Giochi di società in famiglia

Buongiorno a tutti questo é il mio primo racconto quindi sono pronto a ricevere qualunque tipo di consiglio.
Sono un ragazzo di 18 anni,alto,magro e con i capelli castani ho due sorelle di nome Francesca e Giulia che sono gemelle e di un anno più grandi di me,loro sono molto belle bionde,occhi neri,alte e ben messe sia di culo che di tette abitiamo tutti e tre con i nostri genitori che hanno 50 anni entrambi belli e alti,veniamo a noi. Stavamo cenando tutti assieme quando mia mamma chiede se dopo cena ci andava di giocare ad un gioco di società,noi accettammo subito dato che era tanto che non giocavamo. Finita cena pulimmo il tavolo e iniziammo a giocare il gioco consisteva nel pescare bigliettini e fare quel che c'era scritto. Iniziò la mamma che pescó il primo biglietto in cui c'era scritto di baciare Francesca,lo fece senza nessun tipo di problema,subito dopo Giulia che doveva togliere la maglietta e dato che era in pigiama non aveva il reggiseno per cui rimasi estasiato a vedere quelle tettone a Francesca toccò la stessa sorte,poi arrivò il mio turno e quello di mio padre e rimanemmo tutti e due in mutande e maglietta al secondo turno mia mamma mi dovette fare una pompa con le mutande,io ero convinto che non l'avrebbe fatto e scoppiai a ridere ma con mio enorme stupore mia mamma si inginocchiò e iniziò a lavorarmi l'uccello dalle mutande stessa cosa dovettero fare le mie sorelle a mio padre quando arrivò il mio turno rimasi molto stupito dalla mia punizione,avrei dovuto fare un pompino a mio papà,subito mi arrabbiai ma poi mia mamma mi disse che lei amava quel cazzone e che dovevo assolutamente provarlo ,allora mi misi in ginocchio tirai fuori quella sberla di cazzo e me lo presi tutto in gola era delizioso stavo morendo di piacere quando ad un certo punto mi esplode in gola una valanga di sperma a quel punto le mie sorelle mi saltano addosso e si mettono a leccare tutto lo sperma che avevo in bocca,mia mamma cominciò a succhiarmelo e mio padre mi inculó,facendo a turno arrivammo all'alba esausti ma soddisfatti.