Wow (grazie Sanna)
di
Enotica34
genere
saffico
uel che sto per scrivere è un racconto realmente accaduto. Accaduto in seguito alla lettura di un racconto di Sanna " E poi lei". Mi ha ricordato la mia ex, con cui io volevo una relazione sentimentale. Lei era troppo troia per essere fedele a qualcuno o a qualcuna.
Avverto chiunque sia suscettibile alle volgarità o alle parolacce che non mi risparmiero' nello scriverle, perché ho intenzione di raccontare quanto più fedelmente posso, il mio incontro con B. Una strafiga di 43 anni, conosciuta lo scorso anno. Io ne avevo 34 e lei 42. L'ho incontrata in ufficio. Agenzia immobiliare. Lei agente, molto brava, sofisticata, dai capelli rossi. Io ho sempre fantasticato su di lei anche quando non ci scopavo. Sembrava un'attrice di film porno, una di quelle milf dalle tette grandi , perfette e rifatte. Sempre curata, sempre truccata, si vedeva ad occhio nudo che amava la chirurgia estetica. Chiappe sode. Sempre dallo sguardo malizioso, sempre provocante nei modi, nel vestire, nel guardare tutti e tutte. E quella voce sempre suadente, dalla dizione scandita . Ricordo perfettamente di essermi masturbata più e più volte con la sua immagine nella mia testa. Di essermi fatta scopare pensando a lei. E mai e dico mai, avrei sperato che lei si accorgesse di me e delle mie tendenze bisessuali. Anche perché proprio per la paura di essere scoperta, con lei cercavo di avere un rapporto super professionale. Le voci di ufficio , mi raccontavano di incontri hot con il nostro principale e poi addirittura che la sorpresero in bagno con la ragazza che viene a fare le pulizie nel nostro ufficio. Ma io non credo alle voci di corridoio. O meglio. Non ci credevo. Poi, ebbi la conferma da lei stessa. Insomma , a lei piaceva scopare con chiunque le aggradasse in quel preciso momento. E poco le importava dei giudizi altrui. E poco le importava se maschio o femmina. Faceva quel che voleva. Motivo per cui, ad un certo punto della nostra relazione ( che da parte mia era assolutamente monogama), dovetti dire basta. Le chiesi esplicitamente di essere solo mia. Lei mi rispose che ci avrebbe provato. Per tutta risposta, il giorno dopo, durante una festa tra amici, la ritrovai nella Camera da letto della padrona di casa con la bocca a ventosa sulla fica di A. che la implorava di impalarla. Decisi di smettere di soffrire. E mi feci trasferire in ufficio dall'altra parte della città. Non c'ho messo molto a disamorarmi di lei, in effetti. Ma come lei nessuna mi ha più fottuta in quella maniera così primitiva e priva di senso morale. Non so come dire. Quando mi scopava , perdevo il senso della realtà.
Comunque, dopo aver passato diversi minuti a leggere il racconto di Sanna, mi è tornata prepotentemente in testa B. La volevo. Le sue tette perfette nella mia bocca, nella mia fica, volevo che mi trafiggesse nuovamente con i giocattoli che lei mi ha insegnato ad usare anche nei momenti di solitudine. Volevo la sua vulva e i suoi umori , i suoi sapori, nella mia bocca. Cazzo quanto la volevo. E ho deciso, così, di correre da lei. Non era amore . Ora era solo "voglio esplodere grazie a lei", la voglio usare come si usa una bambola.
Ho messo un vestito leggero leggero, senza mutandine, senza reggiseno, abbastanza scollato, ma non in maniera eccessiva. Ero in macchina in un batter d'occhio, mentre la gente nelle case si riuniva intorno ai tavoli per la cena. Non mi importava se l'avessi trovata in compagnia. Tanto le sue compagnie erano sempre scoperecce . Mi sarei buttata in mezzo, mi sarei fatta scopare da chiunque, pur di avere anche un solo orgasmo con lei, per mezzo di lei. Dio com'ero bagnata. Dio se strusciavo le cosce sarei venuta da sola. Eh sì che ho scopato non meno di due giorni fa con quel baldo ragazzino del negozio!
