Paola ama la sborra
di
gladius
genere
orge
Paola è la mia fidata lettrice che svolge l'attività di baby sitter, ma che si prende cura dei padri più che dei pargoli e non perde occasione per appagare la sua insaziabile fame di sesso, ma in particolare ama la sborra.
Adora berla, farsi sborrare in viso e sul corpo e queste sono alcune delle sue avventure, raccontate direttamente da lei.
Una domenica sera ci trovavamo in autogrill a Livorno quando scesi dall'auto, alcuni ragazzi su un pullman di tifosi iniziarono a fare apprezzamenti spinti sulle mie cosce, avevo una gonna non troppo corta ma scendendo si vedevano le autoreggenti nere che protavo sotto. mio marito mi chiese di far vedere qualcosa
in più agli ''ultras'' diretti a Genova.
Io da gran troia finsi di prendere qualcosa sul sedile posteriore alzando completamente la gonna rimasi alla pecorina per alcuni minuti con le gambe unite lasciando scoperto il mio culo
guarnito da un perizoma a rete nero.
Iniziarono i cori dei ragazzi che nel frattempo erano scesi dal pullman, mio marito entrò nel bar dell'autogrill chiedendomi di aspettare in auto, rimase dentro una decina di minuti, io avevo un misto di paura ed eccitazione quando vidi alcuni ''bestioni'' con le teste rasate avvicinarsi; mi chiesero dove eravamo diretti e io con voce timida risposi ''a Genova''.
''Bene'' disse il capo ultrà ''cosa ne pensi di fare il viaggio con noi?'' io non sapevo cosa rispondere e rimasi in silenzio in quel momento mio marito usci dal bar, aveva in mano una decina di scatole di profilattici... e chiese spiegazioni ai ''teppisti'' i quali lo minacciarono con un coltello. mio marito fingendo di essere terrorizzato (quel porco...) rispose ''prendetevela io vi seguo fino al casello ma mi raccomando la rivoglio intera e voglio mi restituite questi preservativi pieni della vostra sborra”.
A a loro non sembrava vero, gli strapparono di mano i preservativi: ''di sicuro te li restituiremo pieni, stai pure certo, la tua mogliettina dovrà darsi da fare per riempirli tutti.”
Mi legarono al collo una sciarpa e mi trascinarono dentro il pullman, l'autista non gradiva ma dopo aver minacciato anche lui fu costretto ad accettarmi a bordo, lo invitarono ad andare piano, da
Livorno a Genova ci sono circa 180 km, non superava i 50-60 km orari.
Il pullman era una bolgia di oltre 30 ragazzi e uomini dai 20 ai 35 anni piu o meno; mi portarono nell'ultima fila di seggiolini dell'autobus “Adesso cara signora sarà meglio che ti spogli, altrimenti i tuoi vestiti rischiano di macchiarsi e stropicciarsi”
Senza aspettae molto, ero già eccitata al pensiero di cosa sarebbe successo e sentivo la figa completamente zuppa, mi tolsi il toop, la gonna, perizoma e reggiseno e rimasi con la sola sciarpa intorno al collo.
Il capo degli ultras mi guardò negli occhi e esclamò ''troia che bella gnocca che sei ora ti facciamo vedere cosa si fà ad una zoccola come te'' si aprì la patta dei pantaloni ed estrasse il suo cazzo, non molto lungo ma con una cappella che sembrava un fungo e lo avvicinò alla mia bocca.
Iniziai a leccarlo, succhiarlo e prenderlo sino in fondo alla gola, mentre altri uomini si avvicinavano e mi toccavano le tette, infilavano le loro dita nella figa e nel culo.
Quando il cazzo fu ben duro il bestione si infilò il preservativo, si sedette sul sedile centrale e di peso mi pose in braccio a lui, impalandomi in un sol colpo.
Iniziò quindi a pomparmi con foga, mentre un altro tifoso mi metteva il cazzo in bocca e altri continuavano a torturarmi le tette.
