Dr. Jekill & Mr.Hide
di
Aphrodite scarlett
genere
dominazione
Dopo molto tempo incontrai un amico che aveva vissuto un po di tempo a londra, ci vedemmo per chiacchierare, una cosa tranquilla.
Quando lo risentii al telefono non so perché ma mi ispirò, essendo diverso dagli altri e avendo qualcosa di misterioso che mi attirava gli confessai la mia natura da slave con un po di paura perché non sapevo come l'avrebbe presa e avevo paura di sentirmi giudicata, invece accolse la mia confessione con entusiasmo e si mostrò incuriosito, gli mandavo delle foto sulla dominazione che a me eccitavano e piacevano anche a lui, mi confessó qualche sua fantasia e iniziai a capire che anche la sua mente poteva essere perversa quanto la mia, si mostrò interessato quando gli mostrai la mia attrezzatura e un giorno mi chiese: sarai la mia schiava? E io gli risposi di si, iniziando già ad eccitarmi per quella situazione che presto avrei vissuto.
Dopo qualche settimana decidemmo di rivederci a casa mia.
Il giorno che doveva venire pensavo che magari sarebbe stato timido o che non avrebbe saputo fare niente e infatti quando arrivó era molto tranquillo, non capivo se fosse a disagio o intimidito o se invece stesse già iniziando ad immaginare cosa mi avrebbe fatto una volta arrivati a casa.
In ascensore mi bacio e mi mise una mano tra le gambe e una volta arrivati in casa mi disse di andare a cambiarmi, mi aveva già detto quando ci sentimmo al telefono che avrei dovuto indossare un intimo nero e i tacchi e cosi li indossai, misi anche un vestito e quando mi avvicinai cambiò completamente, sembrava dr.Jeckill & mr.hide, divenne severo e autoritario, mi spinse sul letto facendomi poggiare la testa sul materasso, mi sollevó il vestito e inizió a prendermi a sculacciate fino a farmi male, mi sentivo quasi umiliata e allo stesso tempo mi piaceva, mi eccitava l'idea che fossi sottomessa a lui e che potesse farmi ciò che voleva... Sentivo il calore sulle natiche dei colpi mentre le dava sempre più forte.
Mi mise due dita in bocca e mi schiaffeggió, intanto sentivo dietro tra le gambe che si stava eccitando, mi toccava tra le gambe e si muoveva dietro di me facendomi sentire la sua eccitazione, mi prese per i capelli e mi fece mettere in ginocchio, mi ordinò di succhiarglielo ma non ebbi il tempo di farlo lentamente che lo spinse subito fino in fondo e sempre più forte, iniziavo a sentire il conato e cercavo di staccarmi ma lui lo rimise nella mia bocca ordinandomi di tenere le mani dietro la schiena e di abbassare la testa, istintivamente essendo in ginocchio e con i tacchi alti portavo le mani sulle sue gambe o glielo prendevo tra le mani per accompagnare il movimento della mia bocca, ma lui mi schiaffeggió ordinandomi di togliere le mani e di stare nella posizione che mi aveva imposto e lo rimetteva in bocca continuando a scoparmi cosi, mi sentivo usata e il fatto che continuasse a rimettermelo in bocca nonostante io non riuscissi a farlo arrivare fino in fondo e iniziavo quasi a lacrimare mi spaventava ed eccitava allo stesso tempo, come se in quel momento fossi solo un oggetto da usare.
Mi fece stendere sul letto e mi schiaffeggio tra le gambe e sulle cosce, prese il mio vibratore e me lo mise in bocca per farmelo succhiare e intanto continuava a schiaffeggiarmi sul clitoride prima di poggiare il vibratore e stimolarmi , voleva metterlo dentro ma non ero completamente bagnata cosi ci mise un po di saliva e inizió a spingerlo sino a farlo entrare dentro quasi con invadenza e mentre spingeva si mise sopra la mia faccia rimettendomi il suo pene in bocca e bloccandomi cosi, non avevo scampo e continuava a spingere il vibratore dentro e io mi bagnavo ed ansimavo, senza toccarlo come se avessi i polsi legati.
Alternava gli schiaffi sul clitoride e il vibratore e intanto cercava di scoparmi la bocca, quando lo toglieva cercavo di leccarlo quasi ad ingraziarmelo ma non aveva pietà e cosi lo rimetteva dentro fino in fondo.
Quando lo tolse e scese dal letto rimasi immobile, in attesa obbediente, decise di scoparmi , mi mise una mano sul collo, mi schiaffeggiava e mi sculacciava, mi spostava e mi muoveva a suo piacimento come un giocattolo, mi fece scendere dal letto e mi fece inginocchiare prendendomi nuovamente per i capelli e me lo rimise in bocca, mi sentivo usata, come se fossi un oggetto sessuale da usare in ogni modo.
Mentre ero in ginocchio inizió a masturbarsi e mi ordinò di aprire la bocca e di guardarlo negli occhi, mi sentivo come una puttana, cercavo di guardarlo ma non riuscivo a tenere la testa sollevata e lui mi schiaffeggió e mi ordinó ancora di guardarlo sino a quando non venne sul mio corpo e sulla mia bocca, ero piena e quando ebbe finito gli chiesi se potevo andare a pulirmi, lui mi guardó e poi mi disse: no, vado prima io e mi lascio lì in ginocchio. Ricoperta del suo liquido caldo. Usata.
P.s: questa è una situazione che ho vissuto e di cui non ricordavo tutti i particolari, è stata una dominazione più fisica che mentale, io personalmente adoro la dominazione mentale e psicologica ma anche questa esperienza è stata interessante.
