Fotografando la bella Tamara
di
ROMANO BOTOLA
genere
poesie
Il ritorno della bella Tamara, questa storia viene dopo il racconto di "Storie di sesso e amore di due conoscenti"
Dunque tutto accadde per puro caso se così vogliamo credere, un una bella giornata d'estate, nelle splendide spiagge del Salento, io amante delle belle donne e dei ritratti fotografici, sono uscito al mattino per fotografare il porto i pescatori e magari belle fighe, ad un tratto mi sento chiamare hei, tu che fai, era lei la mia Tamara , sempre più bella abbronzatissima con una pelle liscia e luccicante, bionda, indossava un paio di Jeans pantaloncino, con una canottiera piccola e stretta, mi dice, ma se sei a caccia di belle fotografie perché non fotografi me? sono già eccitato il mio cazzo e duro, ben nascosta da bermuda e marsupio, le dico dai prendiamo un caffè, lei mi dice si ma freddo perché ho gia delle Vampate di calore, sono in fermento capisco dove vuole arrivare, cosi seduti al tavolino mentre vediamo il caffè, mi accorgo che dai suoi pantaloncini corti, scendono delle goccioline , penso al sudore è una giornata calda di scirocco, le dico, Hei bella stai sudando, con i suoi occhi verde smeraldo mi penetra, mi stordisce e mi dice: non hai imparato a conoscere le donne, non hai capito, a quel punto rispondo se è quello che penso, fammi toccare allungo le mie dita sfiorando la sua fica, tocco la coscia, e prendo la goccia, la porto al mio olfatto e sento la fragranza del odore tipico della fica quando è eccitata e pronta per essere presa in tutti i modi.
Cosi ora la giornata ha un vero inizio, io non mi voglio perdere quest'occasione, le dico, ora ti facciò un bel book fotografico, mi dice ok amore fai quello che vuoi, sono pronta, andiamo nella spiaggetta cosi chiamata dai locali, un bel posticino con sabbia fine, il mare color turchese, e delle palme intorno, comincio a fare delle fotografie in posa, vicino le palme lei seduta in riva al mare, in piedi su di una barchetta dei pescatori e cosi via, notare che non cè nessuno che ci disturba, ma dopo circa un quarto d'ora arrivano dei giovani ragazzi e si siedono sul muretto, poi ancora gente giovani e anziani insomma in poco tempo cè un vero pubblico che ci osserva, si sentono dei commenti come minghia che Bonaa, oppure sembra una diva Americana, poi un coro nuda nuda, nuuda, a quel punto Tamara mi dice : sono eccitatissima ma non possiamo continuare qui, andiamo a casa non cè nessuno li stiamo tranquilli , immaginatevi voi la scena , arrivati a casa ci saltiamo addosso le nostre bocche si fondono, le sfilo la canottiera , ha due belle tette terza misura, sode, con dei capezzoli duri come chiodi, la bacio tutta,la siedo sul muretto della terrazza e comin cio a infilare le dita nei pantaloncini era come immaginavo non aveva le mutandine e si era rasata da poco quindi pelle e fica liscia, color biondino del tipo mediterraneo,il ditalino la fa impazzire, stabilisco delle regole che prima di fare l'amore lei deve venire in altro modo," come ti facciò venire? mi dice leccami leccati tutta fino in fondo, è bella nuda entriamo in casa anche se la terrazza e ben nascosta ma è meglio non rischiare ,la stanza e fresca grande, dalla finestra si sente l'odore della brezza marina che si fonde con il profumo della sua fica, un profumo inebriante, leccando al lungo mi accorgo che il liquido mi scorre in tutto il corpo, è molto oleastro, profumato, un po come quelle creme di bellezza c he usano le donne come maschera notturna per lisciare la pelle del viso, Tamara si contorce tutta, mi grida dai dai, fammi venire, rispondo, si vienimi in bocca voglio bere ho sete, il mio membro sta scoppiando ma posso aspettare so che mi farà godere come un pazzo, ecco un istante di pausa e poi un gemito lungo, lei viene, e viene tanto mi arriva in bocca della schiuma con liquido delle sua fica è fatta è mia l'ho conquistata, perché sapete io penso che nel rapporto a due quando il sesso è al' inizio del rapporto tra i due partners, bisogna stabilire un certo potere diciamo in senso buono, quando trovi una donna così non penetrarla subito, è come avere davanti una buona pizza e divorarla, senza gustarla e capirne gli ingradienti, invece bisogna far capire alla donna, che la puoi scopare in tutti i modi farla felice, ma prima deve essere pronta , tutto questo porta ad un sano e felice equilibro sessuale, che rafforza tra i due il desiderio per le volte successive.
