Esperienze 1/5
di
Astolfo
genere
incesti
Esperienze
1.Io Carlo con mia cugina
Questa storia ha avuto il suo inizio circa due anni fa avevo poco più di 17 anni, ogni settimana dovevo dire ai miei amici che per il sabato e la domenica non potevo stare con loro, la sorella di mia madre Lucia e la figlia Giulia venivano a casa mia, le due sorelle uscivano, mia cugina Giulia le prime volte andando con loro si era annoiata perciò rimaneva a casa con me che le facevo compagnia, dicevano tutti che sarebbero venuti volentieri da me per farmi compagnia, Giulia anche a 16 anni era una bellissima ragazza, attratti dal suo modo di parlare, di muoversi e di comportarsi, la compagnia la facevano a lei non a me !
La cittadina dove abito è di 1.000-1.200 abitanti tutti conocono tutti e quando mio padre ne parla volgarmente dice "in questo un paese del ....." nessuna delle ragazze del posto è spregiudicata come Giulia, la città dove abita è a circa 140 chilometri, due mesi fa io e mamma siamo stati vari giorni dalla zia, le cose le vedono e le vivono in maniera differente, in questa cittadina invece solo il marito non sa che l'amante della moglie il marito della sorella, rimasi perciò stupito da come si comportavano i suoi amici e di quello che dicevano, parlavano di cose intime da noi si dicono anche cose peggiori ma sempre in privato in città invece è tutto pubblico, mio padre nato in quella città la nomina a dirigente dall'azienda la ebbe presso la filiale di questa cittadina, ci vennero ad abitare circa due mesi prima che io nascessi, zia Lucia veniva di rado da circa un anno lei e Giulia vengono il sabato quando mio padre va a caccia e torna la domenica sera, lei e mamma stanno tutto il pomeriggio del sabato dagli zii Silvio e Claudio, zio Silvio era sposato con una donna di una città vicina da cui è divorziato, io e Giulia ci siamo organizzati lei cucina molto bene, è un ottima cuoca, guardandola mentre cucina mi sono accorto che è proprio bella vista di spalle ha un culo che lascia senza fiato, le sorelle vanno anche la domenica restano con i fratelli fino alle 17, alle 18 parte il treno che la zia e Giulia prendono per tornare in città, Silvio e Claudio non sono miei zii ma è usanza chiamare zio chi si rispetta, mi fa piacere stare con Giulia non dico più ai miei amici che viene e da qualche settimana a casa siamo soli io e Giulia.
Mio padre è andato a caccia, nella stanza al piano inferiore che chiama sala del relax, c'è il piano bar, i liquori, gli sgabelli, il tavolo da ping-pong, il bigliardo e il bigliardino, dopo averlo scaricato mette il fucile appeso e le cartucce su una mensola, ho anche io un armadietto dove metto cose che non uso spesso, volevo prendere un poster e ci sono andato, ho visto sia il fucile che le cartucce dove li mette quando torna, sono varie settimane che parte la notte del sabato e torna la domenica sera tardi con gli abiti in ordine e puliti come se fosse andato a caccia non nel bosco ma in un posto riparato da vento e polvere, quando papà è tornato non gli ho detto niente.