Quando il capo sborrò nel preservativo il suo posto fu subito preso da una secondo uomo e la cosa continuò sino a quando tutti si fecero spompinare e mi scoparono.
Uno dei tifosi raccoglieva i preservativi usati e li metteva con cura in una busta di plastica Credevo che dopo averli soddisfatti tutti la cosa fosse terminata, ma mi sbagliavo, ad uno ad uno ripresero a mettermi i loro cazzi in bocca e dopo aver ripreso turgore, si infilarono altri preservativi e si dedicarono al mio culetto.
Mi fecero appoggiare con la mani sul sedile dell'ultima fila con il sedere rivolto verso il centro del pullman, le gambe aperte e iniziarono ad incularmi con violenza.
Fortunatamente non tutti riuscirono a far diventare i loro cvzzi così duri da entrarmi nel buco posteriore, ma almeno una ventina mi incularono e riempirono altri preservativi.
Quando finalmente arrivammo a destinazione, mi fecero rivestire, mi gettarono fuori dal pullman e mi diedero il sacchetto dei preservativi.
''questo è per tuo marito puttana, complimenti hai 2 splendidi occhi azzurri''.
Salii sconvolta e spossata sull'auto del cornuto di mio maritocon la figa e il culo dolenti, quasi nion riuscivo a stare seduta, non solo a camminare con fatica.
Lui mi strappò di mano il sacchetto dentro c'erano tanti, non so quanti, profilattici pieni di sborra; ''questi ci serviranno Paoletta'' mi baciò sulle labbra ancora umide di sborra e andammo a casa.
Una volta giunti nel nostro appartamento mi precipitai in bagno, riempii la vasca di acqua bollente e mi immersi nel bagno schiuma per togliermi di dosso l'odore di sesso e la saliva degli uomini che mi avevano leccata su tutto il corpo.
Nel frattempo mio marito, dopo essersi infilati un paio di guanti di lattice, versò il contenuto dei preservativi in una ciotola, riempì una peretta del clistere con la sborra, mi fece uscire dalla vasca, mi asciugò con cura, mi fece mettere alla pecorina, dopo avermi bendata infilò la peretta e mi riempì il culo, obbligandomi a tenerla il più possibile, masturbandosi davanti al mio culo pieno che faceva uscire un po' di sborra. quando fu sul punto di godere mi ordinò di spruzzare e lui venne sul mio culo mischiando la sua sborra a quella dei tifosi, poi avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e mi ordinò di pulirglielo bene con la lingua e ingoiare le gocce di sborra rimaste.
Anche in un'altra occasione Paola aveva potuto assaporare la sborra raccolta nei preservativi.
Aveva visto su un sito di annunci erotici la foto un giovane della sua città con un cazzo asino, dalla lunghezza incredibile e con una cappella simile ad un fungo.
Lo aveva contattato o poi iniziato a chattare con lui, promettendogli che se per una settimana tutti i giorni si fosse masturbato per lei e raccolta la sborra nei preservatovi, lo avrebbe invitato a casa sua al sabato sera per partecipare a quello che suo marito chiama il
“karaoke di Paola”.
In pratica invita alcuni amici, poi mette nel lettore un video porno di gang bang quando tutti sono eccitati vuole che ripetano con la moglie quello che hanno visto nel video.
Per aiutare il ragazzo nella sua opera di raccolta di sborra, tutte le sere la trioa si è collegata in cam con lui, mostrandosi già nuda e con il suo vibratore viola che usava indifferentemente in figa e culo, mentre il ragazzo la guardava e si segava, e al momento di sborrare veniva in un preservativo che metteva nella cella frigorifera per conservarlo.
Inutile dire che anche Paola raggiungeva tutte le sere l'orgasmo con il suo giocattolino.
