La Mamma tra le Mamme

di
genere
prime esperienze

Ottobre 2015,racconto realmente accaduto nei pressi del nord-est di Roma. Erano pochi giorni che avevo iniziato ad allenare bambini di 5 anni e quindi a conoscere i lori genitori,soprattutto le loro mamme, vere e proprie Milf per eta' e per atteggiamento,emanavano sesso e sensualita'per come si vestivano,con calze nere e stivali, tirando i loro visi e i loro corpi al massimo delle loro possibilita' andando o provando ad andare contro il corso del tempo. Il tempo pero'con alcune di loro era stato piu' che benevolo e la voglia di cazzo che traspirava dai loro corpi le rendevano prede preziose per chi avesse avuto bisogno di produrre ossitocina facendo del vero sesso maturo e completo. Desiderate sicuramente da uomini maturi,piu'che maturi e under 30 come me ve ne erano sicuramente 2 piu' di tutte. Una biondona, con zigomi rifatti, una 4-5 di seno, purtroppo non le ho mai viste libere quelle tette, un po' larga sui fianchi e sulle gambe, pero' di sicura esperienza e voglia di sesso,di quello vero, senza freni e pudore, separata da almeno 2 anni, me l'aveva detto il figlio Manuel,credo volesse il cazzo giovane del mio collega 23 enne Alessio che pero' probabilmente era gay,non ne ho mai avuto la certezza ma mi guardava in modo piu'che interessato sotto la doccia, che gran peccato per entrambi, avrebbero potuto godere molto insieme. Poi si finalmente arriviamo a lei, la Mamma delle Mamme, la migliore di tutte. L'avevo sentita parlare in spagnolo con il figlio, il piccolo Julio..."Dale vamos estamos en retraso"..."Dai andiamo stiamo in ritardo".Si capivo lo spagnolo, ero stato in Argentina e in Sud America per 6 mesi, fino a fine settembre, avevo la possibilita' di attacare bottone. " Eres de España?"..."Sei della Spagna?"...no sono dell'Ecuador mi risponde. Io ero stato in 7 paesi del Sud America in quei 6 mesi, ma non in Ecuador, io alto 1,65, fisico normale,asciutto,i denti di sopra un po' in fuori, non sono e non ero un bel ragazzo ma nemmeno troppo brutto, ho e avevo dei bei occhi che probabilmente l'avevano colpita, forse la mia giovinezza da 26enne, il parlare spagnolo, quel ruolo di padre che avevo con quei bambini e anche con il suo, quel padre italiano che li aveva abbandonati ormai da piu' di un anno per una colombiana 21enne all'epoca, lo avrei scoperto poi, non so bene da cosa in realta' ma non mi importava,era attratta da me,solo che non lo avevo ancora capito. Lei,Josefina, era troppo sensuale, troppo donna, troppo tutto, riduttivo descriverla qui, avreste dovuto vederla, se non era una mamma, donna di 35 anni e se non era che io ancora stavo molto male per via di una ragazza argentina conosciuta vicino a Rosario,di cui si li mi ero follemente innamorato,se non fosse stato per tutto questo l'avrei sposata li, dentro quello spogliatoio, mentre spogliava e faceva la doccia al figlio,gli volevo gia' bene ma soprattutto avevo voglia di essere suo.Lei cosi minuta, bel viso, occhi semplici,piccoli, marroni, proporzionati al suo visino da cerbiatta, da gattina.Era tutta proporzionata, alta piu' o meno come me, un culo ancora tirato su,piccole tettine,belle gambe anche se spesso nascoste dai jeans,tutto quello che era la rendeva come gia' detto una Venere del sesso.Veniamo al punto,nelle prime settimane ci scambiamo battute,tranquille, innocenti,parlando del più e del meno,quando a Dicembre scopro parlando con Mister Alessio che era separata,infatti aveva bisogno di un favore.Il problema era che non poteva venire alla cena di squadra il 22 dicembre per via del suo lavoro da commercialista, ultime pratiche da sbrigare prima della fine dell'anno.Avevamo allenamento alle 17 come tutti i martedi e poi alle 20 la cena di Natale, dove il figlio voleva andare. Ecco la piu' bella telefonata che ho ricevuto da un over 30, mai avevo avuto la possibilita' di avvicinarne una. Josefina infatti mi chiama al telefono nel pomeriggio di Domenica 20, avevamo il gruppo su whatsapp con tutti i genitori. La sua bellissima voce:" Paolo guarda lo chiedo a te perche' di te mi fido e Julio ti vuole bene, mi terresti d'occhio Julio alla cena e me lo potresti riportare per le 23 a casa?, te ne sarei molto grata", secondo voi cosa ho risposto!?!.Quindi eccomi li sotto casa sua, suono..." sono io Josefina, sono Paolo", "Sali, sali pure, ti apro"... Subes, subes tambien, te abro", che bello lo spagnolo amici. Io non mi aspettavo nulla, non potevo,non era leggittimo farlo,lei pero' aprendomi la porta mi bacia sulla guancia e mi invita dentro a bere qualcosa, non ci credevo, era stanca ma non troppo, con una vestaglia di seta bianca e rosa chiusa solo da un laccio sulla vita,era veramente bella. Lei mi versa un po' di coca-cola mentre mi dice che porta a dormire Julio.Tornata parliamo di banalita', spagnolo misto a italiano, quando mi invita a vedere un film con lei, lo aveva registrato ma si sentiva un po' triste a vederlo da sola. Il film era " l'uomo che ha conosciuto l'infinito". Inizialmente siamo un po' distanti, poi entrambi senza dire nulla ci avviciniamo l'uno all'altra fino a che