Tornando a noi, lei mi fa sdraiare sul letto e comincia a succhiare il mio membro con dolcezza una tale dolcezza che mi fa capire che è conquistata, a quel punto le dico fammi quello che vuoi amore, non resisto dopo pochi secondi le vengo in bocca, posso vedere mentre beve il mio sperma, è fantastica, la voglio sempre con me, poi facciamo l'amore in molte posizioni stiamo in casa circa due ore, il rumore del mare è fantastico non possiamo perdere l'occasione di andare a fare il bagno,dico: hei alllora che si fa, metti il costumi, mi risponde, si quello leopardato ti va, capisco che dopo il bagno e un buon buon pranzo alla taverna locale, torneremo in casa, allora metto infresco uan bottiglia di prosecco lei lo ama molto, ho già im mente cosa fare" tornado al tramonto preparo un aperitivo con olive del posto noccioloine patatine, poi il prosecco ben fresco, gli lo servo con la coppa, e di contorno il mio membro dentro, cosi la dolce e Troia Tamara, avrà il suo aperitivo"
La serata prosegue invitati da suoi amici di Milano a cena in una masseria in campagna,andiamo in auto perché dista circa una mezz'ora da Otranto, alla guida cè Ottavio uno che conosce tamara e se la vuole fare, ma lei non se lo fila e coem tante donne gli fa dei dispetti, potete immaginare, e seduta davanti, io sono dietro di lei, e una di quelle vecchie automobili della fine degli anni 90, molto spaziosa dietro così mi viene facile allungare la mano e toccare il suo seno senza che il guidatore si accorda di nulla, sento il calore, la pelle liscia comincio a strizzarle il suo capezzolo per dare un idea sono dietro di lei quindi tocco con facilità il seno destro, lei cerca di non agitarsi ma dura poco, dice: ragazzi fermiamoci un attimo ho bisogno di un caffè io dico subito si buona idea, ma Ottavio dal carattere scontroso per natura si oppone dice: manca poco lo prendete quando arriviamo, ma noi non demordiamo cosi è costretto a fermarsi a un baretto, come prevedevo lui rimane in macchina, non è certo un tipo brillante, io e la mia Bella Tamara entriamo nel bar: prego due caffè macchiati grazie, lei va un attimo alla toilette, dopo un minuto esce ha un fazzoletto di carta in mano, sorseggia il suo caffè e mi dice: annusa e dimmi che senti, mi si gela il sangue, rimango un attimo attonito ho capito, immaginate lei è andata in bagno si è asciugata il suo prezioso liquido vaginale e me loha portato come si fa con un trofeo, lo annuso la prima reazione è quella di correre in bagno, è un attimo ho il cazzo in tiro, non posso fermarmi dopo pochi minuti mi masturbo e.... vengo.
Ci scambiamo qualche efusione prima di uscire dal baretto, entriamo in auto, Ottavio indispettito, dice: ma quanto cazzo era lun go questo caffè, rispondo io Romano, sai per certe cose vale la pena di aspettare, interviene Tamara con la sua calda voce, erra molto gustoso il caffè, la discussione finisce li credo che il nostro Ottavio sia geloso ma allo stesso tempo anche poco smaliziato peggio per lui.
Arriviamo in questa masseria immersa nella campagna del Salento, bellissima e piena di alberi secolari d'ulivo, ci vien incontro la padrona di casa che da subito mi da uno sguardo indagatorio nel senso buono conosce da molti anni Tamara ha già intuito che tra noi cè qualcosa, la tranquillizzo, dicendole ho portato del vino rosso spero possa andare bene, certo carissimo la mia amica mi ha molto parlato di te il bel cameriere che gira il mondo e lavora sulle navi crociera, He chissà quante donne incontri, rispondo si tante donne, ma ho scoperto il bel Salento e le Salentine calde e accoglientimin tutti i sensi.