Guido come fossi una pilota della formula uno, le strade piuttosto deserte , la canicola estiva bagnava il mio corpo di gocce di sudore, mi sentivo umida in ogni fottuto centimetro del mio corpo. Parcheggio senza problemi, citofono e il portone si apre quasi immediatamente. Non ha ancora perso il dannato vizio di aprire senza chiedere chi è. Entro e attraverso l'androne del suo appartamento fighetto nel centro della città. Due piani in ascensore e la vedo sulla porta , avvolta in una vestaglia morbida di seta rosa pallido. La coscia che le es ce dallo spacco prominente, pelle abbronzata e liscia come quella di una pupetta. Piedi nudi dalle unghie laccate di smalto trasparente. Capelli rossi, labbra prominenti. Belle succose, carnose, già le immagino sulle mie grandi labbra pronte ad asciugare ogni goccia della mia voglia prepotente. Sento la fica che mi batte. Devo scoparmela.
Ride appena mi paleso davanti a lei,sembra contenta di vedermi, i suoi occhi neri ridono come la sua bella bocca .
I seni lasciati nudi sotto la vestaglia , sembrano già pronti per me. I capezzoli duri spingono sotto il tessuto. Mi chiede a cosa deve tanta grazia. Inarca leggermente il collo all'indietro e passa la sua lingua sulle labbra, senza farlo a posta, la sua è sempre stata un'abitudine. Ma le bagna rendendole ancora più erotiche.
Non le rispondo. Le afferro i capelli dalla nuca e con forza le infilò la lingua in bocca. Quanto mi è mancato quel calore e quel sapore . B. Si stacca e mi dice di entrare. Chiude la porta e con un unico gesto da spogliarellista, leva di mezzo la vestaglia che tanto intralcia, rimanendo completamente nuda. Fica depilata, tette dal rotondo perfetto, capezzoli retti. Pronti . È proprio come la ricordo, il suo profumo di cagna sempre pronta all'uso, capace di farsi scopare da 10 persone di seguito. È lei. È B. E non è cambiata. Mi guarda languida e vogliosa , si avvicina dicendo che scommette la sua casa che la mia fica è un lago. Mi dice che sa che mi toglie il sonno. Infila la sua mano sotto il vestito lungo, mi guarda fissa negli occhi, mentre cerca la mia figa e quando la trova sorride soddisfatta. Soddisfatta di quanto io la desideri. Maledetta! Ebbene sì, le dico, che voglio che mi faccia guaire, che mi scopi senza davvero esclusione di nessun tipo di colpo. Gli umori arrivano fino al mio interno coscia e scendevano. Non ha nessuna pietà E le sue cinque dita mi aprono. E mi riempie. Le chiude a pugno e poi le apre. E le mie viscere esultano in un tripudio di sussulti goderecci. Non so con quale forza, presa come sono dalle porcherie che viaggiano veloci dalla mia testa alla mia bocca, ma la voglio prendere anche io. In piedi, l'una davanti l'altra, inizio a masturbarla. Sempre più veloce, con l'affanno di chi vuole correre verso la vittoria. Inizia a genere B. Il viso diventa un insieme di smorfie degne della più brava pornostar mai vista . Si lecca le labbra, si massaggia con rabbia le tette. E gode esattamente come un animale. Sembra grugnisca in realtà. Sempre con le mani l'una dentro l'altra, ci avviamo nella stanza più vicina all'ingresso, la cucina. Il tavolo. Sfiliamo i pugni da dentro. Mi dice di sedermi sul tavolo e togliermi il vestito. Il vestito mi aiuta a sfilarlo lei. Io mi seggi sul tavolo con un piccolo saltello, mentre B. Va un attimo nell'ingresso. Sento che cerca qualcosa in un cassetto. Ritorna con quelle falcate veloci ed ampie . Quanto si vede che è puttana! In mano ha un strap on con un cazzo in lattice enorme. Prima di infilarsi la cintura infila la sua lingua nella mia bocca, poggiando le sue tette marmoree sulle mie. Sento i nostri capezzoli sfregarsi. Io intanto mi diletto con il mio clitoride. B.leva la lingua e mi ci infila il cazzo. Mi chiede di leccarglielo tutto. Lo spinge fino in fondo alla mia gola provocandomi un conato. Ma mi piace. Quanto è grosso! Lo voglio tutto dentro. Mi sento così troia anche io!
