La fattoria seconda parte
di
lena
genere
zoofilia
Conoscenza Carnale col Cane.
Ne parlai con mia moglie, che ben ricordava Agostino con allegria, gli faceva tenerezza, e subito mi chiese quanti anni avesse, be il tempo passa per tutti, Loredana splendida 40enne (43) io 50 e Agostino, 63!
Le dissi dopo qualche giorno, ciò che avevo visto in fattoria, e soprattutto quello che mi aveva raccontato, non colsi in lei segni di imbarazzo o di schifo, anzi incuriosita mi chiedeva maggiori particolari. Alla fine un po’ scocciato (perché mi aspettavo disappunto da lei) le dissi : non dirmi che ti piacerebbe provare? La risposta glaciale: e perché no!
Confesso che non ero preparato a questo, io mi interessavo di trovare amanti occasionali per Loredana, che la scopavano come volevano davanti a me, ma sempre esseri umani! Batti e ribatti, Loredana mi chiese esplicitamente di andare a trovare Agostino alla fattoria, e di affidare al caso, senza premeditazione tutto ciò che potrebbe succedere. Non potevo deluderla, rifiutandomi, ero stato sempre io a chiederle di farsi scopare per me, ora alla sua prima richiesta venivo meno, magari troncando quel rapporto bellissimo di complicità tra me e lei.
Telefonai ad Agostino, e dopo un breve accenno gli chiesi se potevamo recarci da lui, affermativamente per il sabato successivo, giorno di libertà per tutti.
I giorni passarono con quel chiodo fisso, se era giusto o no…, da parte mia, mia moglie non si dava pensiero, il sabato puntuali alle dieci del mattino eravamo in fattoria da Agostino.
Molto cerimonioso con Loredana, la offriva di tutto, la subissò di complimenti, trovandola magnifica. La troia, rispondeva a tono
Facendomi per la prima volta ingelosire, visitò tutto compreso le stalle, poi portò la discussione sull’argomento tabù!
Maliziosamente, chiese al fattore se era possibile che una, bestia, cioè un cane, o un cavallo, potesse innamorarsi di lei!
Il furbo contadino, le disse di si, che con opportuni accorgimenti è possibile, e che lui in proposito aveva maturato delle esperienze e delle tecniche tutte sue. Loredana, sculettava come una adolescente, davanti al contadino, il suo culetto ben visibile, sotto la gonna, invitava a nozze, e Agostino non lesinava di palparle il culo. Era evidente che mia moglie voleva provare qualcosa di forte, ma non sapeva cosa chiedere, Agostino si fece avanti e suggerì di lasciar fare a lui.
Ti ricordi Loredana, disse il fattore, volevi essere, in…culata, ed io non ci riuscii.., bene se vuoi, c’è qualcuno che lo farà per me! Cosi, a freddo., balbettò mia moglie, pensando al cane presente nella stanza! Se ti lascerai guidare oggi ti farò prova re, insieme a tuo marito, cose molte belle e eccitanti!
Ormai rassegnato al peggio, facevo lo spettatore, ma armato di telecamera, per riprendere tutto, mentre Loredana smorfieggiava affidandosi alla cieca alle cere, del fattore.
Allora, prima cosa, purificare e preparare il corpo, un bel clistere eliminerà tutte le impunità, cosi dicendo fece entrare i due negri che lavoravano per lui, mia moglie vedendoli, si infiammò di piacere, io ed Agostino seduti sul divano, mia moglie e i due
In piedi. Uno di loro prese, su ordine del fattore, un cofanetto dal mobile, lo apri, tirò fuori il contenuto.
A Loredana, Agostino invitò di spogliarsi, rimanendo solo con il reggiseno e le autoreggenti che la troia aveva indossato apposta,
intanto uno dei due negri aveva montato una peretta con un beccuccio abbastanza grosso, poi prese dell’acqua calda, ci mise del sale dentro, caricò la peretta e si diresse verso mia moglie.
