I sogni son desideri da realizzare

di
genere
trans

Sono bisessuale e coniugo il sesso in ogni declicanazione a me avvezza. Non ho remore nel divertirmi, non ne ho mai avute, non che mi ricordi.Sono una donna piacente, di 33 anni, single per scelta. Ho rischiato di sposarmi con Helene, quando avevo 27 anni e abitavo e lavoravo ad Amsterdam, ma rinvenni immediatamente da quella pazzia subito dopo che la mia bella compagna, pronuncio' le parole "IMPEGNO, FEDELTA'", parole che ho sempre odiato. Mai stata fedele, non ci sono mai riuscita e non ho nemmeno mai provato ad esserlo e non ho mai fatto nulla per nascondere questa mia particolarita'. Anche con la stessa Helene, che voleva chiudermi in gabbia, abbiamo sempre avuto momenti in cui sia io, sia lei, facevamo sesso con altre persone. Donne e uomini, non mi importa il sesso, conta quanto feeling riesce a crearsi con la mia preda. Sono una cacciatrice, non mi piace essere la preda e questo a volte piace a volte non va proprio giu', ma tant'e', questo mi porta a scegliere con chi essere e in quale momento. Mi ritengo una persona libera di esprimermi, libera nel vivere la mia sessualita', libera di essere cio' mi sento di essere. Questo non mi impedisce di avere amicizie durature, profonde, importanti.
Questa breve presentazione di me, per far capire al probbabile lettore o lettrice, che non nego a me stessa praticamente nulla e senza scendere in dettagli che su questa pagina ho letto e riletto piu' volte e che dopo un po' sembrano diventare monotoni, diciamo pure che la porcellina che e' in me sale a galla molto piu' spesso di quanto non si possa immaginare e nei momenti , agli ochhi dei piu', meno opportuni.

Frequentando molti locali omosessuali, ho molti amici e amiche transessuali con i quali e con le quali ho dei rapporti veramente profondi di amiciazia. Non mi aveva mai sfiorato l' idea di poter avere rapporti sessuali con qualcuna di loro.
Ma una notte, dopo che andai a letto sola e sconsolata, in seguito alla squallida visione di un film fintissimo hard saffico, decisi di non masturbarmi e tenermi questo deaiderio libidinoso per la sera dopo in cui sarei uscita con la mia amica di letto che chiamero' Mara. Una splendida donna di tre anni piu' grande di me, con un bel davanzale dai capezzoli, a me pareva, sempre pronti eed eretti. Quindi quella notte, decisi di coricarmi affamata. Bel sacrificio non toccarmi neppure.
Caddi in breve tempo, in un sonno profondo durante il quale feci un sogno che , al mio risveglio, avrebbe provocato in me un desiderio imprevisto.
Sognai di rimanere chiusa in ascensore con Annabella, al secolo Franco, un meraviglioso transex molto piu' erotico ed affascinante di una qualsiasi altra donna che io riesco adesso a ricordare. Credo che si parlasse del piu' e del meno fino a quando , deliberatamente, posai la mia mano a coppa sul suo membro enorme gia' duro , il cui glande spuntava prepotente dal suo perizoma nero. Annabella mi chiedeva cosa avessi intenzione di fare , io non risposi e glielo presi praticamente in bocca. Tutto enorme quanto era. Lo leccai, leccai i suoi testicoli e , come fosse un caldo , bollente gelato, lo succhiavo e mangiavo senza pieta'. In ginocchio a spompinarlo, volgevo il mio sguardo verso l'alto notando con piacere che la sua chioma nera, era piegata all'indietro mettendo in evidenza il suo pomo d'Adamo nemmeno troppo pronunciato, per avere un fallo cosi' largo, lungo e saporito. Mi prese dai capelli e guido' la mia bocca in avanti e indietro. Mi piaceva da matti. Comunque , prima che Annabella potesse venirmi dove voleva, aprii gli occhi. Sogno finito, cazzo! Guardai la sveglia sul mio comodino che segnava le 720 del mattino. Mi resi conto di essere sudata, avevo la sottoveste con cui ero andata a dormire appicciata addosso e le mutandine semplicemente fradice, praticamente da strizzare. Il desiderio di avere un orgasmo npn mi aveva abbandonato. In realta' , a ben pensarci, mi tormentava dalla sera precedente. E poi, Annabella cosa centra con me? Sorpresa, ripensando a lei, il mio desiderio rimonto' piu' cattivo e serpeggiava in me come un tormento. Ma non volevo masturbarmi. Volevo tenermi per qualcosa di prezioso. Magari proprio per Annabella. L'unico scoglio da superare sarebbe stato come dirglielo, come farglielo capire, come approcciare con lei in un modo del tutto nuovo.