Da un tre mesi il sabato siamo soli fino alla sera, la domenica fino al pomeriggio, poco fa le ho chiesto se vuole giocare a ping-pong, mi ha risposto che non sa giocarci, dicendole che glielo avrei insegnato io siamo andati nel salone scendendo con un braccio mi sono appoggiato a lei mettendo una mano sulla sua spalla non mi ha detto di toglierla, la ho lasciata anche quando siamo giunti nel salone, guardavo il suo collo è molto bello sembrava volesse essere baciato, facendomi coraggio la ho baciata sul collo e carezzandole i fianchi mi sono trovato con la mano sopra il suo seno, la metto sotto la maglietta carezzandolo, porta la mia mano sul capezzolo facendomi capire dove vuole essere toccata, ero dietro di lei ho una piacevole sensazione che non avevo mai provato, muove il culo sentendolo duro dietro quello che ora chiama "il mio padrone" le ho sfilata la maglietta, lei si è sbottonata il gonnellino facendolo cadere a terra, era senza slip avevo mia cugina fra le mie braccia vestita solo con i sandali si gira, mette le sue labbra sulle mie, smettemmo di baciarci solo per farmi sfilare da lei la maglietta subito dopo abbiamo ripreso a baciarci e a toccarci "il mio padrone" è sempre più vigile, mi sbottono il pantalone facendolo cadere lei mettendo la mano nello slip me lo abbassa, senza staccarci mi sono tolto sandali, pantalone e slip siamo abbracciati nudi, stringendo e muovendosi con fra le cosce "il mio padrone" duro mi fa avere sensazioni simili a quando mi masturbo ma più belle, stretti l'uno all'altra mentre ci baciamo carezzandole la schiena la sento fare dei gemiti di piacere, arrivato al culo glielo stringo, è bellissimo sentirlo fra le mie mani, staccando la bocca dalla mia lei inizia a baciarmi sul collo, è piacevole sembrano dei piccoli morsi, dopo ho visto i segni che lasciano, un suo ex-fidanzato li chiamava "succhiotti" quando glieli faceva dovendoli coprire usciva per vari giorni con un foulard attorno al collo, io metto maglioni a collo alto.
Presa dalla voglia si muoveva con "il mio padrone" fra le gambe in modo sempre più veloce, le ho detto che ero prossimo all'orgasmo dicendo che Silvia le aveva detto che era bello, si inginocchia prendendo "il mio padrone" in bocca, quello è stato il primo pompino della nostra vita ho potuto vedere lei è una vera linguista, una artista linguale, dopo bevuto ci passa la lingua sopra, mi ha detto che ha un sapore strano ma buono, per la prima volta avevo avuto un orgasmo senza farmi una sega, si alza ci abbracciamo la accarezzo, mette una mia mano fra le sue gambe sul clitoride vuole essere toccata, la Lino la sua fidanzata non la tocca più ma le mette la lingua fra le gambe, la spingo sul tavolo del biliardo stendendola sul panno, metto le sue gambe sulle mie spalle con la testa fra le sue gambe con la lingua gioco sulla sua fica, mi piace quel sapore si è eccitata anche io sono eccitato, è la prima volta che ho questa esperienza ma l'istinto me le fa fare nel migliore dei modi, sento "il mio padrone" pronto per fare altro, la lingua la passo fra le sue gambe baciandole delicatamente, so che le donne quando si eccitano fanno uscire un liquido per favorire l'ingresso del cazzo succhiando ancora penso che se esce lo vuole, lo sento più duro fra le mie gambe, continuando con la lingua le chiedo "Giulia sarai sempre la mia schiava ?" risponde "Si .... mi piace .... mi piace quello che stai facendo, sarò sempre la tua schiava Carlo !" alzandomi dico "Schiava accogli bene il tuo principe !" e le metto il cazzo nella fica, sento un piccolo urlo, subito dopo dice " .... non ti fermare .... continua .... è bellissimo ... non farlo uscire, lui sarà sempre il mio padrone .... lo voglio tutto solo per me !" vado avanti e indietro la sento contenta di come scopo è la prima volta che scopo, non ho ancora capito perchè si dice così, siamo in una stanza e non ci sono scope mi piace scopare senza scopa, dopo qualche minuto la sento fare dei gemiti di soddisfazione dice "Grazie Claudio .... grazie di questa prima chiavata che mi hai fatto fare .... non lo avevo mai avuto così .... è stato molto bello sentire il mio padrone fra le gambe !" mi abbasso con la bocca sulla sua e la bacio, sta uscendo qualcosa dal padrone lo do tutto alla schiava si è comportata bene, voglio che la schiava e il padrone parlino ancora, nella stanza del relax.