Lei fu invitata da Agostino a mettersi sulle sue ginocchia con il culetto all’aria, il grosso cane, seduto vicino al fattore, si alzò e annusò il culo di Loredana, slinguazzando un po sulle chiappe, messo da parte il cane, il contadino, prima palpeggiò il culo di mia moglie e poi le allargò le chiappe visualizzando il buchetto, il negro pronto le schiaffò in culo il grosso becco del clistere…, la pompò tutto il liquido nell’ano. Ben tre cariche di liquido finirono nel culo di mia moglie, tra una pompata e l’altra, Agostino teneva le natiche strette per non farlo fuoriuscire, quando non c’è la faceva più a trattenere, uno dei due neri posizionò una bacinella a terra e Loredana scaricò nel contenitore tutto il liquido e la cacca che aveva nell’intestino, a culetto svuotato e libero, Agostino fece prendere dal inserviente una boccetta con del liquido scuro, ordinò a Loredana di mettersi per terra a quattro zampe, come una cagna, poi unse il buco del culo con il liquido scuro, fece un cenno e l’altro negro entrò in sala con un altro cane, più piccolo di taglia di quello già presente, ma più robusto, insomma un pitt-bull. Appena in sala il cane annusa l’aria, viene liberato dal guinzaglio, e si dirige vicino a mia moglie, lei come stordita non fa niente , non ha paura, aspetta, il cane l’annusa il culo, precisamente il buchetto dove era stato spalmato il liquido, l’animale si eccita, vedo il suo cazzo fuoriuscire dalla sacca, un grosso punteruolo rosso vivo, le salta addosso sulla schiena, senza farle male, il suo pisello struscia sulle coscie, mia moglie chiude gli occhi al contatto, le piace e ansiosa. Il cane tenta di penetrarla, ma il cazzo va tra le cosce, l’animale pur sbavando e ansimando non è frettoloso, abituato, si muove coordinato. Dopo pochi tentativi, il suo uccello trova la via della fica, infila mia moglie deciso e preciso, lei sospira, se lo sente dentro, come sempre serra le natiche, per avere più attrito nella vagina. L’altezza è giusta, l’animale mantiene il membro dentro la fica di Loredana, e ritma i movimenti pompandola con dovizia, lei gode, si vede, anch’io mi eccito alla sua vista, ho la forza di prendere la telecamera e giro i film. Riprendo da terra, il cazzo del cane che entra e esce dalla fica della donna, Loredana, come suo comincia a miagolare, farfuglia in pieno godimento, la bestia sembra allenata, non la prende animalescamente, sembra un essere umano da come la chiava.
Agostino, si alza, si toglie tutti gli indumenti, rimanendo nudo, si mette per terra pure lui, mette il suo cazzo ancora moscio all’altezza della bocca di mia moglie, afferra la testa e le costringe a prendere in bocca il suo uccello, mentre con le mani le tira fuori le mammelle, io continuo a riprendere la scena compreso il fattore.