La soluzione mi era abbastanza chiara dopo una bella doccia fredda rinfrescante e un buon caffe' nero bollente che mi schiari' le idee. Vado , faccio la languida come so fare io e vado. Come mai adesso, mi ponevo tutti questi problemi, queste remore ridicole? Se gli piaccio mi scopa e se no amen, vorra' dire che mi fermero' in una via qualunque in cui ci sono i trans e paghero' qualcuna. Anche se non ho mai pagato in vita mia per fare sesso, ma c'e' una prima volta per tutto no?
Arrivai alla conclusione piu' ovvia comunque. Volevo avere un orgasmo importante e magari anche piu' d' uno, non con Annabella specificatamente, ma con un essere che possedesse membro e seno. Attributi maschili e seni femminili. Quante volte con le mie amanti , avevamo usato quelle cinture con falli di lattice, ricostruzioni perfette nei minimi dettagli, ma pur sempre di lattice? Innumerevoli. Non saprei dire quante. E ora volevo qualcosa di reale. Mi sembrava piu' che leggittimo.
Fatto sta che mi sono messa a dosso proprio il minimo indespensabile, toppino nero aderente e gonnellina a fiori bianca e nera. Rigorosamente senza slip. Pensavo, vado li, la guardo, tiro su la gpnna e il gioco e' fatto. Come quando ero piccolina. Ci si capiva al volo tra ragazzini! Perche' ora dovrebbe essere diverso?
Erano le 925 quando ho guardato l'ora sul cruscotto della mia macchina, che poco dopo, mi faceva arrivare sotto casa della vittima molto ben prescelta. Ero eccitata ed emozionata anche. Mille volte sono stata a casa sua, ma prima la avvisavo al telefono, poi andavo. Ora no, effetto surprise! E con sensazioni diverse. Magari dovevo raccontarle una mia impresa erotica. Adesso volevo metterla in atto con lei e con il suo membro, l' impresa erotica!
Parcheggiavo. Citofono. 2 minuti infiniti. Niente.
Ricitofonavo. Dopo circa trenta secondi che stavo cronometrando risponde con una voce flebile e sguaiata " E allora chi cazz e'?!", quella parte di uomo mai sopita.
" E Annabella sono io, aprimi, sbrigati, devo parlarti". Apriva il portone senza rispondere. Salivo un piano a piedi eeccitata e anche un po timorosa. E sfregando le cosce mi stavo preparando all'impresa. Credo fossi in astinenza.
La porta era semi aperta, ero gia' in casa quando Annabella spuntava dalla cucina con una tazza in mano, reggiseno e shorts da cui si vedeva perfettamente il disegno del suo preziosissimo gioiello. Grande devo dire. Importante.
" Allora che cazzo ti e' successo per buttarmi giu' dal letto a quest'ora, ho lavorato stanotte al meeting, spero per te che sia una cosa grave". In effetti aveva ancora tutto il cerone mal messo sulla faccia. Trucco sugli occhi colato sui lati, qualche traccia di quello che doveva essere un rossetto rosso, la sera prima.