Il giorno dopo volendo comprare quelli che avevo saputo si usano quando si chiava, come lo dice Giulia è più bello di scopare, sono entrato in farmacia ho avuto vergogna sono uscito pensando di chiedere non a mamma ma a papà come fare per averli il giorno dopo alla fine del pranzo gli ho detto che dovevo chiedergli una informazione che solo lui mi poteva dare, prima di andare in fabbrica prende un amaro nella stanza del relax lo ho raggiunto e gli ho chiesto di dirmi come fare per andare con una ragazza e non metterla incinta, mi guarda meravigliato dicendo che lui usa i profilattici che si comprano in farmacia ma nel paese era meglio non far sapere niente, va vicino a un armadietto lo apre dandomi uno scatolino "Questi sono sei, Carlo ora sai dove sono quando ti servono prendili, dato che è la prima volta per essere sicuro dopo prova a infilarne uno, stai attento a non bucarlo con le unghie .... figliolo scopare piace anche a me !" e andò via, scopare non mi piace è meglio come dice Giulia chiavare.
Sono andato nella mia stanza ho chiuso a chiave la porta, prima di infilarne bene uno ne ho rotti due, è dura prepararsi sia per una scopata che per una chiavata, sono andato a lavarmi le mani, il liquido lubrificante lo volevo togliere prima di mangiare il panino alle 17 ho aperto la porta, ho cercato di darmi da fare con quel maledetto greco che non sopporto, pensavo perchè Giulia aveva fatto quel gridolino di dolore, mi ha detto che lo ha fatto essendo stato il padrone il primo a chiedere i servizi alla schiava, ma lei sarebbe stata sempre a sua disposizione sperava solo che le venivano le mestruazioni, disse che a 17 anni si può restare incinte e lei non mi aveva visto mettere il cappello al padrone, è stato troppo bello disse dandomi un bacio, non vedevo l'ora di sapere, non la potevo telefonare, feci un rapido calcolo oggi è martedì, solo fra quattro giorni lo avrei saputo, ero angosciato, furono giornate terribili ma passarono, finalmente venne il sabato.
1.Io Carlo con mia cugina
Questa storia ha avuto il suo inizio circa due anni fa avevo poco più di 17 anni, ogni settimana dovevo dire ai miei amici che per il sabato e la domenica non potevo stare con loro, la sorella di mia madre Lucia e la figlia Giulia venivano a casa mia, le due sorelle uscivano, mia cugina Giulia le prime volte andando con loro si era annoiata perciò rimaneva a casa con me che le facevo compagnia, dicevano tutti che sarebbero venuti volentieri da me per farmi compagnia, Giulia anche a 16 anni era una bellissima ragazza, attratti dal suo modo di parlare, di muoversi e di comportarsi, la compagnia la facevano a lei non a me !
La cittadina dove abito è di 1.000-1.200 abitanti tutti conocono tutti e quando mio padre ne parla volgarmente dice "in questo un paese del ....." nessuna delle ragazze del posto è spregiudicata come Giulia, la città dove abita è a circa 140 chilometri, due mesi fa io e mamma siamo stati vari giorni dalla zia, le cose le vedono e le vivono in maniera differente, in questa cittadina invece solo il marito non sa che l'amante della moglie il marito della sorella, rimasi perciò stupito da come si comportavano i suoi amici e di quello che dicevano, parlavano di cose intime da noi si dicono anche cose peggiori ma sempre in privato in città invece è tutto pubblico, mio padre nato in quella città la nomina a dirigente dall'azienda la ebbe presso la filiale di questa cittadina, ci vennero ad abitare circa due mesi prima che io nascessi, zia Lucia veniva di rado da circa un anno lei e Giulia vengono il sabato quando mio padre va a caccia e torna la domenica sera, lei e mamma stanno tutto il pomeriggio del sabato dagli zii Silvio e Claudio, zio Silvio era sposato con una donna di una città vicina da cui è divorziato, io e Giulia ci siamo organizzati lei cucina molto bene, è un ottima cuoca, guardandola mentre cucina mi sono accorto che è proprio bella vista di spalle ha un culo che lascia senza fiato, le sorelle vanno anche la domenica restano con i fratelli fino alle 17, alle 18 parte il treno che la zia e Giulia prendono per tornare in città, Silvio e Claudio non sono miei zii ma è usanza chiamare zio chi si rispetta, mi fa piacere stare con Giulia non dico più ai miei amici che viene e da qualche settimana a casa siamo soli io e Giulia.
