Lui? -2-

di
genere
etero

E allora eccoci qua ancora una volta. Un'inaspettata seconda volta.

Scusatemi se non ho più risposto ai commenti al mio racconto ma, come vi ho detto, ero fuori con il mio ragazzo e ho approfittato di un momento morto. In seguito la serata si è movimentata e il telefono è diventato l'ultimo dei miei pensieri. Per cui spero proprio che non me ne vorrete.

Ora è domenica mattina. Un po' prestino a dire il vero, e provo a buttar giù qualche altra parola. Se ve lo state chiedendo no, non sono a casa mia, ma del mio ragazzo e sto scrivendo mentre dorme e gli tengo la testa sul torace. È un piacevole farsi cullare dal suo respiro. A proposito, credo proprio che tra un pochino vi abbandonerò e avrò cura di svegliarlo come si deve. Per ora, però, mi dedico a voi, e poi chissà se riuscirò a finire questa "seconda puntata" in serata oppure no.

Prima di tutto lasciatemi dir due cose.
La prima è che davvero non mi aspettavo mai che quelle mie prime poche parole buttate giù quasi per scherzo potessero riscuotere tanto successo. Non so se si possa davvero definire tanto, ma i vostri commenti sono stati splendidi ed è merito vostro se ora sto scrivendo queste righe. Per cui mi sento di ringraziarvi, in particolare Blubear e Alba.

In secondo luogo c'è una cosa che mi ha lasciato un po' perplessa.
L'aspetto, come l'avete definito, "virginale" delle mie parole. No, mi spiace, non ho nulla di virginale. Come vi ho detto mi piace il sesso, tanto e potrei dire ormai di averne provate svariate sfumature. E non sempre sono stata morigerata. Magari un giorno vi racconterò qualche aneddoto.

Finita questa lunghissima premessa che spero non vi abbia annoiato mi ritrovo punto e a capo. Che cosa poi mai raccontarvi? E, soprattutto, da che parte inizio?

In un certo senso potrei dire che tutto questo è iniziato tanti tanti anni fa, quando ho iniziato a scoprire la mia sessualità. Ma dubito che i dettagli di una bambina vi possano interessare. Chiuderò l'episodio dicendovi che nessun angolo della mia casa è rimasto illeso. Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto un incontro ravvicinato con le mie parti intime. Di quegli anni ricordo l'aspetto sperimentale dei miei approcci. Non so se si potesse definire già masturbazione, ma il senso di piacevole benessere che ne traevo era come una droga. Chiaro che, dopo le prime volte in cui i miei mi scoprirono e mi fecero tanto di ramanzina mi feci furba e iniziai a farlo di nascosto.

A volte mi chiedo cosa direbbero i miei genitori se sapessero di aver una figlia tanto... disinibita (in realtà il mio ragazzo usa altri epiteti, un po' più volgare ma non per questo meno eccitanti).

Ora è domenica sera. Il mio lui si è svegliato e poi la giornata è stata una vortice sempre in movimento. Solo ora che sono nel mio letto posso rilassarmi un poco e ne approfitto per scrivere qualche riga.

Già mi immagino i primi commenti che riceverò:
"Beh, non ci racconti come l'hai svegliato?"
Quindi tanto vale dirvelo subito. Quando ha cominciato a muoversi e ho capito che stava tornando in sé ho messo via il telefono e sono rotolata su di lui, dandogli un bel bacio sulle labbra. È stato un tesoro quando si è girato perché volevo continuare a dormire. Io sono rimasta un attimo ad osservarlo (oh sì, è proprio tanto carino!) e poi ho agito. Gli ho messo la lingua in bocca. Ora mi rendo conto che scrivere queste cose un poco mi imbarazza. Non fraintendetemi, non sono una santa nemmeno da lontano. Sono solo dell'idea che certe cose vadano fatte, non dette. E ora, mettermi qui a scriverle... beh... fa un certo effetto. E se vi dicessi che questo effetto non è proprio spiacevole?

Facciamo così, perché tanto lo so cosa succederà. Io continuerò a raccontarvi di me e lui questa mattina e vi allungherete una manina tra le gambe, immaginando di essere al suo posto. Quindi, visto che nulla mi dà più piacere che dar piacere al mio ometto, farò la stessa cosa anche io:
Sappiate quindi che mentre voi vi starete toccando su queste mie parole io ho fatto lo stesso mentre le scrivevo.

