La vendetta

di
genere
tradimenti

Sono uscita di casa ed ho preso la macchina. Ho bisogno di restare sola. Imbocco una strada di collina per cercare un po’ di refrigerio al caldo opprimente. Sono le otto di sera ma c’è ancora della luce per via dell’ora legale. Guido senza una meta, ripensando a quello che mi è accaduto. Ho appena litigato per l’ennesima volta con mio marito. Naturalmente a causa di sua madre. Non riesce a ragionare con la sua testa, quando si tratta della “mamma”. L’ho piantato in casa, senza cena, e me ne sono andata. Ora sicuramente correrà a farsi consolare. Lo odio in questo momento e vorrei tanto fare qualcosa per farlo star male, per vendicarmi. Mi fermo in uno spiazzo, e accendo una sigaretta. Abbasso il finestrino e rifletto sulla mia situazione. Ad un tratto, si ferma una macchina vicino alla mia. Guardo distrattamente il conducente e vedo che mi sorride. Non capisco cosa voglia, non lo conosco nemmeno. Poi, un lampo mi attraversa la mente. Mi guardo attorno e vedo altre macchine ferme, con gente dentro. In un angolo lontano, noto tre donne, in abiti succinti che stanno fumando e chiacchierando. Ma dove mi sono fermata? Sto per riaccendere il motore, quando, l’uomo dell’auto, si avvicina. Lo guardo un poco inquieta. ma il suo aspetto non è preoccupante. Si appoggia all’auto e mi saluta – Ciao –
Lo guardo: avrà circa cinquant’anni, grassottello, stempiato, piccolo di statura. Emana un profumo dozzinale e noto che è senza fede. Vedendo che non rispondo, diventa un poco pallido, poi, facendosi forza riprende – Sei sola? –
o guardo senza parlare, mentre un pensiero si fa strada nella mia mente (che mi abbia presa per una che fa il mestiere?). Lui rimane fermo, imbarazzato dal mio silenzio. Si guarda attorno, poi fa un ultimo tentativo – Posso farti un po’ compagnia? – Direi proprio che mi ha preso per una di quelle… D’improvviso gli faccio cenno di salire. Lui, sfodera un sorriso radioso e si precipita ad aprire lo sportello. Si siede di fianco a me. La macchina è molto piccola e quasi ci tocchiamo. Mi fa uno strano effetto avere uno sconosciuto vicino. – Sei nuova? – mi chiede arrossendo – Non ti ho mai vista – Vieni spesso qui? – gli chiedo pensando a come tirarmi fuori da questo pasticcio. – No, solo una volta la settimana…ma mi limito a guardare…non mi piacciono quelle là – dice indicando le donne succinte – io cerco un donna, una donna come te… -. Tace, Io ora sono curiosa. Non mi sembra un tipo pericoloso e non mi dispiace fare quattro chiacchiere. – Perché io che tipo sono? – Lui  prende coraggio – Sei il tipo di donna che avrei voluto sposare…- Lo guardo perplessa.
– E cosa ho di interessante, per te? –
Lui mi guarda tutta e diventa rosso – Sei molto bella… e sensuale. perché fai questa vita? – Sto per chiedergli quale vita poi mi viene in mente chi pensa io sia. – Non lo faccio di mestiere – mi sento dire meravigliata – lo faccio ogni tanto… - E quanto prendi? – mi chiede lui esitando. Rimango di sasso. La tariffa? E’ vero, si fanno pagare quelle! E adesso cosa gli dico?. Ma in che pasticcio mi sto cacciando!