A cena io sono in mezzo a due belle donne sui 30 anni fiche, una bruna mediterranea, indossa una gonna corta ha un bel profumo, l'atra e di origine Albanese una bella longilinea con capelli lunghi neri corvini, la immagino nuda deve avere una fica bella stretta depilata, comunque Tamara e di fronte a me, accanto a lei cè Ottavio che non ha detto una parola si capisce che è inadeguato,si mangioa e si beve in allegria, di tanto in tanto parlo con la ragazza di origini Albanesi Elona, molto bella, le prendo la mano con la scusa di vedere meglio il braccialetto che indossa perché mi ha detto che è tipico del 'artigianato locale del Albania, pensate che è il 1996 siamo in estate e ci sono tantissimi sbarchi dalla vicina costa Albanese, con numerose donne che poi trovano rifugio e poi alloggio nella costa del Salento in modo particolare a Otranto, comunque Elona, mi da la mano e con le dita mi accarezza il braccio, mi sta già venendo duro, Tamara mi fulmina con lo sguardo, si può immaginare una donna quando è presa da un uomo è una vera tigre e questo le fa onore.
Con la scusa di andare a prendere del vino mi alzo faccio alla mia bella T. dico chi mi aiuta, vengo io risponde T. entriamo in dispensa, la passione è tanta la lingua scivola nella sua, mi tocca il cazzo pronto da tempo, non resisto so che anche questa volta non indossa le mutandine le sollevo il vestito la giro di dietro e infilo il mi membro ben lubrificato nella sua fica, calda soffice bagnata pronta, per evitare che si sentano gemiti le metto la lingua in bocca per tutto il tempo del rapporto che dura poco perché l'eccitazione è tan ta e la paura di essere scoperti anche, le vengo dentro so che vado sul sicuro, e lei credo sia venuta, usciamo uno alla volta con le bottiglie di vino in mano, certi di non essere stati scoperti, ma sapete l'odore dei fluidi dei nostri corpi, aleggia nel aria tanto quanto la brezza notturna della campagna, l'amica di T. Ester, ha capito tutto, mi dice: beh allora ti trovi bene qui da noi ti fa bene l'aria del nostro Salento, rispondo si penso che non posso fare a meno di pensarci ci voglio tornare spesso, e tutto cosi gradevole.
Si è fatto tardi, terminata la cena, rientriamo, mi accompagnano al residence dove alloggio, la belle Tamara mi da un bacio sulla guancia, nessuno deve venire a conoscenza del nostro segreto, per tutti noi due siamo conoscenti e amici, da considerare che l'uso dei telefoni cellulari non era ancora così diffuso, quindi io "Romano Botola" ancora non ne possedevo uno, e lei Tamara utilizzava quello di famiglia, così avevamo sviluppato un nostro codice, quando dovevamo telefonarci, prima due squilli a vuoto, poi si chiudeva la comunicazione a quel punto si chiamava e ci si metteva d'acccordo, un particolare piccante su di LEI,una volta l'ho fatta venire al telefono, il nostro motto era ci beviamo un bel prosecco, cosi le dicevo parole dolci: sei la mia preferita prima di addormentarmi ti penso sempre e mi masturbo con lentezza, vorrei conservare il tuo liquido vaginale in una boccetta per portarlo sempre con me quando sono nei lunghi viaggi imbarcato sulle navi da crociera, con queste parole T. l'ho sentita gemere al telefono, mi ha detto che era tutta bagnata questa volta indossava le mutandine perché era al lavoro nel negozio della sua famiglia, ho risposto bene, hai capito come funziona allora sei mia per sempre, ci salutiamo, e ci diamo un appuntamento in spiaggia per il giorno dopo, sapete mi sono studiato la sua psicologia e la sua mente, ho capito come farla eccitare godere venire, fare felice una donna da un piacere e un potere immenso, al punto tale da poter raccontarlo nelle stori di sesso tra due conoscenti.
