Come si fa a non cedere?

Sandro va a prendere Ariel rispettando tutte le regole di un buon appuntamento: è puntuale, ben vestito, sorridente. La conversazione è piacevole e i calici di vino non mancano. Il tempo passa veloce, Sandro e Ariel stanno tornando alla macchina quando lui la stringe e le sussurra che vorrebbe prenderla all'aperto, lungo il fiume, lì dove sono. Ariel si finge scandalizzata, ma dentro di lei scatta un fuoco e lei sente che è perduta. Vuole fare buona impressione, vuole conoscere con calma Sandro ma il suo corpo la pensa diversamente. C'è una parte di lei animale, instintiva calda come lava che ingaggia dentro di lei una lotta furibonda. Al contempo Ariel si sforza di fare conversazione e mostrarsi imperturbabile. Intanto sono arrivati alla macchina di lei, ora dovrebbero darsi il bacio della buonanotte. Lui la prende tra le braccia, alto com'è lei si adatta in modo sorprendente al suo corpo. Il suo autocontrollo scricchiola, ma si sarebbe ancora potuta salvare se non avesse sentito il suo profumo. La colpisce dove è più sensibile e il bacio si trasforma in un attacco, che la lascia confusa e senza fiato. Come se non bastasse Sandro nota il suo turbamento ed osa sperare: le prende di nuovo in ostaggio la bocca coprendola col suo corpo mentre lei risponde senza riuscire a smettere di ansimare. Lei non riesce a scendere dalla macchina, sono davanti alla Chiesa del paese, perfettamente visibili. Prova a farlo notare a Sandro che risponde maliziosamente "Non stiamo facendo niente di male". I baci e le carezze continuazione, un assalto meraviglioso in cui Ariel sente di stare per perdersi. In un attimo Sandro le chiede di spostarsi sui sedili posteriori, ed Ariel acconsente pensando che non faccia poi molta differenza. Si sbaglia, e tutto precipita in pochi minuti. In un attimo Sandro la porta sopra di sè e la sua mano audace si insinua da dietro dentro i pantaloni e accarezza più volte l'unione tra le gambe di lei, che sta letteralmente impazzendo. Ariel protesta con sempre minor convinzione mentre il suo stesso corpo le si ribella e si preme a Sandro. Sandro con la voce arrocchita di desiderio la implora di cedere, lei sente ogni freno spezzarsi e in un secondo si spoglia dicendo: "Mi arrendo". In un secondo Sandro è sopra e dentro di lei, sale lentamente aspettando che lei si adatti piano alle sue dimensioni che sono importanti. Ariel è in un'altra dimensione, già prossima all'orgasmo. Non le sembra vero di essere a lato della strada dove tutti possono vedere. Chiede a Sandro: "E se arriva qualcuno?". "Noi continuiamo" le risponde, e questo la eccita ancora, non pensava di potersi eccitare così tanto! Mentre è inchiodata sotto di lui a contorcersi dal piacere, ha un piccolo momento di lucidità: "Non stiamo prendendo precauzioni". Sandro non sembra capire, e lei continua: "Dai, non mettermi nei guai, aiutami!" Lui le massaggia il clitoride, penetrandola molto in profondità, e intanto le risponde: "Ecco, ti aiuto, credi che non mi prenderei le mie responsabilità?". Ariel è in delirio, riesce solo a sussurrare più volte "Per piacere". Sandro sembra tornare in sé, e si stacca per prendere un preservativo. Ariel è sconvolta dal senso di mancanza che prova non avendolo più tra le gambe, quando Sandro torna da lei. Lei lo accoglie più a fondo possibile, con grande sollievo di entrambi. Il preservativo Sandro ce l'ha in mano, ma non riesce a rinunciare a lei per il tempo necessario ad indossarlo. Nemmeno lei sembra disposta a sentirlo scivolare fuori di nuovo. Poi lui si accorge della sua tensione, e indossa veloce il preservativo. "Così puoi rilassarti" le dice. Poi inizia ad accelerare, lei è un po' dolorante ma in modo molto eccitante e risponde ai suoi assalti, fino a sentirlo gonfiarsi dentro di lei. Quando si riprendono lui le chiede se le dispiace che la serata abbia preso quella piega, e lei risponde: "Mi spiace solo di non poterlo rifare!".