Ora sono curiosa di sapere come sarà quando potrà usare anche la mia attrezzatura bdsm.
Quando lo risentii al telefono non so perché ma mi ispirò, essendo diverso dagli altri e avendo qualcosa di misterioso che mi attirava gli confessai la mia natura da slave con un po di paura perché non sapevo come l'avrebbe presa e avevo paura di sentirmi giudicata, invece accolse la mia confessione con entusiasmo e si mostrò incuriosito, gli mandavo delle foto sulla dominazione che a me eccitavano e piacevano anche a lui, mi confessó qualche sua fantasia e iniziai a capire che anche la sua mente poteva essere perversa quanto la mia, si mostrò interessato quando gli mostrai la mia attrezzatura e un giorno mi chiese: sarai la mia schiava? E io gli risposi di si, iniziando già ad eccitarmi per quella situazione che presto avrei vissuto.
Dopo qualche settimana decidemmo di rivederci a casa mia.
Il giorno che doveva venire pensavo che magari sarebbe stato timido o che non avrebbe saputo fare niente e infatti quando arrivó era molto tranquillo, non capivo se fosse a disagio o intimidito o se invece stesse già iniziando ad immaginare cosa mi avrebbe fatto una volta arrivati a casa.
In ascensore mi bacio e mi mise una mano tra le gambe e una volta arrivati in casa mi disse di andare a cambiarmi, mi aveva già detto quando ci sentimmo al telefono che avrei dovuto indossare un intimo nero e i tacchi e cosi li indossai, misi anche un vestito e quando mi avvicinai cambiò completamente, sembrava dr.Jeckill & mr.hide, divenne severo e autoritario, mi spinse sul letto facendomi poggiare la testa sul materasso, mi sollevó il vestito e inizió a prendermi a sculacciate fino a farmi male, mi sentivo quasi umiliata e allo stesso tempo mi piaceva, mi eccitava l'idea che fossi sottomessa a lui e che potesse farmi ciò che voleva... Sentivo il calore sulle natiche dei colpi mentre le dava sempre più forte.
Mi mise due dita in bocca e mi schiaffeggió, intanto sentivo dietro tra le gambe che si stava eccitando, mi toccava tra le gambe e si muoveva dietro di me facendomi sentire la sua eccitazione, mi prese per i capelli e mi fece mettere in ginocchio, mi ordinò di succhiarglielo ma non ebbi il tempo di farlo lentamente che lo spinse subito fino in fondo e sempre più forte, iniziavo a sentire il conato e cercavo di staccarmi ma lui lo rimise nella mia bocca ordinandomi di tenere le mani dietro la schiena e di abbassare la testa, istintivamente essendo in ginocchio e con i tacchi alti portavo le mani sulle sue gambe o glielo prendevo tra le mani per accompagnare il movimento della mia bocca, ma lui mi schiaffeggió ordinandomi di togliere le mani e di stare nella posizione che mi aveva imposto e lo rimetteva in bocca continuando a scoparmi cosi, mi sentivo usata e il fatto che continuasse a rimettermelo in bocca nonostante io non riuscissi a farlo arrivare fino in fondo e iniziavo quasi a lacrimare mi spaventava ed eccitava allo stesso tempo, come se in quel momento fossi solo un oggetto da usare.
Mi fece stendere sul letto e mi schiaffeggio tra le gambe e sulle cosce, prese il mio vibratore e me lo mise in bocca per farmelo succhiare e intanto continuava a schiaffeggiarmi sul clitoride prima di poggiare il vibratore e stimolarmi , voleva metterlo dentro ma non ero completamente bagnata cosi ci mise un po di saliva e inizió a spingerlo sino a farlo entrare dentro quasi con invadenza e mentre spingeva si mise sopra la mia faccia rimettendomi il suo pene in bocca e bloccandomi cosi, non avevo scampo e continuava a spingere il vibratore dentro e io mi bagnavo ed ansimavo, senza toccarlo come se avessi i polsi legati.
Alternava gli schiaffi sul clitoride e il vibratore e intanto cercava di scoparmi la bocca, quando lo toglieva cercavo di leccarlo quasi ad ingraziarmelo ma non aveva pietà e cosi lo rimetteva dentro fino in fondo.
Quando lo tolse e scese dal letto rimasi immobile, in attesa obbediente, decise di scoparmi , mi mise una mano sul collo, mi schiaffeggiava e mi sculacciava, mi spostava e mi muoveva a suo piacimento come un giocattolo, mi fece scendere dal letto e mi fece inginocchiare prendendomi nuovamente per i capelli e me lo rimise in bocca, mi sentivo usata, come se fossi un oggetto sessuale da usare in ogni modo.
Mentre ero in ginocchio inizió a masturbarsi e mi ordinò di aprire la bocca e di guardarlo negli occhi, mi sentivo come una puttana, cercavo di guardarlo ma non riuscivo a tenere la testa sollevata e lui mi schiaffeggió e mi ordinó ancora di guardarlo sino a quando non venne sul mio corpo e sulla mia bocca, ero piena e quando ebbe finito gli chiesi se potevo andare a pulirmi, lui mi guardó e poi mi disse: no, vado prima io e mi lascio lì in ginocchio. Ricoperta del suo liquido caldo. Usata.
P.s: questa è una situazione che ho vissuto e di cui non ricordavo tutti i particolari, è stata una dominazione più fisica che mentale, io personalmente adoro la dominazione mentale e psicologica ma anche questa esperienza è stata interessante.
Ora sono curiosa di sapere come sarà quando potrà usare anche la mia attrezzatura bdsm.
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