Un anno da ricordare (parte 4)

di
genere
gay

Lele condusse Simone in camera da letto, io li seguii. Lele chiuse la porta e si tolse la canottiera, Simone cominciò ad accarezzarlo e a succhiargli i capezzoli. Lele intanto mi faceva segno di venire vicino a lui, voleva che lo accarezzassi pure io, lo feci. Lele mi tolse la maglietta e mi slacció la cintura, io tolsi i jeans e restai in boxer, mentre il mio membro si stava svegliando velocemente. Simone si sbottonò la camicia, mostrando i muscoli, poi tolse anche i pantaloni e infine i boxer, poi si buttò sul letto a pancia in su e si toccò. Lele lo guardava, mentre io continuavo a leccargli il collo. Mi fermò, tolse anche lui pantaloni e boxer e si buttò sopra Simone. Cominciarono a baciarsi con una perversione inaudita, Lele gli toccava la coscia, Simone intanto cominciava a gemere. Non volevo restare a guardare, mi tolsi anche io boxer e mi misi a letto. Inizialmente accarezzai Lele, forse lui neanche se ne accorse, tanto era preso da Simone. Allora, per farmi notare da entrambi, mi misi dietro di Lele e cominciai a leccargli l'ano, non l'avevo mai fatto prima e neanche mi piaceva farlo, ma mi trovai costretto. Lele finalmente si girò, si staccò da Simone e venne da me, mi baciò, poi mi spinse in basso e mi piazzò il suo membro eretto dritto in gola, cominciai ad ingoiare mentre cercavo di vedere cosa faceva Simone. Pensai che si sarebbe buttato nuovamente su Lele, ma invece si avvicinò a me, mi accarezzava i fianchi e mi baciava il collo. Mi staccai dal membro di Lele e continuai a baciarlo, non volevo che lo facesse Simone. Lele si concentrò su di me e all'improvviso mi girò di scatto e mi sbattè il suo membro sempre più eccitato contro il mio culo. Poi Simone infilò due dita e subito dopo Lele cominciò a penetrare, fortissimo, mi faceva veramente male ma godevo le stesso. La penetrazione durò poco però, forse Lele non voleva venire così presto. Passammo i seguenti venti minuti tra baci e pompini reciproci. Poi Lele tornò a cercare Simone, si mise sopra di lui, gli strinse la faccia con una mano e lo baciò, lasciando tutta la sua saliva sulla bocca di Simone. Poi gli alzò le gambe, se le mise sulle spalle, prese il suo membro in mano, lo masturbò velocemente e lo piazzò dentro il culo di Simone, prima piano, poi sempre più forte. Simone gridava, emanava versi strani, sembrava che si facesse male ma allo stesso tempo godeva. Mentre Lele lo trapanava, Simone lo mordeva e lo graffiava, poi si accerezzò con le mani i capelli e la faccia. Io in quei momenti ero stato messo in disparte, avevo dimenticato per un attimo che avevo di fronte il mio ragazzo e il mio ex. Ormai vedevo solo due Bronzi di Riace che scopavano selvaggiamente, e preso dall'eccitazione del momento, cominciai a masturbarmi godendomi lo spettacolo. Lele continuava, non voleva fermarsi, Simone nonostante il dolore lo incitava a continuare. Continuammo per una quindicina di minuti, poi mi accorsi di stare per venire. Istintivamente mi avvicinai a loro e venni, gli schizzi finirono tutti sul petto di Simone che mi ordinò di pulirlo. Obbedii, infilai la testa tra il petto di Simone e quello di Lele e cominciai a leccare, ci volle un po' di tempo perché la posizione non era favorevole ma completai il lavoro, mentre Lele ormai stava letteralmente sfondando il culo di Simone. Ripresi fiato poi cominciai nuovamente ad accarezzare la schiena di Lele, per poi baciarlo sulle labbra. Simone emanò delle urla fortissime, stava per venire, anche Lele era arrivato all'apice dell'eccitazione. Simone venne, gli schizzi furono potentissimi. Arrivarono fino alla sua faccia e un po' anche a me, si pulì con le mani, lo stesso feci io. Lele cominciò a rallentare, fino a fermarsi, e non appena uscì dal corpo di Simone, venne anche lui, gli schizzi andarono in alto e poi caddero sopra tutti e tre, come l'acqua di una fontana. Lele si buttò a pancia in su sul letto. Chiuse gli occhi, aveva il fiatone, era sfinito. Era sudato fradicio, il suo corpo era coperto, oltre che da sudore, anche da saliva e sperma, appartenenti a tutti e tre. Io Simone lo ripulimmo per bene, ovviamente con la lingua, Simone ogni tanto provava a baciarmi sulle labbra, io mi scostavo e mi facevo baciare sul collo. Non ce la facevo proprio a baciarlo, qualcosa mi bloccava. Finita la pulizia di Lele, anche noi sfiniti, appoggiammo entrambi la testa sul petto possente di Lele e ci addormentammo. Prima però pensai a quanto era cambiato Simone, non era più il ragazzo timido e introverso di cui mi ero innamorato mesi prima, ora era stato capace di fare sesso a tre con il suo ex e con un perfetto sconosciuto. Era cambiato davvero, il vecchio Simone non lo avrebbe mai fatto. Mi svegliai intorno alle 11, ormai avevo perso la lezione. Lele e Simone non c'erano a letto. Li cercai per la casa ancora mezzo addormentato. Sentii le loro voci provenire dalla cucina, erano lì. Erano bagnati e indossavano entrambi un asciugamano che copriva dalla vita a poco sopra il ginocchio. Avevano fatto la doccia insieme poco prima. "Buongiorno dormiglione!" mi disse sorridente Lele, siediti e fai colazione. Non mi curai nemmeno di mettermi i boxer e mi sedetti a tavola nudo. Cominciammo a commentare la notte appena trascorsa: "Mi è piaciuto tantissimo, esperienza da rifare" disse Simone, "Certo! Da rifare assolutamente, vero Fede?" disse Lele, annuii accennando un sorriso poco convincente, poi dissi: "Perché avete fatto la doccia da soli? Potevamo farla tutti insieme, anche io ne avevo bisogno". La risposta di Lele fu immediata: "Volevamo dirtelo, ma eri così bello mentre dormivi che non volevamo svegliarti". Simone guardò l'orario, tolse l'asciugamano e si rivestì. Diceva che doveva andare a cercare lavoro e se ne andò, non prima di avere baciato Lele sulle labbra, ci provò anche con me, ma ancora una volta mi scostai e mi baciò sulla guancia. Non appena Simone uscì rimproverai Lele, non doveva proporre a Simone di fare sesso insieme a noi, quella sarebbe stata la nostra prima notte da fidanzati. Lele rise, tolse l' asciugamano e mi disse di sedermi sopra di lui, vedendo il mio rifiuto, mi prese di peso e mi fece sedere sulle sue gambe. Poi mi baciò ripetutamente e mi chiese scusa, dicendomi che quello che avevamo fatto con Simone era solo un passatempo e non c'entrava niente con i sentimenti che provavamo l'uno per l'altro. Mi convinse, stavolta lo baciai io, mi prese in braccio e tornammo in camera da letto. (Fine quarta parte)
scritto il
2017-06-14
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