In auto verso il mare
di
Alexia
genere
etero
Eccoci in partenza per il weekend, accaldati e stanchi. Stiamo già iniziando a rilassarci, la settimana che scorre veloce alle nostre spalle mentre corriamo verso il mare e il relax. Hai un carattere forte e a tratti autoritario, ma sai essere anche dolce come uno zuccherino. Se fossi solo dispotico ti avrei già lasciato, ma anche stucchevole mi avresti soffocata. Così invece mi mandi letteralmente via di testa. La tua vicinanza mi eccita da morire, sento il tuo braccio caldo che mi sfiora, mi arrivano ondate del tuo profumo maschio.Oddio, lì sotto sono bagnata e pronta, mi contraggo piano mentre con.te cerco di parlare della settimana e dei progetti per il weekend senza farti capire quanto sono arrapata. Io mi vergogno per la reazione di cupa lussuria che mi prende quando sono con te, o semplicemente quando ti penso. Finalmente ho sperimentato cosa si prova quando si sta con una persona che si adora... Pura goduria! Parliamo del più e del meno, poi senza alcun preavviso mi strizzi un capezzolo. Gemo e dentro di me si accende un fuoco ancora più grande. Tiri la mia scollatura e un.seno esce, tu lo accogli sul tuo palmo caldo e alterni carezze a pizzichi. Io non riesco più a pensare coerentemente, ho solo immagini di noi due che lo facciano in tutti i modi, li in macchina. In qualche modo riesco a farti capire quanto sono eccitata, ma è ancora nulla perché tu tiri fuori il tuo membro, e lo ostenti mentre pulsa di desiderio. Ironia della sorte, non possiamo nemmeno fermarci, è una strada stretta, a doppio senso lungo l'argine e non ci sono piazzole. Ti ammiro perché nel frattempo hai continuato a guidare come se nulla fosse, io sono in delirio e non mi riuscirebbe nemmeno l'operazione più elementare. Ti dico che ti salirei sopra e ti cavalcherei all'istante. Mi immagino mentre lo prendo tutto in una volta, fino in fondo come piace a te. Mi chiedi se avrei il coraggio di prenderlo in bocca. Penso di aver eseguito prima ancora che tu finissi la frase, strappandoti un lamento. Intanto immagino i camionisti che incrociando la nostra macchina sbadatamente possono sbirciare, e vedermi mentre ti scopo con la bocca. A volte mi piace andare con calma, prendere il pisello e le palle tra le mie mani a coppa e soppesarlo, sentendo il contrasto tra l'asta durissima e la morbidezza della pelle e delle palle. Poi piano inizio a baciarlo, e a dare dei colpetti con la lingua, aumentando il ritmo via via. Oggi no, oggi lo prendo tutto in bocca, di getto. Lo sento premere a fondo in gola, tu stai godendo un sacco. Ti massaggio le palle e intanto succhio, mentre vado su e giù fino in fondo. Intanto guidi normalmente, sei bravissimo. Stai sgocciolando sperma ad ogni mio affondo. Sentirti godere così mi riempie di gioia, giuro che ultimamente mi fa piacere farti venire quanto mi piace venire io stessa. Poi, dopo un po' dei miei assalti, sei costretto a fermarti. Inizi a contorcerti e ad ansimare, segno di un lavoretto ben fatto. E poi hai un orgasmo bellissimo, di quelli lunghi. Allaghi tutto, con mio grande piacere! Sono soddisfatta, ti abbraccio forte! Ti chiedo se puoi restituirmi il favore appena arriviamo al mare, e tu accetti volonteroso. Non ho mai iniziato un weekend in modo così soddisfacente!
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