Senti – comincio, pronta a spiegargli la mia situazione, poi mi fermo di colpo. Il volto di mia suocera e mio marito mi compaiono davanti. Chissà come rimarrebbero se sapessero che lo tradisco con un uomo? Devo essere pazza…Con il cuore in tumulto sussurro: - Cinquantamila… – Lui sorride e mi fa – Completa? – Non so cosa rispondere, che significa completa? Poi dico
- Scusa ma non capisco… completa? – Lui ride
– Ma allora è vero che lo fai poche volte! Completa vuol dire… si insomma… avere un rapporto completo. – E tu lo vuoi completo? – chiedo. Lui mi guarda con occhi adoranti. – A me piacerebbe moltissimo ma se non vuoi…. – Beh vediamo – dico io sorridendo. –Senti – mi fa lui tutto contento – andiamo nella mia macchina allora? E’ più grande di questa… - D’accordo – dico e scendiamo. Ci dirigiamo verso la sua auto. Mi accorgo che è un SUB spazioso con i vetri fume. Saliamo e rimango meravigliata. E’ veramente spaziosa. Sul sedile c’è un panno – Sai – mi dice – la macchina è del mio principale – se sapesse che la uso chissà cosa mi farebbe. Mi siedo e lo guardo piuttosto imbarazzata. Ora viene il bello… Lui intanto accende la radio, trova una stazione con della musica a basso volume e mi chiede – Ti piace questa musica? – Si – Anche a me , molto – Mi guarda, poi allunga una mano e mi tocca un ginocchio. Io, al contatto ho un piccolo movimento. – C’è qualcosa che non va? – mi chiede premuroso. – No, niente, niente – rispondo con il cuore in tumulto. Lui riprende a toccarmi il ginocchio e alza leggermente la gonna verso le cosce. Io guardo le mie gambe che si scoprono e aspetto con ansia. – Che belle gambe che hai! – mi dice sorridendo – E’ proprio il mio giorno fortunato oggi. – Scopre anche l’altra gamba fino alle cosce. Mi mette una mano fra le gambe, toccandomi le mutande. Io mi sento svenire. – Scusa – mi dice – non voglio farti male. Ti puoi abbassare le mutandine? – Divento rossa paonazza. Tirarmi giù le mutande davanti a lui? Eppure cosa credevo. Di rimanere vestita? Lui mi guarda e aspetta. Io inarco la pancia e mi abbasso leggermente le mutande, scoprendo il pelo del sesso. Lui guarda bramoso poi mi dice – E’ meglio se te le togli. – Io abbasso le mutande fino alle caviglie col cuore che sembra scoppiarmi. – Posso vedere il tuo gioiello? – mi dice tutto eccitato e si abbassa verso la mia fessura. Sto sudando. Mi allarga le gambe e si china a guardare. – Sei proprio carina sai! Accidenti che bella passerina! Con le dita penetra nella fessura, cerca il clitoride e comincia a stimolarlo. Io non so come comportarmi. Le sue dita mi stanno eccitando ma mi vergogno a farlo vedere. Lui intanto ha inserito due dita nella vagina e va su e giù, poi si china con la testa e mi bacia il pelo. Io comincio a sentire piacere e mi muovo senza volerlo. – Hai il preservativo ? – mi chiede lui rosso in viso ed eccitato – No – dico io, terrorizzata – l’ho dimenticato… - Ce l’ho io- dice lui trionfante – prima però voglio accarezzarti un altro poco. Continua a stimolarmi il clitoride ed io sento che sto per venire. Comincio a muovermi seguendo il suo massaggio e lui mi guarda contento. – Ti faccio piacere? – mi chiede. Io faccio cenno di sì con la testa. – Allora vieni – mi dice lui – poi, dopo un poco continuiamo – Io rimango perplessa. Come farò a rifarlo dopo avere provato piacere? Staremo a vedere. Intanto lui si è chinato e con la lingua mi sta leccando il grilletto mentre con le due dita continua a muoversi dentro la vagina. Io non riesco più a stare ferma e comincio a emettere dei piccoli sospiri, poi, l’orgasmo mi monta e vengo con un tremolio delle anche. – Basta – chiedo, fermandogli la mano – basta, non reggo più ! – Lui si ferma e mi bacia sulla bocca. Anche questo devo subire. Apro la bocca e ricevo la sua lingua. Intanto sento che sta armeggiando con la mia camicia. Mi ha sbottonato i bottoni e me l’ha aperta. Guarda le mie mammelle generose e sussurra – Ma sono magnifiche! – Mi abbassa il reggiseno e le due mammelle gli esplodono nelle mani. – Quanta grazia .