Il cazzo semi moscio di Agostino scompaia, nella bocca di Loredana, ha gli occhi chiusi non vede niente, riceve e ingoia, il fattore fa un cenno al negro, costui si avvicina al cane, che ben conosce, io mi avvicino e riprendo i movimenti, prende il cazzo del cane, alla radice, lo tira fuori dalla fica, con garbo senza urtare l’animale, lo indirizza sul buco del culo di Loredana e lo mantiene fermo così, va da se, l’animale spinge, riprendo il cazzo del cane, la punta come, un dardo si fa spazio nell’ano, il negro si allontana, la bestia cinta con le zampe mia moglie ai fianchi, per non farla ritirare,poi affonda tutto il cazzo nel culo di Loredana. La scena è magnifica, mai visto un cazzo di cane scomparire nel culo di una donna, che donna, mia moglie la cagna. Lei l’ha preso bene,
non ha sentito dolore, d’altronde, il cazzo non è eccessivo, per il momento. Il pitt-bull, sente il suo uccello molto più aderente, nell’ano rispetto alla vagina, per cui accelera i colpi in culo fino a sborrare. Un lieve latrato della bestia, è segno che ha raggiunto il suo orgasmo, continuo a riprendere, mi affascina, il cane raggiunto il piacere, tenta di scostarsi dal culo di Loredana, ma non esce dall’ano, fa un altro tentativo, riprendo lo sfintere di mia moglie allargarsi, noto una specie di palla rossa piena di vene sanguigne, ma inutile, la cipolla dentro il culo di mia moglie è troppo grande, non c’è la fa a superare l’ostacolo dello sfintere,. Intanto Loredana s’è fatta male, ha sentito dolore, nel tentativo del cane, lascia dalla bocca, l’uccello di Agostino e mi guarda impaurita., chiede aiuto, con gli occhi, non so che fare! Agostino la tranquillizza, stai calma, devi aspettare un pò che si sgonfia, intanto il cane si è accucciato a terra aspettando con calma, il fattore mette di nuovo in bocca a mia moglie il suo cazzo, stavolta duro, anche lei capisce si calma, e pur avendo in culo tale mostruosità, spompina per bene il contadino. Si scarica la batteria, della telecamera, non posso più riprendere, la poso e mi spoglio, nudo e eccitato mi metto vicino a mia moglie, lei sta sul fianco, con la cipolla nel retto e il cazzo in bocca. Mi struscio con il cazzo duro tra le sue cosce, cercando di penetrarla in fica, con la bocca la bacio sul collo, pochi centimetri, dalla sua bocca, la bacio sulla guancia, ad un tratto, non so come il cazzo di Agostino scivola dalla bocca di mia moglie alla mia. Mi trovo un bel cazzo in bocca, me la riempie tutta,non faccio nulla per allontanarlo, lo tengo con ingordigia, mi piace, inizia un passa in bocca tra me e mia moglie, un po io e un po lei, Agostino non ci dà peso, me lo lascia ciucciare. I due uomini di colore si sono spogliati anche loro, li guardo, hanno una bella proboscide, ciascuno, uno di loro si mette al mio fianco, mi fa sentire sul culo il suo uccellone, con la mano mi accarezza il cazzo che per metà è nella fica di mia moglie, non demorde, insinua un dito dentro la vagina, seguendo la mia asta. Ci masturba contemporaneamente me e mia moglie. Riprendo di nuovo in bocca il cazzo di Agostino, mentre stò per prendere nel culo la verga del negro, io stesso con la mano mi apro una chiappa per favorire l’introduzione, il mio culo è più largo di quello di mia moglie, mi entra senza problemi, lo accolgo dentro con piacere, e mi faccio fottere dal negro. Bella scena, sia io che mia moglie, abbiamo il culo “pieno” lei un bel cipollone, che ormai gradisce molto, io un superbo cazzone nero che mi rovista dentro senza risparmio. L’altro nero, aspetta che si libera un buco. Il nero che mi pompa mi solleva di peso, senza staccarsi dal mio culo, lui ora sotto e io praticamente seduto sul suo cazzone, è impressionante, c’è l’ho dentro fino alle palle, l’altro me lo mette in bocca, ora io e Loredana spompiniamo uomini diversi. Faccio un bel bocchino al negro, il culo di Loredana e a pochi centimetri da me, vedo il cane rialzarsi, e contemporaneamente il cipollotto, più morbido, ma sempre mostruosamente grande, fare “flopp…", esce dall’ano di mia moglie, il cane si allontana, il nero che stò sbocchinando, mi toglie il cazzo da bocca e si dirige sul culo di Loredana, che con un buco paurosamente aperto le esce un “fiume” di sborra del cane.
Non ci posso credere, il negro lecca la sborra del cane nel culo di Loredana, la sua lingua ci entra tutta, poi la monta e benchè il grosso cazzone, ci entra dentro con agio, mia moglie si gira e ringrazia.
Il primo a sborrare sono io, sulle cosce di mia moglie, poi Agostino nella bocca di Loredana e infine i due neri ciascuno nei nostri rispettivi culi. E’ pomeriggio inoltrato quando decidiamo di rientrare, con la promessa di rivederci presto. lenasmimmo@yahoo.it
Ne parlai con mia moglie, che ben ricordava Agostino con allegria, gli faceva tenerezza, e subito mi chiese quanti anni avesse, be il tempo passa per tutti, Loredana splendida 40enne (43) io 50 e Agostino, 63!