Mio padre è andato a caccia, nella stanza al piano inferiore che chiama sala del relax, c'è il piano bar, i liquori, gli sgabelli, il tavolo da ping-pong, il bigliardo e il bigliardino, dopo averlo scaricato mette il fucile appeso e le cartucce su una mensola, ho anche io un armadietto dove metto cose che non uso spesso, volevo prendere un poster e ci sono andato, ho visto sia il fucile che le cartucce dove li mette quando torna, sono varie settimane che parte la notte del sabato e torna la domenica sera tardi con gli abiti in ordine e puliti come se fosse andato a caccia non nel bosco ma in un posto riparato da vento e polvere, quando papà è tornato non gli ho detto niente.
Da un tre mesi il sabato siamo soli fino alla sera, la domenica fino al pomeriggio, poco fa le ho chiesto se vuole giocare a ping-pong, mi ha risposto che non sa giocarci, dicendole che glielo avrei insegnato io siamo andati nel salone scendendo con un braccio mi sono appoggiato a lei mettendo una mano sulla sua spalla non mi ha detto di toglierla, la ho lasciata anche quando siamo giunti nel salone, guardavo il suo collo è molto bello sembrava volesse essere baciato, facendomi coraggio la ho baciata sul collo e carezzandole i fianchi mi sono trovato con la mano sopra il suo seno, la metto sotto la maglietta carezzandolo, porta la mia mano sul capezzolo facendomi capire dove vuole essere toccata, ero dietro di lei ho una piacevole sensazione che non avevo mai provato, muove il culo sentendolo duro dietro quello che ora chiama "il mio padrone" le ho sfilata la maglietta, lei si è sbottonata il gonnellino facendolo cadere a terra, era senza slip avevo mia cugina fra le mie braccia vestita solo con i sandali si gira, mette le sue labbra sulle mie, smettemmo di baciarci solo per farmi sfilare da lei la maglietta subito dopo abbiamo ripreso a baciarci e a toccarci "il mio padrone" è sempre più vigile, mi sbottono il pantalone facendolo cadere lei mettendo la mano nello slip me lo abbassa, senza staccarci mi sono tolto sandali, pantalone e slip siamo abbracciati nudi, stringendo e muovendosi con fra le cosce "il mio padrone" duro mi fa avere sensazioni simili a quando mi masturbo ma più belle, stretti l'uno all'altra mentre ci baciamo carezzandole la schiena la sento fare dei gemiti di piacere, arrivato al culo glielo stringo, è bellissimo sentirlo fra le mie mani, staccando la bocca dalla mia lei inizia a baciarmi sul collo, è piacevole sembrano dei piccoli morsi, dopo ho visto i segni che lasciano, un suo ex-fidanzato li chiamava "succhiotti" quando glieli faceva dovendoli coprire usciva per vari giorni con un foulard attorno al collo, io metto maglioni a collo alto.