non appoggia la sua testa sulla mia spalla...Puedo ? Posso? ...claro que si Josefina, le dico io. Il film sta finendo con io che le accarezzo la coscia,dico a me stesso che devo provare a baciarla,finisce il film e sono agitato, li o mai piu'. Lei si gira verso di me senza dire nulla, io allora gli dico" perdoname"..." de cosa paolo?" ...la bacio, un bacio caldo sulle labra..." de esto Josefina " e gli sorrido, ma non so come avrebbe risposto, avevo paura,parecchia, avrei dovuto continuare a vederla e allenare il figlio dopo le vacanze a Gennaio. Lei mi dice che sono uno stupido, mi bacia con voglia, con la lingua,la intreccia con la mia e mi dice che non devo chiedere perdono di nulla. Si mette subito sopra di me aprendosi la vestaglia, reggiseno nero merlato, mutande dello stesso tema, ha voglia, si vede. Inizia a strusciarsi con la patta dei miei pantaloni, dei miei jeans, ho il cazzo ancora barzotto, non durissimo, è assurdo, ma meglio cosi, potevo avere più' tempo con lei. La bacio da tutte le parti, nell'orecchio, sul collo, sulle tette, facendomi spazio tra quel reggiseno nero che si toglie da sola. Io venivo da 2 mesi di tutto questo con la ragazza argentina senza poterla scopare per diversi motivi, soprattutto psicologici di lei. Tre mesi a desiderare Josefina, avevo tantissima voglia di sborrare. La metto a pancia in su sul divano, la bacio ancora, e la inizio a toccare sotto la mutandina nera..."Cuidado que Julio se puede despertar"..." Attento che Julio può' svegliarsi". Adesso si, avevo il cazzo duro, molto duro. Mi toglo i pantaloni, prima le scarpe, poi il maglione, maglietta, sentivo molto caldo, rimango in mutande, come lei. Josefina mi dice che non era sicura di voler far sesso, stavo impazzendo, ancora non mi aveva nemmeno toccato, stavo impazzendo dalla voglia. La continuo a baciare, scendo sulla sua pancia, non faccio caso a quello che mi aveva detto, la volevo troppo, anche lei mi voleva, era più di un anno che non scopava, ma non voleva sembrare puttana. Le dico che la desideravo da tempo, voglio bene a Julio e a lei, gli avrei detto di tutto pur di farla mia. Gli tolgo le mutande,anche adesso che ve lo sto raccontando mi fa eccitare quel momento,quel momento dove ho capito che per quella notte era mia, lei se le fa togliere. La lecco come una scatola di gelato, una coppetta quasi finita, la penetro con la lingua, le Lecco il clitoride, per fortuna lo trovo subito, era gonfio,rossastro, duro. Lei inizia a genere, deve controllarsi Julio dorme da poco, ansima e io dopo 5 min li sotto non ce la faccio più',mi tolgo i boxer, le salgo sopra con il mio cazzo difronte al suo viso. Era ancora titubante ma inizia a leccarmi la cappella, scende sull'asta, non gli piace molto farlo, si vede, ma vuole darmi piacere come avevo fatto io, mi sento esplodere, voglio penetrarla, glielo dico. " Tienes condon?"...mi chiede se ho i preservativi. Cazzo no, non ce li ho. Tengo yo, ce li ho io mi dice Josefina, li va a prendere nella sua stanza. "Me li ha regalati un amica sperando facessi di nuovo sesso" ride, e' troppo sensusale, troppo sexy, troppo donna, troppo tutto. Mi si mette a cavalcioni sopra le ginocchia mentre mi infila il preservativo, era gia' bagnata, molto anche, non bisognava aspettare altro, mi sale sopra infilandosi il mio cazzo di 13 cm dentro di lei, pero' nonostante le dimensioni gli piaceva, stava godendo, doveva controllarsi pero', sempre per via del figlio, si muoveva benissimo sopra di me mentre gli toccavo, germivo il suo culetto. Stiamo cosi per 5 min,poi la giro, di schiena sul divano inizio a spingere con vigore, alterno lento e veloce mentre le tocco il clitoride. Lei sta iniziando a gemere forte , mi dice di andare in stanza da letto, la prendo,la sollevo per il culo e la porto li,dove mi aveva detto lei.La distendo sul letto, continuo, continuamo a baciarci con passione, con la sua lingua mi bacia in modo circolare, sto per venire, non ce la faccio più, pero'voglio godermela ancora un po', penso alla mia prof del classico tutta flaccida. Resisto per altri 3 min , la volevo girare, una posizione che non mi piace tantissimo,voglio vedere la donna godere, le puttane che mi sono scopato, le 51 puttane che mi ero scopato in vita mia, visto che per la mia timidezza, per il mio aspetto complessivo rispetto a cio' che desideravo, che era sempre molto elevato, non avevo avuto grande fortuna con il sesso femminile, quasi per nulla in realta', quelle 51 puttane raramente le avevo scopate da dietro, ma lei Josefina aveva un gran culo, lo volevo tanto ma non avevo piu' tempo. "Josefina...terminooo"..." Josefina vengo". Lei stringe lei sue gambe attorno a me con forza ed io vengo, sono felice. Lei non era arrivata all'orgasmo, ci sarebbe arrivata con l'anno nuovo. Abbiamo continuato a vederci e a volte a scopare fino a Giugno, stavamo bene insieme, poi lei in estate si è messa con un quarantenne, io mi sono laureato e sono partito per il Messico, ancora a volte ci sentiamo e parliamo in spagnolo. Julio e' cresciuto
scritto il
2017-12-16
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