- dice affondandovi la testa sei magnifica! – Comincia a leccarmi i capezzoli e a stringermi i seni. Io sono ancora frastornata dagli eventi e non mi rendo conto di essere praticamente nuda, nelle mani di un tizio che mi spupazza come vuole. Non mi dispiace però. Superata la prima impressione, comincio a divertirmi. Certo mio marito non si immagina cosa sto facendo… - Intanto lui ha abbassato di nuovo la mano e mi tocca il sesso. Stranamente sento di nuovo piacere e inarco il bacino alle sue carezze. Lui se ne accorge. – Sei pronta di nuovo – sussurra – adesso viene il bello. – Lo guardo mentre si tira giù i pantaloni, poi gli slip. Ha una verga enorme, rispetto quella di mio marito e io sono spaventata. Lui intanto ha estratto un preservativo e lo infila nel suo pene, poi ne mette un altro. Sei pronta? – mi dice. Io sono terrorizzata . Lui allora mi viene sopra e appoggia il suo pene sulla mia pancia poi lo avvicina alla fessura. – Lo metto io o lo vuoi mettere tu? – mi fa tutto eccitato. – Lo metto io – dico agitata – ma fai piano, non sono abituata a un affare così – Lui sorride soddisfatto. Io prendo il pene con la mano e lo porto sulla mia fessura. Lui spinge e io sento male. Si ferma e mi guarda. – Come sei stretta! Sembri quasi vergine… - Io arrossisco. Non posso dirgli che non l’ho quasi mai fatto. – Ho la vagina stretta – sussurro – Farò piano – dice lui e comincia a spingere lentamente. Passato il primo momento la vagina comincia a lubrificarsi ed io sento scemare il dolore. Lui intanto rimane fermo per un po’ poi mi dice – Prova tu a muoverti così se senti male ti fermi.- Io comincio a muovere il bacino accogliendo dentro di me il membro e sento che comincia a scorrere meglio. Lo sfregamento contro le pareti della mia vagina comincia a farmi provare piacere e i miei freni inibitori si rallentano. Lui intanto mi guarda in estasi . Sei fantastica – mi dice – mi fai godere un mucchio con la tua passerina stretta…ti prego continua così – Io, ora mi muovo più velocemente, perché sento il piacere aumentare. Sto faticando a fare quel movimento ondulatorio e mi fermo ansante. Lui allora mi dice – Aspetta – Si siede sul suo sedile. Lo abbassa quasi orizzontale, poi mi mormora. – Vienimi sopra, fai meno fatica – Io non riesco a muovermi. Allora mi sfilo le mutande, sollevo la gonna fino alla cintola e gli monto sopra, eccitata dalla novità. Prendo il suo pene duro e me lo infilo fra le gambe, poi comincio a spingere su e giù. Ora scorre bene e il piacere mi fa delirare. Lui intanto mi ha preso le mammelle e me le strizza e palpa emettendo delle rauche grida. Ora sono eccitata al massimo. Sto sudando e sono rossa in viso ma continuo a muovermi sentendo il pene che mi scorre dentro. Cerco di spingere al massimo per prenderne più che posso. Lui mi asseconda e mi mette le mani sui glutei e infila un dito nell’ano. Io sento di stare per venire. Per la prima volta in modo appagante e non ho più paura di niente. Devo dire che è molto bravo perché sta resistendo da un bel po’ di tempo. Non mi è mai capitato con mio marito. Solo a toccarlo lui viene. – Sei molto resistente – gli dico ammirata – Anche tu – borbotta lui eccitato . – Senti piacere? – Si – dico io con la voce spezzata – penso di stare per venire…continua…- Anch’io- mormora lui. L’orgasmo mi travolge completamente. Sento che anche lui ora spinge più forte e temo che si rompa il preservativo, poi si ferma ansante ed estrae il pene. Lo tasta poi mi sussurra – Tutto bene sai. Stai tranquilla. E’ rimasto tutto dentro -
scritto il
2010-11-10
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