Mani di pianista: Prologo 1

di
genere
etero

Questa storia è frutto di una fantasia che da qualche giorno non riesco a togliermi dalla testa. Come già detto sono l’unica ragazza in un gruppo di 4 uomini. E ogni tanto mi capita di desiderarne uno o 2 nel mio letto nonostante io provi a vederli come fratelli e non come altro. Nonostante ciò da qualche giorno mi sto sentendo con uno di loro, chiacchieriamo e ci stuzzichiamo… E questo ha dato il via alle mie fantasie.
Mi invita a casa sua per aiutarmi a migliorare col canto e con intonazione. Mi presento puntuale sotto il suo palazzo fa freddo ma nonostante ciò ho deciso di indossare una maglia a maniche lunghe abbastanza scollata e attillata, una gonna, sempre nera, molto abbastanza corta, calze e tacchi. Mi accoglie con un bel sorriso e un abbraccio, è vestito da casa in tuta e scalzo. Mi fa togliere il giubbotto e noto fin da subito il suo sguardo perplesso nel vedere il mio abbigliamento, soffermandosi un attimo sulle mie lunghe gambe seminude nonostante il freddo. Chiacchieriamo e ridiamo e mi offre una birra che accetto ben volentieri. Si siede al piano in salotto e inizia a suonare una melodia molto dolce e leggermente triste. Mi siedo vicino a lui sulla panca ad osservare le sue mani volteggiare delicate sui tasti sorseggiando ogni tanto la mia birra. Quella musica e quella situazione mi rilassano e quasi mi dimentico l’obbiettivo del pomeriggio insieme. Smette di suonare e iniziamo a chiacchierare tranquillamente di musica, sempre seduti uno a fianco all’altro molto vicini e piano piano ci avviciniamo e ci rilassiamo sempre di più. Proviamo qualche canzone e lui:_ Stai migliorando tantissimo ti meriti dei grattini!_ Dice ridendo. Io rispondo che non servono ma nonostante ciò inizia a passare delicatamente la mano sulla mia schiena in tutta la sua lunghezza facendomi venire i brividi. Ridendo passo una mano dietro la sua schiena e inizio a imitarlo dolcemente. Continuiamo così per un po’ continuando a parlare normalmente finchè non sento la sua mano calda scivolare sotto la mia maglietta e continuare a farmi venire i brividi sempre più intensi con le unghie lungo la mia schiena. La mano calda e delicata scopre ogni angolo della mia schiena sempre più azzardata passando anche sotto il reggiseno e sotto la gonna a vita alta. Io nel frattempo continuo a provare a mantenere una discussione normale e noncurante dei brividi e dell’eccitazione che quella mano mi causa. Accavallo le gambe tentando di controllarmi e di non fargli notare il mio stato, la gonna però si alza un po’ e vedo che i suoi occhi lo notano e si soffermano a guardarle più a lungo del dovuto. La mano si sposta sul mio fianco massaggiandolo e attirandomi sempre di più verso di lui. Il mio respiro si fa affannoso e cade il silenzio, mi guarda dritta negli occhi e tirandomi ancora di più verso di se mi bacia profondamente. Ricambio il bacio fin da subito stringendolo a me mentre la sua mano stringe il mio fianco e l’altra mi accarezza la guancia per poi scendere a accarezzarmi il seno da sopra la maglietta. Sono eccitata lo voglio. Lo stringo forte a me premendogli la mia bella 5 di seno sul petto e le sue mani si fanno più curiose… Una scivola sotto la gonna a palparmi il sedere l’altra sotto la maglietta per abbassarmi il reggiseno e giocare con un mio capezzolone. Mi giro verso di lui mettendomi a cavalcioni, facendo così alzare la gonna per dargli una bella visione delle mie mutandine in pizzo coperti solo dalle leggere calze. La mano sul mio sedere mi attira verso di lui con forza. Mi fa salire a cavalcioni su di lui. Attraverso le calze e i suoi pantaloni di tuta sento il suo cazzone duro tra le mie cosce. In preda all’eccitazione mi struscio mimando l’atto sessuale continuando a baciarlo staccandomi solo per permettergli di togliermi la maglietta e il reggiseno. Si abbassa e appoggiando la mia schiena al piano mi lecca i capezzoli e ci gioca con i denti facendomi mugolare. Mi prende di forza e mi fa sdraiare sulla piccola panca , mi apre le gambe e scende sogghignando malizioso a leccarmi la fica da sopra calze mutandine stimolando lingua e mani, facendomi bagnare così tanto da lasciarlo percepire anche attraverso il tessuto. Ho un primo orgasmo quasi subito per l’eccitazione. Lui soddisfatto mi fa alzare, mi prende per mano e mi guida in camera sua… Mi spoglia completamente e mi mette a 90 sul bordo del letto. Entra con due dita nella mia fighetta _hmmm come sei bagnata mia bella cantante, da quant’è che desideri il mio cazzo?_ non rispondo, riesco solo ad ansimare dall’eccitazione. Vengo colta di sorpresa da una sberla sul sedere bella forte che mi eccita ancor di più _Ti ho fatto una domanda_ _ Daaa…. Tropp..aaaa_ mentre parlo mi da un'altra sberla ancora più forte lasciandomi un bel segno rosso. Le dita che mi masturbano diventano tre mentre col pollice mi sgrilletta il clitoride… E con la lingua inizia a leccarmi l’ano prima delicato poi vorace… Infila delicatamente un dito anche li continuando a leccare. Sento che sto per venire di nuovo quando vedo che si allontana. Per un attimo rimango delusa. Torna con un paio di manette e la mia sciarpa. Non mi pongo domande… nelle nostre chiacchierate notturne aveva accennato al suo amore per le pratiche bdsm, e non potevo che esserne felice! Mi ammanetta i polsi sopra la testa bloccandomi sulle sbarre dl suo letto e mi benda con la mia stessa sciarpa. Mi da un bacio dolce sulla fronte e mi sussurra:_ Ora ci divertiamo piccola anch’io ti desideravo da troppo!_
Spero vi stuzzichi come inizio, se vi va lasciate commenti.
scritto il
2017-01-07
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