Due fratelli e la loro sorella 2
di
pervert64
genere
sadomaso
Il mattino dopo ci svegliammo di prima mattina e dopo esserci lavati e aver fatto unacolazione abbondante, con tutta calma scendemmo nel deposito, aprimmo la porta e vedemmo nostra sorella che si stava contorcendo, per quanto poteva, per il forte stimo di urinare, impossibilitata dal tappo dentro la fica.
Mio fratello si avvicinò alla sorella e le disse “Allora, sorellona, ora ti tolgo la ball-gag e poi i tappi dal culo e dalla fica. Non ti azzardare a gridare, e quando ti tolgo il tappo dalla fica trattieniti finchè non ci metto una bacinella sotto. Non mi va di pulire e se sporchi il pavimento lo dovrai pulire e asciugare tu con la lingua, capito troia!”
Lei con il capo fece un gesto di assenso.
Lario allora chiamo il fratello a se e gli disse “mentre libero i buchi di questa troia, vai di sopra a prendere la bacinella, cosi si svuota questa vacca”
Michele sali nell’appartamento a prendere la bacinella, mentre Lario liberava i buchi della sorella dai tappi, la ball-gag, poi il tappo dal culo ed infine quello dalla fica. La bacinella arrivo giusto in tempo perché Maria Lina si svuotò quasi subito la vescica, ma era cosi piena che fu in un tempo infinito.
Svuotatasi disse “basta, vi prego”
Lario disse “che basta e basta, siamo solo all’inizio. Devi pagare per tutto quello che ci hai fatto.ora prima di liberarti ci sono delle regole che dovrai rispettare.
1. dovrai rispondere sempre – Si padron Lario o Si padron Michele;
2. parlerai solo se e quando ti sarà permesso o ordinato;
3. in casa girerai sempre nuda finché non ti procureremo degli indumenti adatti alla tua situazione di schiava;
4. qualsiasi cosa ti chiediamo tu dovrai eseguirla senza protestare;
5. a pranzo e a cena ci servirai e aspetterai ordini, poi ti diremo noi se e quando potrai mangiare;
6. sarai sempre a nostra disposizione in qualsiasi momento;
7. dormirai nel letto legata in mezzo a noi, cosi se durante la notte ne avessimo voglia tu sarai li e potremmo farti qualsiasi cosa;
8. qualsiasi infrazione ad ognuna di queste regole comporterà delle punizioni.
Ora, dimmi se hai capito, sorellina”
Maria Lina farfugliò un flebile “si”
“bene” rispose Lario “se ti comporterai bene in futuro sostituiremo queste rigide regole con altre piu flessibili e ti permetteremo anche di uscire. Dai Michele dammi una mano a liberarla. E tu sorellina appena libera ti metti 4 zampe e poi andiamo su in casa”.
Una volta liberata Maria Lina si mise a 4 zampe e segui i due fratelli che la precedettero verso l’appartamento.
Quando arrivo su al piano giorno Lario le indico un angolo. Lei si diresse li e con suo spavento vide che vi era una catena lungo circa quattro metri con ad un capo un collare di pelle che Michele subito si affrettò a mettergli al collo e che bloccò con un lucchetto di cui lui teneva la chiave.
Lario disse “dunque sorellina, come avrai visto la catena è lunga abbastanza per arrivare alla cucina per cucinare e per sedersi sia a tavola che sotto la tavola. Per i tuoi bisogni li a fianco c’è una scatola che ti permetterà di di espletare i tuoi bisogni. Ricordati che usufruire del bagno in toto è una cosa che dovrai guadagnarti, e sarà parte del percorso che dovrai fare per diventare di nuovo una donna, cosa che adesso non sei”.
A quella affermazione Maria Lina sussultò e disse “come per diventare una donna, ma lo sono già”
Lario si alzò e con sguardo truce urlo “NO TU NON SEI PIU’ UNA DONNA SEI UN ANIMALE, A CUI POSSIAMO DARE E FARE OGNI COSA. IL FATTO DI DIVENTRE DI NUOVO UNA DONNA E RIENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA TE LO DEVI GUADAGNARE, CAPITO!?!?!?!?!?!?”
Maria Lina si accuccio in segno di difesa e farfuglio “si, ho capito padron Lario”.
“bene” rispose lui “ora alzati e preparaci da mangiare, e mi raccomando solo per noi due, non per te”.