Le dissi dopo qualche giorno, ciò che avevo visto in fattoria, e soprattutto quello che mi aveva raccontato, non colsi in lei segni di imbarazzo o di schifo, anzi incuriosita mi chiedeva maggiori particolari. Alla fine un po’ scocciato (perché mi aspettavo disappunto da lei) le dissi : non dirmi che ti piacerebbe provare? La risposta glaciale: e perché no!
Confesso che non ero preparato a questo, io mi interessavo di trovare amanti occasionali per Loredana, che la scopavano come volevano davanti a me, ma sempre esseri umani! Batti e ribatti, Loredana mi chiese esplicitamente di andare a trovare Agostino alla fattoria, e di affidare al caso, senza premeditazione tutto ciò che potrebbe succedere. Non potevo deluderla, rifiutandomi, ero stato sempre io a chiederle di farsi scopare per me, ora alla sua prima richiesta venivo meno, magari troncando quel rapporto bellissimo di complicità tra me e lei.
Telefonai ad Agostino, e dopo un breve accenno gli chiesi se potevamo recarci da lui, affermativamente per il sabato successivo, giorno di libertà per tutti.
I giorni passarono con quel chiodo fisso, se era giusto o no…, da parte mia, mia moglie non si dava pensiero, il sabato puntuali alle dieci del mattino eravamo in fattoria da Agostino.
Molto cerimonioso con Loredana, la offriva di tutto, la subissò di complimenti, trovandola magnifica. La troia, rispondeva a tono
Facendomi per la prima volta ingelosire, visitò tutto compreso le stalle, poi portò la discussione sull’argomento tabù!
Maliziosamente, chiese al fattore se era possibile che una, bestia, cioè un cane, o un cavallo, potesse innamorarsi di lei!
Il furbo contadino, le disse di si, che con opportuni accorgimenti è possibile, e che lui in proposito aveva maturato delle esperienze e delle tecniche tutte sue. Loredana, sculettava come una adolescente, davanti al contadino, il suo culetto ben visibile, sotto la gonna, invitava a nozze, e Agostino non lesinava di palparle il culo. Era evidente che mia moglie voleva provare qualcosa di forte, ma non sapeva cosa chiedere, Agostino si fece avanti e suggerì di lasciar fare a lui.
Ti ricordi Loredana, disse il fattore, volevi essere, in…culata, ed io non ci riuscii.., bene se vuoi, c’è qualcuno che lo farà per me! Cosi, a freddo., balbettò mia moglie, pensando al cane presente nella stanza! Se ti lascerai guidare oggi ti farò prova re, insieme a tuo marito, cose molte belle e eccitanti!
Ormai rassegnato al peggio, facevo lo spettatore, ma armato di telecamera, per riprendere tutto, mentre Loredana smorfieggiava affidandosi alla cieca alle cere, del fattore.
Allora, prima cosa, purificare e preparare il corpo, un bel clistere eliminerà tutte le impunità, cosi dicendo fece entrare i due negri che lavoravano per lui, mia moglie vedendoli, si infiammò di piacere, io ed Agostino seduti sul divano, mia moglie e i due
In piedi. Uno di loro prese, su ordine del fattore, un cofanetto dal mobile, lo apri, tirò fuori il contenuto.
A Loredana, Agostino invitò di spogliarsi, rimanendo solo con il reggiseno e le autoreggenti che la troia aveva indossato apposta,
intanto uno dei due negri aveva montato una peretta con un beccuccio abbastanza grosso, poi prese dell’acqua calda, ci mise del sale dentro, caricò la peretta e si diresse verso mia moglie.