un arrivederci alla prossima Romano Botola
Dunque tutto accadde per puro caso se così vogliamo credere, un una bella giornata d'estate, nelle splendide spiagge del Salento, io amante delle belle donne e dei ritratti fotografici, sono uscito al mattino per fotografare il porto i pescatori e magari belle fighe, ad un tratto mi sento chiamare hei, tu che fai, era lei la mia Tamara , sempre più bella abbronzatissima con una pelle liscia e luccicante, bionda, indossava un paio di Jeans pantaloncino, con una canottiera piccola e stretta, mi dice, ma se sei a caccia di belle fotografie perché non fotografi me? sono già eccitato il mio cazzo e duro, ben nascosta da bermuda e marsupio, le dico dai prendiamo un caffè, lei mi dice si ma freddo perché ho gia delle Vampate di calore, sono in fermento capisco dove vuole arrivare, cosi seduti al tavolino mentre vediamo il caffè, mi accorgo che dai suoi pantaloncini corti, scendono delle goccioline , penso al sudore è una giornata calda di scirocco, le dico, Hei bella stai sudando, con i suoi occhi verde smeraldo mi penetra, mi stordisce e mi dice: non hai imparato a conoscere le donne, non hai capito, a quel punto rispondo se è quello che penso, fammi toccare allungo le mie dita sfiorando la sua fica, tocco la coscia, e prendo la goccia, la porto al mio olfatto e sento la fragranza del odore tipico della fica quando è eccitata e pronta per essere presa in tutti i modi.
Cosi ora la giornata ha un vero inizio, io non mi voglio perdere quest'occasione, le dico, ora ti facciò un bel book fotografico, mi dice ok amore fai quello che vuoi, sono pronta, andiamo nella spiaggetta cosi chiamata dai locali, un bel posticino con sabbia fine, il mare color turchese, e delle palme intorno, comincio a fare delle fotografie in posa, vicino le palme lei seduta in riva al mare, in piedi su di una barchetta dei pescatori e cosi via, notare che non cè nessuno che ci disturba, ma dopo circa un quarto d'ora arrivano dei giovani ragazzi e si siedono sul muretto, poi ancora gente giovani e anziani insomma in poco tempo cè un vero pubblico che ci osserva, si sentono dei commenti come minghia che Bonaa, oppure sembra una diva Americana, poi un coro nuda nuda, nuuda, a quel punto Tamara mi dice : sono eccitatissima ma non possiamo continuare qui, andiamo a casa non cè nessuno li stiamo tranquilli , immaginatevi voi la scena , arrivati a casa ci saltiamo addosso le nostre bocche si fondono, le sfilo la canottiera , ha due belle tette terza misura, sode, con dei capezzoli duri come chiodi, la bacio tutta,la siedo sul muretto della terrazza e comin cio a infilare le dita nei pantaloncini era come immaginavo non aveva le mutandine e si era rasata da poco quindi pelle e fica liscia, color biondino del tipo mediterraneo,il ditalino la fa impazzire, stabilisco delle regole che prima di fare l'amore lei deve venire in altro modo," come ti facciò venire? mi dice leccami leccati tutta fino in fondo, è bella nuda entriamo in casa anche se la terrazza e ben nascosta ma è meglio non rischiare ,la stanza e fresca grande, dalla finestra si sente l'odore della brezza marina che si fonde con il profumo della sua fica, un profumo inebriante, leccando al lungo mi accorgo che il liquido mi scorre in tutto il corpo, è molto oleastro, profumato, un po come quelle creme di bellezza c he usano le donne come maschera notturna per lisciare la pelle del viso, Tamara si contorce tutta, mi grida dai dai, fammi venire, rispondo, si vienimi in bocca voglio bere ho sete, il mio membro sta scoppiando ma posso aspettare so che mi farà godere come un pazzo, ecco un istante di pausa e poi un gemito lungo, lei viene, e viene tanto mi arriva in bocca della schiuma con liquido delle sua fica è fatta è mia l'ho conquistata, perché sapete io penso che nel rapporto a due quando il sesso è al' inizio del rapporto tra i due partners, bisogna stabilire un certo potere diciamo in senso buono, quando trovi una donna così non penetrarla subito, è come avere davanti una buona pizza e divorarla, senza gustarla e capirne gli ingradienti, invece bisogna far capire alla donna, che la puoi scopare in tutti i modi farla felice, ma prima deve essere pronta , tutto questo porta ad un sano e felice equilibro sessuale, che rafforza tra i due il desiderio per le volte successive.