“Si padrone” rispose e dicendo così incominciò a preparare da mangiare, fare tavola per due. Quando fu tutto pronto servi le pietanze e a si mise ad aspettare ordini
Michele le disse “ora vai sotto il tavolo e succhi il cazzo facendo ben attenzione a bere ogni goccia, e fai in modo di fare in modo che la tua fica e il tuo culo siano a portata di mano del nostro fratellone. Ricorda che quello che riuscirai a mandare giù sarà il tuo pranzo, quindi, come ti ripeto, non ne perdere neanche una goccia. E ora comincia che io devo mangiare!”
lei si inginocchiò si infilo sotto il tavolo e vide il cazzo del fratello che era già in tiro, e facendo attenzione a dare il culo e la fica a portata di mano dell’altro fratello cominciò a spompinarlo. Michele disse “mi raccomando sorellina, deve essere un lavoro lento e lungo; deve durare fintanto che io e mio fratello non abbiamo finito. Quindi regolati di conseguenza”
Lei incomincio a lavorargli il cazzo con la lingia e con profondi succhioni, scendeva fino alla base del cazzo e poi lo faceva uscire per andare alle palle e leccarle, e via così; nel frattempo l’altro fratello con la mano e le dita le stava lavorando fica, clitoride e buco del culo portandola a livelli eccezionali di eccitazione, senza pero farla godere.
Il pranzo durò circa un’ora poi ad un certo punto Michele disse “dai sorellina che abbiamo finito, ora è il turno di mangiare. Datti da fare”.
Lei accelerò il lavoro di bocca e dopo poco Lui venne copiosamente e Lei cerco di ingoiare tutto senza perdersi neanche una goccia, mentre l’altro fratello le continuava a lavorare dietro, senza pero farla godere.
Quando ebbe finito Michele le disse “brava! Ora puoi uscire da sotto il tavolo e sparecchiare. Quando hai finito di fare la cucina e di pulire, chiamaci che la giornata e ancora lunga e c’e un mucchio di cose da farti fare”
Lei, con un misto di rabbia e eccitazione rispose “si padron Michele, ubbidisco e grazie”
I due fratelli se ne andarono nell’altra stanza e lei cominciò a pensare fra se e se che quella situazione cominciava a piacergli ed essere una schiava, e schiava dei suoi fratelli, stava cominciando ad eccitarla.
Si mise a sparecchiare e pulire la cucina, per poter poi chiamare i suoi fratelli per ulteriori ordini, sempre più eccitata della situazione.
Mio fratello si avvicinò alla sorella e le disse “Allora, sorellona, ora ti tolgo la ball-gag e poi i tappi dal culo e dalla fica. Non ti azzardare a gridare, e quando ti tolgo il tappo dalla fica trattieniti finchè non ci metto una bacinella sotto. Non mi va di pulire e se sporchi il pavimento lo dovrai pulire e asciugare tu con la lingua, capito troia!”
Lei con il capo fece un gesto di assenso.
Lario allora chiamo il fratello a se e gli disse “mentre libero i buchi di questa troia, vai di sopra a prendere la bacinella, cosi si svuota questa vacca”
Michele sali nell’appartamento a prendere la bacinella, mentre Lario liberava i buchi della sorella dai tappi, la ball-gag, poi il tappo dal culo ed infine quello dalla fica. La bacinella arrivo giusto in tempo perché Maria Lina si svuotò quasi subito la vescica, ma era cosi piena che fu in un tempo infinito.
Svuotatasi disse “basta, vi prego”
Lario disse “che basta e basta, siamo solo all’inizio. Devi pagare per tutto quello che ci hai fatto.ora prima di liberarti ci sono delle regole che dovrai rispettare.
1. dovrai rispondere sempre – Si padron Lario o Si padron Michele;
2. parlerai solo se e quando ti sarà permesso o ordinato;
3. in casa girerai sempre nuda finché non ti procureremo degli indumenti adatti alla tua situazione di schiava;
4. qualsiasi cosa ti chiediamo tu dovrai eseguirla senza protestare;
5. a pranzo e a cena ci servirai e aspetterai ordini, poi ti diremo noi se e quando potrai mangiare;
6. sarai sempre a nostra disposizione in qualsiasi momento;
7. dormirai nel letto legata in mezzo a noi, cosi se durante la notte ne avessimo voglia tu sarai li e potremmo farti qualsiasi cosa;
8. qualsiasi infrazione ad ognuna di queste regole comporterà delle punizioni.