Alla sera del sabato il ragazzo si è presentato a casa di Paola con un vasetto di entro nel quale aveva raccolto la sborra di tutta la settimana; la donna lo ha accolto con solo un paio di autoreggenti e le carpe con i tacchi a spillo, ha preso il vasetto, quindi vi ha immerso dentro una cannuccia e guardando il ragazzo e gli altri tre uomini che aspettavano di giocare al karaoke con uno sguardo da porca, ha aspirato con voluttà tutto il bianco seme.
La serata è continuata come previsto, mentre scorrevano le immagini del video i quattro uomini e il marito si sono spogliati e alla fine del filmato hanno iniziato a ripetere tutto quanto avevano visto compiere dagli attori con la donna protagonista.
Sempre 3 alla volta si sono dedicati a riempire contemporaneamente la bocca, figa e culo di Paola, che ha voluto però che il ragazzo fosse l'ultimo ad incularla, visto le dimensioni del suo cazzo, in modo che il suo buco posteriore fosse allenato per ricevere una “bestia” simile.
Inizialmente, nonostante due precedenti penetrazioni, sentendo la grossa cappella premere contro il suo orifizio e penetrare con difficoltà, Paola ha avuto paura di non riuscire a resistere al dolore, ma quando tutto il membro è entrata ed ha iniziato ad andare dentro e fuori dal culo ha goduto urlando di piacere.
Come tutte le volte nelle quali si era svolto il karaoke gli uomini hanno dovuto sborrare a turno chi in bocca , chi in figa o in culo alla donna e per ultimo il marito è venuto sul suo volto, coprendolo letteralmente con la sua crema.
Per dimostrarmi la verità dei suoi racconti la mia cara lettrice mi ha invito tutta una serie di foto e video che la vedono protagonista di quanto mi scrive e vi posso assicurare che non ho mai trovato una lettrice così calda e appassionata del sesso, oltretutto il suo fisico è veramente strepitoso, la figa completamente depilata e il viso molto carino sembra quello di una brava ragazza, assolutamente impensabile si tratti di una troia senza limiti.
Se qualche altra lettrice vuole mandarmi le sue confidenze sarò lieto di trasformarle in racconti,contattare gladius44@libero.it
Adora berla, farsi sborrare in viso e sul corpo e queste sono alcune delle sue avventure, raccontate direttamente da lei.
Una domenica sera ci trovavamo in autogrill a Livorno quando scesi dall'auto, alcuni ragazzi su un pullman di tifosi iniziarono a fare apprezzamenti spinti sulle mie cosce, avevo una gonna non troppo corta ma scendendo si vedevano le autoreggenti nere che protavo sotto. mio marito mi chiese di far vedere qualcosa
in più agli ''ultras'' diretti a Genova.
Io da gran troia finsi di prendere qualcosa sul sedile posteriore alzando completamente la gonna rimasi alla pecorina per alcuni minuti con le gambe unite lasciando scoperto il mio culo
guarnito da un perizoma a rete nero.
Iniziarono i cori dei ragazzi che nel frattempo erano scesi dal pullman, mio marito entrò nel bar dell'autogrill chiedendomi di aspettare in auto, rimase dentro una decina di minuti, io avevo un misto di paura ed eccitazione quando vidi alcuni ''bestioni'' con le teste rasate avvicinarsi; mi chiesero dove eravamo diretti e io con voce timida risposi ''a Genova''.
''Bene'' disse il capo ultrà ''cosa ne pensi di fare il viaggio con noi?'' io non sapevo cosa rispondere e rimasi in silenzio in quel momento mio marito usci dal bar, aveva in mano una decina di scatole di profilattici... e chiese spiegazioni ai ''teppisti'' i quali lo minacciarono con un coltello. mio marito fingendo di essere terrorizzato (quel porco...) rispose ''prendetevela io vi seguo fino al casello ma mi raccomando la rivoglio intera e voglio mi restituite questi preservativi pieni della vostra sborra”.
