La mia segretaria

di
genere
etero

Salve, mi chiamo gianpaolo (nome di fantasia), ho 40 anni, sposato e ho una figlia di 10 anni. Con mia moglie, mora, 2^ di tette ma un bel culo, il sesso va come un marito e una moglie sposati da 15 anni: si scopa solo quando lei ne ha voglia, altrimenti mi soddisfa con pompini e seghe... Lavoro autonomamente (ho un'agenzia di spettacoli con un mio socio) e sono il responsabile di una regione italiana, mentre il mio socio ne cura un'altra. Fortunatamente si riesce a fare un bel lavoro, soprattutto d'estate. E proprio per la mole di lavoro, decisi di cercare una segretaria/collaboratrice, che magari mi curasse gli appuntamenti e mi organizzasse le mie giornate lavorative. Trovai così una ragazza, spigliata e con la voglia di lavorare adatta a quello che io cercavo. Purtroppo aveva una situazione familiare praticamente disastrosa: stava lasciandosi con il marito, una figlia di 3 anni, e faceva lavori di pulizie presso un'azienda privata. Aveva come tempo da dedicarmi solo il pomeriggio. A malincuore decisi di cercarne un'altra. L'occasione si presentò dopo due giorni: una ragazza dell'est, sposata con due bambini. Il marito aveva appena perso il lavoro ed io decisi di aiutarla cercando di insegnarle questo tipo di lavoro. Aveva però difficoltà nell'esprimersi bene in italiano e per questo tipo di lavoro comunicare al telefono in modo chiaro e limpido è fondamentale. Ho cercato tuttavia di aiutarla, ma dopo un mese lei mi comunicò che sarebbe rientrata al suo paese nativo perché per il marito era più facile trovare lavoro. Avevo ormai abbandonato l'idea di trovare qualcuna che potesse aiutarmi e decisi così di continuare a farmi il lavoro da solo, anche se davvero difficile abbinare appuntamenti e telefonate. Un giorno, mentre mi trovavo tra colleghi al bar dopo un meeting, mi si presentò una ragazza che aveva ascoltato i nostri discorsi e del mio interesse nel cercare una segretaria. Salimmo così in ufficio e lei cominciò a parlarmi un pò di sè. Aveva 22 anni, alta 1,65, capelli biondo scuro, una 3^ abbondante di seno ma un culetto molto piccolo. Aveva, fino a qualche giorno fa, lavorato come barista presso un bar della mia città, che tra l'altro io frequentavo. Ma non mi ero mai accorto di lei. Decido così di farle fare un periodo di prova. Le affido il cellulare per le telefonate, un tablet e un computer dove poter creare una banca dati degna della mia agenzia. Ogni mattina ci troviamo insieme in ufficio perché la maggior parte degli appuntamenti avvengono nel tardo pomeriggio. Vedo che lei è molto brava nel parlare e nel presentarsi al cellulare con i possibili clienti. Anche nell'abbigliamento è molto giovanile e sbarazzina: short cortissimi, canotte scollatissime, vestitini estivi ecc. Dopo un pò di tempo decido di farmi accompagnare anche agli appuntamenti. Lei non si scompone e sembra che questo lavoro la calzi a pennello. Cominciamo ad entrare in confidenza e non ci risparmiamo anche qualche battutina piccante. Un giorno si presenta in ufficio con un vestitino bianco leggero e molto scollato. Non so se è stata una scusa, ma lei si avvicina e mi chiede qualcosa sul programma che sta adoperando. Nel farlo si cala e io riesco a vedere il suo reggiseno di pizzo bianco. Con una battuta le dico: "se fai così mi distrai e non riesco a darti nessuna spiegazione... anche il perizoma è bianco?". Lei mi guarda e mi fa: "controlla tu stesso!". Resto un pò perplesso dalla sua risposta ma non me lo faccio ripetere due volte. Alzo il vestitino e noto che ha un tanga bianco. Comincio a toccarle il culo e lei accosta le sue labbra alle mie. Cominciamo a baciarci con passione. Le nostre lingue si intrecciano continuamente e sento che lei comincia a bagnarsi la fica che noto è tutta depilata. Ci buttiamo sul divano e lei, dopo essersi tolta il vestitino, con maestrìa, tira fuori dal mio pantalone il mio cazzo e comincia un pompino perfetto. Succhia avidamente la mia cappella e va su e giù lungo l'asta. Io intanto sgancio il suo reggiseno e libero le sue belle tette. La faccio fermare, altrimenti vengo in un attimo, e comincio un lavoro di bocca su tette e fica, ancora chiusa nel suo minuscolo tanga. Lei in preda all'orgasmo ormai vicino, si toglie l'ultimo indumento rimasto e mi prega di scoparla. Avvicino la cappella alla sua fighettina rasata e lentamente la penetro. E' bagnatissima! Cominciamo a scopare come due amanti e lei mi prega di farlo tutti i giorni. E' una goduria pazzesca! Mi fa uscire dalla fica, mi lecca nuovamente il cazzo e si gira in un 69 da urlo. Le mangio il clitoride, bevo tutto il suo succo... Ormai all'apice del godimento le dico che sto per sborrare. Lei, quasi importandosene di quello che le ho detto, continua nel suo lavoro di bocca ed io le riverso uno, due, tre schizzi in gola. Si gira mi guarda e mi fa: "hai un sapore buonissimo, voglio berla tutti i giorni!". "Il mio cazzo sta a tua disposizione per tutti i giorni che vuoi", replico io. Non contenta, me lo ripulisce per bene e nota che è ancora nel pieno della sua durezza. Si gira, mi bacia in bocca, si mette a pecora sul divano e mi dice: "prendimi da dietro, voglio sentirti tutto!". Non mi faccio pregare. Appoggio nuovamente la mia cappella ancora lucida delle sue leccate e la penetro da dietro nella fica. "Ah, sì, mi fai godere tantissimo. Ti prego non smettere!" mi fa lei. Io continuo nel mio movimento finchè lei con un urlo non mi riempie il cazzo dei suoi umori. Arrivato anche io al momento di sborrare: "Sto venendo, sto venendo! Dove la vuoi?". Mi fa uscire dalla sua fica, si gira si inginocchia a terra: "Dammela sulle tette! Ho visto che ti fanno impazzire dal primo giorno che sono entrata nel tuo ufficio. Dammi la tua sborra sulle tette". Non resisto più ed ecco che il primo schizzo parte e finisce sulla sua bellissima tetta, poi due, tre... Lo prende in bocca e me lo ripulisce tutto. Ci rimettiamo sul divano e restiamo abbracciati e nudi per circa 20 minuti. Decidiamo di rivestirci non prima di averci fatto una bella doccia rinfrescante, continuando a baciarci appassionatamente sotto l'acqua che accarezzava i nostri corpi. "Finalmente ho trovato la mia segretaria personale. Spero che dopo questa scopata non pensi male di me e resti a lavorare con me." Lei: "io questo lavoro non lo lascio, non lascio questo ufficio. E ti dirò di più. Non voglio neanche uno stipendio fisso. Voglio però la mia dose giornaliera del tuo cazzo, se per te non è un problema!". Da quel giorno Erika (nome di fantasia) lavora con me e per me; ma io lo assunta e assicurata...
scritto il
2017-08-29
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