"Annabella, stanotte ti ho sognata, e ho sognato che te lo prendevo tutto in bocca". " "Amica mia, ma che ti sei bevuta ieri sera? Devi mangiare piu' leggera tesoro caro!". Mentre pronunciava queste parole che nemmeno avevo ascoltato, mi tiravo su il top e rimanevo con il seno in bella vista, tirai anche su la gonna , lasciando scoperta tutta la mia femminilita', in quel momento stava fremendo dal desiderio. E volevo quel grande fallo che vedevo sempre piu' crescere sotto quegli shorts bianchi . " Ma...amica, te l' ho mai detto che sei diiivinaaaaa", al suo solito modo di quando non sapeva cosa dire o cosa fare. Lo stavo levando io dall' incombenza di dire o di fare qualcosa. Mi avvicinavo sempre piu', allungai la mano arrivando a finalmente a infilare la mia mano a coppa sotto quei dannati pantaloncini. Strofinavo con lentezza lungo la sua asta ora dura e grossa. Percepivo la sua larghezza e gia' mi leccavo le labbra al sol pensiero di averlo tutto dentro me. In piedi, davanti la cucina, Annabella inarcava la testa bionda all' indietro " Amica tu sei una pazza furiosissima sei". "shhh, tu cerca di accontentarmi e la mia pazzia svanira' presto"...
Mi prendeva in braccio e mi portava nella camera dove dormivano gli amici quando restavano. Ero seduta sul letto
Davanti a lui con ancora top che schiacciava dall'alto le mie tette e la gonna arrotolata sulla vita. Tirai giu' in fretta e furia quei pantaloncini orribili e in tutto il suo splendore si presento' sua maesta' IL CAZZO. Mmm che leccornia! La mia bocca ci si avvento' sopra tipo ventosa, ripensavo al sogno che stavo esaudendo, e la cosa mi eccitava ancora di piu'. I suoi lamenti di piacere erano lamenti mascolini, tipici dello stallone in fase di accoppiamento anche le sue parole ""Succhia bene amore", erano dette con quel trasporto da maschio, cone dire.
Non mi sarei piu' staccata. Poi , dopo buoni 5 minuti mi venne in bocca e sui seni che prese a massaggiarmi per spargere tutto il suo seme denso e profumato. Con i seni tutti apiccicaticci, stavo aspettando la mia parte. Annabella stava aprendo un cassetto del comodino vicino e ne stava tirando fuori una bustina il cui contenuto, avrebbe impedito alla sua stanchezza di divertirci comw meritavo. Mi aveva detto. Col cazzo di fuori, attaccato alla scrivania, sgretolava la polvere bianca con una carta di credito e in un batter d' occhio due strisce consistenti ci aspettavano adagiate sul tavolo da studio. Dopo aver arrotolato una banconota da 100 euro , aspirava avido la polvere per poi passarmela. Tutto in silenzio. Eravamo in attesa di continuare. Mi scese tutta dal naso alla gola, la cocaina, mi anestetizzo' per un po' il palato. Ma mi procurava onde selvagge di piacere e desiderio. Stavo sdraiandomi sul letto esattamente nelle atesse condizioni di quando glielo avevo preso in bocca. Aemi vestita. O semi nuda che dir si voglia. Mi sgrillettavo prepotentemente il clitoride, in attesa del martello pneumatico. Con le ginocchia mi ha allargato ancor piu' le gambe, poi insieme abbiamo messo le mani sul suo splendido arnese da lavoro e i sieme lo abbiamo inserito dentro di me. Lentamente. Dolcemente. Un cm, poi un altro " Infilalo tutto. Daiii", mi ha ascoltato e con una botta secca mi stavo sentendo piena fino alla gola di lei, di quella creatura femminile che poteva rendermi felice come solo un uomo potrebbe fare con me. Scoprii le sue tette perfettamente ricreate su quel fisico scultoreo chiaramente scalpellato da un bravo chirurgo, e ero eccitata da matti. Ogni botta, un movimento ondulatorio dei suoi seni pieni. Presi in bocca un suo capezzolo, mentre con due dita mi stuzzicavo il bottoncino divenuto gonfio e battente. Dopo qualche minuto , ho inarcato la schiena e ho urlato di estremo piacere mentre Annabella si era levata e mi succhiava tutto cio' che quel fantastico pene mi aveva procurato. Sgorgavano come una fontanella i miei rivoli di umori e lei li assaporava tutti vorace. Ho preso la sua testa e l'ho spinta verso di me. Volevo mi penetrasse con la lingua. Ha lavorato un po', ma ho pensato che era tempo