Presa dalla voglia si muoveva con "il mio padrone" fra le gambe in modo sempre più veloce, le ho detto che ero prossimo all'orgasmo dicendo che Silvia le aveva detto che era bello, si inginocchia prendendo "il mio padrone" in bocca, quello è stato il primo pompino della nostra vita ho potuto vedere lei è una vera linguista, una artista linguale, dopo bevuto ci passa la lingua sopra, mi ha detto che ha un sapore strano ma buono, per la prima volta avevo avuto un orgasmo senza farmi una sega, si alza ci abbracciamo la accarezzo, mette una mia mano fra le sue gambe sul clitoride vuole essere toccata, la Lino la sua fidanzata non la tocca più ma le mette la lingua fra le gambe, la spingo sul tavolo del biliardo stendendola sul panno, metto le sue gambe sulle mie spalle con la testa fra le sue gambe con la lingua gioco sulla sua fica, mi piace quel sapore si è eccitata anche io sono eccitato, è la prima volta che ho questa esperienza ma l'istinto me le fa fare nel migliore dei modi, sento "il mio padrone" pronto per fare altro, la lingua la passo fra le sue gambe baciandole delicatamente, so che le donne quando si eccitano fanno uscire un liquido per favorire l'ingresso del cazzo succhiando ancora penso che se esce lo vuole, lo sento più duro fra le mie gambe, continuando con la lingua le chiedo "Giulia sarai sempre la mia schiava ?" risponde "Si .... mi piace .... mi piace quello che stai facendo, sarò sempre la tua schiava Carlo !" alzandomi dico "Schiava accogli bene il tuo principe !" e le metto il cazzo nella fica, sento un piccolo urlo, subito dopo dice " .... non ti fermare .... continua .... è bellissimo ... non farlo uscire, lui sarà sempre il mio padrone .... lo voglio tutto solo per me !" vado avanti e indietro la sento contenta di come scopo è la prima volta che scopo, non ho ancora capito perchè si dice così, siamo in una stanza e non ci sono scope mi piace scopare senza scopa, dopo qualche minuto la sento fare dei gemiti di soddisfazione dice "Grazie Claudio .... grazie di questa prima chiavata che mi hai fatto fare .... non lo avevo mai avuto così .... è stato molto bello sentire il mio padrone fra le gambe !" mi abbasso con la bocca sulla sua e la bacio, sta uscendo qualcosa dal padrone lo do tutto alla schiava si è comportata bene, voglio che la schiava e il padrone parlino ancora, nella stanza del relax.
Il giorno dopo volendo comprare quelli che avevo saputo si usano quando si chiava, come lo dice Giulia è più bello di scopare, sono entrato in farmacia ho avuto vergogna sono uscito pensando di chiedere non a mamma ma a papà come fare per averli il giorno dopo alla fine del pranzo gli ho detto che dovevo chiedergli una informazione che solo lui mi poteva dare, prima di andare in fabbrica prende un amaro nella stanza del relax lo ho raggiunto e gli ho chiesto di dirmi come fare per andare con una ragazza e non metterla incinta, mi guarda meravigliato dicendo che lui usa i profilattici che si comprano in farmacia ma nel paese era meglio non far sapere niente, va vicino a un armadietto lo apre dandomi uno scatolino "Questi sono sei, Carlo ora sai dove sono quando ti servono prendili, dato che è la prima volta per essere sicuro dopo prova a infilarne uno, stai attento a non bucarlo con le unghie .... figliolo scopare piace anche a me !" e andò via, scopare non mi piace è meglio come dice Giulia chiavare.
Sono andato nella mia stanza ho chiuso a chiave la porta, prima di infilarne bene uno ne ho rotti due, è dura prepararsi sia per una scopata che per una chiavata, sono andato a lavarmi le mani, il liquido lubrificante lo volevo togliere prima di mangiare il panino alle 17 ho aperto la porta, ho cercato di darmi da fare con quel maledetto greco che non sopporto, pensavo perchè Giulia aveva fatto quel gridolino di dolore, mi ha detto che lo ha fatto essendo stato il padrone il primo a chiedere i servizi alla schiava, ma lei sarebbe stata sempre a sua disposizione sperava solo che le venivano le mestruazioni, disse che a 17 anni si può restare incinte e lei non mi aveva visto mettere il cappello al padrone, è stato troppo bello disse dandomi un bacio, non vedevo l'ora di sapere, non la potevo telefonare, feci un rapido calcolo oggi è martedì, solo fra quattro giorni lo avrei saputo, ero angosciato, furono giornate terribili ma passarono, finalmente venne il sabato.
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