A a loro non sembrava vero, gli strapparono di mano i preservativi: ''di sicuro te li restituiremo pieni, stai pure certo, la tua mogliettina dovrà darsi da fare per riempirli tutti.”
Mi legarono al collo una sciarpa e mi trascinarono dentro il pullman, l'autista non gradiva ma dopo aver minacciato anche lui fu costretto ad accettarmi a bordo, lo invitarono ad andare piano, da
Livorno a Genova ci sono circa 180 km, non superava i 50-60 km orari.
Il pullman era una bolgia di oltre 30 ragazzi e uomini dai 20 ai 35 anni piu o meno; mi portarono nell'ultima fila di seggiolini dell'autobus “Adesso cara signora sarà meglio che ti spogli, altrimenti i tuoi vestiti rischiano di macchiarsi e stropicciarsi”
Senza aspettae molto, ero già eccitata al pensiero di cosa sarebbe successo e sentivo la figa completamente zuppa, mi tolsi il toop, la gonna, perizoma e reggiseno e rimasi con la sola sciarpa intorno al collo.
Il capo degli ultras mi guardò negli occhi e esclamò ''troia che bella gnocca che sei ora ti facciamo vedere cosa si fà ad una zoccola come te'' si aprì la patta dei pantaloni ed estrasse il suo cazzo, non molto lungo ma con una cappella che sembrava un fungo e lo avvicinò alla mia bocca.
Iniziai a leccarlo, succhiarlo e prenderlo sino in fondo alla gola, mentre altri uomini si avvicinavano e mi toccavano le tette, infilavano le loro dita nella figa e nel culo.
Quando il cazzo fu ben duro il bestione si infilò il preservativo, si sedette sul sedile centrale e di peso mi pose in braccio a lui, impalandomi in un sol colpo.
Iniziò quindi a pomparmi con foga, mentre un altro tifoso mi metteva il cazzo in bocca e altri continuavano a torturarmi le tette.
Quando il capo sborrò nel preservativo il suo posto fu subito preso da una secondo uomo e la cosa continuò sino a quando tutti si fecero spompinare e mi scoparono.
Uno dei tifosi raccoglieva i preservativi usati e li metteva con cura in una busta di plastica Credevo che dopo averli soddisfatti tutti la cosa fosse terminata, ma mi sbagliavo, ad uno ad uno ripresero a mettermi i loro cazzi in bocca e dopo aver ripreso turgore, si infilarono altri preservativi e si dedicarono al mio culetto.
Mi fecero appoggiare con la mani sul sedile dell'ultima fila con il sedere rivolto verso il centro del pullman, le gambe aperte e iniziarono ad incularmi con violenza.
Fortunatamente non tutti riuscirono a far diventare i loro cvzzi così duri da entrarmi nel buco posteriore, ma almeno una ventina mi incularono e riempirono altri preservativi.
Quando finalmente arrivammo a destinazione, mi fecero rivestire, mi gettarono fuori dal pullman e mi diedero il sacchetto dei preservativi.
''questo è per tuo marito puttana, complimenti hai 2 splendidi occhi azzurri''.
Salii sconvolta e spossata sull'auto del cornuto di mio maritocon la figa e il culo dolenti, quasi nion riuscivo a stare seduta, non solo a camminare con fatica.
Lui mi strappò di mano il sacchetto dentro c'erano tanti, non so quanti, profilattici pieni di sborra; ''questi ci serviranno Paoletta'' mi baciò sulle labbra ancora umide di sborra e andammo a casa.
Una volta giunti nel nostro appartamento mi precipitai in bagno, riempii la vasca di acqua bollente e mi immersi nel bagno schiuma per togliermi di dosso l'odore di sesso e la saliva degli uomini che mi avevano leccata su tutto il corpo.