Si infila la cintura per bene. Posizioni amo insieme il mio culo sul tavolo, appoggiata sui gomiti, prima di essere impalata , la sua bocca si avventa sul mio clitoride succhiandolo, facendomi perdere il senso del tempo e dello spazio. Grido piano. Le sue mani arrivano sulle mie tette,e pizzicano i me i capezzoli. Le chiedo di mettermelo dentro e mentre da l'ultima succhiata esplode il primo orgasmo sulla sua bocca. Lei ride, è felice e arrapata come non mai. Mima la masturbazione sul quel finto fallo grande di lattice, mentre mette la lingua sulle labbra in quel modo così da film porno! È mi guarda, fissa.
Infila un primo pezzetto di cappella. Mm mm che sensazione sublime! Lo toglie e ne rimette un pezzo di più. Mi chiede se lo voglio, se lo voglio tutto dentro. Io le rispondo che sono pronta ad essere trafitta e tra passata. Sono squassata da quel primo orgasmo, Ma questo giochetto mi fa rimontare un desiderio di cagna in calore indescrivibile. Un altro pezzetto, più a fondo. La imploro di pomparmi. Non mi ascolta, fa il suo gioco . Fino a che non sento quel glande in lattice toccarmi l'utero. Inizia a pompare veloce B. A ritmo veloce , con un bacino snodato, se chiudo gli occhi sembra che stia con un uomo espertissimo. Sento il rumore del cazzo finto a contatto con i miei umori e la mia pelle. È una sinfonia erotica. Una pornografia dei sensi. Mi contorzco e mi strappo i capelli e lei grida come se fosse lei ad essere pompata. Strilla che sta venendo, sta venendo comunque, e me tre finisce la frase vengo nuovamente anche io, entrambe completamente in visibilio. Ma B. Non contenta mi fa scendere dal tavolo e mi gira appoggiandomi con le braccia al tavolo. Mi piega leggermente e mi infila due dita prima in fica , uscendone zuppe, poi nel culo. Prima piano. Poi entra prepotente. Poi tre. Poi inizia una danza dolorosa quanto benefica appoggiata al mio culo. Mi scopa nel culo rovinosamente, urlando. Insieme. Orgasmo multiplo. Per entrambe.
Wow. Grazie Sanna
Avverto chiunque sia suscettibile alle volgarità o alle parolacce che non mi risparmiero' nello scriverle, perché ho intenzione di raccontare quanto più fedelmente posso, il mio incontro con B. Una strafiga di 43 anni, conosciuta lo scorso anno. Io ne avevo 34 e lei 42. L'ho incontrata in ufficio. Agenzia immobiliare. Lei agente, molto brava, sofisticata, dai capelli rossi. Io ho sempre fantasticato su di lei anche quando non ci scopavo. Sembrava un'attrice di film porno, una di quelle milf dalle tette grandi , perfette e rifatte. Sempre curata, sempre truccata, si vedeva ad occhio nudo che amava la chirurgia estetica. Chiappe sode. Sempre dallo sguardo malizioso, sempre provocante nei modi, nel vestire, nel guardare tutti e tutte. E quella voce sempre suadente, dalla dizione scandita . Ricordo perfettamente di essermi masturbata più e più volte con la sua immagine nella mia testa. Di essermi fatta scopare pensando a lei. E mai e dico mai, avrei sperato che lei si accorgesse di me e delle mie tendenze bisessuali. Anche perché proprio per la paura di essere scoperta, con lei cercavo di avere un rapporto super professionale. Le voci di ufficio , mi raccontavano di incontri hot con il nostro principale e poi addirittura che la sorpresero in bagno con la ragazza che viene a fare le pulizie nel nostro ufficio. Ma io non credo alle voci di corridoio. O meglio. Non ci credevo. Poi, ebbi la conferma da lei stessa. Insomma , a lei piaceva scopare con chiunque le aggradasse in quel preciso momento. E poco le importava dei giudizi altrui. E poco le importava se maschio o femmina. Faceva quel che voleva. Motivo per cui, ad un certo punto della nostra relazione ( che da parte mia era assolutamente monogama), dovetti dire basta. Le chiesi esplicitamente di essere solo mia. Lei mi rispose che ci avrebbe provato. Per tutta risposta, il giorno dopo, durante una festa tra amici, la ritrovai nella Camera da letto della padrona di casa con la bocca a ventosa sulla fica di A. che la implorava di impalarla. Decisi di smettere di soffrire. E mi feci trasferire in ufficio dall'altra parte della città. Non c'ho messo molto a disamorarmi di lei, in effetti. Ma come lei nessuna mi ha più fottuta in quella maniera così primitiva e priva di senso morale. Non so come dire. Quando mi scopava , perdevo il senso della realtà.
