Mercenaria. Sola senza di lui

di
genere
saffico

Premessa: I racconti precedenti (2) spno reperibili nella categoria genere etero.


L'orologio batte le 17, sono appena sveglia , stamattina mi sono coricata alle 5 e dopo una nottata passata a ballare e sniffare , ho tutte le intenzioni di riposarmi un po'. Credo che oggi non prestero' i miei servigi ad anima viva. Altro fattore che mi fa amare questa mia attivita' ludica, lo scegliere il se il dove il come e il quando. Ed oggi mi sento in vena di coccole verso me stessa. Bagno rilassante, fanghi e una maschera defaticante per il mio viso. Sono una brava puttana e mi devo premiare. Conl'accappatoio a dosso, vado in bagno ed apro la vasca. Non mi manca per nulla il mio vecchio appartamento, ho fatto davvero bene ad affittarlo a quei due ragazzi. Tra l' altro carini ed educati. Andrebbero purgati anche loro, ma non oggi, magari aspetto la fine del mese quando mi porteranno la pigione.
Sto per aprire l'acqua, il telefono squilla. Odiosa questa suoneria, devo cambiarla.
" Klizia, ciao, sono Patrizia, sei libera stasera?" " Ciao Patrizia. Ehm...veramente no, sono occupata con me stessa. Sai, fanghi, maschere per il viso, relax!?" " oh beh, avevo ibtenzione di passare " " Da sola? E il porcellone non verrebbe?" " ahahaha, no mio marito stasera ha un incontro di poker con i supi amici. Sai testosterone a mille, sigari cubani e forse qualche puttana che li spompina un po tra un full e una scala reale!" " ah beh e noi non siamo invitate?" " ahahah, sai Klizia, in realta', avevo voglia di vederti sola. Senza che per favore lui sappia. Odia che io mi prenda del tempo tutto per me" A queste parole reagisco con stizza. Insomma lui puo' farsi spompinare da una troia qualsiasi durante una serata per soli uomini e la moglie dovrebbe attenderlo a casa a gambe aperte che magari si e' svuotatp gia' sufficientemente e nemmeno se la scopa poi? " ok, tesoro, dammi un paio d'ore. Anzi, faccizmo una cosa, ceniamo insieme stasera, offro io, tutto e ordinero' giapponese, ti piace il gizpponese?" " un sacco. Beh, allora a dopo Klizia. E grazie per aver cambiato i tuoi piani per me", " Sono contenta di vederti. Npn ho cambiato niente. Magari mi sarei smaneggiata sola davanti ad uno streaming lesbo. Meglio avere compagnia non credi?" Le chiedo in tono roco e suadente, quasi gia' eccitata.
" Daccordo. Alle 20 sono da te. Ciao Kli' a dopo".
Riagganciamo.
Nel tempo si e' creata una certa confidenza tra me quella signora molto attraente, sposata ad un uomo che godeva smanettandosi mentre una donna le faceva venire gli orgasmi. Avevo ormai imparato come vuole essere presa Pat, la chiamo cosi' in ibtimita',quanto sia clitoridea, ma anche come sviene letteralmente dopo che arrivo al suo punto g. Poi il porco del marito ha bisogno di ibcularla sempre molto forte per affermare la sua mascolinita'. Ad un certo punto mi sembra di assistere ad una gara su chi la faccia godere di piu' e a Pat questo non dispiace affatto. Esce sempre di qui trascinandosi. Il suo corpo esile sembra piegarsi ad ogni colpo. Ma in realta' e' solo travolta da ondate di piacere multiple. Poi urla. E si contorce come fosse posseduta.
Hanno un autosalone. Piacciono ad entrambi le belle cose. Vestono di classe . Pat e' Cliente degli atelier piu' in voga. Capelli sempre in ordine e perfettamente truccata. Anche dopo il sesso. Lei e' perfetta. Sembra una donna che programma ogni passo. Non mi sembra pero', uba donna soddisfatta del proprio rapporto coniugale. A volte ho come l' ipressione che guardi con disprezzo suo marito e che lo scopi solo con rabbia. Secondo me, gode in maniera esponenziale solo quando si infila lo strap on e lo incula a dovere. Li si diverte, perche ' lo umilia. E lui si lascia umiliare. Strani meccanismi ai quali io non accedero' mai, meccanismi di coppia.
Ho fatto il bagno in acqua bollente. Avvolta nel vapore della vasca ho sentito un brivido di desiderio pensando a Pat nuda sopra di me che si morde le labbra.in effetti sono proprio contenta che stasera venga qui, a cenare con me.
Mi asciugo piano il corpo bagnato. Le cosce rosse per l' acqua bollente. La grana della mia pelle chiara si chiazza immediatamente e non solo per il calore dell'acqua. Passo il lembo dell'accapatoio ai lati della figa. Pat mi fa davvero effetto a pensarla. Sono contenta che stasera mi raggiunga.
L'asciugamano e sui miei seni adesso. Li ammiro e l'eccitazione cresce quando prendo tra pollice ed indice un capezzolo. Lo porto lenta alla bocca , verso lz punta rossa della mia morbida lingua. Lecco un po ed i miei sensi si infiammano. Pat e' proprio una donna attraente. Mi sbatte con audacia. Mi piace Pat. Non resisto. Pollice ed indice si stanno muovendo lenti tra le mie grandi labbra umide. Che profumo di sesso mentre penso a Patrizia.
Sobbalzo allo squillo del telefono e tutta eccitata mi sbrigo a raggiungerlo. La voce flebile " Si?" " Ehi Klizia, sono Pat. Che dolce ti piace? Tiramisu'?" Mi piaci tu. " Si, ottima scelta. Stai arrivando?" " mezz'oretta e son li da te" " bene allora io chiamo ed ordino" " Perfetto a tra poco e ...Kli', aspettami, conosco quella voce. Lascia che sia io a farti godere". Riaggancio. Beccata! Ma meglio cosi, appena entrera' le salto a dosso.