Tornando a noi, lei mi fa sdraiare sul letto e comincia a succhiare il mio membro con dolcezza una tale dolcezza che mi fa capire che è conquistata, a quel punto le dico fammi quello che vuoi amore, non resisto dopo pochi secondi le vengo in bocca, posso vedere mentre beve il mio sperma, è fantastica, la voglio sempre con me, poi facciamo l'amore in molte posizioni stiamo in casa circa due ore, il rumore del mare è fantastico non possiamo perdere l'occasione di andare a fare il bagno,dico: hei alllora che si fa, metti il costumi, mi risponde, si quello leopardato ti va, capisco che dopo il bagno e un buon buon pranzo alla taverna locale, torneremo in casa, allora metto infresco uan bottiglia di prosecco lei lo ama molto, ho già im mente cosa fare" tornado al tramonto preparo un aperitivo con olive del posto noccioloine patatine, poi il prosecco ben fresco, gli lo servo con la coppa, e di contorno il mio membro dentro, cosi la dolce e Troia Tamara, avrà il suo aperitivo"
La serata prosegue invitati da suoi amici di Milano a cena in una masseria in campagna,andiamo in auto perché dista circa una mezz'ora da Otranto, alla guida cè Ottavio uno che conosce tamara e se la vuole fare, ma lei non se lo fila e coem tante donne gli fa dei dispetti, potete immaginare, e seduta davanti, io sono dietro di lei, e una di quelle vecchie automobili della fine degli anni 90, molto spaziosa dietro così mi viene facile allungare la mano e toccare il suo seno senza che il guidatore si accorda di nulla, sento il calore, la pelle liscia comincio a strizzarle il suo capezzolo per dare un idea sono dietro di lei quindi tocco con facilità il seno destro, lei cerca di non agitarsi ma dura poco, dice: ragazzi fermiamoci un attimo ho bisogno di un caffè io dico subito si buona idea, ma Ottavio dal carattere scontroso per natura si oppone dice: manca poco lo prendete quando arriviamo, ma noi non demordiamo cosi è costretto a fermarsi a un baretto, come prevedevo lui rimane in macchina, non è certo un tipo brillante, io e la mia Bella Tamara entriamo nel bar: prego due caffè macchiati grazie, lei va un attimo alla toilette, dopo un minuto esce ha un fazzoletto di carta in mano, sorseggia il suo caffè e mi dice: annusa e dimmi che senti, mi si gela il sangue, rimango un attimo attonito ho capito, immaginate lei è andata in bagno si è asciugata il suo prezioso liquido vaginale e me loha portato come si fa con un trofeo, lo annuso la prima reazione è quella di correre in bagno, è un attimo ho il cazzo in tiro, non posso fermarmi dopo pochi minuti mi masturbo e.... vengo.
Ci scambiamo qualche efusione prima di uscire dal baretto, entriamo in auto, Ottavio indispettito, dice: ma quanto cazzo era lun go questo caffè, rispondo io Romano, sai per certe cose vale la pena di aspettare, interviene Tamara con la sua calda voce, erra molto gustoso il caffè, la discussione finisce li credo che il nostro Ottavio sia geloso ma allo stesso tempo anche poco smaliziato peggio per lui.
Arriviamo in questa masseria immersa nella campagna del Salento, bellissima e piena di alberi secolari d'ulivo, ci vien incontro la padrona di casa che da subito mi da uno sguardo indagatorio nel senso buono conosce da molti anni Tamara ha già intuito che tra noi cè qualcosa, la tranquillizzo, dicendole ho portato del vino rosso spero possa andare bene, certo carissimo la mia amica mi ha molto parlato di te il bel cameriere che gira il mondo e lavora sulle navi crociera, He chissà quante donne incontri, rispondo si tante donne, ma ho scoperto il bel Salento e le Salentine calde e accoglientimin tutti i sensi.