Lei fu invitata da Agostino a mettersi sulle sue ginocchia con il culetto all’aria, il grosso cane, seduto vicino al fattore, si alzò e annusò il culo di Loredana, slinguazzando un po sulle chiappe, messo da parte il cane, il contadino, prima palpeggiò il culo di mia moglie e poi le allargò le chiappe visualizzando il buchetto, il negro pronto le schiaffò in culo il grosso becco del clistere…, la pompò tutto il liquido nell’ano. Ben tre cariche di liquido finirono nel culo di mia moglie, tra una pompata e l’altra, Agostino teneva le natiche strette per non farlo fuoriuscire, quando non c’è la faceva più a trattenere, uno dei due neri posizionò una bacinella a terra e Loredana scaricò nel contenitore tutto il liquido e la cacca che aveva nell’intestino, a culetto svuotato e libero, Agostino fece prendere dal inserviente una boccetta con del liquido scuro, ordinò a Loredana di mettersi per terra a quattro zampe, come una cagna, poi unse il buco del culo con il liquido scuro, fece un cenno e l’altro negro entrò in sala con un altro cane, più piccolo di taglia di quello già presente, ma più robusto, insomma un pitt-bull. Appena in sala il cane annusa l’aria, viene liberato dal guinzaglio, e si dirige vicino a mia moglie, lei come stordita non fa niente , non ha paura, aspetta, il cane l’annusa il culo, precisamente il buchetto dove era stato spalmato il liquido, l’animale si eccita, vedo il suo cazzo fuoriuscire dalla sacca, un grosso punteruolo rosso vivo, le salta addosso sulla schiena, senza farle male, il suo pisello struscia sulle coscie, mia moglie chiude gli occhi al contatto, le piace e ansiosa. Il cane tenta di penetrarla, ma il cazzo va tra le cosce, l’animale pur sbavando e ansimando non è frettoloso, abituato, si muove coordinato. Dopo pochi tentativi, il suo uccello trova la via della fica, infila mia moglie deciso e preciso, lei sospira, se lo sente dentro, come sempre serra le natiche, per avere più attrito nella vagina. L’altezza è giusta, l’animale mantiene il membro dentro la fica di Loredana, e ritma i movimenti pompandola con dovizia, lei gode, si vede, anch’io mi eccito alla sua vista, ho la forza di prendere la telecamera e giro i film. Riprendo da terra, il cazzo del cane che entra e esce dalla fica della donna, Loredana, come suo comincia a miagolare, farfuglia in pieno godimento, la bestia sembra allenata, non la prende animalescamente, sembra un essere umano da come la chiava.
Agostino, si alza, si toglie tutti gli indumenti, rimanendo nudo, si mette per terra pure lui, mette il suo cazzo ancora moscio all’altezza della bocca di mia moglie, afferra la testa e le costringe a prendere in bocca il suo uccello, mentre con le mani le tira fuori le mammelle, io continuo a riprendere la scena compreso il fattore.
Il cazzo semi moscio di Agostino scompaia, nella bocca di Loredana, ha gli occhi chiusi non vede niente, riceve e ingoia, il fattore fa un cenno al negro, costui si avvicina al cane, che ben conosce, io mi avvicino e riprendo i movimenti, prende il cazzo del cane, alla radice, lo tira fuori dalla fica, con garbo senza urtare l’animale, lo indirizza sul buco del culo di Loredana e lo mantiene fermo così, va da se, l’animale spinge, riprendo il cazzo del cane, la punta come, un dardo si fa spazio nell’ano, il negro si allontana, la bestia cinta con le zampe mia moglie ai fianchi, per non farla ritirare,poi affonda tutto il cazzo nel culo di Loredana. La scena è magnifica, mai visto un cazzo di cane scomparire nel culo di una donna, che donna, mia moglie la cagna. Lei l’ha preso bene,