Comunque, dopo aver passato diversi minuti a leggere il racconto di Sanna, mi è tornata prepotentemente in testa B. La volevo. Le sue tette perfette nella mia bocca, nella mia fica, volevo che mi trafiggesse nuovamente con i giocattoli che lei mi ha insegnato ad usare anche nei momenti di solitudine. Volevo la sua vulva e i suoi umori , i suoi sapori, nella mia bocca. Cazzo quanto la volevo. E ho deciso, così, di correre da lei. Non era amore . Ora era solo "voglio esplodere grazie a lei", la voglio usare come si usa una bambola.
Ho messo un vestito leggero leggero, senza mutandine, senza reggiseno, abbastanza scollato, ma non in maniera eccessiva. Ero in macchina in un batter d'occhio, mentre la gente nelle case si riuniva intorno ai tavoli per la cena. Non mi importava se l'avessi trovata in compagnia. Tanto le sue compagnie erano sempre scoperecce . Mi sarei buttata in mezzo, mi sarei fatta scopare da chiunque, pur di avere anche un solo orgasmo con lei, per mezzo di lei. Dio com'ero bagnata. Dio se strusciavo le cosce sarei venuta da sola. Eh sì che ho scopato non meno di due giorni fa con quel baldo ragazzino del negozio!
Guido come fossi una pilota della formula uno, le strade piuttosto deserte , la canicola estiva bagnava il mio corpo di gocce di sudore, mi sentivo umida in ogni fottuto centimetro del mio corpo. Parcheggio senza problemi, citofono e il portone si apre quasi immediatamente. Non ha ancora perso il dannato vizio di aprire senza chiedere chi è. Entro e attraverso l'androne del suo appartamento fighetto nel centro della città. Due piani in ascensore e la vedo sulla porta , avvolta in una vestaglia morbida di seta rosa pallido. La coscia che le es ce dallo spacco prominente, pelle abbronzata e liscia come quella di una pupetta. Piedi nudi dalle unghie laccate di smalto trasparente. Capelli rossi, labbra prominenti. Belle succose, carnose, già le immagino sulle mie grandi labbra pronte ad asciugare ogni goccia della mia voglia prepotente. Sento la fica che mi batte. Devo scoparmela.
Ride appena mi paleso davanti a lei,sembra contenta di vedermi, i suoi occhi neri ridono come la sua bella bocca .
I seni lasciati nudi sotto la vestaglia , sembrano già pronti per me. I capezzoli duri spingono sotto il tessuto. Mi chiede a cosa deve tanta grazia. Inarca leggermente il collo all'indietro e passa la sua lingua sulle labbra, senza farlo a posta, la sua è sempre stata un'abitudine. Ma le bagna rendendole ancora più erotiche.
