Il mio schiavo

di
genere
dominazione

Ogni uomo ha quel desiderio inconfessabile che svelerà solo alla donna giusta. Quella voglia Di trovare una donna che lo voglia scopare intensamente, che voglia fare di lui un oggetto.
Io finalmente il mio oggetto lo avevo trovato e mi aspettava completamente nudo sul divano.
Ero in camera in cerca di alcune fasce per legargli i polsi e le caviglie. Quando rientro in sala il suo cazzo è già duro. Il rumore miei tacchi alti neri lo avverte che sto arrivando, vedo un brivido scorrergli sulla schiena. Ho addosso solo le calze a rete. "Adesso giochiamo" gli sussurro in un orecchio mentre lo bendo. Scendo lentamente e gli lego forte i polsi dietro la schiena. Mi accovaccio tra le sue gambe e inizio a passargli il ghiaccio sul cazzo duro. Lui freme e inizia a gemere. "Taci stronzo". Gli faccio passare il ghiaccio sulle palle, voglio che il suo pene diventi il più duro possibile. Per premiare la sua pazienza lo prendo un po' in bocca. Poi mi alzo in piedi sul divano, la sua testa è proprio all'altezza della mia figa. "Lecca schiavo" mi lascio dolcemente andare mentre la sua lingua umida mi accarezza il clitoride. Ma voglio godere di più. Allora mi siedo sul suo cazzo duro e lui vorrebbe muoversi per essere stimolato. "Non provare a godere, tu vieni quando te lo dico io". "Si padrona". Inizio a cavalcarlo, mi muovo avanti e indietro stimolando il clitoride. Le mie urla di godimento riempiono l'aria, gli metto una mano sulla bocca, non lo voglio sentire fiatare, voglio pensare solo al mio godimento. Allento soltanto la presa mentre orgasmo. Poi gli ordino di leccarmi le tette mentre mi preparo al secondo orgasmo, ogni volta che sento che sta per venire mi fermo, voglio portarlo al limite. Mentre ha le mie tette in bocca vengo ancora. Ora voglio sentirmi riempire. "Sei stato bravo, ora puoi godere anche tu". Sposto la mano dalla sua bocca e mentre lo bacio gli slego i polsi. Lui appoggia le sue timide mani sul mio culo sodo e mentre lo cavalco sento la sua eccitazione crescere sempre più finché non mi sento riempita di calda sborra. Mi sollevo e lo faccio inginocchiare per pulirmi bene. Vengo ancora nella sua bocca. Lo faccio alzare e prima che se ne vada gli sussurro in un orecchio "sei il mio schiavo preferito".
scritto il
2016-08-21
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