Una famiglia per bene - 2

di
genere
incesti

Filtra la luce dalle tapparelle, è giorno. Riprendo coscienza dell’ambiente, di me stesso, di quello che ho sognato, … mi tocco il pigiama , le mutande, sento i residui della mia eiaculazione che ci sono seccati, … allora non ho sognato!
Mi alzo di scatto corro nel bagno, davanti alla porta il pavimento è pulito e anche la porta, … no sulla porta c’è il residuo di una gocciolina che si è asciugata, la tocco, assaggio con la punta della lingua … è salata!!!
Non è stato un sogno! Ma adesso chi ha il coraggio di scendere in cucina!?!?!
Buongiorno mamma, papà! “ciao Giorgio, oggi quando torno dall’ufficio dobbiamo andare alla scuola guida, fatti trovare pronto per le cinque! Scappo che sono in ritardo” “Ciao Tesoro, ricordati di telefonare a Giuseppe per prenotare a Natale”. Fabiola è ancora a letto? “Fabiola è andata via presto stamattina, è a Firenze per un corso di aggiornamento, starà via tutta la settimana”. Poi girandosi verso di me con un gran sorriso “buongiorno Giorgino, dormito bene? Ti ho già preparato il thé, prendi i biscotti. Mi hai fatto fare gli straordinari stamattina presto, ho dovuto lavare il corridoio stamattina, prima che si alzasse tua sorella!!!”.
Mentre incomincio ad inzuppare i biscotti nel thé mi viene dietro le spalle e mi accarezza la testa e sento che appoggia i seni sulla nuca. Mammaaa, cosa fai!?!? Non sono di ghiaccio, poi così di prima mattina!!! Lascio andare la testa e lei incomincia a farla roteare strofinandola sul suo seno. Mi alzo di scatto e scappo in bagno. “Giorgio cosa fai?” devo farmi la doccia che poi devo uscire, Clotilde mi aspetta! Invece mi siedo sul wc ed incomincio a masturbarmi furiosamente. Sento che lei è lì dietro la porta, il primo istinto è quello di coprirmi, poi ripensando alla sera precedente mi sposto sul bidet per meglio essere osservato, mi sta guardando … il mio cazzo diventa ancor più duro – non me lo sono mai visto così grande – pochi istanti poi incomincia a schizzare sborra da tutte le parti. Crollo svuotato … continuo a fissare il buco della chiave nella porta e sorridendo le mando un bacio. Vedo la maniglia muoversi lentamente verso il basso … ma poi torna nella sua posizione … non succede nulla.
Scendo dopo la doccia e pronto per uscire, le arrivo dietro le spalle e la abbraccio e le do un bacio nel collo, sento un piccolo brivido che la spinge indietro contro di me. “vieni a pranzo oggi, o resti fuori?”. Sì ci sono, tu cosa fai stamattina? “devo andare dal parrucchiere, mi sento un mostro!” Cosa dici?!? non ti ho mai visto così splendente ed in forma, si gira e mi da un casto bacio sulle labbra, “vai via adulatore”.
Rientro per pranzo, ciao mamma, “ciao gioia. Vieni che è già in tavola, però prima lavati le mani”. Mi lavo le mani, poi curioso, apro il cesto della biancheria e sopra a tutto ci sono gli slip di mia mamma, sono zuppi, li annuso tocco con le mani, lecco con la punta della lingua, che delizia, il cazzo mi diventa duro e incomincio a ciucciare tutto il cavallo dello slip, che buono!!!! “allora vieni?” sento dalla sala. Scendo … mammaaa come sei bella! Nuova pettinatura e anche nuovo colore delle unghie, “smettila di farmi dei complimenti Giorgio, che poi ci credo!”, mi siedo e pranziamo, un bell’insalatone di riso e qualche bicchiere di vino bianco fresco e frizzante.
Mi porta il caffè in salotto dove mi sono stravaccato sul divano a guardare la tv, mi chiede di farle posto, mi sollevo e appoggio la testa sul suo grembo, incomincia ad accarezzarmi la testa io le prendo una mano ed incomincio a baciargliela, mamma si abbassa si avvicina al mio viso e sento le sue labbra che si appoggiano alle mie, provo ad aprirle e sento la sua lingua … rispondo e il nostro bacio diventa sempre più profondo e sensuale, da togliere il fiato. Mi sollevo ci abbracciamo, poi mi distendo sopra di lei e continuando a baciarla incomincio a esplorare e frugare il suo corpo che sento tremare sotto di me. Rotoliamo sul tappeto e lei è sopra di me e incomincia a svestirmi, mi bacia sul viso, sul petto, mi morde i capezzoli, in un attimo ci siamo liberati dei vestiti. Mi perdo nel suo corpo, immerso tra i suoi seni, accarezzandola in mezzo alle gambe e continuando a baciarla. In un attimo mi sento avvinghiato dalle sue gambe e trovo col mio cazzo, duro all’inverosimile, l’entrata della sua figa dove entra facilitato dalla quantità di umori prodotti dall’incontrollabile eccitazione. Bastano poche spinte e il nostro orgasmo esplode poderoso lungo ed unisono. Per la prima volta ci guardiamo negli occhi e con un dolce sorriso mi bacia sulla fronte, io rispondo al suo sorriso e stringendola a me le sussurro nell’orecchio, mamma “ti amo!”, “anch’io amore mio!”.
di
scritto il
2016-10-09
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