Mi preparo con cura anche se in effetti tutto quello che mi metto a dosso non ci sara' piu' dopo poco. Quindi non metto mutande e neppure reggiseno. Le apriro' cpn un corsetto nero di raso dalle coppe del seno porpora. Calze nere a rete e guepier. La faccio morire. Intanto chiamo il giapponese e chiedo di consegnarmi tutte le ordinazioni per le 20. Ok.
Spazzolo un po' i miei capelli mossi, li lascio sciolti. Me li puo' acchiappare bene. Bene. E' tutto pronto. Ore 19 e 45 suona il citofono e' Pat. Poi scampanella la porta di casa. Le apro poggiando suadente il braccio alla porta, spalancandogliela, per darle il ben venuto. E' proprio una Milf, fighissima, rimane a guardarmi sulla porta senza entrare. Ho fatto centro. Le faccio cenno con la testa di entrare. Lo fa e in silenzio appoggia il tiramisu' sulla tavola gia' apparecchiata per due. Mi viene incontro mordendosi il labbro superiore. Dio adesso che gli faccio. Ci agguantiamo, ci prendiamo e ci baciamo vorticosamente. Le nostre lingue esplorano l' interno delle nostre bocche, ci lecchiamo le labbra. Ha un ottimo sapore con retrogusto di fumo Pat. Mi fa malissimo la fica. Ho le cosce zuppe. Senza aspettare oltre le prendo una mano e me la faccio appoggiare sopra. Il resto lo fa da sola. Le alzo la maglietta. Le tiro giu' le coppe del reggiseno . Lo osservo. Pieno, sodo, capezzoli grandi e turgidi come la tettarella di un biberon, mi invitano a tormentarli, li stuzzico con le dita, prima piano poi forte. La sua mano lavora sopra le labbra lisce e carnose, bagnate di succo che fuoriesce impetuoso espandendo un profumo di sesso come fosse olio essenziale che brucia sopra ad un diffusore. E' il profumo del desiderio, delle voglie . Le mie labbra cingono i suoi capzzoli aperti come fiorellini, deve aver masso una crema per il corpo alla vaniglia, profumano e mi invitano a succhiare. Con due dita mi allarga tutta poi mi penetra. Mi inarco leggermente per riceverla meglio . Un po' di quel movimento di dita eed ecco che i capezzoli mi sfuggono dalla bocca perche' lei si inginocchia sotto di me fissandomi negli occhi. La voglia e' troppa per entrambe. Mi allarga tutta quanta. Le afferro quei bei capelli color del miele, ho quasi paura di rovinarli. Eccola, finalmente, si attacca come una ventosa al clito. Spasmi d' amore sensuale mi pervadono, " entrami dentro", " prima ti succhio tutta", lavora bene e dopo attimi ibfiniti di piacere mi scopa con la lingua " per dio che piacere mi dai", credo che stia sorridendo, ma intanto rimane attaccata ed entra ed esce, mi succhia e scappa. Mi guarda negli occhi, belli, nocciola e lucidi di passione. Vengo nella sua bocca, mi accoglie tutto quello che le offro nzlla bocca e come una cagnolina premurosa cerca di pulirmi sul lato delle cosce, sulle grandi labbra, sulla carne rosea della mi figa, ridestando pronto il mio desiderio. La porto spingendola di peso sul letto , le strappo quasi via la gonna e le strappo letteralmente le mutande. Prendo lo strap on, lei ride, sa cosa l' aspetta. Mi infilo prima il dildo nella mia figa ormai larga e pronta. Mentre il dildo mi entra e mi riempie tutta, gemo. Lei mi guarda e sorride ancora. Eccomi. La bagno con due dita sulle quali sputo. Poi sputo sul suo buco. La allargo tutta a mia volta e le ibfilo prima due dita, poi, piano, tre, quattro, ora il mio pugno e' tutto in lei. Ulula la troia. E gode pazzamente, si dimena mentre le chiedo di star ferma. Esplode il suo orgasmo e la sua schiena si inarca. Sembra indemoniata. Senza avvisarla la penetro con il cazzone finto. " sono piena, sbattimi tutta, uhmmmm, uhmmmmm, aaaaaaaa siiiii", il letto sembra essere in preda ad un terremoto. Il dildo dentro di me mi fa offuscare la vista, complice i miei movimenti secchi e tutti di bacino. Non mi fermo fin quando Pat non scoppia " vengooooo aaaaaaa, uhhhhhh, dioooooo". Vengo anche io. Poi la giro. Le lecco un po il buco del culo e senza coplimenti glielo infilo dentro. Strilla e strepita, ma gode da pazzi. Io vengo di nuovo , lei poco dopo me. E mi accascio in lei e sopra di lei.
Mi sposto. Mi levo. Ci massaggiamo. Ci accarezziamo.
" non ho mai scopato come scopo con te, mi sento libera", mi dice stuccandomi i capezzoli. " e' che ti metto a tuo agio" " " qualcuno si e' mai innamorato di te, Klizia?", " che io sappia mai. Ma chi si innamora delle puttane" " a volte succede.
" a me mai". " E che succede se io mi innamorassi di te, Kli'?" " ti dico due cose. La prima e' che non mi chiamo Klizia, sono Eva, piacere di conoscerti. E la secondq e' che se vuoi starmi accanto il piu' a lungo possibile, non devi innamorarti di me , Pat". Sorride dispiaciuta quasi. Poi poggia la testa tra il mio seno. Ci addormentiamo. Essere una mercenaria, a vokte, ha le sue controindicazioni!
scritto il
2016-08-25
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