In risposta al mio bacio lui mi ha respinta. Lo adoro quando fa il prezioso, mi invoglia a stuzzicarlo ancor di più, fino a quando non cede. E allora mi prende e mi fa sua con foga, quasi con rabbia, e io godo in una maniera tale che non saprei renderla a parole.

Questa mattina è andata un po' diversa. Quando mi ha respinta gli ho pizzicato un capezzolo. Credo che gli chiederò di farsi fare il piercing... mi sono resa conto che l'idea mi eccita... scusate sto divagando.

"Vediamo se mi rifiuti ancora."

Ho sorriso e mi sono infilata sotto le coperte. Eravamo già nudi, sabato sera abbiamo fatto l'amore e ci siamo addormentati così. È stato bellissimo, adoro quei momenti, quando sei appagata e lui ti tiene così stretta che puoi sentire i battiti del suo cuore, abbandonarti contro il suo petto e lentamente ti assopisci...

Ho divagato ancora, perdonatemi vi prego.

Il tempo di scivolare sotto le coperte e lui era lì, tranquillo e a riposo. Il mio giocattolo preferito! A pensarci ora mi sto bagnando... immaginate quanto lo fossi stamattina quando ho iniziato a toccarlo, accarezzarlo, coccolarlo, senza nessuna fretta ma solo con la voglia di dargli piacere. È domenica, è importante iniziare bene!
Il suo... come volete che lo chiami? Sesso? Pene? Cazzo? Che cosa imbarazzante questa... beh, il suo gingillo ha reagito in fretta alle mie attenzioni. Io non credo che voi maschietti vi rendiate conto di quanto sia affascinante per me vedere il vostro tesoro reagire e crescere alle mie attenzioni. È una cosa che mi dà assuefazione. Così, quando ho visto che gradiva, ho aperto la bocca e l'ho preso tutto, stringendoci le labbra attorno. È stato un mix di sapori. Il suo e il mio, insieme. Mentre aumentava di dimensioni dentro la mia bocca.

Scusate ma vi comunico di aver appena avuto un orgasmo... e non vi potete rendere conto della fatica che sia scrivere con una mano sola...

A questi punto credo che possiate ben immaginare cosa ho fatto. Mi sono gustata il suo membro (va bene così?) E lui ha apprezzato. Oh si, ha apprezzato un sacco la mia bocca e la mia lingua. Doveva essere un risveglio, per cui mi sono mossa con lentezza e dolcezza su ogni centimetro di pelle dall'inguine fino alla punta. Baci, carezze, morsetti, leccatine...

"Vengo."

Gli ho sentito sussurrare. Vi confesso di aver avuto un attimo di esitazione. Ho pensato che sarei potuta salir su di lui, prenderlo dentro di me e godere della sua presenza. Ma sapevo che, con la bocca, l'avevo già "scaldato" parecchio e non avrebbe resistito molto, non tanto quanto sarebbe servito a me per venire.

Ho serrato le labbra attorno alla sua carne pulsante e ho iniziato a far su e giù mentre con le mani gli accarezzavo il ventre e le cosce. E più mi muovevo più lui agitava il bacino e lo sentivo fremere tutto e io... io adoro quei momenti... saper di essere l'artefice dei suoi orgasmi mi manda in estasi più ancora del farmi scopare.

"Vieni amore mio, vienimi in bocca."

So che adora quando glielo dico, così ogni tanto (mica sempre eh, non vorrete mica diventi un'abitudine!) lo faccio felice.

Ho goduto. Quando lui si è irrigidito tutto e ha scaricato il suo seme nella mia bocca, sulla mia lingua io ho goduto. Tanto quanto un orgasmo come quello che sto provando ora. Per la seconda volta durante questo racconto.

Questo è stato il nostro risveglio di domenica mattina.

Spero che queste mie parole vi siano piaciute tanto quanto son piaciute a me mentre le scrivevo.

Ora io mi girerò a pancia in giù e mi toccherò ancora una volta. Vorrei solo che fosse qui e mi penetrasse a fondo e mi facesse godere come solo lui riesce.


scritto il
2017-03-17
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