Nel frattempo mio marito, dopo essersi infilati un paio di guanti di lattice, versò il contenuto dei preservativi in una ciotola, riempì una peretta del clistere con la sborra, mi fece uscire dalla vasca, mi asciugò con cura, mi fece mettere alla pecorina, dopo avermi bendata infilò la peretta e mi riempì il culo, obbligandomi a tenerla il più possibile, masturbandosi davanti al mio culo pieno che faceva uscire un po' di sborra. quando fu sul punto di godere mi ordinò di spruzzare e lui venne sul mio culo mischiando la sua sborra a quella dei tifosi, poi avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e mi ordinò di pulirglielo bene con la lingua e ingoiare le gocce di sborra rimaste.
Anche in un'altra occasione Paola aveva potuto assaporare la sborra raccolta nei preservativi.
Aveva visto su un sito di annunci erotici la foto un giovane della sua città con un cazzo asino, dalla lunghezza incredibile e con una cappella simile ad un fungo.
Lo aveva contattato o poi iniziato a chattare con lui, promettendogli che se per una settimana tutti i giorni si fosse masturbato per lei e raccolta la sborra nei preservatovi, lo avrebbe invitato a casa sua al sabato sera per partecipare a quello che suo marito chiama il
“karaoke di Paola”.
In pratica invita alcuni amici, poi mette nel lettore un video porno di gang bang quando tutti sono eccitati vuole che ripetano con la moglie quello che hanno visto nel video.
Per aiutare il ragazzo nella sua opera di raccolta di sborra, tutte le sere la trioa si è collegata in cam con lui, mostrandosi già nuda e con il suo vibratore viola che usava indifferentemente in figa e culo, mentre il ragazzo la guardava e si segava, e al momento di sborrare veniva in un preservativo che metteva nella cella frigorifera per conservarlo.
Inutile dire che anche Paola raggiungeva tutte le sere l'orgasmo con il suo giocattolino.
Alla sera del sabato il ragazzo si è presentato a casa di Paola con un vasetto di entro nel quale aveva raccolto la sborra di tutta la settimana; la donna lo ha accolto con solo un paio di autoreggenti e le carpe con i tacchi a spillo, ha preso il vasetto, quindi vi ha immerso dentro una cannuccia e guardando il ragazzo e gli altri tre uomini che aspettavano di giocare al karaoke con uno sguardo da porca, ha aspirato con voluttà tutto il bianco seme.
La serata è continuata come previsto, mentre scorrevano le immagini del video i quattro uomini e il marito si sono spogliati e alla fine del filmato hanno iniziato a ripetere tutto quanto avevano visto compiere dagli attori con la donna protagonista.
Sempre 3 alla volta si sono dedicati a riempire contemporaneamente la bocca, figa e culo di Paola, che ha voluto però che il ragazzo fosse l'ultimo ad incularla, visto le dimensioni del suo cazzo, in modo che il suo buco posteriore fosse allenato per ricevere una “bestia” simile.
Inizialmente, nonostante due precedenti penetrazioni, sentendo la grossa cappella premere contro il suo orifizio e penetrare con difficoltà, Paola ha avuto paura di non riuscire a resistere al dolore, ma quando tutto il membro è entrata ed ha iniziato ad andare dentro e fuori dal culo ha goduto urlando di piacere.
Come tutte le volte nelle quali si era svolto il karaoke gli uomini hanno dovuto sborrare a turno chi in bocca , chi in figa o in culo alla donna e per ultimo il marito è venuto sul suo volto, coprendolo letteralmente con la sua crema.
Per dimostrarmi la verità dei suoi racconti la mia cara lettrice mi ha invito tutta una serie di foto e video che la vedono protagonista di quanto mi scrive e vi posso assicurare che non ho mai trovato una lettrice così calda e appassionata del sesso, oltretutto il suo fisico è veramente strepitoso, la figa completamente depilata e il viso molto carino sembra quello di una brava ragazza, assolutamente impensabile si tratti di una troia senza limiti.
Se qualche altra lettrice vuole mandarmi le sue confidenze sarò lieto di trasformarle in racconti,contattare gladius44@libero.it
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