Un certificato

di
genere
saffico

-tesoro muoviti che sennò fai tardi-
-mamma ho fatto, prendo la tua macchina?-
-certo vai e mi raccomando-
-ciao mamma-

Afferro le chiavi di mamma e scendo giù. Ho l'appuntamento con la psicologa tra un ora e per arrivare ci metto un po'.
Comunque io sono Roberta ed ho 25 anni e devo fare delle sedute dalla dottoressa Robbins perché mi servono per un certificato per lavorare in una azienda abbastanza grande e famosa.
Sono una ragazza non magra, sono in carne ma con le curve al punto giusto, una quinta abbondante di seno ed un culetto sodo da far invidia a molte ragazze.
Salgo nella 500 di mamma e mi dirigo in centro. Arrivata lì con 20 minuti di anticipo, parcheggio e salgo su. Un saluto veloce a Sara, la segretaria della dottoressa, che conosco ed è mia amica da quando andavamo alle scuole elementari.
Parlando del più e del meno, passano i 20 minuti e Sara mi fa entrare..
Entro ed è uno studio grandissimo, ha una scrivania nel centro, vicino la grande vetrata con vetri oscurati che affaccia fuori, due divanetti in fondo, un tavolino con due sedie al lato, una libreria e degli armadietti...

-Salve buongiorno, sono la signorina...-
-Roberta la stavo aspettando...prego si sieda..-

Faccio come mi dice e mi siedo accavallando le gambe come di solito faccio, solo che mi rendo conto che la gonna che ho indossato si è alzata e con la mano tento di abbassarla. Noto però che la dottoressa mi guarda, vabbè forse sta studiando come sono.

-Allora le serve questo certificato, per quale mansione?-
-si praticamente ho fatto un colloquio con una multinazionale e un loro vincolo diciamo è quello di avere un certificato da uno psicologo che attesti che sarei capace mentalmente di fare questo lavoro dato che ci sarà sicuramente da sbattere con le testa e molto stress
-Quindi se a livello mentale c'è la può fare o meno?-
-Esattamente-

Riabbasso la gonna che involontariamente avevo alzato.

-signorina, si sieda qui, che facciamo solo un piccolo colloquio e poi le faccio il certificato se tutto va bene-

Mi alzo dalla sedia a vado a mettermi sul divanetto, tolgo le scarpe così sono più comoda e mi distendo..
Mentre mi distendo, la dottoressa non mi toglie gli occhi da dosso, sicuramente mi starà studiando, ma questa cosa da un lato mi fa piacere ma dall'altro mi rende nervosa perchè potrebbe bocciarmi e addio lavoro e viaggi e altro.

-Roberta si rilassi, non succederà nulla che lei non voglia si tranquillizzi-

Magari fosse facile, mentre parla mi guarda...
-Allora è a suo agio si?-
-Sisi-
-Allora chiuda gli occhi e mi parli del perché lei vorrebbe lavorare in quella società, cosa le ha spinto a far domanda, cosa vorrebbe fare-
Io non so cosa dire, sono tesa e non riesco a parlare...La dottoressa infatti lo nota e sento che si alza dalla sedia vicino a me ed inizia a massaggiarmi le spalle
-Roberta, si rilassi e parli, finirà in un battibaleno se si sblocca...-

Mentre lei mi massaggia, inizio a parlare e le racconto che lavorare nella holding del dottor d'ambrosio é stata sempre la mia aspirazione, il mio sogno. Appunto per questo dopo il liceo classico, ho intrapreso la strada dell'economia e mi sono laureata in tempo negli anni in Economia e management con 110 e lode. Girando poi su internet notai un annuncio dell'azienda che cercava un segretaria ed una vice direttore, laureata appunto in economia e management, invio la domanda e vengo convocata. Mi fanno il colloquio e mi prendono solo che hanno bisogno di questo certificato dato che...mentre pronuncio queste parole, la mano della dottoressa finisce tra le mie coscie, accarezza l'interno coscia per poi arrivare sopra gli slip

-dottoressa ma cosa fa!-
Dico io mentre lei, scostata la molla dei collant, con dei movimenti, inizia a toccarmi da sopra gli slip. Un brivido percorre la mia schiena, sento delle vampate di calore e non so il perché ma quel tocco, sempre più profondo mi inizia ad eccitare ed inizio a bagnarmi..