Non le rispondo. Le afferro i capelli dalla nuca e con forza le infilò la lingua in bocca. Quanto mi è mancato quel calore e quel sapore . B. Si stacca e mi dice di entrare. Chiude la porta e con un unico gesto da spogliarellista, leva di mezzo la vestaglia che tanto intralcia, rimanendo completamente nuda. Fica depilata, tette dal rotondo perfetto, capezzoli retti. Pronti . È proprio come la ricordo, il suo profumo di cagna sempre pronta all'uso, capace di farsi scopare da 10 persone di seguito. È lei. È B. E non è cambiata. Mi guarda languida e vogliosa , si avvicina dicendo che scommette la sua casa che la mia fica è un lago. Mi dice che sa che mi toglie il sonno. Infila la sua mano sotto il vestito lungo, mi guarda fissa negli occhi, mentre cerca la mia figa e quando la trova sorride soddisfatta. Soddisfatta di quanto io la desideri. Maledetta! Ebbene sì, le dico, che voglio che mi faccia guaire, che mi scopi senza davvero esclusione di nessun tipo di colpo. Gli umori arrivano fino al mio interno coscia e scendevano. Non ha nessuna pietà E le sue cinque dita mi aprono. E mi riempie. Le chiude a pugno e poi le apre. E le mie viscere esultano in un tripudio di sussulti goderecci. Non so con quale forza, presa come sono dalle porcherie che viaggiano veloci dalla mia testa alla mia bocca, ma la voglio prendere anche io. In piedi, l'una davanti l'altra, inizio a masturbarla. Sempre più veloce, con l'affanno di chi vuole correre verso la vittoria. Inizia a genere B. Il viso diventa un insieme di smorfie degne della più brava pornostar mai vista . Si lecca le labbra, si massaggia con rabbia le tette. E gode esattamente come un animale. Sembra grugnisca in realtà. Sempre con le mani l'una dentro l'altra, ci avviamo nella stanza più vicina all'ingresso, la cucina. Il tavolo. Sfiliamo i pugni da dentro. Mi dice di sedermi sul tavolo e togliermi il vestito. Il vestito mi aiuta a sfilarlo lei. Io mi seggi sul tavolo con un piccolo saltello, mentre B. Va un attimo nell'ingresso. Sento che cerca qualcosa in un cassetto. Ritorna con quelle falcate veloci ed ampie . Quanto si vede che è puttana! In mano ha un strap on con un cazzo in lattice enorme. Prima di infilarsi la cintura infila la sua lingua nella mia bocca, poggiando le sue tette marmoree sulle mie. Sento i nostri capezzoli sfregarsi. Io intanto mi diletto con il mio clitoride. B.leva la lingua e mi ci infila il cazzo. Mi chiede di leccarglielo tutto. Lo spinge fino in fondo alla mia gola provocandomi un conato. Ma mi piace. Quanto è grosso! Lo voglio tutto dentro. Mi sento così troia anche io!
Si infila la cintura per bene. Posizioni amo insieme il mio culo sul tavolo, appoggiata sui gomiti, prima di essere impalata , la sua bocca si avventa sul mio clitoride succhiandolo, facendomi perdere il senso del tempo e dello spazio. Grido piano. Le sue mani arrivano sulle mie tette,e pizzicano i me i capezzoli. Le chiedo di mettermelo dentro e mentre da l'ultima succhiata esplode il primo orgasmo sulla sua bocca. Lei ride, è felice e arrapata come non mai. Mima la masturbazione sul quel finto fallo grande di lattice, mentre mette la lingua sulle labbra in quel modo così da film porno! È mi guarda, fissa.
Infila un primo pezzetto di cappella. Mm mm che sensazione sublime! Lo toglie e ne rimette un pezzo di più. Mi chiede se lo voglio, se lo voglio tutto dentro. Io le rispondo che sono pronta ad essere trafitta e tra passata. Sono squassata da quel primo orgasmo, Ma questo giochetto mi fa rimontare un desiderio di cagna in calore indescrivibile. Un altro pezzetto, più a fondo. La imploro di pomparmi. Non mi ascolta, fa il suo gioco . Fino a che non sento quel glande in lattice toccarmi l'utero. Inizia a pompare veloce B. A ritmo veloce , con un bacino snodato, se chiudo gli occhi sembra che stia con un uomo espertissimo. Sento il rumore del cazzo finto a contatto con i miei umori e la mia pelle. È una sinfonia erotica. Una pornografia dei sensi. Mi contorzco e mi strappo i capelli e lei grida come se fosse lei ad essere pompata. Strilla che sta venendo, sta venendo comunque, e me tre finisce la frase vengo nuovamente anche io, entrambe completamente in visibilio. Ma B. Non contenta mi fa scendere dal tavolo e mi gira appoggiandomi con le braccia al tavolo. Mi piega leggermente e mi infila due dita prima in fica , uscendone zuppe, poi nel culo. Prima piano. Poi entra prepotente. Poi tre. Poi inizia una danza dolorosa quanto benefica appoggiata al mio culo. Mi scopa nel culo rovinosamente, urlando. Insieme. Orgasmo multiplo. Per entrambe.
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