchio davanti a te spalanco la bocca lasciando che il tuo cazzo entri indirizzato dalla tua mano e prendo tutta la tua sborra.
Sono stanca, molto, spero che almeno questa volta tu non ti sia dovuto trattenere, mi hai anche fatto notare che di sicuro nessuno mi ha mai scopato il culo forte come hai fatto tu oggi. No effettivamente non è mai successo, ma nessuno mi ha mai usata come fai tu, io non sono mai stata di nessuno, solo tua.
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