A cena io sono in mezzo a due belle donne sui 30 anni fiche, una bruna mediterranea, indossa una gonna corta ha un bel profumo, l'atra e di origine Albanese una bella longilinea con capelli lunghi neri corvini, la immagino nuda deve avere una fica bella stretta depilata, comunque Tamara e di fronte a me, accanto a lei cè Ottavio che non ha detto una parola si capisce che è inadeguato,si mangioa e si beve in allegria, di tanto in tanto parlo con la ragazza di origini Albanesi Elona, molto bella, le prendo la mano con la scusa di vedere meglio il braccialetto che indossa perché mi ha detto che è tipico del 'artigianato locale del Albania, pensate che è il 1996 siamo in estate e ci sono tantissimi sbarchi dalla vicina costa Albanese, con numerose donne che poi trovano rifugio e poi alloggio nella costa del Salento in modo particolare a Otranto, comunque Elona, mi da la mano e con le dita mi accarezza il braccio, mi sta già venendo duro, Tamara mi fulmina con lo sguardo, si può immaginare una donna quando è presa da un uomo è una vera tigre e questo le fa onore.
Con la scusa di andare a prendere del vino mi alzo faccio alla mia bella T. dico chi mi aiuta, vengo io risponde T. entriamo in dispensa, la passione è tanta la lingua scivola nella sua, mi tocca il cazzo pronto da tempo, non resisto so che anche questa volta non indossa le mutandine le sollevo il vestito la giro di dietro e infilo il mi membro ben lubrificato nella sua fica, calda soffice bagnata pronta, per evitare che si sentano gemiti le metto la lingua in bocca per tutto il tempo del rapporto che dura poco perché l'eccitazione è tan ta e la paura di essere scoperti anche, le vengo dentro so che vado sul sicuro, e lei credo sia venuta, usciamo uno alla volta con le bottiglie di vino in mano, certi di non essere stati scoperti, ma sapete l'odore dei fluidi dei nostri corpi, aleggia nel aria tanto quanto la brezza notturna della campagna, l'amica di T. Ester, ha capito tutto, mi dice: beh allora ti trovi bene qui da noi ti fa bene l'aria del nostro Salento, rispondo si penso che non posso fare a meno di pensarci ci voglio tornare spesso, e tutto cosi gradevole.
Si è fatto tardi, terminata la cena, rientriamo, mi accompagnano al residence dove alloggio, la belle Tamara mi da un bacio sulla guancia, nessuno deve venire a conoscenza del nostro segreto, per tutti noi due siamo conoscenti e amici, da considerare che l'uso dei telefoni cellulari non era ancora così diffuso, quindi io "Romano Botola" ancora non ne possedevo uno, e lei Tamara utilizzava quello di famiglia, così avevamo sviluppato un nostro codice, quando dovevamo telefonarci, prima due squilli a vuoto, poi si chiudeva la comunicazione a quel punto si chiamava e ci si metteva d'acccordo, un particolare piccante su di LEI,una volta l'ho fatta venire al telefono, il nostro motto era ci beviamo un bel prosecco, cosi le dicevo parole dolci: sei la mia preferita prima di addormentarmi ti penso sempre e mi masturbo con lentezza, vorrei conservare il tuo liquido vaginale in una boccetta per portarlo sempre con me quando sono nei lunghi viaggi imbarcato sulle navi da crociera, con queste parole T. l'ho sentita gemere al telefono, mi ha detto che era tutta bagnata questa volta indossava le mutandine perché era al lavoro nel negozio della sua famiglia, ho risposto bene, hai capito come funziona allora sei mia per sempre, ci salutiamo, e ci diamo un appuntamento in spiaggia per il giorno dopo, sapete mi sono studiato la sua psicologia e la sua mente, ho capito come farla eccitare godere venire, fare felice una donna da un piacere e un potere immenso, al punto tale da poter raccontarlo nelle stori di sesso tra due conoscenti.
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