-Roberta lei continui, si rilassi, è solo un massaggio il mio-
-Ehm si..mmmh..-

Cerco di continuare la mia spiegazione dicendo che non conoscevo psicologa che potesse far questo ed avevo chiesto a Sara, mia amica e sua segretaria, se ne conoscesse una e lei ha fatto il nome suo...
Ormai sono in estasi, il tocco della dottoressa è diventato più profondo. Ha infilato l'indice dentro gli slip grondandi di umori, e toccava il clitoride. Allargo le gambe e lei infila tutta la mano. Sono un fiume in piena, ha un tocco celestiale. Alcuni gemiti vengono fuori e lei li soffoca baciandomi e spogliandomi tutta.

-Roberta è a suo agio adesso? Continui a parlare..-
-Mmhh..si..ehm...-
Non ci riesco, non posso andare avanti, il suo tocco è qualcosa di unico. Si fa sempre più spazio dentro di me. Infila due dita dentro e con dei piccoli movimenti, inizia a fare avanti e dietro.

-Dottore...mmhhh..ma che f...-
-sshhh, provi a continuare, si lasci andare..-

Lascio andare un gemito, che lei soffoca con un bacio.
Toglie la mano da lì e sale sopra le mie gambe e arriva al seno, giocandoci e mordicchiando i capezzoli. Era seduta sopra di me ed io anche a quel punto le accarezzai il seno, dopo averle sbottonato la camicia e scostato il reggiseno. Mentre lei giocava con il mio, io giocavo con il suo e vedevo la sua eccitazione crescere dato che si lasciava andare a dei piccoli gemiti.
Lei mi spoglia, mi toglie la camicietta ed il reggiseno, mentre non smette di mordicchiarmi i capezzoli che ormai sono il balìa di lei. Io d'altronde non posso fare altro che lasciarmi andare alle sue carezze e nel frattempo anche io la spoglio e restiamo nude una difronte all'altra.
Quel divanetto era micidiale perché in un attimo ci troviamo in un 69 spettacolare perché lei lecca ed eccita me ed io faccio lo stesso con lei che come un fiume in piena, raggiunge un orgasmo che bagna tutta la mia faccia e dopo poco vengo anche io in un orgasmo che mai avevo provato. Lei non contenta allora mi chiede di stare ferma. Io obbedisco ed in poco tempo mi trovo un dildo dietro che lei infila con foga. Mi lascio andare a dei gemiti, non riesco a trattenermi, inizio a venire a ripetizione perché lei prima da dietro e poi davanti passa quel dildo che mi regala delle emozioni e sensazioni uniche.
Poi prendo io l'iniziativa e la butto sul divanetto facendo lo stesso servizio che lei aveva fatto a me con la sola differenza che oltre al dildo, io usavo anche le mani e la toccavo nei punti dove lei era più sensibile. La faccio venire e viene squirtando tutto sul pavimento di legno che aveva.
Continuiamo a toccarci per circa un ora ed alla fine stanche e sfinite, venivamo in contemporanea squirtando come una fontana in piena

-È stato bello...visto ci è riuscita a parlare...-
-E si, sono stata bene ed è stato bello...-
-visto che mi ha aiutata...le faccio il certificato, però venga a trovarmi qualche volta...-
-mmmh...certo che verrò...-

Mentre io vado in bagno a ricompormi, lei si riveste, asciuga tutto e mi fa il certificato.
Io esco dal bagno e lei mi si avvicina

-Un ultimo regalo te lo voglio fare..-
-Non dev...-

Non finisco di parlare che lei mette una mano dentro la mia figa e mi regala un ultimo orgasmo che quasi mi fa cadere a terra

Come mi trovo, prendo il certificato esco fuori cercando di camminare come meglio posso per non far capire agli altri ciò che era successo dentro.
Arrivata al parcheggio, entro in macchina, poso sul sedile accanto a me tutto e parto promettendomi che sarei tornata per ripetere questa esperienza che mi ha eccitato tanto...


Questo è il terzo racconto che scrivo, aspetto vostri commenti, consigli ed anche critiche così che possa capire dove devo migliorare.
La vostra MissRl
di
scritto il
2018-01-16
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