Cazzo Nero

di
genere
trans

Mi avvicino al trans nero in atteso sotto l’ombrello e dopo esserci accordati sul prezzo lo faccio salire in macchina, appena seduto apre le gambe e mi fa vedere il suo uccello nero, nodoso e di grosse dimensioni. E’ quello che cerco, stasera niente donne, solo cazzo e basta. Avevo già provato alcune volte in passato l’esperienza con i trans e mi era piaciuta. Una volta in casa sua non perdiamo tempo in chiacchiere, mi libero dal giubbotto, mi inginocchio davanti a lui e glielo prendo direttamente in bocca. La cappella è grossa così come il tronco, ma ho voglia di essere troia e lo succhio come un matto. In pochi minuti si è ingossato ed allungato, è davvero un bel cazzo nero e nodoso. Il trans si libera dai suoi vestiti, rimanendo nudo con il cazzo in tiro e con due meravigliose tette da sballo, e mantenendo le scarpette con il tacco, mi aiuta a spogliarmi e, una volta nudo, prende l’iniziativa. Le sue mani sono dappertutto, mi succhia il cazzo e nel frattempo mi allarga il culo con le dita. Succhia divinamente, in pochi secondi il mio cazzo è diventato una trave, sto per venire ma lui si ferma e si dedica totalmente al mio culo, leccandolo ed infilandoci dentro la lingua. Sono eccitato da morire, lui lo vede, prende un tubetto di vasellina e me la spalma sia sul buco, dentro e fuori, e sulla sua cappella. Si siede a gambe larghe sul letto, menandosi l’uccello che nel frattempo è diventato ancora più grosso e mi invita a sedermici sopra. Obbedisco immediatamente, mi metto a cavalcioni sopra di lui fino a puntare la cappella al culo, mi lascio andare delicatamente, sento la grande cappella che entra nel mio culo, è molto grande, mi fermo per qualche attimo mentre lui mi sega l’uccello da davanti, dandomi un senso di piacere che mi distrae dal dolore del culo. Appena il piacere aumenta mi lascio scivolare sul suo cazzo e, dopo qualche indugio, mi lascio cadere di schianto spalancando gli occhi per il dolore improvviso e violento. Dopo un paio di minuti in cui sentivo tutto il culo aprirsi a questa incredibile mazza, inizio a muovermi, scorrendo su e giù per l’obelisco, fino ad aumentare il ritmo a tal punto che il mio cazzo oscilla senza ritegno su e giù e, senza nessun intervento esterno, inizia a spruzzare sborra dappertutto addosso al trans. E’ il primo orgasmo, abbondante e copioso. Le gambe mi traballano, mi sfilo e permetto al trans di mettersi alla pecorina dietro di me per farmi inculare passivamente. Lui aumenta la velocità e mi incula ferocemente, urlandomi che sono una cagna, la sua troietta, aumentando i colpi, è un vero stallone da monta. Io, alla pecorina e il mio uccello pendulo, a 90 gradi sul letto che ancora sgoggiola sborra, sottomesso da quel meraviglioso cazzo nero, godo e godo e godo ancora, come una troia, emettendo i classici gridolini delle peggiori troie montate, gemo come una cagnetta: "Mmmmmmhhhh, si dai, mio toro ooooohhhhh, scopami aaaahhh, inculami, siiiiii", lo invito a fottermi come una troia, sento i suoi grossi coglioni sbattere contro i miei, mi sento davvero una troia, con quel traliccio che da padrone mi ha aperto in due, che entra ed esce a suo piacimento dal mio culo ormai rotto ed alla mercè del trans nero. Improvvisamente lo sento ingrossarsi e dopo qualche attimo un fiume di sborra mi esplode nell’intestino, lo sperma fuoriesce dal mio culo e mi cola sulle gambe. Estrae il cazzo dal mio culo lasciandomelo aperto come una galleria che sobbalza emettendo ancora sperma. Mi impone di pulirlo tutto con la lingua, delicatamente lecco la sborra grondante, che ha un sapore acre ed intenso, lungo tutta la lunghezza e solamente ora mi accorgo di quanto sia imponente, concludendo con un bocchino di dovuto ringraziamento. Dopo un’accurata doccia mi vesto, saluto il trans di cui non so nemmeno il nome e me ne torno in albergo.
di
scritto il
2010-11-23
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