Ora, dimmi se hai capito, sorellina”
Maria Lina farfugliò un flebile “si”
“bene” rispose Lario “se ti comporterai bene in futuro sostituiremo queste rigide regole con altre piu flessibili e ti permetteremo anche di uscire. Dai Michele dammi una mano a liberarla. E tu sorellina appena libera ti metti 4 zampe e poi andiamo su in casa”.
Una volta liberata Maria Lina si mise a 4 zampe e segui i due fratelli che la precedettero verso l’appartamento.
Quando arrivo su al piano giorno Lario le indico un angolo. Lei si diresse li e con suo spavento vide che vi era una catena lungo circa quattro metri con ad un capo un collare di pelle che Michele subito si affrettò a mettergli al collo e che bloccò con un lucchetto di cui lui teneva la chiave.
Lario disse “dunque sorellina, come avrai visto la catena è lunga abbastanza per arrivare alla cucina per cucinare e per sedersi sia a tavola che sotto la tavola. Per i tuoi bisogni li a fianco c’è una scatola che ti permetterà di di espletare i tuoi bisogni. Ricordati che usufruire del bagno in toto è una cosa che dovrai guadagnarti, e sarà parte del percorso che dovrai fare per diventare di nuovo una donna, cosa che adesso non sei”.
A quella affermazione Maria Lina sussultò e disse “come per diventare una donna, ma lo sono già”
Lario si alzò e con sguardo truce urlo “NO TU NON SEI PIU’ UNA DONNA SEI UN ANIMALE, A CUI POSSIAMO DARE E FARE OGNI COSA. IL FATTO DI DIVENTRE DI NUOVO UNA DONNA E RIENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA TE LO DEVI GUADAGNARE, CAPITO!?!?!?!?!?!?”
Maria Lina si accuccio in segno di difesa e farfuglio “si, ho capito padron Lario”.
“bene” rispose lui “ora alzati e preparaci da mangiare, e mi raccomando solo per noi due, non per te”.
“Si padrone” rispose e dicendo così incominciò a preparare da mangiare, fare tavola per due. Quando fu tutto pronto servi le pietanze e a si mise ad aspettare ordini
Michele le disse “ora vai sotto il tavolo e succhi il cazzo facendo ben attenzione a bere ogni goccia, e fai in modo di fare in modo che la tua fica e il tuo culo siano a portata di mano del nostro fratellone. Ricorda che quello che riuscirai a mandare giù sarà il tuo pranzo, quindi, come ti ripeto, non ne perdere neanche una goccia. E ora comincia che io devo mangiare!”
lei si inginocchiò si infilo sotto il tavolo e vide il cazzo del fratello che era già in tiro, e facendo attenzione a dare il culo e la fica a portata di mano dell’altro fratello cominciò a spompinarlo. Michele disse “mi raccomando sorellina, deve essere un lavoro lento e lungo; deve durare fintanto che io e mio fratello non abbiamo finito. Quindi regolati di conseguenza”
Lei incomincio a lavorargli il cazzo con la lingia e con profondi succhioni, scendeva fino alla base del cazzo e poi lo faceva uscire per andare alle palle e leccarle, e via così; nel frattempo l’altro fratello con la mano e le dita le stava lavorando fica, clitoride e buco del culo portandola a livelli eccezionali di eccitazione, senza pero farla godere.
Il pranzo durò circa un’ora poi ad un certo punto Michele disse “dai sorellina che abbiamo finito, ora è il turno di mangiare. Datti da fare”.
Lei accelerò il lavoro di bocca e dopo poco Lui venne copiosamente e Lei cerco di ingoiare tutto senza perdersi neanche una goccia, mentre l’altro fratello le continuava a lavorare dietro, senza pero farla godere.
Quando ebbe finito Michele le disse “brava! Ora puoi uscire da sotto il tavolo e sparecchiare. Quando hai finito di fare la cucina e di pulire, chiamaci che la giornata e ancora lunga e c’e un mucchio di cose da farti fare”
Lei, con un misto di rabbia e eccitazione rispose “si padron Michele, ubbidisco e grazie”
I due fratelli se ne andarono nell’altra stanza e lei cominciò a pensare fra se e se che quella situazione cominciava a piacergli ed essere una schiava, e schiava dei suoi fratelli, stava cominciando ad eccitarla.
Si mise a sparecchiare e pulire la cucina, per poter poi chiamare i suoi fratelli per ulteriori ordini, sempre più eccitata della situazione.
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