Marty?

di
genere
saffico

Capitolo 10.
WOW!
Se mi avessero detto che sarei arrivata a questa pagina non gli avrei mai creduto. Per di più continuate a scrivermi e a leggermi, segno che mi seguite. Darei un bacio a ognuno di voi. Virtuale, s'intende! ;)
Oggi ho un sacco di cose da raccontarvi, ma credo ci perderemmo. Come cosa? Vorrei finire di raccontarvi la serata al pub, poi c'è il concorso. Senza contare che io vorrei raccontarvi la mia prima volta in cui.. beh, l'anale ecco. E voi volete sapere di Mattia e quando sono stata con lui. Sono un sacco di parole e bisognerà andarci per gradi... anche perché, se faccio un capitolo troppo lungo vi arrabbiate! In tutto questo metteteci la mia voglia implacabile...

Con calma. Finiamo la serata al pub o vi racconto del "concorso"? Oh no il campanello... aspettate.

Eccomi qua. Peccato che ormai sia ora di pranzo e non ho più tempo per scrivere. Indovinate chi era? ... rullo di tamburi... la mia amica Martina, quella del piercing al capezzolo! A dopo, un bacio!

Non ce la posso fare... eccomi qua! Immagino già quello che commenterete dopo avervi detto che mi è venuta a trovare la Marty. Siamo andate a prenderci un caffè insieme e abbiamo chiacchierato.
"Tutto bene?"
Mi ha chiesto lei dopo un po'. Io non mi ero resa conto ma ero stata un sacco a fissarle il seno con il capezzolo, per quanto lei fosse vestita ovviamente. Quando ho capito sono diventata rossa come un peperone.
"Sì beh, da quando me l'hai vedere mi hai messo una gran curiosità addosso e... mi chiedo come sia."
"Vuoi vederlo?"
Immaginate il mio imbarazzo... ma non ho saputo dir di no. Così siamo tornate a casa mia e ci siamo chiuse in camera. Come si è chiusa la porta Marty si è tolta tutta, nuda dalla vita in su. Io ero perplessa. Ero come ipnotizzata.
"Puoi toccarlo."
Ho allungato le dita e l'ho accarezzato. Sentire il freddo acciaio accanto alla sua carne calda è stato eccitante. Ho accarezzato il capezzolo, l'areola e poi il piercing.
"Ti piace?"
"Sì... è eccitante... posso?"
"Quello che vuoi."
Mi sono avvicinata con la bocca e l'ho leccata. Tutto il seno, per salire al capezzolo, già duro. Ho sentito l'acciaio sulla lingua. A quel punto ero già fradicia. Ho succhiato, ho leccato, e poi... poi niente, ho stretto un pochino con i denti. Nel momento in cui Marty ha sospirato di piacere mi hanno ceduto le gambe. Lei l'ha capito, mi ha spinto sul letto.
"Spogliati."
In un attimo ero nuda, lei con me. Ci siamo guardate negli occhi. Mi è salita sopra. Nel momento in cui ho sentito le sue dita contro di me il mio cervello si è spento. Il suo corpo era così morbido e caldo...
Mi ha fatta stendere e poi... poi ha fatto una cosa che, sul momento, mi ha lasciato perplessa e in susa balia. Mi ha allargato le braccia e ci si è messa sopra. Ero bloccata, non potevo muovermi. Ma quello che più mi ha sconvolta è che avevo... il suo sesso davanti alla mia faccia. Proprio così. Era quasi seduta sulla mia faccia.
"Fammi godere."
A dire il vero non ero così entusiasta della situazione. Ve l'ho detto (o almeno mi pare d'averlo fatto), io non sono una sottomessa. In quel momento però non potevo proprio fare altro. Ho tirato fuori la lingua e ho iniziato a leccarle la figa. Le labbra si aprivano e i suoi umori colavano direttamente nella mia bocca. È stato qualcosa di decisamente strano e mai provato prima. Martina godeva. Eccome se godeva! E, se devo essere sincera, nemmeno io ero indifferente. Tutto sommato la situazione mi stava piacendo. A un certo punto mi ha preso per i capelli e mi ha tirato su, stringendomi la faccia ancora più contro il suo sesso.
Mi faceva male, ma era bello.
"Leccami..."
Come se avesse avuto bisogno di dirlo. Ma ora la mia lingua entrava proprio dentro il suo sesso, sentivo le mucose, il contorno della carne più delicata, i suoi umori colarmi in gola... più leccavo più godeva. Più godeva più mi tirava a sé. A un certo punto l'ho sentita fremere e ho pensato che stesse per venire. Invece... un po' mi imbarazza dirlo...
"Di più, dammi di più, ti prego..."
La sua voce era alterata dal piacere, mai l'avevo sentita cosi. E io, sotto di lei, schiacciata contro la sua figa, vi giuro, avrei voluto stenderla e possederla. È questo che provate voi maschi? Avrei voluto entrare nel suo corpo e sentirla dire che non ne poteva più. Ma per quanto ci provassi, ero bloccata sotto di lei. E in quel momento realizzai che potevo fare una cosa sola. Aprii la bocca e non importava dove, cominciai a mordere. Proprio così, prendevo la sua farne tra i denti e stringevo. Labbra, clitoride o qualsiasi lembo di pelle che in quegli attimi mi capitasse io lo mordevo. All'inizio piano, per paura di farle male. Ma poi, vedendo il suo piacere aumentare sempre più, la mia stretta si è fatta sempre più forte fino al punto, e ve lo posso garantire, da lasciarle i segni addosso per giorni. Il suo orgasmo è esploso proprio mentre le stringevo il clitoride tra i denti cosi forte che ho temuto glielo avrei staccato.

Perdonatemi gli errori.
Perdonatemi la lunga attesa.
Perdonatemi la brevità del racconto.

Ma rivivere quei momenti per me è stato impegnativo e penso di aver perso il conto degli orgasmi avuti mentre scrivevo queste righe.

A presto. Un bacio.
scritto il
2017-04-18
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