sprecato. Al cannilingus ero galvanizzata. Dovevo sfruttare quel pacco che era momentaneamente tutto per me. Mi sono allora voltata e posizionata a quattro zampe. La sua lingua e la sua saliva , mi stava lubrificando ben bene il buco del mio culetto sodo e mi ha detto Annabella, parole sue, sopraffino! E' stato un po' di tempo a leccare e toccarmi i capezzoli, mi ha preso per i fianchi, ha trovato la giusta presa e poi ha affondato. Inutile parlarvi di dolore. E' durato un secondo. Tempo dopo il quale tra il suo cazzo risucchiato dalle mie viscere, e le mie dita che affondavano e si perdevano dentro me, ero venuta in un esplosione di grida di piacere paradisiaco. Sono tornta a succiarglielo un po', la mia voglia non si era esaurita , l' ho fatto mettere seduto , volevo guardarla in faccia mentre mi dimenavo per il piacere di entrambi e poi , cosa sopraffina, avevo vogloa dellw sue tette in bella vista, prendergliele in mano, in bocca. Volevo la sua parte maschile, ma anche quella femminile. Dopo tutto, non era forse per quello che mi trovavo sopra di lei? Con due mani mi sono allargata le grandi labbra, ero completamente slabrata, mi sono seduta muovendo il bacino come in una danza africana, abile ed esperta nel farlo, Annabella gemeva e aveva gli occhi di fuori dalla coca e dal piacere misto a desiderio ed anche sorpresa di saggiare tanta dimestichezza. Continuai calandomi su di lei e sul suo cazzone duro, nerboruto e tanto caldo, sembrava un vulcano in eruzione, le tette che ballavano ero principalmente le mie, ma nche le sue dure come pietre, accennavano un leggero sballonzolio che mi mando'in estasi suprema. Dopo parecchio ansimare e fottere siamo venute insieme e il suo sperma mi ha irrorata tutta dentro. Lo sentivo caldissimo fin dentro il collo del mio utero. Sono stata sopra di lui per un po'. Poi l'ho fatto uscire ormai esausta da dentro di me leccandoglielo ancora, succhiandoglielo nuovamente. Fino a farlo sborare un'altra volta. Lui mi ha restuito la cortesia e mi scopata ancora. Fino a cadere morti come dopo un violentissimo combattimento l' una al fianco dell'altra. Dopo qualche ora, mi sono svegliata cosi' come mi ero addormentata. Sazia. Ma mai abbastanza. Annabella non era di fianco a me. La sentivo trafficare in cucina e parlare al telefono. Mi sono alzata cosi' cone mi ero addormentata e sbadigliando mi sono ricomposta, compiacendo me stessa per come fossi stata in grado di arrivare dritta al punto e anche per come ero riuscita a mantenerlo. Le lenzuola celesti portavano in dosso le prove di quelle ore di pura follia e divertimento.
Sono andata in cucina, credo di aver avuto un aspetto orribile e Annabella, che concordava qualcosa con qualcuno al telefono, con una voce tornata magicamente femminile, mi ha fatto un grandissimo sorriso a 44 denti. Bei denti. E ottima lingua. Mi sono detta. "Si, ok ,ciao a stasera, vaffanculooo!!" Attaccando il telefono.
Con gli occhi ancora abbottonati avevo letto l'ora sull' orologio sopra la porta e segnava le sei meno dieci del pomeriggio. "Annabe'? Mi hai fatto il caffe'? " No, ora te lo faccio, che fai, solo perche' ti ho concesso di usare la mia vacchetta magica, non significa mica che ora tu mi darai degli ordini. Non sono la tua sguattera. Io sono lady Annabella , la fata dell'amore. E sono pronta a realizzare i sogni delle amiche porcelle!"
Sono tornata alla mia vita dopo poco. Con Annabella, per ora, considerando che e' passato piu' o meno un mesa dall' accaduto, non e' piu' risuccesso. Ma non escludo che succedera' di nuovo.

N.a. I nomi, trattandosi di fatto realmente accaduti sono stati cambiati.
Ho aperto la mia vita su questa pagina perche' mi sembra interessante il fatto che io posso raccontare ad un pubblico, sia che apprezzi sia che non aprezzi, le mie avventure erotiche che, per l'assurdita' o per la spigliatezza con le quali le vivo, potrebbero sembrare irreali. In realta' io sono il classico esmpio che molto spesso i sogni onirici, possono essere tramutati in realta'.


scritto il
2016-08-19
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