non ha sentito dolore, d’altronde, il cazzo non è eccessivo, per il momento. Il pitt-bull, sente il suo uccello molto più aderente, nell’ano rispetto alla vagina, per cui accelera i colpi in culo fino a sborrare. Un lieve latrato della bestia, è segno che ha raggiunto il suo orgasmo, continuo a riprendere, mi affascina, il cane raggiunto il piacere, tenta di scostarsi dal culo di Loredana, ma non esce dall’ano, fa un altro tentativo, riprendo lo sfintere di mia moglie allargarsi, noto una specie di palla rossa piena di vene sanguigne, ma inutile, la cipolla dentro il culo di mia moglie è troppo grande, non c’è la fa a superare l’ostacolo dello sfintere,. Intanto Loredana s’è fatta male, ha sentito dolore, nel tentativo del cane, lascia dalla bocca, l’uccello di Agostino e mi guarda impaurita., chiede aiuto, con gli occhi, non so che fare! Agostino la tranquillizza, stai calma, devi aspettare un pò che si sgonfia, intanto il cane si è accucciato a terra aspettando con calma, il fattore mette di nuovo in bocca a mia moglie il suo cazzo, stavolta duro, anche lei capisce si calma, e pur avendo in culo tale mostruosità, spompina per bene il contadino. Si scarica la batteria, della telecamera, non posso più riprendere, la poso e mi spoglio, nudo e eccitato mi metto vicino a mia moglie, lei sta sul fianco, con la cipolla nel retto e il cazzo in bocca. Mi struscio con il cazzo duro tra le sue cosce, cercando di penetrarla in fica, con la bocca la bacio sul collo, pochi centimetri, dalla sua bocca, la bacio sulla guancia, ad un tratto, non so come il cazzo di Agostino scivola dalla bocca di mia moglie alla mia. Mi trovo un bel cazzo in bocca, me la riempie tutta,non faccio nulla per allontanarlo, lo tengo con ingordigia, mi piace, inizia un passa in bocca tra me e mia moglie, un po io e un po lei, Agostino non ci dà peso, me lo lascia ciucciare. I due uomini di colore si sono spogliati anche loro, li guardo, hanno una bella proboscide, ciascuno, uno di loro si mette al mio fianco, mi fa sentire sul culo il suo uccellone, con la mano mi accarezza il cazzo che per metà è nella fica di mia moglie, non demorde, insinua un dito dentro la vagina, seguendo la mia asta. Ci masturba contemporaneamente me e mia moglie. Riprendo di nuovo in bocca il cazzo di Agostino, mentre stò per prendere nel culo la verga del negro, io stesso con la mano mi apro una chiappa per favorire l’introduzione, il mio culo è più largo di quello di mia moglie, mi entra senza problemi, lo accolgo dentro con piacere, e mi faccio fottere dal negro. Bella scena, sia io che mia moglie, abbiamo il culo “pieno” lei un bel cipollone, che ormai gradisce molto, io un superbo cazzone nero che mi rovista dentro senza risparmio. L’altro nero, aspetta che si libera un buco. Il nero che mi pompa mi solleva di peso, senza staccarsi dal mio culo, lui ora sotto e io praticamente seduto sul suo cazzone, è impressionante, c’è l’ho dentro fino alle palle, l’altro me lo mette in bocca, ora io e Loredana spompiniamo uomini diversi. Faccio un bel bocchino al negro, il culo di Loredana e a pochi centimetri da me, vedo il cane rialzarsi, e contemporaneamente il cipollotto, più morbido, ma sempre mostruosamente grande, fare “flopp…", esce dall’ano di mia moglie, il cane si allontana, il nero che stò sbocchinando, mi toglie il cazzo da bocca e si dirige sul culo di Loredana, che con un buco paurosamente aperto le esce un “fiume” di sborra del cane.
Non ci posso credere, il negro lecca la sborra del cane nel culo di Loredana, la sua lingua ci entra tutta, poi la monta e benchè il grosso cazzone, ci entra dentro con agio, mia moglie si gira e ringrazia.
Il primo a sborrare sono io, sulle cosce di mia moglie, poi Agostino nella bocca di Loredana e infine i due neri ciascuno nei nostri rispettivi culi. E’ pomeriggio inoltrato quando decidiamo di rientrare, con la promessa di rivederci presto. lenasmimmo@yahoo.it
1
voti
voti
valutazione
7
7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La fattoria prima parteracconto sucessivo
La fattoria terza parte
Commenti dei lettori al racconto erotico