Quattro mittenti e un destinatario

di
genere
gay

Sono mesi che questa cosa è entrata fissa prepotente nella mia mente, qualche notte fa l'ho pure sognata. Cosa? vi starete chiedendo. Fare sesso orale con qualcuno del mio stesso sesso vi rispondo io.
Era da poco passato mezzogiorno e finalmente come tutti i giorni a quell'ora trovavo le forze di alzarmi dal letto dopo essermi masturbato a dovere immaginandomi chino a succhiare qualche bel cazzo. Quel martedì mattina però finalmente trovai il coraggio per andare oltre, era giunto il momento di realizzare le mie fantasie, basta sborrate a vuoto, era ora di iniziare a fare sul serio e succhiare cazzi per davvero. Come prima cosa scrissi un annuncio su un sito di incontri. "CERCASI UNO O PIÙ CAZZI MATURI OSPITALI DA SPOMPINARE".. bastò poco che i primi porci iniziarono a rispondere. Dopo un accurata selezione con non pochi tentennamenti e il cuore che esplodeva dalla tensione scelsi 4 uomini tutti maturi e feci in modo di incontrarli assieme.. non fu affatto facile e alla fine ci accordamo per vederci al tramonto nella sponda del fiume Fasone. Mi precipitai in bagno mi rasai il pube e mi feci la barba, il mio viso doveva essere liscio come una puttanela pronta ad accogliere quei cazzi maturi. Presi la moto e mi recai al fiume in anticipo. Dopo un attesa che mi pareva infinita arrivarono uno dopo l'altro i 4 cavallieri. Tutti maturi, chi brizzolato chi stempiato con barba e con panza da birraioli.. C'è n'era per tutti i gusti. Per me era la prima volta ma loro erano esperti e si misero in cerchio lasciando a me il compito di inginocchiarmi davanti a loro. Come pulsava il cuore e che voglia avevo di ricevere i loro cazzi nella mia bocca vergine. Uno dopo l'altro cacciarono fuori il pene e io da inesperto che ero in un attimo mi ritrovai a succhiare con passione che mi sembrava succhiasi cazzi da anni. Uno di loro il piu giovane mi invitó a calarmi i pantaloni e le mutande, non avevo messo in conto questa cosa ma era evidente che lui e presumo anche gli altri mi volessero fare il culo. Ero troppo estasiato con tutti quei cazzi che in un baleno mi svesti e mi misi a pecorina. Il più giovane infilò uno e poi due dita nel mio bucchino vergine per lasciar spazio poi al suo grosso cazzo. Inizio a picchiare forte alle mie spalle e io godevo come una puttana nel sentire quel membro di marmo entrare ed uscire incessantemente dal mio ano ora non più vergine. Davanti ero in totale estasi tanto da tenere spesso gli occhi chiusi mentre succhiavo e segavo i tre cazzi.. Erano tutti abbastanza dotati e con delle cappelle da favola violace e grosse che io adoravo. In quel orgia fatta di quattro mittenti e un destinatario, io appunto, nessuno si era mai visto prima. Non si parlarono mai tra loro ma a me quante me ne dissero: "succhia così da brava" "brava pompinara", "zoccola leccami i coglioni" "froccio bevi la sborra" ecc ecc .
A turno, dopo un intenso lavoro di bocca sborrarono tutti, fiotti di sperma caldo e denso si riversarono sul mio viso e sulla mia bocca. Cercai inutilmente di catturare con la lingua tutto quel ben di dio, diversi schizzi finirono a terra ma tanti altri riempirono la mia bocca golosa. E ne volevo ancora, ero proprio un ingordo.
Intanto dietro, il mio culo era sfondato a dovere dal cazzone che ancora mi penetrava, mi voltai verso di lui con la bocca ancora grondante di sborra e fu quell'immagine del mio viso da troietta pompinara a portarlo più velocemente alla meta, molló la presa sui fianchi mi fece tornare sulle ginocchia e via una nuova schizzata di sperma rialimentò la mia bocca golosa. Era nettamente più carico degli altri forse perché più giovane il mio ultimo pistolero, mi ordino di ingoiare e io obbedí con molto piacere mandando giù quel nettare caldo e denso.
Mi senti orgogliosamente una zoccola sulle sponde del fiume Fasone.
Quando la notte mi misi a letto non potei fare altro che anticipare di dodici ore la sega del mattino seguente questa volta consapevole di aver realizzato il mio desiderio che covavo da mesi.
di
scritto il
2016-11-25
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